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nani

Circolo degli Antichi
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  1. Premesso che applico questa "variante" solo se tutto il party è d'accordo, se no non ho nessun problema a dare px "normalmente" (ma li tengo segreti, così nessuno rompe le scatole. Solo gli incantatori che vogliono/devono lanciare tipo "desiderio" possono sapere a che punto stanno per decidere se vale la pena). Solitamente io vado a checkpoint. Perché non mi interessa se hanno ucciso tutti i coboldi o sono passati stealth dietro le loro fila, o se hanno convinto due villaggi di popolani a lanciarsi in massa contro la tribù. Hanno salvato la donzella rapita? Sì. PX. Non l'hanno salvata ma riporteranno il cadavere al padre? PX uguali, ma "in game" sentiranno il peso di questo fallimento! In breve: se superano, aggirano, evitano, distruggono qualsiasi "difficoltà" o "nodo della storia" per me hanno diritto ad uguali px: Se evitano in qualsiasi modo che il dragone rosso possa nuocere al mondo (per morte, esilio, convincendo un dragone buono più grosso a ucciderlo per loro o non ho idea sono i PG che risolvono le cose, non io) prendono PX pieni, "idealmente", perché hanno concluso la "quest". Se si limitano a scappare no, ma come DM tengo conto del fatto che sono comunque sopravvissuti. Giocando di solito cose più articolate di "c'è un drago cattivo" è più semplice da gestire Per i livelli più alti: non me ne frega niente dei sacrifici in px. Immaginiamo che l'incantatore deve lanciare resurrezione (che effettivamente non ho idea di quanti px richieda come sacrificio, e non sono neppure sicurissima che ne richieda ma facciamo di sì) perché il Tizio che è morto è per loro indispensabile da vivo: Sacrificare px dell'incantatore è l'unica strada che hanno per non buttare via qualche mese di campagna e si sente quindi in obbligo verso i suoi compagni. Lo fa una, lo fa per un altro pg più avanti, poi un altro incantesimo con sacrifici di px, e alla fine si sente frustratissimo, magari... e per me diventa un casino con i GS etc, che già di solito non è così semplice. Quindi no. Devo resuscitare Tizio? Ok. L'incantatore paga il costo standard di m.o. e materiali per l'incantesimo. Poi io vado di fantasia: servono le spore di un fungo raro che cresce solo in fondo alle miniere di moira? Un'ambra rarissima che contiene polline del fiore-che-sboccia-ogni-100-anni e stranamente si trova solo in una foresta piena di elfi poco socievoli? Serve qualcosa di rarissimo come "sacrificio", a seconda dell'ambientazione e del tono della campagna cambia (se horror qualcosa di veramente "oltre il limite", se epica qualcosa di antico ed eroico, se più scanzonata qualcosa di simpatico e strambo). In ogni caso se vogliono riavere Tizio devono compiere una mini-quest, (dove in pratica "prendono" in gruppo gli xp che l'incantatore avrebbe dovuto sacrificare e li "prestano a lui", a pensarci bene si può pensare così perché sicuro lì non conto nessun px, nessun "level up" extra...) e poi dovranno giocarsi il rituale come DM comanda... ad esempio una solenne cerimonia in un altare sacro preparato con cura ("Descrivere dettagli qui"), e ruolata come si deve ecco. Se i giocatori preferiscono avere i px normali non è un problema, il problema diventa tutto loro se io mi accorgo che iniziano, ad alta voce o solo pensati, discorsi tipo "uccidiamolo senza pensarci che mi manca poco per salire di livello!", "facciamo ancora un fight nel dungeon poi usciamo che mi mancano solo 40 px!" o altro metagame bruttobrutto. In tal caso "accadono brutte cose" e mi trasformo in un DM poco gentile, poco comprensivo e, ammettiamolo, gratuitamente crudele finché non smettono di guardare ogni incontro come un'occasione per fare px. In spoiler un esempio dalla mia campagna di adesso:
  2. 1. Io non lo farei. Se la campagna punta ai livelli alti tanto vale lasciare quella "spinta in più" ai non maghi. 2. Il mentore inquietante e bizzarro è sempre bello. "Lo voglio trovare per avere incantesimi" e allo stesso tempo "non sono sicuro di voler passare del tempo vicino a quel tizio". 3. Non male come idea. 4. E soprattutto puoi sfruttare la rarità della magia > diffidenza verso la magia per rendere tutto molto inquietante. Nei mercati si trova gentaglia di ogni tipo, spesso il fatto di essere "perseguiti e perseguitati" come maghi li ha spinti a "odiare il resto del mondo" e quindi sono personcine un po' particolari che potrebbero preferire servigi al posto di denaro in cambio di incantesimi, o trascinare ogni tanto i PG in qualche casino con i non-maghi in città... insomma di spunti il "mercato nero" ne dà tantissimi. Incantesimi di alto livello direi di no, e soprattutto non quelli "risolutivi" (desiderio/lamento della banshee etc) perché in un'ambientazione simile è logico che chi conosce quegli incantesimi ci tenga ad essere l'unico a poterli lanciare.
