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dnd 3e Giocare in videoconferenza
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di emmeuno in Dungeons & Dragons
Uhm...io una volta ho giocato a Cthulhu con un mio amico che si trovava in Cina...solo che tutti gli altri giocatori erano presenti di persona ...quindi in realtà intorno al tavolo c'eravamo io, quattro amici in carne ed ossa ...e un portatile aperto con la faccia e la voce del mio amico in Cina...il programma penso che fosse skype collegato ad una webcam. Nel caso si intenda invece una sessione in cui tutti i giocatori (o comunque più giocatori) siano lontani...allora non saprei proprio... SiRe ...per le cronache l'avventura di Cthulhu che stavamo giocando era ambientata...proprio in Cina! -
dnd 3e Indovinello da un master psicopatico
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di VincentUkikiMonkey in Dungeons & Dragons
magari in effetti è tutto un trucco ed il gatto non c'è mai neanche stato...alla fine vi siete fidati del testo ma forse non c'è nessun gatto nella scatola... ma senti...dato che disponete di "guarigioni di massa"...non è che possedete anche qualche incantesimo o altra risorsa magica in grado di farvi uscire da lì senza dover risolvere l'indovinello? comunque secondo me il DM gioca proprio su una sorta di paradosso probabilistico/logico che magari non ha molto senso ma risulta comunque di effetto! per cui la risposta secondo me è sempre: "il gatto è sia vivo che morto contemporaneamente". riguardo al discorso di correttezza nel chiedere sul forum io dico che, in questo caso, è assolutamente lecito: chiaramente una sfida di questo tipo trascende il gioco di ruolo in senso stretto, altrimenti avrebbero potuto risolverla con un tiro in intelligenza o comunque sarebbe stato un enigma da risolvere al momento e non certo così lungo e complicato (e mortale!). un enigma di questo tipo è più sul livello DM contro giocatori e quindi credo che sia lecito cercare la soluzione con ogni mezzo sensato (al limite chiedere sul forum equivarrebbe ad un "mi arrendo, dimmelo tu"), tanto più che i loro tentativi li hanno fatti...probabilmente il DM stesso spera che i giocatori/personaggi arrivino presto alla soluzione onde evitare l'estinzione del gruppo... -
dnd 3e Indovinello da un master psicopatico
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di VincentUkikiMonkey in Dungeons & Dragons
io proverei ad aprire la scatola e a verificare direttamente...se questo non è possibile allora la risposta esatta dovrebbe essere..."il gatto è sia vivo che morto, contemporaneamente!" ... il gatto con tre occhi...Magnifico SIRE -
dnd 3e Proposta forse azzardata: metodo alternativo ai livelli
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
ehm...credo che il sistema di progressione a livelli sia troppo radicato in D&D per poterlo cambiare senza stravolgere completamente il regolamento...a questo punto non è più una HR...è proprio cambiare sistema di regole mantenendo (semmai) l'ambientazione. Considerando che in D&D quasi tutto (i PF, i TS, il bonus d'attacco base, le abilità, la disponibilità degli incantesimi, le capacità speciali...) dipende dal livello........non puoi proprio togliere i livelli senza togliere/trasformare radicalmente il regolamento di D&D. Potresti però creare e giocare ad un altro gioco di ruolo che preveda lo stesso ambiente fantasy, le stesse classi, maghi, chierici e......ARGH! NO! fermi! maledetti! i piedi no! Richiama subito i tuoi topi mannari!!! AAAaaaaargh! -
dnd 3e Interpretazione o teatro?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
Per me non è migliore o peggiore...solo che, secondo me, un giocatore di ruolo riconosce tre livelli, quello della persona, quello del giocatore, quello del personaggio. Se uno di questi livelli viene a mancare fagocitato dall'altro, per me non è più GdR in senso "proprio" ...poi questo non significa affatto che sia sbagliato giocare così, ognuno può giocare come vuole con la stessa dignità. -
dnd 3e Interpretazione o teatro?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
Benissimo! Allora per me il limite, o meglio il luogo dell'eccesso interpretativo è il seguente: Quando l'eccessiva interpretazione si trasforma in vero e proprio virtuosismo recitativo fine a se stesso, uno sfoggio di capacità interpretative da parte dei giocatori, che si perdono nei meandri del loro complesso personaggio, ai danni del gioco stesso. Quando i giocatori sono portati a mettere al centro il proprio PG e a dare importanza alla propria interpretazione a tutti i costi. Quando i personaggi si tolgono spazio l'un l'altro, esagerano coi monologhi, e così facendo producono forzature, inutili perdite di tempo, lotte per il protagonismo, mancanza di armonia nel gruppo, avventure senza capo ne coda che seguono unicamente le bizzarrie psicologiche dei PG. Quando l'interpretazione spinta di un solo giocatore contrasta e stride con quella degli altri. Quando la sessione viene approcciata con una pretesa serietà imposta dall'alto (o da una parte dei partecipanti) che esula da un contesto ludico e diviene un impegno teatrale. Quando la recitazione diventa un'imposizione o un fattore discriminante nei confronti di chi non è così bravo a "interpretare". Quando si fa interpretazione perchè "bisogna farlo", perchè "è di moda" perchè "è nobilitante" senza avere la consapevolezza di quello che si vuole veramente fare con uno strumento come D&D. Infine, personalmente aggiungerei: quando ci si dimentica completamente del fatto che si è anche un giocatore, prima di un personaggio. Quando cioè il livello del personaggio spodesta il livello del giocatore e avviene un'identificazione completa: non do giudizi di bello/brutto o giusto/sbagliato, semplicemente per me questo non è più Gioco di Ruolo. -
