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Ariaston sorrise! Un sorriso anche macabro, visto la cicatrice che gli solcava il volto, ma divertito. Sentiva che una sfida interessante, forse impari ma sicuramente interessante, si profilava all'orizzonte. E se fosse stato bravo avrebbe trovato anche il modo di sfruttarla a proprio vantaggio, per il proprio scopo. Forse non era stata un idea del tutto balzana quella della ragazza, di unirsi alla donna. Ma ormai era andata, e non c'era tempo da perdere. "Bene gente. Direi che qui non c'è più niente da fare. La donna vuole svegliare i draghi? Ebbene li svegli, se saremo svelti troveranno una bella accoglienza". L'elfo stava parlando con voce calma, meditabonda ma decisa. Alzò lo sguardo, dapprima basso, e guardò i suoi interlocutori:" torniamo alla riva, aspettiamo il ritorno di Paltron e riprendiamo la terra ferma. Da quello che ho capito quella donna ci ha già provato una volta a conquistare il mondo, ed è stata fermata." Sorrise, sereno e attivo. "Beh, basta fermarla di nuovo!" Raccolse il suo mantello, aggiustò la daga al fianco e senza farsi notare controllò anche la presenza del pugnale. Poi si incamminò, senza aspettare nessuno, verso la foresta, il suo buio e i segreti che nascondeva. Ma non prese il sentiro, si incamminò anzi nel folto degli alberi. Pochi passi, poi un agile balzo e i primi rami iniziarono a scorrere sotto ai suoi passi leggeri. Si sentiva finalmente vivo in mezzo alla natura; le foglie frusciavano attorno a lui, mentre con la magia sondava il territorio in cerca di informazioni utili. Sentiva la vita della foresta, le piccole sensazioni ed emozioni degli animali incuranti del pericolo imminente, leggeri in una libertà forse solo immaginaria, forse solo propria di di chi la vuole e di chi la sente. I suoi piedi nudi scorrevano leggeri, a sentire la linfa vitale delle piante, mentre le sue mani accarezzavano foglie e resina. Per qualche attimo, forse lungo, si perse in pensieri di luci, colori e poesia, incurante del tempo e di tutto come un vento che corre dove niente vede cosa succede. Poi d'improvviso si fermò. Era arrivato ad uno spiazzo, nella foresta, e al centro v'era un albero, leggero ma robusto. Scese dall'albero sul quale si trovava, e si avvicino con lentezza reverenziale a quell'albero che sapeva essere antico. La corteccia macchiata di bianco e le foglie rossastre dipingevano il verde dell'erba fresca in un allegoria di colori della vita che aveva qualcosa di nuovo. L'elfo aveva già visto alberi del genere, raramente, ma ne aveva già visti. Ma questo era particolare. Il suo istinto gli diceva che le radici arrivavano molto in profondità, dove nessun albero arrivava, a sondare misteri della terra e a proteggere questa foresta immaccolata. Le foglie a terra non cadevano a casaccio, ma disegnavano un mosaico di vita; Ariaston poteva leggerne i significati, mentre vedeva scoiattoli mangiare, uccelli scivolare tra i venti in quell'intrico di foglie morte che con il loro sacrificio creavano vita. Lo osservò ancora qualche istante. Poi capì! Quell'albero aveva la magia. Non una magia normale, ma una magia primordiale semplice e spontanea nella sua naturalezza. Sorrise, e poi con decisione si avvicinò, fino ad appoggiare la mano sulla corteccia, all'altezza di una macchia bianca circolare e limpida. Lasciò uscire la magia dalla sua mano, a insinuarsi nelle crepe della corteccia, in quelle piccole fessure di conoscenza che l'albero rilasciava, a sondarne le profondità. Come immaginava non riuscì a penetrare le difese della pianta, non riuscì a intaccarle, e ben poco di nuovo scoprì sul suo conto. Ma non era quello che voleva. L'elfo aspettava una