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Dimmi dove sta scritto. Se non è espressamente scritto sul manuale non è vero. Qui ragionate così. Per inciso non trovo scritto neppure che i personaggi respirano.
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È la convinzione della giustezza dell'ideale di Natura a dare al ranger gli incantesimi, esattamente come il chierico della guerra che crede nella guerra e non in Tempus riceve gli incantesimi per via della sua ferma convinzione in un insieme di principi collettivamente chiamati guerra. E di natura come ideale frutto di insieme di principi, non ne esiste uno solo, ma una molteplicità, tanti quanti sono coloro che credono in quell'ideale, e decidono quali principi base includervi o meno. EDIT: per questo in più occasioni ho detto che è importante specificare cosa si intende per natura. D&D, per dirla in soldoni, ci mette a disposizione delle divinità con i loro credi e domini, poi ci dice "se non vi piacciono o non vi bastano, createvi il vostro credo/ideale da venerare, con le sue regole." La natura di cui parlo e quella frutto di quell'operazione di creazione di una forma di venerazione di un ideale di natura che varia da persona a persona.
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È proprio questo il problema. Guardate la cosa solo dal punto di vista regolistico e considerate tutto il resto, la "fuffa", inutile. Prey and recive. Non è una loro capacità innata (come gli stregoni), o frutto di studio (come i maghi). È qualcosa che ricevono, perché pregano o sono fedeli a determinate filosofie, come preservare la natura, o la legge del più forte. E vale per tutti gli incantatori divini, anche i ranger. Non importa da chi ricevi, se divinità o ideale filosofico, ricevi. E ciò che ricevi ti può essere tolto. Se ad esempio fosse stato un ranger che crede nella natura come legge del più forte (ma di allineamento buono? Mi pare quantomeno strano), avrei detto "ok, nessun problema". Ripeto nulla toglie che il pg in questione possa giocarsi un percorso che lo porti a cambiare visione filosofica e credere in una forma diversa di natura (più selvaggia e ferale), e riottenere i suoi incantesimi grazie alla ritrovata fedeltà ad un nuovo ideale.
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Se rileggi tutta la discussione, ho parlato sin dall'inizio di possibilità alternative (o questo, o quello). Ma la sostanza non cambia. Perché sarà la Natura a non concederti gli incantesimi se la violenti ripetutamente. Quando poi si è detto "il ranger è un cacciatore" ho detto "vero, bisogna vedere con quali modalità ha compiuto l'atto", intendendo con ciò lo spirito con cui l'ha fatto. Se ad esempio ha pensato "questa fiera bestia ha combattuto con coraggio, ne porterò sempre il ricordo con me così che viva per sempre", allora mi va benissimo. Anche perché non era andato ad uccidere la bestia, ma si era trovato in una situazione di necessità, o lui o io. Ma dal fatto che il DM si lamenta desumo (poi posso sbagliare) che non sia stato questo l'atteggiamento del ranger. Non ha preso il trofeo per rispetto della bestia, ma per dire "son figo, ho il ciondolo". Il fatto che un atto sia meno eclatante (prendere un trofeo per sport piuttosto che incendiare boschi) non lo rende più giusto. E la Natura ciò che dà, lo può togliere.
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Le citazioni dicono che la Natura (o le divinità che fanno capo alla natura) è indifferente al bene ed al male, non agli atti contrari alla Natura stessa. Ti chiedo: se stessimo parlando di un ranger piromane che incendia boschi per il gusto di farlo, questo ranger manterrebbe la capacità di lanciare incantesimi?
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I ranger ricevono i loro incantesimi dalla natura (se venerano quell'ideale in sé e per sé, nel qual caso si dovrebbero specificare i principi che presi assieme concorrono a costituire quell'ideale) o dalla divinità (se ne venerano una in luogo dell'ideale). Dire che ricevono gli incantesimi dalla natura significa dire che li ricevono dall'ideale di natura, esattamente come un chierico potrebbe riceverli dall'ideale di guerra invece che da Tempus. Il fatto di riceverli da un ideale però non consente al ranger di fare ciò che vuole. Se si mettesse a incendiare le foreste continuerebbe a ricevere incantesimi dalla natura solo perché questa è una entità astratta e neutrale? Credo di no. Esattamente come accadrebbe ad un chierico della Guerra (non di Tempus) che fuggisse davanti ad una minaccia risibile, mostrando di essere un codardo. Qui secondo me (meglio precisarlo) è la stessa cosa, solo meno lampante. Il fatto di non venerare una divinità ma un ideale non ti rende esente dal seguire alcuni dettami.