dnd 3e D&D v.3.5 o V.1.0?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Adalbrecht in Dungeons & Dragons
Ma questo no ha senso! il DM è onnipotente: se volesse davvero una cosa del genere non avrebbe alcun significato giocare perchè i PG sarebbero tutti morti dopo il primo scontro. -
dnd 3e Interpretazione o teatro?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
Secondo me è impossibile tirare questa riga perchè è del tutto opinabile. Come si fa a dire che un certo livello di interpretazione è "eccessivo"? ...sta al gusto di chi lo mette in atto. Potremmo ciascuno dire il livello di interpretazione che reputiamo esagerato...ma non solo sarà una dichiarazione puramente personale...ma sarà anche relativa al tipo di gruppo, al tipo di Master, al tipo di avventura... ...e poi l'interpretazione non è un concetto puro ma ha mille sfumature: uno potrebbe giocare in modo serio e molto interpretativo (con pg spessi e caratterizzati) ma facendo sessioni dinamiche, e magari potrebbe reputare esagerato chi fa sessioni di 9 ore in taverna a parlarsi tra PG anche se magari il livello "teatrale" del gruppo che parla in taverna è inferiore del gruppo serio e spesso... -
dnd 3e Interpretazione o teatro?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
Secondo me invece non dipende tanto dall'avventura specifica o dal pezzo di avventura contingente (d'azione piuttosto che diplomatico...) ma proprio dallo stile di gioco del gruppo. Se giocatori e master amano uno stile molto interpretativo faranno tanta interpretazione anche nei momenti di combattimento. Se invece il loro stile è poco interpretativo faranno parti diplomatiche basate su tiri in doplomazia. -
dnd 3e D&D v.3.5 o V.1.0?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Adalbrecht in Dungeons & Dragons
L'immortal set (oro) non è mai stato ufficialmente tradotto in italiano. Personalmente peraltro lo considero più un pezzo da collezione che un set veramente utile... Il set companion potremmo dire che è verde, dai!...verde acqua. Tornando in topic: ho giocato per lungo tempo alla prima edizione. ritengo che fosse sicuramente più immediata, combattimenti assolutamente più snelli, infinitamente più contenuta per quanto riguarda il potere dei personaggi (niente combo pazzesche, PF decisamente ridimensionati...) e dotata di un fascino tutto suo. Come altri hanno detto era un sistema di regole che favoriva l'interpretazione, ma non perchè fosse attenta all'interpretazione ma perchè giocando PG pressochè identici fra loro l'unico modo per differenziarli era l'interpretazione. Certamente però reputo l'attuale edizione più studiata e completa. In certi aspetti anche molto più "sensata" e bilanciata, nonostante tutti i suoi rischi e difetti. SiRe -
dnd 3e Interpretazione o teatro?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
Anche se siamo un po' OT dico brevemente la mia sull'argomento PX: C'è il famoso discorso che dice che i PX dati per il combattimento hanno senso e quelli per l'interpretazione no (in quanto più uno combatte più diventa abile nel farlo ma se uno semplicemente "vive" se stesso non diventa certo più forte). Ecco. Io non sono d'accordo con tale discorso poichè insegue un realismo che in realtà non esisterà mai in D&D, o comunque, se pur esisterà, non è l'aspetto che mi interessa. Io vedo i PX NON come un effetto "realistico" e meccanico della vita del PG, che più usa la spada e più diviene abile...ma come un qualcosa a metà fra una "esperienza" in senso generale (più un personaggio vive avventure...ottiene successi...raggiunge obiettivi...) e una ricompensa al limite del "fuori dal gioco" per la qualità del gioco stesso (rendersi protagonisti di belle scene...contribuire alla creazione di una bella storia...). Io la vedo così, per cui, in questa ottica ci starebbe benissimo per me premiare l'Interpretazione. Detto ciò io tendo comunque a NON premiare l'Interpretazione. Non amo premiare l'Interpretazione e tendo a non farlo perchè credo che l'Interpretazione sia un qualcosa che debba rimanere libero e spontaneo, che uno fa per suo piacere personale e non spinto, forzato o influenzato da eventuali minacce di malus o ricompense in PX. Poi va da se' che chi interpreta bene di solito è anche quello che è più attento al conseguimento degli obiettivi del proprio PG e che si rende protagonista di belle scene...quindi prende comunque tanti PX. SIRE -
dnd 3e Interpretazione o teatro?
