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Grigory «Neanche a me va a genio. Ma siamo qui ormai, ascoltare cosa pretendono non ci costerà nulla. E potrebbero anche non chiedere nulla». All'ultima frase non dava molte probabilità di avverarsi, ma restava comunque possibile.

Dumli Prese per le zampe uno dei testa-di-capra morti e attese che qualcun altro lo prendesse per le braccia. «Gli orchi giravano nella zona e possedevano l'artefatto, coscienti o meno di quanto fosse importante. Saremo fortunati se di questi compagni troveremo i resti, nella grotta, da onorare. La ricerca sarà ancora lunga, nonostante tutta la fortuna di cui si possa godere».

Vassilji «Pronto Rhal? Facciamo una prova». Indossò il medaglione a forma di stella che era del cadavere da cui era uscito lo spettro. «Adesso esco da questa stanza, le statue dovrebbero essere ferme. Se il medaglione ha l'effetto che spero, resteranno ferme. Se invece le statue dovessero muoversi comunque, io indietreggerò verso la porta di fronte a questa per aprirla e tu ti avvicinerai a loro con l'ago. Se continuano a muoversi ancora, si corre tutti nella porta di fronte a questa, a costo di sfondarla». Guardò tutti gli altri. «Tutti d'accordo?».

Vassilji Informato di quanto accaduto, l'uomo cercò lo sguardo di Rhal «Statue semoventi. Come quelle che sorvegliavano la torre sul ponte. Le abbiamo fermate con il tuo ago, se non ricordo male. Come pure abbiamo aperto la porta per arrivare nel lungo passaggio che ci ha portato fino a questa cittadella. Forse sarà il caso di tenerlo sempre in mostra, quel benedetto ago». Come con le statue precedenti, poteva averle tenute a bada la prima volta che avevano attraversato la stanza. «E comunque, vorrei provare a vestirmi con questi paramenti e il ciondolo a stella... magari ci evitano una parte dei guai».

Gruttag Alla festa

Dumli La risposta data dal più grande dei due nuovi arrivati diceva molto di lui, quanto fosse intenzionale era da vedersi. «Questi esseri occupavano quella grotta lassù, che siamo intenzionati a esplorare. Togliamoci di qua e finiamo là dentro le presentazioni». Si avvicinò al corpo più grosso dei tre. «Questi dobbiamo nasconderli. O nel torrente, o nella grotta. E in fretta, o il sangue attirerà qualche fiera mangiacarogne».

Gruttag Alla festa

Gromnir Le parole dell'oste non sorpresero affatto il guerriero. Il cambio di nome aveva lasciato presagire proprio questa sfortunata evenienza. Il Tempio ora non era più solo la più probabile fonte di informazioni, piuttosto era diventato l'unica possibile. Stava già per andar via, quando Lainadan fece il suo ordine. Bjorn sembrava anche avere altre domande. Gromnir si arrese alla mancanza apparente di fretta da parte dei compagni, e si sedette anche lui per rifocillarsi.

Ludwig Von Weber L'iniziativa dei compagni era lodevole, una indagine presso la società di costruzione avrebbe certamente aggiunto dati interessanti al quadro che si andava costruendo. Tuttavia, il tedesco era convinto che la peculiarità del treno stesse nei segni intagliati all'interno delle carrozze, che non credeva fossero stati inseriti su ordinazione, quanto piuttosto realizzati successivamente all'uscita dalla fabbrica, da chissà chi. Ma questo ormai era relativo e poco importante. Era dell'idea che dovevano mettere le mani su quel modellino e impedirgli di correre ancora su un plastico, per sempre. Attese tuttavia che il supplemento di indagini terminasse per parlare con i compagni di questo tentativo, che avrebbe forse richiesto qualche attività illegale.

