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PietroD

Circolo degli Antichi
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  1. Gromnir "Mi piazzo vicino alle scale, intanto. Dovesse arrivare qualcuno."
  2. Gruttag "Non chiedo di meglio che sgranchire le ossa manovrando, stamattina. A parte un po' del tuo vino, magari, dopo il prossimo approdo." Il nano si mise di buona lena a fare quel che serviva per muovere la barca. Però qualcosa gli ronzava in testa. "É venuto qualcuno ieri sera? A trovarti oppure a cercare noi?"
  3. Tariam "... animano, attaccano, uccidono." Traduco per gli altri. "Questo ovviamente, ad essere coboldi. Ad essere nani, invece, potrebbe essere tutt'altro." Thord, Balrog e Braknak, uno dei tre deve provare
  4. Concetto base: "Un orfano veggente". Petra Lazzaroni è un sedicenne che ha appena perso la madre, l'unico genitore che abbia mai conosciuto. Lei non aveva mai parlato di suo padre, fino alla morte. Ne ha, invece, parlato dopo. Quando lui ha toccato il corpo freddo per l'ultimo bacio prima dell'inumazione, Petra ha visto il suo spirito sorgere dal proprio corpo per rispondere alla domanda che lo attanagliava in quel momento: il padre è partito senza sapere di lui. Era diretto ad una grande città lontana a cercare la propria fortuna, quando si salutarono. Problema: "Specchio empatico". Da sempre, Petra sa di sentire dentro quel che sentono gli altri. È un ragazzo sensibile, empatico. Troppo. In presenza di individui colti da forti emozioni inizia a sentire come proprie quelle stesse emozioni, agendo di conseguenza. Sa che potrebbe finire dei guai, finora è stato fortunato... aveva la madre a risolvere tutto, facendogli sentire la forza del suo amore materno, che sovrastava ogni altra emozione circostante. Ora però lei non è più con lui, dovrà imparare ad autogestirsi.
  5. Tariam "Se fosse una mappa, la useresti per accendere un falò? Finché è vivo può servirci." Mi oppongo decisamente a sprecare in questo modo una risorsa.
  6. Gromnir "Per secondo andrò io. Con la mia catena posso colpire chiunque ti si pari davanti, Lainadan." Il guerriero era determinato, difficilmente avrebbe potuto essere convinto a procedere diversamente. Non era ottuso, tuttavia, almeno non fino a rifiutare delle alternative se avevano ragioni da esporre.
  7. Flint "La fortuna ci assiste, per una volta. Siamo nel luogo che cercavamo!" il nano esultò, sovrastando con il proprio entusiasmo quello di Tass, una volta tanto. Entusiasmo dettato anche dalla prospettiva di poter finalmente far riposare le proprie orecchie dalle 'storielle' più o meno amene del kender. "Il fuoco che ha ridotto a rovine in forma di teschio un'intera torre è giunto a lambire questo bosco, piegando e piagando i suoi alberi. Forse non avremo bisogno di dividerci dai barbari, dopotutto, per trovare indizi sui segreti di Thorbardin."
  8. Lukas Reborn (alias Luca Bennato) Luca aveva sperato di evitare il destino dei Bennato, quando aveva visto i due fratelli maggiori entrare in polizia e onorare la tradizione di famiglia. Due figli potevano essere abbastanza, come ennesimo tributo alla sicurezza della città da parte di un 'clan' che vi si dedicava da quattro generazioni. La sua passione, invece, era il Decathlon: dieci prove in cui far valere velocità, salto, lancio o resistenza. Se la cavava bene, era già nel mirino di qualche squadra blasonata, non avrebbe avuto problemi a diventare un professionista con propri sponsor. Lo aspettava un futuro radioso, di slancio! Il suo allenatore concordava. Il giudizio del padre, invece, era stato tutt'altro. Era entrato in polizia, con la madre che lo consolava "Entrerai a far parte della rappresentanza sportiva, vedrai!". Intanto, però, gli toccava fare il corso reclute. Che aveva almeno un piccolo bonus di consolazione: una tipetta di origini islandesi piccola e gracile ma intelligente e molto determinata. L'aveva adocchiata e ammirata fin quasi a sentire qualcosa per lei. Era destinata a Chicago... meglio non perderla di vista. Chiese di essere assegnato in quella città, in attesa di essere convocato dalla squadra sportiva, tanto poteva allenarsi in qualsiasi stadio. Quando lo fecero entrare in quella stanza, non capì. Tutti quei cadaveri, in uniforme da recluta simile alla sua. C'era stata una strage? Volevano metterlo in guardia su un qualche serial killer di novellini? Il risveglio non fu doloroso quanto prendere coscienza di quel che gli era accaduto. Gli avevano sparato... ma perchè diamine era sopravvissuto? Si rese conto di essere diverso da prima. Scoprì presto quanto diverso era diventato. Scelse di adottare uno pseudonimo, poiché era 'rinato'. Sarebbe stato Reborn, anche per rinnegare le proprie origini, tanto a Chicago solo in pochi lo conoscevano come Bennato. E quei pochi l'avrebbero pagata.
  9. Io ho proposto "Il fiuto di Sherlock Holmes", quindi la risposta dovrebbe essere scontata. 😉 All'atto pratico nelle investigative mi sono trovato con diversi gruppi ad arenarmi per aver 'mancato' di cogliere un passaggio o un indizio, per tiri di dado o per altri motivi ( @Zellos ho gradito quella puntata del podcast!). Dopo un po' che si girava in tondo abbiamo quasi rimpianto il 'railroad' dei dungeon. Però la speranza è l'ultima a morire, l'investigazione mi piace e non ho ancora visto @Ian Morgenvelt cimentarsi con questo tipo di narrazione. Per cui viva Sherlock Holmes, per quanto mi riguarda.
