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Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Wolf

  1. partito? N'do vai?
  2. Wolf

    Live Aid a Milano???

    Dunque. Io non sono un esperto musicale, però: - i Subsonica li ascolto e mi piacciono, e devo sentire ancora un altro gruppo che faccia musica come loro. Quindi credo siano innovativi.. - I Verdena all'epoca che li ascoltavo mi piacevano, ma non li ricordo proprio ora.. - I Negrita mi irrita proprio ascoltarli, al pari delle Vibrazioni - Gli Africa Unite li adoro. Gli unici che facciano un Reggae (anche se non puro..) molto orecchiabile e ben fatto anche. - Ai gruppi italiani si possono aggiungere gli Ska-j che nessuno conosce perchè veneziani ma sono dei grandi
  3. Wolf

    Lezioni di scrittura

    Eh si a volte lo faccio anche io ma non sempre funziona..un giorno aumenterò la mia cultura e magari ci riuscirò Intanto mi faccio aiutare dal sito che VOI mi suggerirete!
  4. Wolf

    Lezioni di scrittura

    Dunque. Mi sono accorto che spesso io non trovo dei sinonimi da utilizzare, e ripeto vocaboli usati poco prima. Non è proprio la sua. Però non è neanche che posso girare sempre con un Dizionario dei Sinonimi e contrari tutto il giorno sotto al braccio: puzzerebbe da ascelle dopo!!!! E sarei anche stanchino.. Avete un buon sito da consigliarmi da riguardo, che magari abbia anche il dizionario tradizionale a disposizione? Naturalmente a gratis, e senza abbonamenti o registrazioni costrittive o a scadenza..e se fa anche il caffe è meglio.. Tnk 10000!
  5. Wolf

    La nostra storia...

    oh se mi avanza tempo stasera posto anche per Sturmir, che giace abbandonato per ora..
  6. Wolf

    Live Aid a Milano???

    Oh, però mi sono accorto che stiamo andando OT
  7. Wolf

    Nuovi moderatori

    Eheh se ti fanno moderare l'area cinema tu tagli tutti i commenti che non ti vanno Scherzo, ovviamente Però funzioneresti veramente, mi sa..
  8. Wolf

    Live Aid a Milano???

    Pensa che a me da proprio fastidio sentirli. Non per cattiveria, o perchè sono italiani (ho notato in giro x il mondo una certa tendenza a disprezzare gruppi solo perchè sono italiani, e non stranieri), ma le canzoni mi annoiano. L'ultima poi, è uguale alle precedenti. Ho avuto serie difficoltà a capire che era nuova. De gustibus..
  9. Ho pensato ad una situazione. Sbizzarritevi! Scenario: Un albero molto grande abbattuto, quasi sradicato di forza, non tagliato. Situazione: Due donne, una che gioisce felice e una che piange, inginocchiata a terra. Particolari: Un aereo è presente sulla scena Vediamo cosa nasce. Per chiarimenti chiedete pure
  10. Wolf

    SUM 41

    =D> =D> =D> =D> Sempre unico il druido..
  11. si qui http://www.dragonslair.it/forum/viewtopic.php?p=153981#153981
  12. La riporto per Nhemesis
  13. Wolf

    La nostra storia...

