Gromnir
La catena aveva colpito, e costretto il demone in una posizione di svantaggio. L'essere evocato da Damon gli fu sopra e ingaggió un corpo a corpo con il nemico, mentre il barbaro, ancora in preda all'ira, caricava il colpo per infierire.
Fu allora che avvenne l'imprevedibile. L'animo dei compagni si spezzó.
Gromnir udiva le loro parole, ma sentiva il boato di una frana, il rombo prodotto dal crollo del castello del loro coraggio.
Scaricó la propria ira in un ultimo colpo, poi seguì gli altri in silenzio, rapidamente scendendo le scale.
Anche un dito, da solo, può schiacciare una formica. Ma quel nemico, purtroppo, non lo era, e quel dito aveva dovuto ritirarsi insieme al pugno.