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No. Il ranger PUÒ prendere gli incantesimi dalla natura, se la venera come ideale (esattamente come un chierico potrebbe non venerare alcuna divinità e venerare La Guerra in sé e per sé). Ma spesso venera una divinità. Se (e sottolineo se) per esempio si gioca nei FR, gli conviene venerare una divinità, altrimenti addio resurrezioni, alla prima occasione finisci nel muro dei senzafede di Kelemvor. Ad ogni modo se anche un ranger non ha un dio (perché non è detto che si giochi nei FR) e venera un ideale, deve venerare e rispettare quell'ideale al pari di una divinità. Quindi sarebbe il caso di decidere prima quali principi costituiscono quell'ideale. Può essere. Bisogna vedere le modalità con cui è avvenuto. In ogni caso però quello può essere rilevante al fine di un eventuale cambio di allineamento (e neppure tanto). Ciò che rileva è come l'azione del ranger viene percepita dalla divinità - se una divinità c'è - che concede gli incantesimi a quel ranger.
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Ma il personaggio respira? Dalla descrizione del ranger Dal "Capitolo 10: magia" pag. 179 (versione inglese) Non è importante il fatto che anche un non malvagio possa raccogliere trofei dalle sue vittime. Non è neppure importante importantie (per come la vedo io) se è malvagio o meno. È importante come la divinità percepisce le sue azioni. La divinità è un png come tutti gli altri, e in quanto tale può apprezzare o meno determinati comportamenti.
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Continua a leggere Klunk, ci dovrebbe essere un "se" poco più giù. Il problema è che gira con pg malvagi che lo spingono lungo una determinata via, contraria a quella costituita dai dettami di una qualsivoglia divinità buona della natura.....se tale divinità è stata da lui inizialmente scelta. Il ranger è il cacciatore, che se è buono prende dalle sue prede ciò che gli serve per vivere. Lui non ha preso qualcosa di necessario pr vivere, ha preso un artiglio che non userà né per nutrirsi né per ripararsi dal freddo, ma solo come trofeo. Questa è mancanza di rispetto verso la preda, ed un comportamento che di naturale non ha nulla. Per questo una eventuale divinità della natura buona, penso, agirebbe come ho prospettato. I ranger, come i chierici, possono anche solo venerare un ideale ed ottenere incantesimi. Questo vuol dire che sono fermamente convinti che quell'ideale sia l'ideale da perseguire sempre. Un ranger (o in chierico, o in druido) che però veneri una divinità, crede nella divinità e ciò che rappresenta, non nell'ideale in sé e per sé. E se sei un peccatore la divinità ti volge le spalle e non ti aiuta più con i suoi incantesimi. Stessa cosa per chi crede in un ideale. È la sua ferma convinzione a far si che possa utilizzare gli incantesimi. Ma se il pg si scosta dall'ideale che diceva di perseguire, allora forse la sua convinzione non era così ferma, sta iniziando a vacillare. Quindi niente più spells. Basterà giocarsi il cambio di vedute, l'evoluzione del personaggio, e dire che ora il pg crede fermamente in qualcos'altro. Ma al pari del cambio di allineamento la cosa non potrà essere repentina. Oppure se il pg è novello e quanto scritto in scheda ancora non era mai venuto in gioco (anzi magari è sempre stato contraddetto dalle azioni del pg), basterà cambiare ciò che c'è scritto.
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I ranger sono incantatori arcani o divini? Divini credo. O sbaglio? Può non venerare alcun dio ma se come di solito accade il giocatore ha scelto per il suo personaggio una divinità protettrice della natura (dato che da quanto ho capito sulla scheda è scritto che è buono), questa potrà decidere se continuare o meno a elargire il suo aiuto al ranger che non segue i suoi dettami. Nulla vieta al pg di cambiare fede e riottenere gli incantesimi divini da una altra divinità o ricorrere a un atonment. Non è una punizione perché ha ucciso un animale (perché sì, come dici tu i ranger sono anche cacciatori, quindi il problema non è l'uccidere la preda, ma un cacciatore buono oltre che ucciderla la rispetta e sa quando non è necessario uccidere), ma per non essere un bravo fedele. Effettivamente il problema non si pone fino al 4° livello, ma una volta arrivato a quel punto il ranger potrebbe accorgersi che qualcosa non va. Concordo che bisogna prima parlarne, ma se il giocatore non si adegua allora paga le conseguenze delle sue (ripetute) azioni. Esattamente come nella realtà. Non c'è punizione nell'applicazione del principio di causa ed effetto, solo consequenzialità.