    I ricordi lo invasero. Aveva improvvisamente percepito la presenza malvagia sulla nave, come un onda che lo aveva attraversato impetuosa. La nave aveva sobbalzato, al suo arrivo, e l'albero maestro era stato solo l'ultima vittima tra quelle a disposizione sul ponte. Mentre la paura sconquassava corpo e cuore, l'elfo guerriero riiniziò a pensare a tempi passati. Ricordò suo padre, quell'albero, il terrore provato e l'ansia sopita da anni. E l'odio sopito da anni. Tutti i sentimenti nascosti, i pensieri e i calcoli di anni lo ripercorsero, muovendolo dentro al pozzo di terrore in cui lo stava costringendo il demone, e pian piano cominciò a uscirne. Qualche passo lento, esistante, e poi la corsa fu inarrestabile, fin che la paura fu solo un vago ricordo, e la rabbia che l'aveva sostitutita un peso tangibile. Era in piedi, nella stiva, con il Bianco pugnale in mano. Come ci era arrivato non se lo ricordava, ma ora era furioso. Sapeva, in cuor suo, che questa furia non lo avrebbe aiutato, o non per sicuro. Ma al momento era l'unica cosa che provava. Senti la botola scardinarsi di colpo, e una luce rossa entrare dal foro. Si spostò automaticamente di lato, in un angolo tra qualche cassa, al buio profondo. Strofinò il compagno amuleto, e scomparve nel nulla. Continuava a stringere il pugnale nella mano destra, la sua preferita, mentre nella destra c'era l'inutile, e lo sapeva, daga. Ma l'arma micidiale era calda, pulsava, ansiosa di nuovo potere. Lo esaltava, lo confondeva, e lo rendeva una inconsapevole e inerte macchina da guerra. L'odio montava sempre più dentro lui, e immagini di demoni rossi e sangue incandescente continuavano a saettargli davanti. Al centro della stanza all'improvviso notò il monaco, Subumloc. Stava aspettando il demone, forse incoscente, forse sicuro di se. E poco più in la Sturmir, il nano, continuava a salmodiare imperterrito e forse incosciente di quanto stesse accadendo. Per un attimo Ariaston fu tentato di avvertire il monaco di allontanarsi, di non fare l'eroe, poi il pugnale lo avvampò con una nuova ondata di odio, che sentì salire dal polso al cuore, come una freccia incandescente pronta ad esplodere. No, quell'umano mi servirà, in combattimento..meglio lasciare che crepi!. E poi si svolse tutto cosi in fretta. L'amuleto lo proteggeva dalla vista del demone, e vide tutto quello che stava succedendo. Subumloc si avventò contro il demone infuocato, il più grosso che Ariaston avesse mai visto, dopo un breve scambio di battute tra i due. Appena vide le terrificanti armi calare su di lui l'elfo fu sicuro che a istanti il corpo del monaco sarebbe stato tagliato in tre, da spada e frusta infuocata. E invece, in qualche modo inaspettato, l'umano riuscì a fermare e restistere ai colpi. Poco dopo la lama demoniaca giaceva a terra, spezzata da una poderosa presa del monaco, e i due stavano volando verso la paratia. La sfondarono come fosse carta velina, e uscirono fuori, in mezzo al mare e alla tempesta che continuava a infuriare. Nella debole luce emessa dal mostro Ariaston riuscì a vedere il monaco aprire gli occhi dal dolore, mentre la spalla enorme devastava il suo corpo. E vide il corpo di un marinaio impegnato a nuotare poco più in la fermarsi improvvisamente, alla vista del terrore impersonificato, e scomparire rapidamente tra le onde maestose. Seguirono pochi istanti di silenzio, e poi un urlo del nano riempì la stiva e avvolse l'intero scafo con una magia. Lo si sentì ansimare per qualche momento, tanto interminabile quanto breve, e successivamente la sua voce tornò a farsi sentire: "Dobbiamo prepararci. Sta tornando, e non sarà gentile con noi. Ma almeno la nave non brucerà più." Poche parole, ma