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Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Wolf

  1. Wolf

    L'arte di Njasheen

    porca miseria ma sei MAGICA! Questo secondo è bellissimo!
  2. perchè chi ha votato uno non dice la sua?
  3. Ottimo film! Penso che mi procurerò il DVD anche
  4. Wolf

    L'arte di Njasheen

    Non conosco il fumetto Brandon, ma questo disegno è STU--PEN--DO!!! =D> =D> =D> =D> =D>
  5. il Gladiatore l'ho ovviamente già visto, ma secondo me non regge il confronto con Braveheart! Quest'ultimo è un filmone, recitato alla perfezione e con una storia molto più avvincente di quella del Gladiatore. E anche la colonna sonora è stupenda! Con questo nn voglio dire che Il gladiatore sia brutto, anzi. E' molto bello, sia come musiche che come recitazione. Ma sta un po' sotto a Braveheart secondo me, anche come qualità generale, nn solo per gusto mio.
  6. E' notte. Fa freddo, ma non lo sento. Sto correndo rapidamente tra i campi, vicino a casa mia. Stasera non mi curo del mio passo pesante, e lascio che il rumore schizzi selvaggio attorno a me. Distante c'è un cane randagio, che percepisce la mia presenza, il mio odore, e scappa con la coda tra le gambe. Bravi animali i cani! Sanno sempre cosa fare, e di chi fidarsi. Sono i miei sudditi! Mi piace pensarlo cosi. Dopotutto siamo molto simili, per certi aspetti. Mi chiamano lupo..Wolf..non sanno quanto ci azzeccano! Ma questa notte non so cosa fare. La mia ragazza è a casa, ovviamente ignara di tutto come al solito. Ma questa sera non ho voglia di sfasciare automobili. Non ho neppure voglia di assaliri i poliziotti ignari per le strade, con quei maledetti autovelox per strada. Non so cosa fare. Quando voglio divento grosso e potente, il famoso Lupo mannaro di cui tutti parlano nelle storie per bambini. Anzi, qualcosa di diverso. Mantengo la mia mente e le mie conoscenze, e non ho voglia di mangiare nessuno. Sono solamente grossissimo, e invulnerabile praticamente. Ieri sera mi sono piantato un paletto di un ponte, cadendo stupidamente da un palazzo veneziano mentre cercavo di ammazzare quanti più colombi possibile. Mi sono causato un buco enorme all'altezza della spalla, e credevo sarei morto dissanguato. Ho fatto di tutto per trattenermi dall'urlare, ma non ci sono riuscito e un ruggito ha sconquassato l'aria notturna. E sono anche dovuto scappare di corsa perchè nessuno mi vedesse, e per fortuna ci sono riuscito. Dopo mezzora ero guarito quasi completamente, e ora anche il pelo della spalla è ristabilito. Mi da un po' fastidio tutto questo pelo, ma almeno non soffro il freddo. Continuo la mia corsa e con un destro abbatto un albero. Non so perchè, ma la rabbia che ho dentro devo sfogarla in qualche maniera. E' un po' che ho scoperto di poter diventare cosi, la notte. Ma nessuno lo sa, e non ho ancora sfruttato questa cosa. Mi sono stancato di dover lavorare tutto il giorno, per guadagnare qualche soldo per una casa, quando potrei semplicemente vivere di rendita grazie alla fama. Beh, da domani la città mi conoscerà! E la fama arriverà, arriverà come dico io..molte cose cambieranno, e sarà divertente vedere cosa faranno quei puffi col casco blu..
  7. si infatti, ci avevo pensato, anche se non credo. Ma questo offre uno spunto narrativo tutto nuovo per me, il motivare il cambiamento e descriverlo..quindi accetto la sfida e provo (forse stasera..). Presto per le strade camminerà uno strano essere peloso..
  8. cosa nn si fa per spammare!!!!!!!!!!!
  9. Ho deciso! Arrivo anche io tra un po'.... Ah, sarebbe meglio modificare i nostri commenti fatti finora mettendoli in piccolo, come nelle altre storie, cosi ci si confonde meno.. anzi no..mi sono accorto che solo io avevo scritto in grande Poi ora, dopo che sono passate alcune ore, ci sto ripensando. Nel senso che joram ha proposto di scrivere come ci comporteremmo se avessimo dei superpoteri..e io volevo fare il malvagio qua, quando nella vita reale nn riuscirei proprio a farlo. Uhm..me ne sbatto e lo fo lo stesso, sperando che vada bene
  10. Per ora ho letto quello di Mike e di Subumloc e sono entrambi molto belli. Stasera mi dedico a Joram, che ha scritto parecchio.. Complimenti!
  11. Wolf