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Vero che il ranger non è un druido, ma se è buono, probabilmente venera una divinità buona con dei dettami nei riguardi della natura. Ora può anche non essere scritto nel manuale, ma il ranger il giorno dopo si ritrova senza incantesimi. Per recuperarli sarà semplicissimo, dovrà soltanto convertirsi ad una divinità della natura che apprezzi lo scarso rispetto mostrato per gli animali, anche se già morti. Non si tratta di punire, ma di azione e reazione. Il mondo è vivo (divinità comprese) e reagisce a ciò che i pg fanno (bene o male che sia). Il ranger non perde la capacità di lanciare incantesimi, è la divinità che si rifiuta di concederglieli. Cambia divinità (e forse allineamento) e torna tutto ok.
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E con i "complici" Edit: poi magari c'è un processo ma intanto passano un brutto quarto d'ora.
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Dopodichè arriva l'intera guardia cittadina o l'intero circolo druidico - a seconda del luogo - a spirlegarglielo meglio.....
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OBSOLETO -Topic di Servizio
wwanno ha risposto alla discussione di AndreaP in Le Risorse in Mystara Classic
Mi va bene -
dnd tutte le edizioni Avventura nei Piani
wwanno ha risposto alla discussione di Lagolas84 in Dungeons & Dragons
Avevo capito. Solo mi faceva sorridere notare il fatto che esista una discrepanza così netta tra il modo in cui i DMs generalmente percepiscono i piani e i loro pericoli (avventure planari = alto livello), e quello che invece fu a suo tempo pubblicato. -
dnd tutte le edizioni Avventura nei Piani
wwanno ha risposto alla discussione di Lagolas84 in Dungeons & Dragons
Lol....... In planescape ci si può giocare sin dal 1° livello. Non è una ambientazione solo per alti livelli perché non è una ambientazione dove le cose si risolvono a botte (quindi non è necessario essere il più forte in giro per essere quello che le dà invece di prenderle). Capirai meglio leggendo. -
Capitolo 1 - The Sanctuary of Elwyn the Ardent
wwanno ha risposto alla discussione di AndreaP in La Storia in Mystara Classic
Idruin "Fate strada vi seguo. Meno tempo stiamo qua dentro, meno probabile è che ci scoprano." -
dnd tutte le edizioni Avventura nei Piani
wwanno ha risposto alla discussione di Lagolas84 in Dungeons & Dragons
Inglese, mai tradotto. E neppure tanto facile da leggere. Ma ne vale la pena, e non ci vedo nulla di male nell'imparare/migliorare il proprio inglese attraverso la lettura dei manuali. Impari e ti diverti. Io ho imparato con ff7, i Queen ed i manuali di d&d....ed ha funzionato. -
dnd tutte le edizioni Avventura nei Piani
wwanno ha risposto alla discussione di Lagolas84 in Dungeons & Dragons
Trovi tutti o quasi i pdf di planescape su dndclassics.com. Non pensare neppure per scherzo di acquistarli nella loro versione fisica, sono da due anni dietro il boxed set dedicato alla bloody war e non ho ancora visto un'asta terminare sotto i 200$ -
dnd tutte le edizioni Dndtools.eu chiude - End of an Era
wwanno ha risposto alla discussione di Blackstorm in Dungeons & Dragons
http://www.ipetitions.com/petition/save-dndtools Per quelli che si lamentano della chiusura. -
dnd tutte le edizioni Dndtools.eu chiude - End of an Era
wwanno ha risposto alla discussione di Blackstorm in Dungeons & Dragons
Non sono stipendiato dalla WotC (magari). Il fatto di mettere online materiale non proprio era moralmente ingiusto sin dall'inizio. -
dnd tutte le edizioni Dndtools.eu chiude - End of an Era
wwanno ha risposto alla discussione di Blackstorm in Dungeons & Dragons
quando dicevo che gli archivi wizard sono ancora online mi riferivo a questi [url="http://archive.wizards.com/default.asp?x=dnd/arch/dndche"] http://archive.wizards.com/default.asp?x=dnd/arch/dnd , non so se sono gli stessi di cui alcuni lamentavano la cancellazione. Che siamo vacche da mungere lo sapevamo già da tempo, l'ho capito quando è uscita la 3.5 (troppo simile alla 3), e mi è stato ribadito con la 4^ edizione. Il fatto stesso che nessuno chieda una nuova edizione (eppure loro la fanno lo stesso) fa capire la motivazione che ci sta dietro. Altrimenti come farebbero a ripresentare la solita fuffa adattata alle regole nuove? -
dnd tutte le edizioni Dndtools.eu chiude - End of an Era
wwanno ha risposto alla discussione di Blackstorm in Dungeons & Dragons