chiare. Lirian si spostò affianco al buco sulla paratia, in attesa dell'ingresso del mostro, con la spada in mano. Non poteva fare nulla, con quell'arma, e forse lo sapeva. Ma l'istinto di sopravvivenza fa fare cose stupide a volte, inutili. La scena che Ariaston vide poco dopo fù a dir poco sconvolgente. Il mostrò rientrò volando, senza rallentare, e sfondò nuovamente il fianco della nave con un colpo di frusta, allargandosi il passaggio. La ragazza volò qualche metro più in la, come una foglia spostata dal vento della tempesta che infuriava. Il nano attendeva il mostro al centro della stiva, al buio, con le mani che si muovevano nell'aria, e parole di potere che circolavano attorno a lui. Ariaston vide l'umano spadaccino poco più in la, con l'arma tra le mani e in posizione di combattimento. Un altro avversario da non tenere in considerazione per il demone, perchè non armato magicamente. Peccato, se avesse avuto il dovuto equipaggiamento sarebbe potuto risultare utile. Il demone atterrò al centro della stiva, e guardò inespressivo i due avversari che si accingevano ad affrontarlo. "Dov'è il kender'" Quando la voce del mostro avvolse la nave il terrore si insinuò nuovamente sui corpi dei presenti, stringendoli in una morsa di paura e incertezza. Ma nessuno cedette, ne rispose. "Stupidi umani, lo avrò comunque!" Poi Sturmir urlò, mentre la frusta si spostava dietro al demone. Una luce avvolse lui e l'umano. Il fuoco che avvolgeva il Balor non scalfiva minimamente il pavimento, ne le corde penzolanti sopra di lui, e l'elfo comprese che l'incantesimo del nano stava funzionando. Ma si era già disinteressato a tutto questo. Scattò in avanti, approfittando del fianco offerto dal mostro. Quanto potere sentiva dentro di se, e quanta determinazione. Non esisteva mondo intorno a lui, non esisteva altro che il demone, e l'anima del padre da liberare. ODIO! Scagliò l'affilata daga, compagna di molti combattimenti, in avanti, come a voler anticipare la propria corsa. L'arma tagliò l'aria, fischiando, e colpì una gamba del demone. La lama si conficcò in profondità, ma l'elsa cade immediatamente a terra separata dalla parte affilata, sciolta dal sangue demoniaco per scorreva nelle vene del nemico. Questi si girò improvvisamente verso di lui, appena appena consapevole della ferita alla gamba e lo guardò intensamente muoversi nella sua corsa. Poi fece un qualcosa che sembrò un sorriso, e urlò: "Stolto, le tue armi nulla possono contro di me! Terminerai qui la tua sfrenata ricerca di vendetta!" L'elfo comprese immediatamente che la sua mente era stata letta, ma non un solo attimo di incertezza rallentò la sua corsa. Sapeva che ora l'avversario conosceva le sue armi, ma le conosceva come le conosceva lui. E quindi non sapeva che magie circolavano al suo interno: solo i maghi forgiatori lo sapevano! Vide la frusta girare attorno al demone, spargendo una mezza luna di fiamme nell'aria, e sentì il calore avvicinarsi alla sua sinistra. Non rallentò. Si trovava a poco più di un metro dal corpo del nemico, quando il colpo avversario lo raggiunse. Ma non fu una sorpresa e saltò verso di essa, in alto, passandogli sopra e atterrando sulla propria spalla libera dall'arma. Rotolò agilmente, e mentre la corda avversaria strisciava sulla parete e sopra la testa del demone per muoversi in un altro colpo, l'elfo alzò il pugnale e si lanciò in avanti. L'odio e la rabbia che lo spingevano furono più veloci del braccio avversario, e la lama passò affilata all'altezza dell'anca nemica. Penetrò nelle carni, le bruciò e congelò contemporaneamente, e prosciugò avida il sangue lavico che ne fuoriuscì. L'elfo percepì la temperatura che aumentava dentro alla