    L'arte di Njasheen

    Dio ti fulmini Nijasheen prova a nascondere ancora i tuoi disegni e vedi come va a finire!!! Complimenti!
  12. Uhm...dalla sezione progetti qualcosa sta nascendo, con Mondo Cubo e anche con le varie revisioni di CDP e Oggetti magici. Pian piano le cose nascono, è che essendo "gratuite" (non ne faccio colpa a nessuno eh, ne chiedo soldi, intendiamoci, è solo per far capire il ragionamento) richiedono il tempo libero che ognuno di noi ha. E quindi si procede un po' alla volta e come si può.
  13. Wolf

    La nostra storia...

    L'elfo si alzò. Si spostò dal masso su cui si era seduto, leggermente in ombra, e volse il suo sguardo alla foresta, dando loro le spalle. Gli altri lo guardarono, in attesa forse di qualcosa che sapevano non sarebbe venuto dall'elfo. E rimasero stupiti quando parlò. "Dici che tocca a noi parlare? Eeheh ironico questo." La risata dell'elfo era sarcastica, ma non cattiva. Forse solamente stupita dall'effetto della semplicità, in quella situazione cosi complicata. Si volse verso i proprio compagni e li guardò, accucciandosi a terra:"da quanto tempo è che noi ci muoviamo assieme, per un motivo o per l'altro? Parecchio no? Beh, è dovuta giungere quest'elfa, questa drow, per farci parlare un po'. So poco niente di voi; sapevo appena appena qualcosa di Aixela, dopo che mi aveva parlato in quel villaggio. Ma degli altri non so praticamente nulla. Però, chissà perchè, sento di fidarmi di voi. Strano. Chi sei tu Sturmir? Perchè hai intrapreso questo viaggio? Cosa ti spinge, e perchè dovremmo fidarci di te? E tu Perenor? Non sembri naturalmente spinto ad affrontare avventure e pericoli, anche se dimostri di imparare all'occorrenza. Eppure sei qui, ad affrontare demoni, orchetti, e altre creature immonde. Sarebbe interessante sapere cosa ti spinge. Garfuss, beh, forse preferisco non sapere cosa lo spinge. O forse lo so già..". Un mezzo sorriso comparve sul suo volto, la cicatrice che prendeva la stessa piega della mezza luna sullo sfondo della notte, gli occhi verdi a riflettere il piccolo fuoco da campo. Con la sua voce intrattenne gli altri interlocutori, che lo guardarono stupiti dall'improvvisa esplosione di curiosità dell'elfo sempre cosi riservato. Ma tutti si resero conto che forse aveva ragione; sapevano cosi poco l'uno dell'altro, da non potersi fidare nemmeno di affidare la propria saccoccia dei soldi nelle mani degli altri, ma in più occasioni avevano affidato la vita. Forse era stato solo per esigenza, forse per istinto di sopravvivenza, o per chissà che altro motivo. Ariaston pensò che era stata solamente la fiducia nella profezia a unirli, soggetti e oggetti di un presentimento antico. Ma ora che non c'era più? Sentì il bisogno di dire qualcosa, di far sapere a loro cosa muoveva se stesso. "Ma comincerò io, dopo della simpatica ladra, a dare motivazioni." Di nuovò si alzò, andando a sedersi contro la parete di una grossa roccia poco più in la; tolse la propria daga affilata dalla fondina al fianco, e la appoggiò a terra, come se spogliadosi delle armi potesse esporre meglio ciò che lo difendeva, i propri segreti. "Non vi racconterò il mio passato. Non vi dirò perchè le mie mani sono bianche, perchè ho questi tatuaggi o da dove arriva la cicatrice che mi solca il volto"; mentre parlava e descriveva il proprio corpo si toccava con le mani le parti interessate, quasi a scoprire se stesso mentre si esponeva. Le dita si allontanarono dalla cicatrice e si nascosero nelle pieghe del mantello. "Non credo vi serva, e potreste semplicemente non capire. Vi dirò invece cosa mi muove nella vita, cosa voglio e cosa cerco. E con questo capirete perchè sono qui." Li osservò un istante, poi mi mosse rapidamente, fulmineo, mentre il suo braccio saettava fuori dal mantello e scagliava qualcosa verso il tavolo di fronte a loro. Un lampo bianco riflesse nella notte, candido come la bianca piuma di cui ogni tanto farneticava Garfuss. E poi tutti sentirono il vibrare della lama della daga Bianca conficcata nel tavolo di legno. Osservarono la intonsa lama, pulita come se non mai usata, che si muoveva delbolmente sul legno. "Garfuss, non cedere alla tentazione e non toccarla!" La voce del guerriero era ironica, ma ferma e precisa. "Beh, quella che vedete è la mia ragione. Non è una semplice daga. Quell'arma forse qualcuno di voi se la ricorda, visto che l'ho già usata in passato. La uso solo quando affronto i Demoni. E' un arma diversa, particolarmente letale nei confronti di quelle creature." Lo sguardo di Ariaston non si mosse mai dall'arma mentre parlava. "E' quello a muovermi. Io sono alla costante caccia di demoni, o per meglio dire di UN demone. So dove trovarlo volendo, ma conosco già la sua potenza e so che non sarò in grado di affrontarlo ancora per un bel po' di tempo. E allora giro il mondo. Tutto il mondo!" La sua voce si stava perdendo in ricordi passati, remoti e vicini, sempre caldi dentro la sua mente. Stava facendo un riassunto della propria esistenza, rendendosi consapevole dei propri sentimenti e motivazioni, e ritrovando una nuova spinta pian piano verso il domani, ormai ignorando completamente la presenza dei compagni di viaggio. "In questo mio girovagare cerco esperienza, conoscenze e abilità per me. Ho affrontato nemici pericolosi, lavorato come boscaiolo, come garzone, come assassino e ladro, aiutato chierici nel loro girovagare per cercare nuovi proseliti, conosciuto eremiti e lord, donne dolci e altre spietate, animali e magia, solitudine e passione. Ma a spingermi era sempre il mio destino e il pugnale, e fino a che non sarò pronto il mio cercare continuerà. E' per quello che sono qui. Quando mi trovavo in quel villaggio, con quell'essere che lo stava sconvolgendo, capiì che era una buona esperienza. Potevo imparare molto da quegli avvenimenti, e mi intrattenni incuriosito. E il resto lo sapete, no, su come siamo arrivati qua? E anche ora continuo a combattere solo per quello. Devo migliorare!" Fece una piccola pausa, spostò la testa all'indietro e sorrise. "Se un giorno non mi vedrete più, saprete perchè, ora che vi ho detto tutto questo. E allora potrete venire a cercarmi nelle terre dei demoni, molto distanti da qua e da dove ci incontrammo. Ma io ci sarò, e il mio destino mi affronterà, inerme al mio cospetto.." Si alzò lentamente, riafferrò il pugnale e mentre si voltava per tornare a sedere scomparve nelle pieghe del mantello, rapidamente cosi come era comparso.. anf anf anf...ce l'ho fatta..scritto di un colpo..e ora volevo passare la palla o a strike o a daermon, ma non so quanto presnti siano..fate voi..
  14. Wolf