Tento di spiegarmi meglio. Analizzo la situazione legalmente. La WotC invia c&d, il sito decide se soccombere o resistere facendo ricorso al fair licensing (forse vince pure). Ma decide di non farlo. Gli utenti del sito, secondo legge, non hanno interessi rilevanti per la disputa tra WotC e sito. Non vedo un comportamento legale sbagliato in capo alla WotC. Analizzo la situazione moralmente, fregandomene delle regole legali. La WotC decide di chiedere ad un sito contenente materiale prodotto dalla WotC stessa, di cessare dal mettere online tale materiale. Se tale comportamento della WotC è moralmente sbagliato verso gli utenti che di quel sito si avvalevano, è anche vero che è moralmente sbagliato il sito stesso che sin dall'inizio ha messo quel materiale - non suo - online. In questo quadro non ha senso ricorrere al fair licensing o al fatto che le meccaniche non sono coperte da copyright, non stiamo parlando di cosa è giusto per legge, ma secondo morale. Quindi prima viene il comportamento moralmente scorretto del sito, e anni dopo quello della WotC. Secondo morale, il sito non sarebbe mai dovuto esistere. Invece in vari interventi di questo topic si considera come ingiusto secondo morale il comportamento della WotC, mentre si considera come giusto secondo legge il sito che probabilmente si sarebbe potuto difendere attraverso il fair licensing. Per questo parlo di due pesi e due misure, in un caso applicate la morale a parte della situazione, alla restante parte della questione applicate invece il diritto e le leggi. Essendo che morale e diritto positivo non sempre coincidono, decidete quale metro applicare alla situazione nella sua interezza. -
dnd tutte le edizioni Dndtools.eu chiude - End of an Era
wwanno ha risposto alla discussione di Blackstorm in Dungeons & Dragons
Io non mi offendo se mandano in stampa manuali premium delle edizioni a cui gioco. Sono orgoglioso di essere un dinosauro. Un solo appunti circa il fatto del fair licensing. Ci dobbiamo decidere. Quando diciamo "giusto", parliamo di "giusto legalmente" o di "giusto moralmente"? Se utilizziamo il termine "giusto" nel senso di "secondo legge", la WotC aveva tutto il diritto di mandare quella lettera, come il creatore del sito aveva il diritto di mandare a quel paese la WotC, e difendersi ricorrendo alla nozione di fair licensing. Quello che invece non esiste è un diritto in capo agli utenti del sito di avvalersene. Se il sito c'è lo usi, se non c'è non lo usi. Se invece con "giusto" vogliamo intendere "moralmente corretto", allora è vero che la WotC avrebbe potuto avere un occhio di riguardo per i suoi clienti passati (e forse futuri), ma permettetemi di dire che moralmente però il nascondersi dietro la nozione di fair licensing è una vaccata, come il fatto che le meccaniche non sono coperte da copyright. Sarebbe molto più corretto moralmente se una meccanica (qualora originale) fosse anch'essa protetta. Invece in questa discussione si applicano due pesi e due misure. Se si parla di giustezza dell'accaduto tra WotC e sito in questione, ci si rifà al "giusto secondo legge" e si ricorre alla nozione di fair licensing (sostenendo dunque che il sito aveva diritto di stare in piedi*). Se viceversa si deve giudicare il rapporto WotC/giocatori3.5 invece si ricorre al "giusto secondo etica" e si dice che è stato un atto sbagliato moralmente nei confronti del pubblico. Per quanto attiene la possibilità prospettata da alcuni che la WotC potesse prendere sotto la sua ala il sito, sarebbe stata la soluzione migliore, ma avrebbe comunque richiesto risorse per qualcosa che non avrebbe dato un ritorno economico. Risorse indirizzabili verso la nuova edizione in dirittura d'arrivo. *sono convinto che un giudice piuttosto che decidere quali pagine potevano restare attive e quali no (delle migliaia di pagine che componevano il sito), avrebbe ordinato la chiusura completa. -
dnd tutte le edizioni Dndtools.eu chiude - End of an Era
wwanno ha risposto alla discussione di Blackstorm in Dungeons & Dragons
Hanno ristrutturato tutto il sito. La tempistica della lettera a dndtools è certamente curiosa, ma il sito....non sono mai stato un fautore delle tesi complottiste. Poi comunque gli archivi con tutti gli articoli relativi alla 3.5 erano online fino a qualche mese fa (anche durante la 4^ed. era, perché non cancellarli già allora?), e non ho controllato se lo sono tuttora. Inoltre so di alcune pagine che non si trovano perché sono state solo spostate (non cancellate) e basterebbe aggiungere il prefisso "archive" nell'indirizzo per rintracciarle.