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di MasterSilix in Dungeons & Dragons
Prima di tutto vorrei complimentarmi con Master Silix per l'interessante topic aperto, che potrebbe a prima vista sembrare banale ma che in realtà sottende interessanti sfumature di riflessione... Cerco di rispondere la mia ad aelfwine: In D&D 3E La maggior parte dei PX, da regolamento vengono assegnati per il superamento delle sfide. Il che naturalmente si traduce in una grossissima fetta di PX dati per l'uccisione dei "mostri" o nemici che siano. Allora:"come si concilia con un gioco di ruolo profondo un sistema in cui il modo principale per acquisire esperienza è uccidere?" Semplice: teoricamente, volendo seguire strettamente le regole, non si concilia affatto! E questo per il semplice fatto che, per come è costruito, D&D non è per nulla un gioco profondo e introspettivo, ma è fondamentalmente un gioco di eroi che esplorano sotterranei, affrontano pericoli e smazzuolano mostri e draghi. Non dobbiamo dimenticarci tuttavia che D&D resta uno strumento. e ciascuno può adoperare questo strumento secondo i propri gusti. Quindi, uno vuole giocare a D&D in modo estremamente narrativo? allora probabilmente cambierà il suo approccio alle regole, tra cui il metodo dell'assagnazione dei PX. Uno vuol giocare D&D teatrale e fare sessioni di 6 ore senza tirare un dado? allora magari non premierà granchè i combattimenti quanto l'interpretazione. tutto qui. La risposta è sempre una: ognuno gioca secondo lo stile che gli è più congeniale...un grande pregio dei GdR è che, dato che non è un gioco che prevede un vincitore ed un perdente, le regole sono flessibili e possono essere adattate ai gusti di chi gioca o masterizza. Per rispondere al topic: Non c'è un modo giusto e uno sbagliato di giocare a D&D, volendo, semmai, ci sono modi più aderenti alle regole ed al concetto di base proposto e modi meno aderenti. ciascuno gioca come vuole. Se ti annoia fare "teatro" non lo fai. Se non ti soddisfa "combattere e basta" non lo fai. E come dare i PX cambierà a secondo dello stile. Le vere domande da porsi, che rilancio, potrebbero essere: perchè è sentor comune che per giocare ad un GdR (anche D&D) in modo serio e "nobile" bisogna per forza fare tanta interpretazione? Perchè il GdR di chi fa interpretazione pura (teatro) è considerato "superiore" rispetto a chi si diverte tirando i dadi? Perchè chi si diverte con i dadi si sente stizzito sentendo che certi "eletti" giocano a D&D sessioni intere senza tirare dadi?....se sono interrogativi falsi smentitemi pure... -
dnd 3e Il Paladino Ideale
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Black God in Dungeons & Dragons
Sono stato in dubbio se mandarti un MP al posto che scrivere un post publico, perchè in realtà questo topic si sta trasformando in un dibattito tra te e un gruppetto di altri e questa mia risposta è ovviamente indirizzata prettamente a te. Scrivo ugualmente in pubblico perchè magari può essere utile ad altri leggere queste cose. Dato che, comunque, ho già risposto alla domanda originale del topic, e dato che l'hai fatto anche tu ed altri utenti, e penso sia ben chiara ormai la posizione (ugualmente rispettabile) di entrambe le "fazioni"...non credo che avrò ancora molto da scrivere qui (a meno che la situazione non evolva oltre il nostro personale dibattito circa la "Legge" del paladino). Comunque scrivo ancora per cercare di far meglio capire il mio punto di vista riguardo alle due questioni che ho quotato (che forse non sono state comprese in pieno), se sono cose che ho già detto, perdonatemi, è l'ultima volta: 1) non mentire. Secondo me, e anche analizzando il trafiletto del manuale che hai citato, il punto del codice del paladino che è indubbio e categorico è: "act with honor", ovvero, per gli utenti italiani: "agisca con onore", quello che appare tra parentesi, ovvero: "(not lying, not cheating, not using poison, and so forth)" (non menta, non imbrogli, non usi veleni...) sono semplici esempi di una condotta onorevole, ma non costituiscono un voto di Verità. Il vero voto è "essere onorevole"! In pratica:"Il paladino deve essere onorevole. ...per chi non sapesse cosa significa mettiamo esempi di comportamenti onorevoli: non mentire e non imbrogliare ecc...". Per me un paladino non perde il suo onore se si camuffa allo scopo introdursi nel castello dell'arcilich per porre fine alle sue nefandezze. 