    La nostra storia...

    io forse stasera riesco a continuare, o cmq al max sicuramente domani. Ho già in testa che dire...figuratevi che l'altro giorno in bus ci stavo pensando, parole comprese da scrivere addirittura
  15. Wolf

    L'arte di Njasheen

    (min**a ke sintetico! )
  16. Wolf

    L'arte di Njasheen

    OH PORCA MISERIA!!!!! E' stupendo!!!!!!!!! =D> =D> =D> =D> Ti ringrazio tantissimo! Veramente! Finalmente lo vedo in carne ed ossa!! Magnifico! Mi viene da piangere Tnk :D (solo nn doveva avere le sopraciglia, ma è perfetto cosi)
  17. Wolf

    La nostra storia...

    veramente, sei stata molto brava Deed! =D> Io non riesco a rendere i sentimenti dei miei personaggi come fai tu, e ti invidio in questo E ora, se trovo tempo, continuo anche io, ma mi sa che dovrò aspettare stasera..
  18. Wolf

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    eheh si può essere. Tieni anche conto che Mac alcune font le fa vedere leggermente diverse che da Pc, quindi il risultato è diverso, anche per colpa del browser... ok ok era solo un idea.. gestisci come ti trovi più comdo
  19. Wolf

    La mia gallery

    In teoria non dovrebbe dar fastidio. Infatti io vedo piccolo piccolo il menu a sinistra, e leggo normalmente il testo a destra, quello nell'iframe. Però in effetti quello a destra non è da 12 pixel, anche se è più grande dell'altro. Il mio consiglio è di fare un *.css esterno, togli tutti quelli interni, e setti tutto da la, facendo riferimento a quello in tutti i tuoi file html. Cosi eviti conflitti di tutti i tipi e ti torna semplice anche in altre pagine. Cmq vedi tu come ti trovi più comodo
  20. Wolf