  3. Concordo con SilentWolf. Non è giusto "togliere divertimento" ad un giocatore impedendogli di trovare pergamene e "potenziarsi", soprattutto se non è stato concordato prima di iniziare a giocare ("giochiamo qui, così e cosà, se volete fare i maghi sappiate che non si trovano pergamene o libri di incantesimi quasi da nessuna parte"). Il fatto è che la rarità stessa dalla magia rende credibile il fatto che i pochi eletti che la praticano siano "in contatto" tra loro. Se trovare pergamene è tanto difficile, quando un mago ne trova una sa che condividendola con altri maghi innescherà un processo di "condivisione della conoscenza" che andrà a giovamento di tutti quanti (ovvio, non condividerà "l'incantesimo definitivo che mi rende un mago migliore di tutti", ma incantesimi normali sì). Non parlo di scambi di favori, ovviamente, ma di scambi equi (oggetti magici, altre pergamene o servizi vari come diceva sopra). Più è vista come una cosa cattiva più saranno spinti a "darsi man forte" creando un mercato nero, ed è plausibile che la maggior parte dei maghi ne sia a conoscenza. Insomma, il fatto che siano pochi e che la magia sia rara in realtà non dovrebbe per forza creare tanti problemi al mago a trovare altri maghi (e quindi altri incantesimi etc).
  4. Il problema è semplice: a livelli alti/altissimi il costo elevato è più facile da sopportare piuttosto che le penalità. Se preferisci, preferisco pagare x4 il prezzo di quell'arma e non avere penalità, ecco. Credo sia questo il motivo. Se poi ti piacciono le WoL come concetto e non ti esaltano le regole... beh, HR a manetta e fregatene. Io ai miei PG tempo fa avevo dato un'arma "WoL" a testa, non gli avevo ovviamente fornito armi "migliori"/"magiche" visto che avevano praticamente il meglio per la loro classe. Level up in stile WoL e nessuna penalità. Erano sbilanciati? Rispetto ad un party del loro livello "normale" decisamente, ma tra loro restavano bilanciati, ci siamo divertiti tantissimo, e io potevo lanciargli contro mostriciattoli di GS più forte (ponderando bene ma comunque...) o fare più scontri al giorno. Semplice, veloce, divertente.
  5. Non sono per niente d'accordo sul fatto che un buono combatterà anche se è una cosa stupida. Esistono persone fondamentalmente buone ma vigliacche, per dirne una. Esiste anche il voto di non violenza regolamentato! E comunque da nessuna parte c'è scritto che neppure un paladino deve combattere fino alla morte o sentirsi in colpa. Lavorare con pazienza e volontà per evolvere un sistema di trazioni violente divenute "legali" è meglio che affrontare a spada tratta.... quasi tutti nella regione. riunire un esercito richiamando antiche alleanze ed evocando antiche creature (buone) è più utile alla Salvezza del mondo che affrontare da solo l'imminente invasione di diavoli della fossa... Etc etc... non è una vigliaccata di cui sentirsi in colpa o neanche averci dei pensieri prima di dormire. Se affronto il drago rosso ora, da solo, morirò qui e lui potrà attaccare la città di sorpresa e chissà quanti innocenti moriranno. Se riesco a fuggire e avvisarli qualcuno potrà organizzare le difese e mettere al riparo chi non può combattere! Il buono non attacca per forza i cattivi. Fa la cosa giusta per sconfggerli salvando gli innocenti.