  10. Ceredic I miei compagni paiono stanchi, l'incertezza incombe su di noi. Stiamo per imbarcarci in una missione della quale potremmo pentirci, consegnando un simbolo, forse anche più di un simbolo, di potere divino nelle mani di un coboldo che odia membri del suo stesso popolo. Se solo fossimo già fuori, non esiterei un attimo a rinunciare a questa impresa. Quaggiù, invece, non abbiamo idea di quale sarà la via che ci condurrà fuori, per questo non possiamo lasciare indietro nulla di intentato.
  11. Tariam "Alle trappole ci penso io, ma se le statue di animano, allora centra la magia e con quella ho poco a che fare. Però se le statue proteggono segreti dei nani, allora solo voi nani dovreste poter evitare l'ira di questi 'guardiani'." Faccio del mio meglio per individuare meccanismi di innesco di eventuali trappole, senza però inoltrarmi nel corridoio.
  12. Snargle "Gozzovigliare, Capitano? E perdersi la vera Avventura? Mi avete preso che ero un facchino e mi avete reso un pilota di una nave fantastica. Non si rinuncia a cuor leggero alla possibilità di lanciarla nei cieli a tutto vapore!" Sono sicuro che il Capitano non si aspettasse una risposta diversa da me, mi ha capito il giorno stesso che mi ha conosciuto e da allora ne è passato di tempo, insieme a lui e a Kale. "Dovreste arruolare più gente possibile della mia razza e metterli alla guida di navi mordaci come zanzare. Perfino i cani più rabbiosi guaiscono quando si trovano in una nuvola di quegli insetti. I Lupi imperiali non avrebbero scampo. Fra una missione e l'altra potrei occuparmi di testare il loro addestramento... stento a credere che mi uguaglieranno, ma con le mie dritte daranno la polvere a tutti i piloti imperiali." Ringhio soddisfatto. *** @ L'ultima cena
  13. Sono d'accordo con te. Per quanto sarebbe divertente ruolare una cena se fossimo in una delle fasi interlocutorie, in vista del finale meglio una conclusione netta e significativa. Che può essere una cena rispetto al resto della loro vita, se non un breve episodio? 😉
  14. Il week end si è 'allungato', sorry. Mi sembra di aver fatto esprimere fiducia a Tariam nelle sensazioni di Thord, quindi mi va benissimo proseguire verso l'area più 'nanica' del dungeon.
  15. Vassilji "Temo di no, mi sono distratto a pensare agli effetti di quella tabacchiera, e ai modi per comprenderne l'uso. " C'era metà del corridoio 'esterno' del piano dei quadri in cui nessuno di loro aveva messo occhio, purtroppo.
  16. Brank "Dobbiamo partire prima che ci raggiunga la loro spedizione di ricerca, se vogliamo essere per primi sul luogo." "In ogni caso, prima è, meglio è."
  17. Brank Non sono certo di aver capito del tutto quel che ci ha spiegato, ma a quanto pare potremmo anche trovarci in una zona priva di magia. Il che non mi dispiacerebbe affatto, date le mie caratteristiche ed il fatto che la mancanza di comunicazione con la nave non dipenderebbe dal fatto che sono morti tutti ma da questa peculiarità del luogo in cui sono arenati. "Andiamo, dobbiamo anche chiedere al Capitano di predisporre una nave alla partenza, quindi il Porto è sicuramente la prima meta."
  18. Ceredic Mentre si predisponevano alla partenza, l'halfling fece mente locale a quanto ne sapeva di crostacei. Lottare con quell'essere sarebbe stato problematico se non fossero riusciti a tirarlo fuori dall'acqua. Era quasi certo che i dardi di balestra fossero lanciabili anche da immersi, ma che la forza di penetrazione sarebbe stata enormemente ridotta così come la gittata per l'ostacolo costituito proprio dal liquido. Aveva pur sempre il suo pugnale perfetto e la sua staffa da viaggiatore per gestire gli incontri 'ravvicinati', e forse anche qualche trucchetto poteva servire allo scopo.
  19. Vassilji "Eccomi, eccomi. Neanche il tempo di riprendersi." in realtà, borbottii a parte, era ben lieto di rendersi utile per sentirsi vivo. La presenza delle rune sulla tabacchiera tuttavia lo rabbuiò. "Posso cercare trappole, ma se la trappola è di natura magica non potrei vederla comunque."
  20. Gruttag Col mezzomarinaio impugnato saldamente, il nano era pronto a salire sulla barca. "Se han fatto loro del male, qualcunaltro nutrirà i pesci, stanotte."
  21. Vassilji Improvvisamente il braccio dell'uomo tornò a sentire il peso della spada che cadde a terra. "Porca l'oca peggio della prigione!" esclamò l'uomo, mentre testava tutte le articolazioni, in particolare quelle delle dita. Voltatosi vide gli altri tornare dal piano superiore carichi di oggetti. "Non l'avete beccato, vero? Sarà bene uscire rapidamente da qui, prima che organizzi una truppa di goblin e di banditi per assediarci all'interno." Contraddicendosi in parte, riprese la spada e andò a scostare il quadro dalla parte opposta della stanza, per cercare il secondo passaggio segreto. Dal rumore dei passi di Illius aveva capito che il compagno non si fosse ancora recato in quell'altro ramo della stanza. "Ma prima, finiamo quel che si è cominciato."
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