2) "perché per me chi parte dal presupposto di comportarsi a sfavore della legge per il favore del bene, ogni volta che la questione si dovesse presentare, non è legale" ...insisto in questo concetto: per me un conto è "essere a favore della Legge", un conto è "rispettare le leggi" . Il paladino è legale, crede nella Legge e ne rispetta l'Idea, sempre, non finchè gli è comodo. Il paladino continua a credere nell'utilità e nella necessità della Legge anche mentre combatte leggi malvagie. L'essere legale (come tutti gli allineamenti) non da' dei dogmi: obbedisci sempre a tutte le leggi, ma da' un credo: il paladino crede che la Legge (e quindi darsi delle leggi) è importante perchè garantisce ordine, equità e giustizia...ecc...per cui egli può combattere delle leggi malvagie, infrangendole perche non le riconosce sue, pur continuando a credere che il conceto di "avere e rispettare leggi (buone) sia cosa sacra e giusta." Mentre fa questo lui non segue il suo capriccio, ma segue le leggi che stanno alle sue spalle, quelle del suo regno: buono, quelle del suo Ordine, buono...quelle della sua chiesa, buona. E se abbatte un tiranno non lo fa in nome dell'anarchia ma per portare nuove leggi buone. Come qualcuno ha detto, ci sono molti tipi di paladini, questo è uno dei possibili. In effetti, a mio parere e senza offesa, la tua visione genera un tipo di paladino che, seppur possibile, è estremamente difficile da giocare...e forse è anche un filo più inverosimile...ma anche questa è una scelta. -
dnd 3e Il Paladino Ideale
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Black God in Dungeons & Dragons
Per quanto riguarda il "non menta" sarà una mia interpretazione ma non lo intendo come un giuramento di Verità in senso assoluto (cioè: piccola bugia=perdita di status) ma lo vedo più come un: sia onesto, disprezzi la falsità e l'inganno, non truffi, sia di parola, non menta per fini bassi egoistici e se non è strettamente necessario... Comunque..."essere legali è anche rispettare le leggi degli altri a casa degli altri, tutto ruota attorno all'autorità legittima, non alle opinioni personali del singolo" ...sono molto d'accordo, però con una fondamentale aggiunta: le leggi legittime del proprio paese devono essere leggi buone! Un paladino non può applicare a cuor leggero la legge del suo paese se questa prevede la pena di morte nei confronti di bimbi affamati che hanno rubato un tozzo di pane. Perchè seguirebbe la legge ma non più il bene. Diciamo piuttosto che il paladino crede nelle leggi e crede che sia tendenzialmente malvagio opporsi ad esse in quanto le leggi rappresentano l'ordine, la volontà della maggioranza o la necessità di regolare la società ecc... Se non ha un vero motivo il paladino farà rispettare le leggi locali legittime ovunque egli sia...ma c'è un limite alla malvagità di queste leggi. Facciamo un esempio per tutti: Il nostro paladino crede nelle leggi, quindi anche se viaggia in paesi stranieri con leggi più cattivelle...se tali leggi non sono palesemente spietate e malvage (nel quale caso secondo me si opporrebbe alla fonte di tali leggi), lui osserverà le leggi, e si adopererà perchè tutti le osservino. Ma in questo caso si noti che non è il paese-regno-nazione-ordine militare-Chiesa del paladino e che quindi non sarà sua competenza tagliare la testa al ladro di turno. Lui potrà aiutare a catturare il ladro e poi una volta consegnato alla giustizia può pregare il giudice di usare clemenza verso il povero ladro. se ciò non avviene il paladino ne sarà comunque amareggiato. Se il ladro era chiaramente un disgraziato affamato con figli da sfamare e il paladino si rende conto che la maggior parte della popolazione è così...allora le leggi locali sono malvage e lui, potenzialmente le combatterà. Ma si tratta di un paese straniero: alle spalle di quel paladino non sta la sua "legge" personale (che come dici tu è più da caotico) ma le leggi del proprio regno-Ordine-Cavalierato-Chiesa-Nazione-Dio da cui proviene e a cui lui ha giurato fedeltà...e che, ribadisco, dovranno essere leggi buone! Quello che voglio dire è che un paladino serve leggi buone. il suo credere nella Legge