  6. nani

    Sfruttare i background

    Grazie mille per i suggerimenti la trama e ben definita e spinge i pg a collaborare e spostarsi molto... ma non Coe hobbit attraverso la terra di mezzo. Siamo nella mia versione di poco corretta della costa della spada e se non mi fanno strane sorprese loro non si allontaneranno molto da li. Quindi cercavo ulteriori spunti più "personali" e anche originali per invischiarli ancora di più nelle vicende locali...
  7. Per questo l'unico territorio che proteggo io è "questo" **disegna un cerchio nell'aria attorno a sé** Scherzi a parte è vero, in game per quanto si cerchi di fare le cose per bene i PG si trovano, in modo più o meno evidente, a livello 1 a ripulire una cantina da dei ratti crudeli, a livello 15 contro demoni, diavoli e amenità che potrebbero facilmente distruggere il mondo in cui credevano di vivere a livello 1. Quando sei buono a così alti livelli è impossibile non entrare in contatto con altri buoni (a meno che il DM non disegni campagne veramente un pochino strane e poco credibili in fatto di bilanciamento) e la cosa più logica è allearsi con loro (scopo comune, interessi comuni, stili di vita comuni... e nemici comuni, why not?) Soprattutto perché se sei cattivo ti troverai contro i buoni qui sopra, e da solo difficilmente potrai farcela, perciò sebbene con interessi personali al primo posto e blabla ti converrà unirti ad altri cattivoni per spodestare i buoni. Con dei patti, sottomettendoli con il terrore o chissà cosa.
  8. Beh.... why not? personalmente adoro sperimentare cose diverse ma anche i grandi classici "ala tolkien" hanno il loro fascino! Ho giocato una campagna in cui non mostri ma draghi seguivano quel genere. Tutti i cattivi si stavano riunendo facendo fronte comune per richiamare Tiamat nel piano materiale, tutti i buoni ovviamente contro di loro. (A auguri a chi si trovava nel mezzo XD) E devo dire che non è stato niente male. Ambientazioni simili ti permettono di rispolverare l'eroe senza macchia e senza paura o il cattivo per eccellenza che spesso i giocatori con più esperienza non guardano da anni per "sperimentare".
  9. Non è detto che sia così per forza. Bene e male sono assoluti rigidi e ben definiti. Ma al di là di lotr, due dei malvagi vogliono assoggettare il mondo al male. Uno però vuole un mondo di caos dove solo il più forte sopravvive, senza regole né limitazioni... l'altro vuole regnare su un regno organizzato di gerarchie precise. Si scontrano, nonostante entrambi uccidano i buoni a vista. E poi ci sono tutte le razze senza allineamento specifico che offrono più varietà, gente che cambia, sfumature (c'è il buono tipo santo, il buono tipo Robin Hood, il buono tipo cavaliere etc) Le fazioni aiutano a capire gli allineamenti, poi in un'ambientazione si possono creare infinite Micro fazioni, basta che corrispondano allo standard giusto.
  10. op non ha specificato in realtà ma da come parla di paladini etc si intuisce lo sia. Se è d&d gli allineamenti sono assoluti. Interpretabili all'interno di quegli assoluti. Se no crolla tutto il sistema di incantesimi e poteri divini. Il punto è che è diverso dire: "voglio un mondo fatto così, consigli?" O chiedere "nel mondo ufficiale funziona così?" Perche nel primo caso ti fai un mazzo quadro e sistemi tutto come vuoi tu. Nel secondo ti si dice che no, nel mondo ufficiale non funziona.