Vassilji «Vedo che anche di qua avete avuto il vostro da fare, noi non abbiamo trovato altro che un corridoio, ma abbiamo dovuto rimandare a dormire uno specie di spettro, una cosa diafana e bluastra. Almeno le sue spoglie mortali avevano qualcosa di utile». Mostrò ai compagni quanto aveva raccolto: un simbolo sacro a forma di stella, una boccetta e una pergamena con tre incanti sacerdotali iscritti. «Grigory, prova a dare un'occhiata a queste pergamene, magari sei in grado di usarle, e di capire cosa contenga questa boccetta. Quanto al simbolo sacro, non credo ti serva a molto visto che hai quello del tuo dio. Questo lo indosserò io stesso, se non hai obiezioni». Osservò la stanza in cui si trovavano. Conteneva suppellettili religiose, vesti e altri oggetti per uso nelle cerimonie. Oltre ai cadaveri di tre ghoul «Forse possiamo trovare altra roba simile anche qua dentro». Già cercava di farsi un'idea di quale di quegli oggetti sarebbe stato più prezioso come 'ricompensa', secondo quanto promesso dagli Hutakaa.

Dumli L'ultimo a venir fuori dal nascondiglio rimase indietro rispetto ai compagni, mostrando apertamente una maggiore diffidenza verso i nuovi arrivati. «E perché mai Maestro Kazirk vi avrebbe mandato a inseguirci e raggiungerci, invece di farvi partire con noi?».

Flint Qualsiasi cosa fosse l'entità che li stava attaccando, poteva avere tentacoli innumerabili e tempo infinito, mentre loro tutti non erano che semplci mortali. "Appena liberi, tutti in avanti!" L'urlo del nano confermò che il piano proposto da Riverwind era stato udito, e che era pronto a metterlo in pratica.

Nuadap Dop Il tecnoprete restava inerte al suolo. Un lieve ronzio proveniente dagli apparati respiratori che gli nascondevano mezzo volto assicurava che non avesse perso la vita, ma per un po' non sarebbe stato in grado di dare supporto a Victor o di contribuire in qualsiasi modo alla battaglia che stava avvenendo in quella stanza.

Flint Il nano si voltò, tentando di mozzare i tentacoli che arrivavano fino a Raistlin e lo avvolgevano.

Nuadap Dop Già provato dagli sforzi per avere la meglio sulla Vedova, il tecnoprete fu sorpreso dalla nuova reazione del macchinario. L'impatto dei frammenti e poi quello con il suolo scossero ogni fibra del credente. Perse ogni contatto con gli Spiriti e con la realtà, i dendriti scomposti e inerti intorno a lui.

Dumli Provò a strizzare gli occhi, per vederci meglio, e sussurrò ai compagni. «Se sono creature selvatiche, verranno semplicemente a bere. Se invece sono senzienti, potrebbero essere qui per incontrare loro» indicò i tre corpi rimasti stesi al suolo «e verranno a controllare cosa è successo. Saranno sul chi vive e sorprenderli sarà più difficile».

Vassilji Dinamico Duo

Ludwig Von Weber «Volentieri e con piacere, ma credo che non mi sarà possibile. Devo tentare di... recuperare qualcosa». Qualcosa che ora era costretto a posare di nuovo sul plastico.

Gruttag Alla festa

Gromnir Notando l'insegna differente, il guerriero fece una smorfia. Probabilmente il posto aveva cambiato gestione. «Non troveremo il vecchio taverniere, temo». Forse avevano più possibilità con il tempio. Entrò con gli altri nel Topo Nero, guardandosi attorno. L'aspetto dei clienti gli fece pensare a dei monaci, ma lasciò che fosse lo skaldo del Nord a interagire con i presenti.

Dumli Era stato appena ricucito e già si prospettava un'altra battaglia. Raccolse le spade da dove erano cadute ai cornuti e andò a nascondersi insieme a Durk.

Nuadap Dop «Lo vuole morto» Il tecnoprete lasciò cadere il dardo che aveva analizzato e protese un dendrite verso la Vedova. Fra le pinze dell'arto meccanico cominciò a formarsi una crepitante sfera di energia bioelettrica.

Flint «E passeggiata sia» decretò il nano. Ormai era chiaro che non c'era nessun meccanismo da attivare. Prima di avviarsi, si portò davanti al Dio Fabbro, sfiorò con la mano il martello di pietra della statua e, con una punta di sfrontatezza dettata dalla stanchezza, si rivolse direttamente al Dio. «E tu? Non hai niente da dire? Se ci sei... batti un colpo»

Gromnir «E taverna del Topo sia. Se non troviamo niente là, cercheremo al Santuario. C'è qualche possibilità che il vecchio taverniere abbia scelto i santoni come 'autorità' a cui consegnare quelle memorie».

Vassilji Dinamico duo