sua mano, e l'urlo di rabbia del mostro che non si aspettava di provare del dolore. La cicatrice non si sarebbe più rimarginata, neanche su quel corpo millenario. L'arma assorbì quanto più potere possibile, da quei pochi istanti dentro al corpo nemico. E si saziò. DOLORE! Come sempre l'odio e la furia alimentati dal pugnale in presenza di demoni si sopirono, e si trasformarono in dolore, ma questa volta fù troppo presto e troppo inaspettato. Il cuore dell'elfo venne colpito da una martellata di ricordi, come un incudine da rompere, e le sue gambe persero improvvisamente energia. Barcollò un attimo e poi, mentre si abbandonava nell'abbraccio cullante di sua sorella, suo padre e sua madre, venne colpito dal braccio immenso della creatura demoniaca. Sentì molte ossa rompersi, sul suo fianco sinistro, e volò come una bambola di pezza inanimata verso la botola e il fragore della tempesta. Il volo fu interminabile, e all'elfo non interessò minimamente. Si trovava su un prato lontano, con delle bacche in mano e sua sorella con la bocca completamente sporca del loro rosso. Rideva felice mentre le schiacciava sulla fronte a suo padre, e lui continuava a rifornigliene di continuo. Dovevano dipingere loro padre di rosso! Quanto si rideva, a quei tempi Sbattè violentemente contro il troncone dell'albero maestro, con le gambe, e roteò su se stesso. Si fermò infine contro il parapetto di fuori, facendo fuoriuscire tutta l'aria dai polmoni. Aprì gli occhi un solo istante, vedendo una luce. Era quella del suo pugnale. Completamente bianco, e incandescente, illuminava il buio e la tempesta, proiettando un raggio di fronte a se. L'elfo guardò confuso in quella direzione, e perso nei suoi sogni deliranti gli sembrò di notare qualcuno. Era robusto, ma non troppo. Suo padre? No, lui era molto più grosso. Lo spadaccino? No neanche, troppo basso. Sbattè gli occhi, mentre una elfica mano femminile, ricolma di magia, gli scostava la pioggia dagli occhi. Sussultò a quel toccò e si voltò sorridente a scrutare il volto della dolce sorella. Poi guardò nuovamente nulla luce, e comprese. Paltron non aveva abbandonato il timone, e sembrava pietrificato li sul ponte. Ma lo stava manovrando abilmente, da vero Capitano, con mosse decise e potenti per sottrarlo al dominio delle onde. L'erba verde. Il volto pallido. Quel vecchio guaritore. Speranza. E poi sangue, rabbia, odio e dolore. Magia e morte. Un dolore alle mani. Vita che scorre, placida, e buio. Ariaston svenne, impugnando il pugnale saldamente con entrambe le mani, e si abbandonò al dolce sapore del ricordo delle proprie mani pulsanti, quei tatuaggi che più volte lo avevano salvato. Ma questa volta le loro immagini erano più vicine a lui, più calde e pressanti, e una debole angoscia lo raffreddò. Forse stava per fare il proprio primo incontro con la Morte. Si diceva che era un ospite piuttosto scortese, che non salutava e arrivava . Pochi aveva avuto seconde udienze. La aspettò li, in piedi, tra gli alberi.
  14. Non ho capito se ti sei ammazzato, o se è il preludio a qulcos'altro, ma cmq è un bel post!!
  15. boh..nn ci ho capito molto di cosa intendi, ma per me va bene, vediamo cosa viene fuori..può essere una bella idea
  16. Io invece sono poco ispirato a riguardo, ultimamente..anche perchè siamo solo io e Joram praticamente, e non è proprio la sua..vediamo se andando avanti mi viene in mente qualcosa...
  17. Ok. Allora si aspetta il post di Subumloc, poi dovrebbe arrivare Strike con l'affondamento della nave, e poi ognuno, in base a quello che succede nel racconto di Strike, potrebbe postare la propria parte nell'accaduto. Infine dovrebbero concludere o il Manzo o Joram con sta cosa dei tatoo etc etc..si procede!
