Daumantas il Pio
Appena poggio la schiena al muro, il peso di queste ultime ora piomba su di me come un macigno. Le braccia sono indolenzite, hanno dovuto sorreggere lo scudo spesso, e quello destro ha affondato il colpo più e più volte. Controllo le varie ferite, qualche cicatrice sarà fortunatamente l'unico ricordo che avrò.
Anche se sarà difficile dimenticare questa casa, ne sono certo. La porterò nei miei incubi fino al termine dei miei giorni.
Intono nella mia mente una preghiera a Tyr prima di rialzarmi, ringraziandolo per i compagni di avventura che mi ha mandato.
Mi poggio sulla spada per un aiuto nell'alzarmi e riattivo la mente.
Sono d'accordo: dobbiamo capire come eliminare questa litania, che ormai è permeata fin dentro le nostre ossa. Ho pausa che la sentirò anche fuori di qui ormai. Andiamo alle altre due cripte, magari ci è sfuggito qualcosa, anche solo un dettaglio.