  11. il punto è che se parli di d&d su un forum ci si aspetta che non hai stravolto i manuali (altrimenti lo dici e si parla di quello). Volendo giocare gli aztechi in D&Dsystem si gioca una società che accetta azioni malvagie (sacrifici) come una cosa giusta E legittima. Se vuoi giocare un gioco in cui il sacrifico umano è una cosa da paladino buono si può certo fare, ma se ne discute come house rules o un nuovo gioco home made non d&d. Che l'assoluto di d&d bene/male non ti piaccia è legittimo. Ma se si discute di come interpretare gli allineamenti (qui di un paladino) in d&d, beh qui sono assoluti. Con sfumature nei pg/png ma assoluti. Non posso aprire un Topic sul tiro per colpire in d&d e ad un certo punto dire che a me il d20 non piace e al posto del bab sommo forza+livello in un tiro percentuale o che ne so io. Se si parla di d&d c'è il d20. Se voglio un home rules basta dirlo, ma se ne parla in modo diverso.
  12. In realtà le regole sono molto chiare. Ci possono essere sfumature nel comportamento di pg dello stesso allineamento ma rimangono degli assoluti (bene male neutralità, legge e caos). Un pg legale può essere una macchina che esegue ordini automaticamente o un fedelissimo devoto che li rispetta ma ci ragiona, questo non muta che la Legalità in d&d sia rigidissima. Poi che ogni gruppo faccia quel che gli pare è un'altra cosa.
  13. l'unica cosa veramente importante
  14. "i buddhisti" era un esempio "da cliché"(monaci=neutrali) per essere più chiara, non per scatenare una discussione teologica/storica. Il punto è questo, siamo in un sistema d20 (non ho ancora capito se D&D o altro), con i Paladini "classici" con incantesimi divini e quant'altro... Se gli dicono "vai là a punire il male" lui ci va, e di corsa anche! Però se poi lì venerano un dio neutrale o buono non fa assolutamente niente contro quel culto, non avrebbe senso farlo. A meno che il suo dio gli faccia sapere che c'è un validissimo motivo (BUONO) per distruggere delle persone con cui poteva essere in totale armonia. Anche senza vedere un banchetto degli dei, finché i chierici prendono incantesimi divini le loro divinità esistono, c'è poco da fare in merito. Prendendo la caccia alle streghe, appunto, non è plausibile pensare che accadono cose "come nel mondo reale", e le crociate idem. "individuare il male" (è anche automatico in un Paladino D&D 3.5) e dopo aver scoperto che ci sono 100 cultisti in quella città scopri che 80 sono malvagi, 8 sono bambini innocenti con la sola colpa di essere nati da un malvagio, e 12 sono... non lo sai, buoni? neutrali forse? Allora non sganci una nucleare sul covo, perché quelle 20 persone non vanno uccise, vanno salvate. Indagando puoi scoprire forse che 10 donne vengono separate dai loro bambini molto presto e se fuggono o disobbediscono i bambini verranno sacrificati al dio, e per paura e amore materno rimagono. 1 è in realtà un uomo molto potente della città tenuto sotto influenza mentale magicamente per assicurare al culto l'accesso ai piani più alti della gerarchia politica e militare, e 1 altro è un povero vigliacco trascinato lì da moglie/figlio/fratello che ha troppa paura ad abbandonare il culto, una volta scoperto quanto può essere violento e poco incline al perdono. Quando si parla di "crociate" bisogna tenere a mente questo, e soprattutto dare una motivazione valida al Paladino se non si tratta di una crociata contro dei Malvagi, quella che secondo me non avrebbe alcun senso come non ha senso l'intolleranza religiosa tra culti di allineamento simile.