    La mia gallery

    ehm...ho controllato il codice della tua pagina html e forse ho trovato il problema.. Forse mi sbaglio, perchè ho fatto in fretta e usando il blocco note, ma ho notato che tutti i tuoi testi sono impostati sui 10 pixel,non 12..questo è il codice che ho trovato: <style type="text/css" media="screen"><!-- .titoletti { font-size: 10px; font-family: Verdana; text-decoration: none } .interno { font-size: 10px; font-family: Geneva; text-decoration: none } .link { font-size: 10px; font-family: Geneva; text-decoration: none; white-space: normal; cursor: crosshair; list-style-type: circle; list-style-position: inside; display: list-item; vertical-align: 10px } --></style>[/code] che tra l'altro non ti conveniva fare un css esterno chè è più semplice? Vabbè, quello lo vedi tu
  21. Stasera mi sono guardato The core, film di un paio d'anni fa credo. Sul filone di Armageddon e similar, è un film mediocre, con tanta azione e ancora più teoria impossibile, credo. Guardabile, come molti film del genere, che grazie ad effetti speciali scenografici e riprese da capogiro riescono a tenerti incollato allo schermo, ma nulla di che ne per trama ne per recitazione. Adatto ad una serata a cuore leggero
  22. "Ci avrei scommesso!". La voce di David è carica di rabbia. "Phil che ne dici? Non ti pareva un po' strano vedere un uomo ubriaco con una stramaledettissima COCA COLA sul bancone?". Il tono è volutamente ironico, e non maschera il furore. "E poi, questa ragazza che nel bere un bicchierino di vodka sussulta vistosamente, ci credo poco che sappia fare veramente la putt*na!. Solo non mi aspettavo due automatiche puntate alle spalle appena fuori dal locale...sono caricate con vigliaccheria?" Mike torge ancora di più il braccio del robusto meccanico, che si china ancor più sotto la stretta esperta. "Ehi, stai calmo. Non mi sembra il caso di far infuriare i nostri nuovi amici, no?" Phil sorride sarcastico, guardando negli occhia Paul. "SILENZIO!". Sheila spinge a terra il pilota, con un piede appoggiato alla schiena, appena sopra al braccio piegato. "Non siamo i "vostri nuovi amici", almeno non ancora. Ascoltate in silenzio e forse ve la cavate." "Uhm..a quanto pare non cercate soldi..beh, sparate...Ehi ehi, dicevo a voce, non con quelle scacciacani", scherza Phil con Mike ridendo. Paul si allontana di un passo e si abbassa a guardarli in facci. "Sentite. Questo non è il luogo migliore per parlare, e sicuramente non vi riportiamo in casa vostra. Ora vi prendiamo le armi, e poi ci muoviamo da qua. Precedeteci in silenzio, e senza dare nell'occhio, e forse le vostre viscere torneranno a casa assieme al loro contenitore.." Il tono deciso ed esperto lascia intuire ai due prigionieri che il consiglio è sincero, e togliere le armi ai due risulta piuttosto semplice. Poi dal vicolo si incamminano verso l'interno della città, dove una piazzola li aspetta. Passano altri tre vicoli stretti, percorrono un breve tratto di strada popolata, senza dare nell'occhio, ed evitando accuratamente grazie alle conoscenze di Mike anche le telecamere, e poi si riinfilano in un vicolo buio; a guidarli c'è il mirino laser della pistola della giovane nomade Sheila. Si trovano tra quattro palazzoni alti, e solo un altro vicolo funge da via d'accesso al cortile. Sheila si apposta ad un accesso, e Mike all'altro, mentre Paul si siede su una cassa di ferro a lato. I due uomini attendono al centro, David teso come una corda di violino e pronto a tutto, e Phil più rilassato, mentre si accende una sigaretta. "Quelle cose ti uccideranno", esordisce Paul con un sorriso complice. Phil sorride di rimando. "Sarò breve. Molto breve, quindi silenzio..."; passa un attimo per accertarsi che gli interlocutori abbiano capito, e poi riprende. "Ci serve un pilota di shuttle! Starai pensando: <<eccolo qua il tuo fottutissimo pilota, che problema c'è!