  18. Mentre aspetto ansioso una reazione di quella creatura nera, mi preparo ad affrontare nuovamente il robocop che ho davanti. Salto giù dal tetto della macchina, e mi abbasso sulle zampe posteriori, pronto a buttarmi di peso in avanti. Ho capito che non posso permettermi di colpirlo con i pugni, ma se lo prendo a spallate e riesco a farlo carede a terra magari qualche possibilità in più ce l'ho, se come immagino è abbastanza poco agile a causa del metallo. Mentre attendo che si avvicini, sento la creatura nera spiccare un balzo e atterrare sul tetto, dove ero io fino a pochi istanti prima. Sento il suo odore nell'aria, ma non è come me lo aspetto. E' quello di un semplice umano. Non mi sembra di percepire nulla di strano. Devo capirne di più su di lui, prima o poi. Mi sparo in avanti con una poderosa spinta delle zampe, quando l'avversario è a cinque metri. Lui se lo aspetta e mi attende di petto. Quando gli sono quasi addosso lui si inclina leggermente in avanti, e la mia spalla si infrange contro un muro inammovibile, come se avessi tentato di sfondare una cassaforte di una banca. Non riesco a muoverlo di un millimentro, altro che farlo cadere. Cado a terra, rintronato per il colpo subito, tutto indolenzito. Mi sento afferrare un piede e trascinare, mentre un rumore metallico raggiunge i miei timpani. La macchina è stata divelta a quanto pare. Apro gli occhi, e nella confusione dentro al mio cervello capisco che il bestione sta trascinando me, minimamente scalfito dal mio colpo, mentre con l'altro braccio colpisce al volto la creatura nera. Il colpo è terrificante, peggio di un proiettile, e sconquassa il volto della creatura. Ma scopro che è robusta, più di quanto pensavo, e si rialza velocemente. Afferra il corpo del ragazzo e scappa via con un balzo, sfuggendo per un soffio alle grinfie dell'armatura semovente che mi tiene prigioniero. Spicca un paio di balzi, allontanandosi rapidamente. Capisco che il bestione non ce la fa a inseguirlo. E inizio a temere per me. Credevo di poterlo affrontare assime all'altro, questo carrarmato stupido, ma a quanto pare non rientra nei piani del pupazzo nero. Me la dovrò cavare da solo. In qualche modo. Poi inizio ad aver paura. Mentre il mostro nero sta ancora atterrando dal secondo balzo spiccato, il mutante metallico alza con forza il braccio che mi tiene prigioniero, proprio nel momento in cui avevo deciso di reagire visto che mi ero ripreso dallo stordimento. Mi alza sopra la testa, afferra una mia spalla con l'altro braccio, e poi si inclina leggermente indietro. E capisco cosa vuole fare. Riesco a dire solo un "NO! NOO!" e poi il corpo del mio nemico si piega di scatto in avanti, con le braccia che stridono per il contrarsi violento dei muscoli metallici, e le mie ossa che scrocchiano per la ferrea presa che stringe sempre più, e vengo scagliato a 100 km all'ora verso la creatura nera. Questa atterra dopo il suo balzo, si volta un istante per vedere la situazione, e non mi vede. Si gira, pronto a correre, tranquillo di essere ormai salvo. Ma non è abbastanza veloce. Non ho mai volato cosi veloce, fin'ora, neanche nelle mie cadute mentre mi allenavo, al forte Tron. Investo il corpo della creatura nera, piegandogli la schiena all'indietro, ma, nella confusione, non percepisco rumore di ossa rotte. Rotoliamo a terra incontrollati, tra rugiti miei e suoi, facendo cadere poco più in la il corpo del ragazzo. Ci fermiamo contro un muretto, io completamente stordito, il mostro ancora peggio, credo. Ho più di qualche osso rotto, compreso quello della caviglia. Passano circa una decina di secondi, e poi riesco a riaprire gli occhi. Mai sentito cosi tanto dolore. Ma