  15. Io trovo che sia bello "adattarlo" ad ogni PG, interpretandolo in svariati modi (in realtà anche il caotico può essere diverso: un monaco errante, un brigante, un anarchico convinto sono persone totalmente diverse nel loro rapporto con la "legge": uno la ignora completamente, uno la infrange per il proprio interesse, l'altro vuole distruggerla dalle fondamenta). Il Neutrale... beh, non gli interessa. Non sente la necessità di rispettare una legge o seguire un codice (etico, morale o "di gilda" che sia), ma non si sente neppure spinto verso una ricerca della propria libertà dalle leggi costituite, né prova piacere ad infrangerle. Può rispettarle o infrangerle in qualsiasi momento (per cui è molto imprevedibile) ma lo fa solitamente per motivazioni poste sull'altro asse (B/M): un NB infrangerà senza neppure rifletterci una legge per uno scopo più alto, un NM lo farà per il proprio interesse. La differenza è che non ne trarrà piacere o non lo farà ripetutamente, e quando invece rispetterà le leggi non si sentirà "costretto" a farlo (come un Caotico). Esempio per rendere l'idea: La città XXX ha un rigido codice LN di leggi e prescrizioni da rispettare, ma un nobile che ha guadagnato grande influenza, ricchezze e uomini sta minacciando di far crollare tutto il sistema. > Personaggio Legale si sentirà in dovere di evitare questa catastrofe (se Buono magari restituendo il potere legittimo agli organi appositi, se Malvagio forse prendendo lui il potere e instaurando un Suo codice legale personale). > Un Personaggio Caotico potrà gioire di questa situazione e approfittare del caos per liberarsi dal gioco dell'autorità e raggiungere qualsiasi suo scopo in modo diretto, o potrebbe essere proprio lui a macchinare per far crollare l'ordine costituito. > Un personaggio neutrale è totalmente indifferente alla questione. Se il crollo del sistema nuocerà a lui o ai suoi cari magari interverrà per fermarlo, se viceversa le precedenti leggi erano una vessazione per lui o i suoi cari potrà favorire la caduta dell''ordine, ma solo fino a un certo punto. (In game il fatto che bisogna comunque considerare l'asse bene/male può rendere tutto più semplice nel caso in cui abbiamo NB si batterà per la cosa più giusta per gli altri, NM per la cosa a lui più favorevole anche se farà del male ad altri) In ogni caso anche un Neutrale puro potrà fare la cosa "giusta" (secondo quello che sente al momento): Es. un mago elfico neutrale puro vive dei suoi studi all'accademia cittadina. Se l'ordine crollasse rischierebbe il caos nelle strade e potrebbe non poter più studiare incantesimi in pace e tranquillità quindi difenderà l'ordine costituito, senza però diventare Legale.
  16. Due piccole cose: L'obiettivo ufficiale non cambia il fatto che si sia tramutata in una specie di caccia all'islamico e una conquista delle ricchezze della regione. Se ufficialmente io voglio liberare il mondo da Satana e dalle Streghe ma poi uccido migliaia e migliaia di donne innocenti non sto comunque facendo una cosa giusta, e in un mondo dove è facile (incantesimi e divinità "reali") capire cosa sia buono o malvagio, questo non è accettabile da parte di un Paladino. Il problema della "crociata" in questo senso è: si tratta di liberare innocenti dal gioco di divinità malvagie e adepti, si tratta di eliminare un culto/esercito malvagio, o si tratta di estirpare un culto buono quanto il proprio? Se il Paladino di Cristo parte in Tibet per eliminare e convertire i Buddhisti secondo me perde ogni privilegio di classe perché non ha nessun motivo valido di farlo. Venerano un altro dio, non un falso idolo, non fanno male a nessuno (anzi XD), sono più alleati che nemici. Se invece se ne va a combattere una setta che predica l'uccisione di ogni nemico, il sacrificio di un bambino ogni luna piena e chessò io, allora è una giusta causa (ma comunque dovrebbe cercare di ragionare con chi è ragionevole, non uccidere tutti indistintamente, magari qualcuno è lì per paura -minacciano gli altri suoi familiari?). Togliere ogni diritto ad un essere umano e renderlo un oggetto non so se può essere vista come una cosa buona, anche se normale. Lo schiavo per definizione è una proprietà, un oggetto del suo padrone che può disporne come preferisce. Non importa se gli schiavisti non li torturano o uccidono, li scambiano e usano a loro gusto come useresti una spada o un aratro, o un comodino. Non c'è del buono qui, c'è del male. Il Paladino imho dovrebbe cercare di "far evolvere" la società in modo che gli schiavi diventino servi/servitori. Cioè uomini e donne riconosciuti come tali, non come oggetti, anche se al servizio di qualcuno.