non gli impedisce di disapprovare leggi malvage...altrimenti stamo freschi...anche perchè il concetto di legittimo è molto...opinabile. PS: ho letto gli ultimi post e aggiungo una considerazione per Lopippo: secondo me la visione che hai della legittimità degli stati è un po' troppo moderna...nel medioevo, anche in un medioevo "fantsy" difficilmente la legge prevede procedure per essere cambiata...a dirla tutta le repubbliche democratiche sono di solito piuttosto rare e in molti regni il re lo è per diritto di nascita (o addiruttura diritto divino). Il tuo discorso lo capisco ed è giusto ma riguarda i casi di stati "normali" o quasi dove bene o male le leggi sono discretamente "accettabili" agli occhi di un moderno. Ma, per esempio, in un paese dove le leggi sono palesemente malvagie, il paladino le combatterà apertamente e NON solo facendo pressioni politiche, perchè di fatto non riconoscerà giuste quelle leggi e non si sottometterà ad esse! Nel regno di un malvagio tiranno (credo in D&D più frequente di una repubblica democratica) il paladino rifiuterà di obbedire a leggi come: "non osare opporti al tiranno!" non trovi? -
dnd 3e Il Paladino Ideale
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Black God in Dungeons & Dragons
Secondo me non è necessario cambiare il paladino per poterlo giocare. Ok, non è una classe facilissima e non è adatta a tutti i gruppi ma non è così impossibile. Cioè, se i tuoi giocatori non vogliono giocare personaggi che siano "onesti"...vabbhè, non facciano i paladini! facciano i guerrieri. Se i giocatori arrivano a snaturare il paladino nei suoi valori fondamentali (giustizia, bontà, onestà, virtù,...) allora non facciano il paladino. Se invece vorrebbero farlo bene ma, come tu dici, sono "meno dotati"...allora il DM può essere un po' più tollerante e meno rigido con il codice paladinico e chiudere un occhio su qualche "cappellata" ma senza dover arrivare a cambiare lo spirito della classe. Comunque non discuto sulla vostra scelta. Se volete creare un classe che abbia poteri simili al paladino ma che sia svincolata da problemi morali e pertanto inseribile anche in campagne non propriamente buone...liberissimi di farlo. -
dnd 3e Questioni di allineamento...
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Senrix in Dungeons & Dragons
uh...ma...il Master cosa ne pensa di questa faida fra PG? -
dnd 3e Il Paladino Ideale
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Black God in Dungeons & Dragons
Bhè...il paladino è comunque un PG di D&D (gioco strutturato perche vi siano abbondanti combattimenti) e perdipiù è un sacro guerriero...non è nato come predicatore. E' ovvio che sia più sbilanciato verso la marzialità. il fatto che abbia punire il male e non punire il caos è per me invece sintomatico del primato del Bene sulla Legge, ma non perchè egli crede di meno nella Legge...ma perchè la Legge è un modo, uno stile, una via di comportamento, un mezzo, un atteggiamento...il Bene invece è il fine! ma poi, scusate...è scritto da qualche parte che il paladino non può mentire? io non ricordo...posso ben immaginare che tenda a non mentire e che non menta mai per motivi egoistici, ma non mi pare che tutti i paladini abbiano fatto voto di verità come i Cavalieri della Montagna Bianca...volete dire che un paladino che si sta infiltrando nel castello del cattivissimo arcilich per porre fine alla sua malvagità e si è camuffato per riuscire a passare i cancelli, se incontra una sentinella che gli chiede dove stia andando egli non può fare a meno di dire: ad accoppare il padrone di casa!" pena perdita dello status?...a me sembra un po' ridicolo... QUOTO:"...un paladino ha qualcosa in comune sia con un CB che con un LM, e altrettanto qualcosa non in comune un paladino può aiutare un CB a compiere un atto LB (uccidere un demone in uno scontro aperto), ed un LM a compiere un atto LB (scrivere una buona costituzione), rispettando al contempo legge e bene "oltre alle conversioni ci sono anche le costrizioni un padre LM che maltratta la famiglia può essere convinto a non maltrattarla più rimanendo comunque LM, e senza essere per forza ucciso altrimenti in futuro potrebbe compiere altro male..." Sì, io mi riferivo a 2 PG di pari forza, potere e status: 2 avventurieri per esempio: è chiaro