la rigenerazione mi aiuta, e mi sto riprendendo in fretta. Il mostro nero è già in piedi, probabilmente a lui è andata meglio che a me. Poco più in la c'è qualcuno in piedi, e vedo che sta cambiando aspetto. Ma non capisco che sia. Sbatto gli occhi un po' per schiarirmi la vista, e guardo meglio. Sta ancora cambiando aspetto, di continuo e non riesco a capire. Penso di essere io ancora stordito dall'urto. Poi capisco. E' quell'essere che avevo richiuso nel bagagliaio, convinto di averlo ammazzato. Ma ha ancora il buco al centro del petto, dove l'ho colpito, e continua a camminare. Si avvicina al ragazzo steso a terra, e lo solleva tra le braccia, velocemente. Ci guarda di continuo, e la paura si legge nei nostri occhi. Il mostro nero prova ad avvicinarsi a lui, ma si capisce che è acciaccato anche lui, dalla lentezza con cui si muove. Poco più in la passi pesanti si avvicinano. Mentre le ferite si rimarginano, lentamente perchè sono debole, mi alzo in piedi e vedo il mostro metallico arrivare verso di noi. Il trasformatore inizia a correre con fatica, tenendo il ragazzo in grembo. E' debole, ed è in difficoltà con il peso tra le braccia, ma pian piano raggiunge l'altro. Ci osservano, poi il colosso si appoggia il corpo sulla spalla e iniziano ad allontanarsi, dandoci le spalle. Io e il mostro nero li osserviamo allontanarci, e poi ci giardiamo. Nei nostri occhi si legge il dubbio. Coalizzarci momentaneamente e recuperare quel corpo, o scannarci a vicenda? O, semplicemente, andarcene? Io al momento ce l'ho più con quella schifezza in armatura, che con questo qua. E anche il corpo del ragazzo mi serve. Qualche secondo di attesa, poi la creatura nera si muove. Aspetto di capire cos'ha in mente... ok MikeT...ho letto quello che avevi postato, e non mi andava che ti portassi via il ragazzo e poi non bisognava salvarlo Ora inventati qualcosa, ma direi che Airon deve arrivare ai padroni del metallato..
  19. Appunto! Avevo tenuto in considerazione che avevi detto di non essere salvato..dopotutto..io non sono dalla parte dei buoni! E neanche Mike è detto che sia schierato dalla loro parte... E ho appositamente messo contro un avversario che dovrebbe mettere in difficoltà entrambi...non buttarlo il tuo post, tornerà utile
  20. io aspettavo che Mike si inventasse qualcosa, ma intanto posto e vediamo come va. Dallo schermo ho visto una cosa interessante. Quell'essere disgustoso, tutto nero, è partito all'inseguimento della macchina. E' molto veloce, e sembra deciso a raggiungerla, ma a quanto pare non ce la fa e si limita a seguirla. O forse non vuole farcela. Comunque l'ho detto al vecchio, che a quanto pare non se n'era accorto, e questo mi ordina di intercettarlo. Mi spiega dov'è diretta la macchina, e mi manda a precederla per affrontare quella creatura. Dice che potenzialmente può essere nostra alleata. Allora, innanzitutto non mi piace assolutamente che il vecchio mi dia ordini. Non ha abbastanza forza e abilità per farlo, e neanche i suoi scagnozzi. Il vecchio è strano, e ogni tanto cade in una sorta di trance in cui non si accorge di quello che gli accade attorno, ma quando si ripiglia sembra sapere alcune cose che non dovrebbe conoscere. Anche lui è un mutante a quanto pare. Però non può lo stesso darmi ordini. Ma per ora lo assecondo, il tempo di farmi qualche amico e poter sopravvivere senza di lui. Sono che corro di fianco alla strada, diretto al punto dove la macchina dovrebbe trasferire il proprio carico. La strada è fiancheggiata da un piccolo canale, più un fosso che altro. Io sono la che corro a quattro zampe, piantando gli artigli nella terra morbida e sorpassando in fretta ponti e scalette. Se qualcuno mi