  17. nani

    Sfruttare i background

    Le idee sono tutte buone, però non volevo collegare troppo le cose. Un mondo enorme, migliaia e migliaia di persone, png, centinaia di organizzazioni, decine di regni... e guarda caso sti tizi vien fuori che sono tutti collegati? Che il tizio che odia il ladro sta insieme al fratello malvagio del chierico e ha assunto come soldato proprio il fratellino del barbaro, e se la prendono proprio con l'amata foresta del druido? Stava piacendo, al momento, la cosa che non sanno perché "proprio noi", che non hanno nulla in comune eppure si trovano tutti a condividere quella strana e misteriosa eredità (in realtà il defunto conoscente era diventato più che paranoico, e ricordava con affetto quei giovani così lontani dal "potere" che lui temeva, li ha scelti proprio perché non c'entravano nulla e sperava così che non fossero già corrotti dai suoi nemici, che al momento vedeva ovunque anche dove non c'erano). Non è necessario che scavando nei loro background ed espandendoli venga fuori che sono tutti collegati da uno strano destino, anzi... Quello che cerco è uno spunto per far sentire ogni PG "importante" anche al di là della "main quest" diciamo, che non siano solo appunti segnati ad inizio gioco senza nessuna reale importanza, ma che siano "piccoli elementi ricorrenti" o una singola ma impegnativa quest, preferirei tenerli in qualche modo separati, o unirne un paio ma non di più. Del chierico quello che mi preoccupa è che messa così c'è da giocare anche solo quella, ha tutte le premesse per una breve campagna più che per qualche avventura/one shot, non vorrei che poi la questione del fratello malvagio del chierico diventasse "troppo pesante" e gli altri finissero per sentirsi gregari.
  18. Abbiamo da poco iniziato una campagna ambientata nella Sword Coast (e dintorni). In spoiler alcuni dettagli sulla trama principale (ho una specie di "canovaccio" ma i PG fanno quel che gli pare e soprattutto in mezzo c'è tanto di sandbox, quindi ne esce una via di mezzo) Dai bacground dei PG alcune info specifiche che vorrei sfruttare, non collegandole a forza alla "main quest" ma inserendo comunque i background in modo che siano "molto presenti": - Il Chierico è stato "spinto" verso la religione da giovanissimo dai suoi genitori (still alive) mentre il suo fratello maggiore, con spiccate doti da combattente e leader ma con un'indole malvagia (avido e senza scrupoli precisamente) ha iniziato a far carriera nell'esercito con un occhio alla politica. Non ho idee precise su come inserire almeno questo fratello. I PG prima o poi andranno a Waterdeep, potrebbe essere il braccio destro di uno dei Velati? Oppure lo metto in una cittadina più piccola e racconto che, radunato un piccolo esercito di fedelissimi sgherri ha "disertato" e conquistato la cittadina? Potrebbe quindi essere in guerra con una città vicina (buona) o semplicemente tenere sotto scacco i popolani con terrore, torture e violenza? Non so. Altre idee? - Il Ladro è diventato tale dopo che un nobile signore locale ha "fatto fuori" la sua famiglia, uccidendo tutti i suoi parenti e lasciandolo senza una moneta di rame. Come "sottoquest" avevo pensato di fargli ritrovare il nobile, ovviamente. In uno dei loro viaggi si troverebbero in una città che lentamente sprofonda nel caos. Demoni o diavoli (tutti uguali, deciderò quale di preciso a seconda del livello dei PG) portano morte e distruzione nelle strade cittadine con una certa regolarità, e sembrano aumentare. L'idea è che il nobilotto facendo esperimenti su antichi incantesimi (volendone creare uno nuovo) volesse evocare una di quelle creature al suo servizio "per la vita", ma qualcosa è andato storto. La creatura convocata regnava su un piccolo semipiano (con i suoi simili). Il mostro è vincolato al mondo dei PG, ma il nobilotto è vincolato in quel semipiano, e finché lui rimane di là (con il focus usato per l'incantesimo) i mostri possono passare tranquillamente. I PG si troveranno, volendo salvare la città, a dover salvare il