Flint
Aveva riposato in quella stanza di fortuna che era stata concessa dagli Aghar, ma aveva comunque fatto la guardia, non riuscendo a fidarsi completamente dei nani di fosso, anche ora che Tass se li era fatti amici. Il dolore delle ferite gli ricordava che avrebbe fatto meglio a riposare come si deve, e la pancia vuota che avrebbe fatto altrettanto bene a riempirla, ma sembrava che le necessita' del corpo, quali un'abbondante colazione, non fossero considerate dal re degli Aghar come un dovere d'ospitalita'.
Si era preparato a ripercorrere quei corridoi che aveva gia' visto, ad incontrare quelle guardie pagliaccio dalle armature troppo grandi, a vedere quel fantoccio di un re seduto sul suo scranno. Non poteva essere preparato a quel che vide.
Si chiese se Mesalax, o Mishakal come la chiamavano i suoi compagni umani, stava ancora tenendo il suo occhio su di loro, e pertanto le chiese intimamente e sentitamente perdono per averla costretta ad assistere ad un simile degradante scenario.
Cio' che la sua mente aborriva, pero', il suo corpo pareva desiderare. Aveva chinato il capo affettando deferenza verso il re come il giorno prima, ma questa volta aveva anche chiuso gli occhi. Tuttavia non poteva chiudere le froge, ne' bucarsi i timpani. odori e suoni inequivocabili giungevano a rimescolare il sangue di un nano vecchio, ma ancora gagliardo, e da troppo tempo dedito all'ascetica vita dell'avventuriero.
Tento' di sovrapporre il ricordo delle martellate nella forgia e del vapore della tempratura a quel che stava avvenendo dinanzi a lui, senza che il tentativo riuscisse a sviare gli ormoni dalla direzione che avevano preso.
Accolse il permesso di partire con un sospiro di sollievo, e per qualche passo parve piu' impettito e imbranato del solito nel gestire il peso dell'armatura. Poi, smorzati i gemiti e dispersi gli olezzi, riprese il pieno controllo di se'.
Quando si fermarono davanti alle due porte, senza perder tempo vi appoggio' entrambe le mani per spingere o tirare, per entrare in quel luogo che si annunciava mefitico. Tuttavia, per questa volta e solo per questa, avrebbe accolto il tanfo della fogna come una vera e propria purificazione.