vedesse penserebbe di aver avuto un allucinazione, di aver semplicemente visto un cane grosso che correva in mezzo all'erba. Raggiungo il ponte grande sopra la strada e, dopo aver controllato che non ci siano macchine in strada, spicco un balzo e mi ancoro sotto di esso, a guardare la strada che scorre tranquilla sotto di me. Dopo circa un dieci minuti vedo arrivare la macchina bianca, un BMW, la seconda macchina che dovrebbe raccogliere il carico. Li vedo fermarsi e guardarsi attorno. Capisco che uno di loro è un mutante, da come si muove. Sono tutti vestiti di bianco. Poi agisco. Mi lascio all'improvviso dal mio nascondiglio, e piombo su di loro dall'alto, proprio sul mutante. Lo colpisco con violenza al petto con un pugno, e il suo petto si frantuma con uno scricchiolio di ossa triturate. Il suo aspetta cambia, di continuo, e nessuna voce esce dalla sua gola. Si accascia a terra, continuando a cambiare aspetto senza termine. Mi giro velocemente e colpisco con il pugno il cranio di un uomo che mi aveva appena visto. Non uso gli artigli, non voglio sangue. Il cranio si spacca, con uno suono racapricciante, ma non per me. Una profonda tasca si crea all'altezza della sua tempia, e l'uomo muore con gli occhi ancora aperti; ci vuole un attimo per saltare la macchina e piombare sull'altro uomo che tenta si estrarre un arma. Poi la sua testa ruota tra le mie mani e il collo si spezza. Velocemente afferro i corpi dei due uomini e li lancio dentro al fosso, a ricoprirsi di melma e fango. Poi tolgo l'abito bianco al mutante, lo rinchiudo nel bagagliaio e chiudo a chiave, e sferro un pugno sulla serratura, per incastrare meglio il portello. Si crea una piccola ammaccatura, ma non è niente. Non importa. Riassumo il mio aspetto umano, indosso il suo abbigliamento, e mi metto un paio di occhiali neri presenti in macchina, e mi fermo ad aspettare. Mi verrebbe da accendermi una sigaretta, anche se non fumo, solamente perchè fa figo stare ad aspettare cosi. Poi vedo arrivare la macchina che aspettavo. Sta correndo forte, e si ferma di fianco a me con una frenata brusca. Scende dal sedile posteriore un uomo, che tiene in un braccio un ragazzo, ma con molta naturalezza. La sua forza è superiore del normale, e capisco essere un mutante. "Hai cambiato aspetto ancora eh, non ti riconosco mai", mi dice tranquillo con un sorriso. Poi si fa serio. Aprendo la portiera mi dice: "Muoviti, ci stanno seguendo e dobbiamo scappare. Non è il momento di fare gli eroi." Nel frattempo l'altra macchina riparte, sgommando e facendo fischiare le ruote. Il nuovo arrivato si mette alla guida, mentre io mi siedo dietro. "Che fai dietro?" , mi chiede mentre parte e si infila su una via poco dopo, velocemente. Dallo specchietto laterale riesco a scorgere l'essere nero che arriva correndo, e mi chiedo se si sia accorto dello scambio. "Sto qua e lo tengo d'occhio, ecco che faccio." "Tu lo tieni d'occhio? Sei un trasformatore, non un guerriero. Quello se si sveglia con una sberla ti ammazza. Per un po' almeno. Ma tanto non si sveglia con tutto quello che gli ho dato." Sorride, e mi fa cenno di andare sul sedile anteriore. Io mi sposto davanti, con calma, e mi siedo comodo. Ripartiamo lentamente, quando vediamo l'essere nero sfrecciare in strada all'insegiumento dell'altra vettura. "Seminato!" dice contento il tipo. Lo osservo un secondo e penso intanto. Sembra essere robusto, e forte abbastanza da dare problemi all'ocorrenza. Forse mi sono messo in un casino. La macchina continua a correre, e io provo a ottenere informazioni: "Dove che dobbiamo andare ora? Sai, prima una macchina ci è venuta addosso, e mi sono preso un bello spavento, e ora non ricordo più bene.." Lo