In effetti un accenno al personaggio è necessario, anche se in principio mi sono rivolto a chi la saga già la conosce, per una questione di praticità. Occorre sapere che la razza umana del personaggio, non è da prendere come certezza, “l'universo” proposto dallo scrittore è ambientato in un epoca lontana a cavallo fra il fantasy classico e la fantascienza intesa come ambiente futuristico. Severian, così come tutti gli appartenenti alla corporazione dei torturatori, non conosce le proprie origini né la sua discendenza, difatti ogni nuovo membro viene selezionato e i suoi genitori è lasciato ad intendere che vengano uccisi e fatti sparire. Dalla descrizione fisica del personaggio, si evince inoltre che Severian appartenga come ceppo razziale, all'etnia che solitamente ricopre i ranghi nobili della suddivisione sociale, ovvero uomini e donne di bell'aspetto e molto più alti delle genti comuni ( ho sintetizzato molto proprio per far capire anche a chi non ha letto, ovviamente la faccenda è molto più complessa e studiata di come io la vado a proporre ).
Quello che mi interesserebbe realizzare è ciò che traspare dai primi libri della saga in questione, un Severian che non ha mai conosciuto concezioni differenti dalla vita di corporazione, legato a determinate tradizioni ma al tempo stesso in contrasto con esse in quanto dotato di un intelletto spiccato che lo porterà a farsi domande e nel suo piccolo ipotizzare o ricercare risposte.
Un toruratore esegue le sentenze che vengono imposte al condannato, tali sentenze o come vengono chiamati sul libro suplizi, non vengono scelti in sede di gilda ma comandati da terzi aventi autorità legislativa.
Nel progredire della storia Severian viene allontanato dalla corporazione, e per farvela breve assumerà il ruolo di “boia” , un carnefice su commissione, ruolo che svolgerà per mezzo della sua bellissima e particolarissima spada dotata di un anima in mercurio capace di donare alla lama un bilanciamento bizzarro.