che il popolano LM davanti al super paladino deve solo fare buon viso a cattivo gioco...comunque ho capito ciò che dici e lo rispetto anche se secondo me resta il fatto che il piano morale ha più potere. e poi secondo me, come forse ho già detto, essere di un certo allineamento non è fare o non fare certe cose, ad esempio essere legali non è: osservare le leggi! ma è credere in un certo valore, ad esempio essere legali è credere nella Legge. Legge come valore assoluto, ovvero organizzazione sociale, ordine, darsi delle leggi, avere rispetto per la collaborazione, il lavoro altrui, il proprio onore. L'utilità e la necessità delle istituzioni e delle gerarchie, il valore dell'obbedienza, ecc. Uno può essere Legale anche avversando le vigenti leggi in quanto malvagie... PS: per Zodiark ...grazie! Ooops!... mi fanno giustamente notare che stiamo andando fuori tema....non è un topic sugli allineamenti....scusate, colpa mia. Torno in tema, ma prima premetto che quello che ho detto nei miei precedenti post, se qualcuno avesse inteso il contrario, è una mia personale visione degli allineamenti, postata per suggerire un possibile modo per ruolare un paladino, che sia fattibile e ,seppur con le sue complessità, forse meno problematico. Nessuna volontà di imporre la mia visione. E qui ora dico la mia: Per me non è così ingestibile giocare un paladino. E' senza dubbio una delle classi di D&D più complicate moralmente parlando, ma non è così impossibile (e anzi può risultare molto stimolante): primo: il paladino tende ad un ideale di perfezione, è vero, ma è pur sempre un mortale e quindi imperfetto, nessuno può pretendere che sia un infallibile arcangelo anche perchè non ne ha il potere nè la comunione di pensiero con i suoi superiori. Certo è che deve tendere il più possibile ad avvicinarsi a quell'ideale...ma avrà anche lui i suoi dubbi...o almeno molti paladini li hanno. Non scarterei il paladino in quanto classe ingiocabile...il suo ideale ultimo forse è ingiocabile...ma la via del paladino è giocabilissima. secondo: un paladino non è uno scemo e non è un rompiscatole (almeno non per forza). essendo appunto legale crede nella collaborazione (soprattutto per un fine superiore!) e di solito cerca di andare il più possibile d'accordo col gruppo, anzi dovrebbe essere colui che unisce i compagni e non la causa dei contrasti. Certo è che è una classe che non va bene in tutti i gruppi...un paladino ha senso in gruppi a prevalenza buoni o accomunati da un fine o una missione buona. Altrimenti non ha senso, il paladino si rifiuterà di fare il "maestrino" in un gruppo di malvagi scavezzacollo. Oltretutto per me il paladino non è un robottino tutto rigore, per il bene del gruppo potrebbe disporre di una certa tolleranza e adattabilità nei confronti di elementi un po' "pazzerelli" finche non esagerano, lo stesso dicasi per situazioni particolari (es. mentire ai cancelli del castello dell'arcilich...vedere il mio post precedente). terzo: la maggior parte delle classiche avventure fantasy di stampo buono/eroico...sono il terreno ottimale per un bel paladino che può essere tranquillamente giocato così com'è. Il paladino è un eroe quasi per definizione. quarto: i paladini possone essere dei tipi più vari e disparati, lo stesso dicasi per le ambientazioni e soprattutto per i Master che masterizzano a quei paladini...quindi ci si può sempre adattare e accordare su un idea di paladino che soddisfi tutti...fermo restando il LB. La perdita dello status è sempre in agguato (e questo può essere stimolante) ma non deve diventare un impedimento al piacere di giocare un paladino (a ogni passo...a ogni minima azione...) Questo naturalmente non esclude la possibilità di paladini molto intransigenti o estremamente rigorosi... detto ciò, ho concluso. Mando un saluto particolare al grande Godric, principio ispiratore di ogni paladino. Magnifico SIRE PS: siate paladini misericordiosi e perdonate il doppio post! -
dnd 3e Il Paladino Ideale
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Black God in Dungeons & Dragons