>>. Ma non è tutto qua. Ci serve anche che sia pazzo! Completamente pazzo!!! Tanto da poter morire per noi, che la causa gli piaccia o meno. Lo abbiamo trovato?"
  23. E' l'ora di mangiare qualcosa. "Ehi David, oggi non hai fame?" Lo sguardo torvo del rude operaio, silenzioso e operativo, lo squadra. Poi un sorriso d'intesa solca il volto. David sputa a terra, si pulisce il volto sporco di grasso con quel liquido apposito, che forse corrode anche l'anima, e si volta. "Se hai finito di scartabellare, con quelle ca***te che chiami "piani di volo" andiamo a mangiare, si.". Phil esplode in una risata, si volta verso il frigo, afferra due lattine di birra e si alza lasciando la sedia a girare. Lancia una lattina al fedele compagno di tante avventure e assieme si incamminano verso il bar. Pochi minuti dopo, quando arrivano all'ingresso della bettola, le birre sono vuote e cadono in un cassonetto che non può contenerle, da quanto è pieno. Entrano ma qualcosa è cambiato. Il solito marasma generale di risate e brindisi non li accolglie come sempre: di solito all'ora di pranzo il posto è affollato, ma oggi si vedono poche delle solite facce. Sta veramente succedendo qualcosa di serio in città, e non vede l'ora di partire con la prossima spedizione. Phil saluta qualche amico che ancora è presente: Bob, lo spazzino che in qualche modo riesce a farsi pagare per rimanere li a bere tutto il giorno. Ha già la testa appoggiata al bancone, e il pilota si chiede quando dovranno cambiarglielo ancora il fegato, e metterne uno sintetico nuovo. C'è anche Solda, amica d'infanzia che ha avuto incontri troppo ravvicinati con alcune sinto-droghe, e che ora riesce a malapena a pulire i banconi della locanda. Lui e David si siedono ad un tavolo, il solito tavolo. Set, l'ostè, li guarda, riempie due boccali di birra, e li porta senza una parola al tavolo. Allontanandosi aggiunge "Ora arriva il solito piatto!". David afferra il contenitore del sale e glielo scaglia sulla schiena:" Grazie! E tratta meglio i tuoi clienti, animale!" Phil scoppia in una risata, quando Set lancia una scopa al compagno, e appoggia una Malorian Arms sul tavolo, guardandolo con un sorriso minaccioso. Mentre David pulisce a terra Phil riflette, su quanto sta accadendo. La città è tutta in subbuglio, per fortuna ancora distante da loro, ma qualcosa di anormale sta accadendo. Non è una delle solite rivolte, delle proteste dei poveri disperati che abitano nei livelli bassi contro le megacorporazioni; no, questa volta c'è qualcosa sotto. Qualcosa di serio. Ma se ne preoccupa poco: lui tra pochi giorni partirà con quell'astronave, e riinizierà la solita roulette russa.. Gira lo sguardo tutt'attorno, e nota due schiena nuove, in fondo al bancone. Sono un uomo, vestito da nomade, e una donna a fianco a lui. Non li ha mai visti li attorno, e non riesce a riconoscerne le facce in ombra. Si sposta un po' con la sedia, mettendosi più comodo per averli più in vista, mentre allenta la pistola nella fondina. Non si vedono molte facce nuove da queste parti solitamente..
  24. Wolf