guardo distrattamente, per controllare l'esito del mio bluf, e scorso sul suo volto un espressione strana, dubbiosa. Pensa qualche secondo, e con lui anche io, ripenso a quello che ho appena detto. Poi mi rendo conto dell'errore. Ho detto che una macchina ci è venuta addosso, ma io sono solo ora. Stavo pensando ancora ai due morti e al tipo nel bagagliaio. Ho appena il tempo per pensare "cazzò" e per sentire un brivido freddo di adrenalina lungo la schiena, poi il tipo sterza la macchina violentemente contro un palo e mi scaglia un pugno su una gamba. Ma il pugno è un poco troppo lento e il colpo lungo il palo ne devia la traiettoria. Maledico il momento in cui ho deciso di non mettermi la cintura, e inizio la trasformazione con la mia testa che si avvicina velocemente al vetro della macchina. Non c'è neanche l'airbag passeggero in questa cavolo di BMW? Dopo pochi istanti sono disteso a terra, ricoperto di vetri e del mio stesso sangue, e di terra, a una decina di metri dalla vettura in mezzo ad un aiuola. Mentre le mie ferite si rigenerano sento i passi avvicinarsi, molto metallici, e poi salto su andando una decina di metri più in la. Capisco di essere nei pasticci appena lo vedo. L'essere ha ricoperto la propria pelle di una corazza metallica, lucida e resistentissima all'apparenza. Si avvicina e mi sferra un poderoso destro. E' anche veloce a quanto pare. Provo a schivarlo ma mi colpisce di striscio al fianco sinistro, e un dolore mi invade lo stomaco. Ma non cedo e provo a colpirlo al costato scoperto. Il mio pugno è potente, quasi quanto il suo, ma si infrange contro una barriera robustissima. Sento le ossa della mano scricchiolare sinistramente e rompersi, e il braccio informicolarsi fino al gomito per l'urto. L'avversario sembra accorgersi appena di questo colpo, e piega il corpo leggermente facendo fuoriuscire un po di fiato dalla bocca. Quindi l'ha sentito, ma è come se io venissi colpito da una bimba di dieci anni. Capisco di non poterlo affrontare, e salto via. Almeno sono più veloce di lui. Abbandono subito l'idea di prendere il ragazzo, e capire perchè è importante per il vecchio, perchè non ce la farei mai a aprire la macchina in poco tempo e non farmi prendere da quella cosa. Poi poco più in la vedo all'improvviso la bestia tutta nera. E capisco che, se sono bravo, posso farmi aiutare fingendomi dalla sua parte. Un sorriso mi inarca le labbra, mentre salto sul tetto della macchina e urlo, con rabbia ferina e voce da vero licantropo: "Non lo avrai! Io lo salverò!" Attendo respirando affannosamente, mentre la ferita al fianco si rigenera, e osservo ansioso le reazioni della bestia nera... eheh Mike, ora aspetto te, e vediamo come va...il mio licantropo non è cosi semplice da sottomettere
  21. Eheh si è vero ma basta improvvisare o cmq pensare prima a che fare E poi io non sono master Ah cmq BENVENUTO
  22. Mah..secondo me bisognerebbe adattare l'avventura e ridimensionare tutto in base al loro allineamento..alla fine dovrebbero poter fare quello che vogliono, e sarà il mondo a stabire come dovranno andare le cose per loro..
  23. Wolf

    Live Aid a Milano???

    A me zucchero non fa ne caldo ne freddo, ma le vibrazioni no eh!!!! Avere un dildo che canta ad un concerto di beneficienza mi pare oltraggioso [-( [-( [-( [-(
  24. Alla fine siamo stati abbastanza PP. Ne ho una in testa più down..
  25. perdona l'ignoranza.. proficiente? che vuole dire? Però non capisco perchè il guerriero non ha il -4 non avendo il talento (feat?) adeguato...pensavo che a fare la differenza fosse quello... ma forse quando capisco cosa vuol dire proficiente ne vengo fuori..
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