Secondo me, per quanto sia vero quello che dici sui livelli di gravità...un CB ha con il paladino un intento comune, il bene, e quindi sarà visto meglio di un LM, che condivide il suo stile onorevole e regolare ma che punta ad intenti opposti. Sicuramente il paladino contesterà e contrasterà i metodi caotici...ma difficilmente sarà portato a uccidere un pg CB come invece sarà portato a fare nei riguardi di un pg LM e delle sue azioni. e questo è perchè il fine del CB è fare il bene, lo fa in modo caotico e quindi semmai lo si cerca di correggere. Il fine del LM è fare il male e quindi va, il più delle volte, ucciso, anche se lo fa in modo legale e organizzato (anzi dal mio punto di vista potrebbe essere peggio se lo fa in modo organizzato!). Poi esistono sempre le conversioni ma questo è un'altro discorso. (questo esempio chiaramente è un po' assolutizzato...ovviamente non è che il fine del CB è fare "il bene"...ma comunque agirà in modo umanamente "benevolo") Il paladino comunque non è NB, un "paladino" neutrale buono potrebbe essere un santo che "guarisce i malati anche di sabato", cioè che fa del bene indipendentemente dalle Legge o dal Caos. Per lui la cosa assoluta è il Bene e non importa come. Per il paladino importa assai come: lui fa il Bene in modo legale. per lui la "Legge" diviene un concetto universalmente buono. La Legge, non le leggi. Cioè lui rispetta le leggi vigenti, perchè la Legge porta ordine e giustizia, mentre il Caos e l'anarchia portano alla barbarie. su questo non ha dubbi. Ma se le leggi del suo paese sono ingiuste e malvage un paladino non può obbedire a queste leggi. Così come tenderà a non far del bene in modo incontrollato e disubbidiente, si rifiuterà di osservare le leggi in modo malvagio. Il dramma del paladino esiste ed è anche piuttosto sfizioso da giocare (o da far giocare) ma non dovrebbe poi essere così frequente...dovrebbe essere proprio qualcosa di grave tipo: il sovrano buono del paladino (o il suo maestro dell'Ordine, capo del cavalierato, ecc...) a cui egli ha giurato eterna fedeltà e obbedienza improvvisamente e senza spiegazioni ordina al paladino di commettere qualcosa di malvagio...qui sì che nasce il contrasto Bene contro Legge...ma capirete che non è proprio cosa da tutti i giorni... In questo caso il dramma sussiste perchè la Legge che entra in contrasto con il Bene è una Legge che il paladino ha sempre considerato buona e che ha scelto di servire, a cui è vincolato da un diretto giuramento di fedeltà...il suo Maestro o Sovrano è la punta della gerarchia che il paladino serve. E dunque...o si fida, obbedisce e commette il male o disobbedisce...è in casi così che è messo di fronte a scelte che lo mettono a rischio di decadimento. -
dnd 3e Il Paladino Ideale
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Black God in Dungeons & Dragons
Mah...secondo me... il fatto che uno sia LEGALE significa che costui crede nell'importanza delle leggi, dell'ordine, nell'organizzazione della collettività, nei valori come lealtà e obbedienza, nel rispetto verso i suoi superiori, nel mantere i propri giuramenti e promesse, nel seguire le direttive altrui per collaborare al fine di un vantaggio comune. Sia esso un paladino LB, un tipico samurai LN (per capirci), o un mafioso LM... Non accetto una visione che consideri un individuo legale come uno che obbedisce ciecamente alle leggi vigenti ovunque egli sia e qualunque esse siano. I mafiosi per esempio sono fuorilegge ma io li vedo come un perfetto esempio di LM. Per me un paladino che si trovi in un regno legale malvagio potrà avere ammirazione per il sistema di leggi o per l'obbedienza e l'organizzazione delle forze dominanti ma di certo si opporrà a tali leggi in quanto malvage e tiranniche! Questo discorso è chiaramente una mia visione personale poichè dai manuali forse non si evince...ma io vedo il piano politico degli allineamenti (L,N,C) e il piano morale (B,N,M) su due livelli differenti. Il piano morale rappresenta lo scopo, il piano politico rappresenta il modo con cui raggiungerlo: questo chiaramente mette il piano morale su un livello più importante rispetto a quello politico. Cioè...per me un paladino considera molto peggio un LM che un CB non siete d'accordo? se siete d'accordo vuole dire che anche per voi il piano morale è più importante del piano politico. Altrimenti per un paladino i due individui (LM e CB) dovrebbero entrambi essere sullo stesso livello di inimicizia/avversione. -
Sedetevi e ascoltate (leggete) questa storia...