nobile (riportarlo nel loro piano) e distruggere il focus (una gemma magari). Poi vedremo se il ladro ucciderà il nobile o cosa combinerà (il ladro è CN). Che ne dite? - Il druido era un semplice contadino, famiglia di contadini ancora viva, cresciuto ai margini di una foresta in cui viveva una congregazione di druidi a cui si è unito e da cui è stato iniziato. A parte far fuori i suoi famigliari o i suoi druidi non ho molti spunti per "coinvolgerlo personalmente" dal suo background. - Il barbaro umano è orfano di padre (post guerra contro orchi), ha un fratello più piccolo di cui si sente responsabile e la mamma ancora in vita. Anche qui niente idee originali. Rimane poi il guerriero la cui storia si interseca invece direttamente con la trama principale, sul finale direi... arruolatosi nell'esercito cittadino è stato mandato in missione... hanno fallito miseramente, lui si è salvato per un pelo ma non riesce a ricordare quale missione fosse o cosa sia successo. Al suo ritorno i suoi genitori erano morti. Questo è quello che mi ha detto lui, dandomi libertà di ricamarci sopra la qualsiasi. La città da cui arrivava è distrutta completamente. La causa? Uno dei pasti del Tarrasque, che dopo anni di nanna si è finalmente risvegliato. L'esercito è caduto sotto i colpi (e nella pancia) del nostro simpatico mostrone, mentre il PG, in fin di vita, è caduto lontano precipitando da un burrone, battuto la testa, perso i ricordi (anche perché erano particolarmente sanguinosi e scioccanti per un ragazzino appena arruolato con i suoi amici). Qualsiasi idea originale o interessante è graditissima...
  19. Per il Blog non so consigliarti ma credo di si. Per il gioco continua così ma rassegnati. I pg faranno o chiederanno sempre qualcosa che non ti aspetti. La cosa migliore imho è prepararsi bene "il mondo" attorno a loro in modo da reagire di conseguenza e non fare troppi casini improvvisando Daranno importanza ad un edificio messo lì solo per riempire i buchi, parleranno con pg di cui non sai neanche il nome e a volte dopo un tuo imput per una quest cercheranno di risolverla in modi che non avevi neanche immaginato (9/10 complicandosi le cose).
  20. Non mi sembra sia "troppo" come avventura. Pensa solo bene gli abitanti del villaggio: qualcuno che "non ho mai sospettato di voi", qualcuno che rimanga diffidente o ostile anche quando tornano da eroi, qualcuno che cerca lo scudo da solo e fallisce, e magari qualche animale nel bosco intorno, un viandante che arriva a metà storia. Perché i pg faranno sempre qualcosa che non ti aspetti e avere ben chiari gli equilibri dellambientazione (il villaggio soprattutto) è essenziale per reagire e improvvisare bene.
  21. Credo che ti sia cacciato in una brutta situazione usare questo sistema di gioco per un mondo "realistico" porta milioni di problemi. Se paladini e chierici venerando Tizio Caio e Sempronio ottengono incantesimi e poteri il Paladino di Tizio e difficile che se ne esca dicendo che il dio Caio non esiste. La scusa del demonio è un po debole se ci sono tanti dei e soprattutto se sono buoni ma comunque ci sono millanta incantesimi divini per scoprire l'allineamento e la verità! Prima o poi un chierico buono avrà conferma da Tizio LB che Caio è effettivamente un dio NB. Perché se no.... perché un dio lb dovrebbe mentire ai suoi adepti? E sapendo che esistono altre divinità non trovo credibile l'intolleranza "da crociata" da parte dei buoni verso buoni o neutrali. Ignorare l'allineamento va sempre bene per piccoli dubbi su piccole cose. Ma per un paladino su questioni simili fa un po crollare il principio stesso della classe. Per la schiavitù... niente è. Una cosa malvagia e basta. Non c'è modo di renderla "buona" o neutrale. Ma la società può essere neutrale sotto ogni punto di vista con questa cosa malvagia in mezzo. Non penso che in game l'allineamento della città sia importante.... no? Il paladino comunque dovrebbe "sopportarla" fin quando gli schiavi "stanno bene" e intanto lavorare diplomaticamente per cambiare le cose.