    La nostra storia...

    L'elfo osservò la scena con distacco. In qualche maniera si erano liberati della pericolosa presenza della donna nera, e senza rischiare troppo. Qualcosa non gli tornava: Aixela era tornata da loro senza l'approvazione della donna misteriosa, e come l'aveva fatto era un mistero. Ma come l'aveva fatto una volta poteva rifarlo, quindi dovevano aspettarsi un altro simpatico incontro come questo. Molto probbilmente c'entravano i tatuaggi della bimba e della ragazza umana, ma bisognava capire come. Poteva tornare molto utile questa cosa! Ora Iskra li osservava, pronta a svelare qualcosa che forse nessuno desiderava conoscere, o per lo meno non ora. Però prima o poi doveva succedere, e se questo era il momento designato dal destino, che cosi fosse. "Alathariel, che ne dici di ascoltarla?" Suggeri l'elfò. Sapeva che il tono amabile della sua voce poteva smussare la rabbia della bimba, e ne fece ampio uso. Vide il volto della fanciulla distendersi, e le lacrime venire ricacciate dentro agli occhi. L'elfo sorrise, osservando tutti. "Sentite, è sera e siamo tutti abbastanza stanchi. Prepariamo qualcosa da mangiare, rilassiamoci un po' e poi faremo due chiacchiere, che credo torneranno utili. E chi vorrà sfogarsi potrà prendersela con l'orchetto. Forse non ci servirà più.." Lasciò la frase in sospeso, mentre infilava la daga nella cinta. Dopo qualche attimo di pensieri generali Sturmir invitò tutti a sedersi, mentre pensava a cosa preparare da mangiare. Forse nelle riserve orchesche c'era anche qualcosa di commestibile.. ho continuato un po', giusto per muovere le cose..ora chi vuole può proseguire..altrimenti se devo farlo io mi servirà un po' di tempo per riuscire a organizzare due cosette da raccontare..
  25. eheheh sapevo che avrei suscitato una qualche reazione in Joram. vediamo che succede se continuo.. Ma che ci posso fare??' MI IRRITAAAA!!!!!!
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