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di kazekage in Ambientazioni e Avventure
Bravo! Ben fatto! (e poi dicono che la scuola non serve a niente!) Adesso che hai la trama, carina, varia e con finale epico, occorre ricamarci un po' sopra. Per evitare i difetti che ti sono stati segnalati dovresti pensare a qualche possibile COLPO DI SCENA che possa vedere i PG come protagonisti. (naturalmente i colpi di scena dei pg non li puoi progettare però li puoi stimolare con situazioni adatte allo scopo). Se non vuoi che l'avventura sembri troppo incanalata dovresti mettere qualche scelta in più (non è dificile inserire scelte minori, magari aggiungendo delle sottotrame) e operare qualche trucchetto per non far sembrare tutto obbligato. Altra cosa: attenzione a definire bene quanto è inaccessibile il santuario di Primus, se è inaccessibile com'è che alla fine i PG ci entrano e ci trovano tutti i cattivi ad aspettarli? Per il resto: buon lavoro! PS: la parte più dura da gestire/progettare mi sembra quella investigativa iniziale...buona fortuna! -
dnd 3e Ipotetiche reazioni a risultati estremi
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Mantorok in Dungeons & Dragons
mmm...secondo me no. O meglio: magari sì, ma solo se il giocatore intende giocarlo come un idiota, orrendo e puzzolente bruto molto rozzo, volgare e scalmanato. Secondo me però, carisma molto basso non significa per forza che la gente si schifa e lo aborrisce, quanto piuttosto (anzi) che la gente lo ignora, cioè lo considera, appunto, come una bestia senza influenza e senza personalità, come un semplice scagnozzo privo di importanza, come, appunto, un animale: un cocodrillo, un rinoceronte, in questo caso è come se il gruppo avesse alcuni personaggi accompagnati da un animalone (e da suo fratello, un semi-animalone). Alla fine un animale può sì farti ribrezzo ma più che altro non lo consideri un essere tuo pari in dignità. Il carisma è la "forza della personalità" la "capacità di influenzare gli altri" con le proprie azioni, le proprie parole, la propria presenza. Uno con CAR 2 evidentemente è assolutamente carente in questa capacità. -
dnd 3e Ipotetiche reazioni a risultati estremi
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Mantorok in Dungeons & Dragons
Per me uno con CAR 2 è fondamentalmente un tizio che non è considerato minimamente come persona degna di qualsiasi ragionamento o discussione o ordine o importanza, anzi, non è considerato minimamente come persona. La gente considererà quel gigantesco barbaro come un animale, un perfetto deficiente che non conta nulla, come uno che agisce perchè glielo viene comandato e che di per sé agirebbe in modo insensato e irresponsabile. Non gli rivolgerà la parola ne' l'attenzione perchè già alla prima occhiata sarà evidente che lui non ha nessuna influenza ed è solo un bruto scagnozzo. Questo a priori. poi se è anche brutto, rozzo e volgare sicuramente la gente tenderà a schifarsi o a volerlo evitare, si infastidirà della sua presenza, magari tenderà a levarselo dai piedi, a non volerlo ascoltare, a non capire quello che dice (o a non voler capire). Per quanto possa essere grosso e terrificante la gente non si impressionerà facilmente, certo, ne avrà paura (e molta, considerata la forza bruta e devastante che traspare dal suo aspetto), ma ne avrà paura come si ha paura di un masso che ti sta per cadere addosso. La gente potrebbe fuggire ma non perchè il barbaro è potente e terribile ma perchè "quello scagnozzo di quel mago" si sta scatenando, si salvi chi può. -
Salve a tutti. Praticamente quasi esclusivamente sulla parola di Hiade e sulla fiducia nelle sue appassionate descrizioni non ho potuto fare a meno di acquistare, a Lucca, il manuale dell'ambientazione MethyrFall e l'avventura Luna da Cacciatori. ...e così eccomi anch'io tra gli esploratori di questo nuovo mondo... Per ora non ho ancora avuto il tempo di leggere alcunché, ma è una lacuna che spero di poter presto colmare. Ho visto anche Artefici naturalmente...ma prima di prendere anche quello voglio verificare se la qualità di questa ambientazione risponde effettivamente ai miei gusti (come sembra promettere il panegirico di Hiade). Sono molto curioso. salut, SiRe
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Whoa! Elegantissimo! Complimenti!
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personaggio Classi Psioniche
Magnifico SIRE ha risposto alla discussione di Ginji Amano in D&D 3e personaggi e mostri
Piccolo appunto forse un po' pignolo: Il BAB (Bonus di Attacco Base) non è 10 ma 4 ed è la capacità di attaccare, data unicamente dalla classe e dal livello. Il "bonus mischia" invece è il BAB più il "bonus forza" e cioè in questo caso 8 e rappresenta la capacità di Aguglio Mesma di attaccare con qualsiasi arma da corpo a corpo che sappia utilizzare (di cui sia competente). 10 è invece il suo bonus al "Tiro per Colpire" con la sua spada, dato che Mesma sa usare bene le spade e che la sua è magica +1. Per quanto riguarda le abilità è un po' difficile decidere se non sai nulla su di esse, ti conviene farti aiutare dal tuo DM e sceglierle con lui... ...e complimenti per il background e l'idea di questo personaggio!!