  22. L'orfanello che ruba compie un'azione malvagia , quello che volevo sottolineare che il "punire il male" del paladino ha delle sfumature di comprensione e pietà per cui un atto "giustificabile" o ancora peggio involontario non viene punito come un atto volontario. Rubare per fame o per avidità sono comunque Male ma richiedono trattamenti diversi da parte di un paladino. Per la schiavitù concordo. Se è accettata in una società non vuol dire che sia accettata da un paladino. Ma attenzione per noi la pena di morte può essere considerata "male" (dipende dalla persona) ma in d&d ci sono creature che non ammettono redenzione (esterni malvagi ad esempio) e con cui è addirittura troppo pericoloso pensare a qualcosa come carcere a vita (vampiri, troppo facile che fugga o corrompe qualcuno) quindi un paladino non dovrebbe avere per forza qualcosa in contrario, ma ovviamente secondo le leggi del posto e soprattutto CON BUONSENSO. È un integralista del bene a tutti i costi ma se ha INT positiva non è sanno e soprattutto a discrezione del giocatore d'accordo con il DM può essere più o meno portato per la compassione e il perdono o più per la punizione del male, può avere come priorità distruggere/far diventare buoni i malvagi o proteggere i buoni. Fara comunque entrambe ma l'interpretazione cambia
  23. Beh se ti giocatori sono interessati alla campagna è improbabile che dicano di no, dai XD E poi se il "premio" è avere la possibilità di seguire la strada per diventare un Eletto o un Emissario della propria divinità... difficile che qualcuno rifiuti (i buoni per poter fare più bene, i malvagi per più potere etc). Se i piani sono abbastanza grandi non dovrebbe risultare noioso, se i giocatori già si sono detti interessati. Non più di "una campagna sulla costa della spada nel faerun" ecco. Poi sii adattabile. Se iniziano ad annoiarsi qualcosa stravolge quel mondo e si trovano di nuovo "a casa", e parti con un'altra trama (se sono volontari, una divinità esclusa da questo gioco dalle altre riesce a spaccare i semipiani).
  24. E di nuovo mi sento a disagio. Sono una donna atipica. Ho "trascinato" a giocare il mio ragazzo e negli ultimi due anni 6 miei amici che non avevano la benché minima idea di cosa fosse il gdr se non per sentito dire XD I miei genitori si sono rassegnati a non fare domande, hanno una vaga idea tipo "hai un personaggio, reciti e tiri dei dadi. E poi ci sono i draghi."
  25. nani

    Dubbi da DM

    Il druido l'ha danneggiata volontariamente (accetta alla mano e giù gli alberi) o è un danno collaterale del combattimento? Era un danno "prevedibile" (palla di fuoco in tardo autunno?) o un "caso" fortuito? > Il druido sarebbe morto se non avesse sconfitto i Png ostili? >>Quindi la foresta sarebbe rimasta senza protezione. In ogni caso la "sanzione" o la perdita di privilegi sono punizioni piuttosto pesanti, soprattutto se giocate a livelli bassi. Potresti piuttosto invitarlo a ruolare come si deve il suo druido (cosa che immagino non faccia se no non saresti qui). Si dovrebbe sentire pentito e dispiaciuto per i danni provocati e dovrebbe cercare di porvi rimedio (seminando altre piante ove ne avesse abbattute, ha anche incantesimi adeguati dopo un certo livello per velocizzare la crescita etc), usando "creare acqua" a livello basso per rinvigorire la vegetazione, spendendo del tempo in e off game per sistemare i danni e "perdonare a sé stesso" ciò che ha "dovuto" fare. Se ha lanciato fuoco e fiamme a caso negli alberi secchi ok è un po' tonto e una piccola quest di espiazione da parte di altri druidi nella foresta o simili potrebbe dargli la giusta lezione senza esagerare.
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