reazione dalla pianta, una risposta a quell'intrusione magica nel suo essere, a quel disperato tentativo di comprensione. Passarono i minuti, mentre la magia cambiava continuamente tattica; dapprima forzando, come un ariete che sfonda un cancello, poi insinuando dubbi e perplessità; cambiò ancora, amando, adulando e colpendo in attacchi e carezze sempre più frenetici tesi a minare la sicurezza dell'albero e a provocarne una reazione. Niente! L'albero non reaggì. GLi ultimi tentativi scemarono lentamente, lasciando solo delusione nel cuore dell'elfo, e un improvvisa sensazione di abbandono lo invase. Aveva creduto di aver trovato un amico in quell'albero, un possibile aiuto a quel problema che aveva deriso ma che sapeva essere grave. I draghi non avevano rispetto per la natura, e se fosse stata la donna a guidarli avrebbero fatto terra bruciata ovunque, distruggendo tutto ciò che lui amava, e togliendoli anche quella possibilità che da tanto cercava.. Allontanò la mano dalla corteccia, lentamente, lanciando un breve segnale di addio che usci dalle dita come se trattenuto, a fatica, sciogliendosi lentamente nella corteccia. E l'invasione cominciò! Un invasione di immagini e sentimenti lo pervase, lasciandolo retto e teso al cospetto dell'albero, mentre la magia lo sconvolgeva, una magia incontrollata e spontanea che rischiava di sconquassarlo e fonderlo, bombardandolo di informazioni e conoscenze pensanti, inadeguate, ma che lui cercava. Rimase li, impossibilitato a muoversi, menrte l'erba sotto di lui moriva e la magia lo purificava dai problemi. Quando riaprì gli occhi, era inginocchiato a terra, sconvolto e sudato, mentre una foglia gli cadeva sulla fronte e si scioglieva in un abbraccio caldo e ristoratore. Un sorriso lo accompagnò, mentre deciso saettava all'inseguimento dei membri del suo gruppo, risoluto a raggiungerli. Era notte. Ora conosceva, o almeno intuiva, e sapeva cosa fare. Avrebbe ritrovato quella donna, e sopratutto Aixela, e lei avrebbe adempito al suo destino!
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La magia era scaturita da lui, in piccoli tentacoli inquisitori, a esplorare l'armatura completamente nera, a sondarne le profondità degli anfratti e cercare di coglierne i segreti. Inconsciamente Aixela potenziava quei tentacoli, rendendoli robuste braccia che cercavano di oltrepassare le difese dell'anonima donna, ma nulla servì. Quando la magia dell'elfo guerriero raggiunge l'armatura un muro invallicabile si erse di fronte a lui, spazzando via ogni intenzione di curiosare, mentre una leggera sensazione di panico si insinuava in lui. Poi i tentacoli di magica energia si dissolsero, e la tranquillità si impadronì nuovamente dell'elfo, e solo un leggero barlume di quell'attimo di paura rimase nella sua memoria, svandendo dimenticato poco dopo. Ariaston stava pensando di provare a rialzarsi, nonostante il terreno che tremava;ne sarebbe stato in grado, anche se a fatica, ma qualcosa lo convinse a rimanere a terra. Non ci sarebbe stato scopo e probabilmente soluzione nel tentare di affrontare solo quella donna, e in condizioni cosi precarie. La donna sembrava non essere influenzata dalle vibrazioni del terreno e questa era una cosa strana. Si convinse a non alzarsi quando la donna afferrò quella spada, che a tutti incuteva un terrore profondo; in questo caso era lei a incutere terrore a tutti, mentre giocava con un innocua spada nella mano. La mattina Ariaston si alzò da terra prima degli altri, svegliandosi di soprassalto e impugnando prontamente la sua daga. Passò qualche istante all'erta, sondando la zona attorno a se e trovandola perfettamente normale, con gli insetti che vagavano inquieti tra l'erba, mentre la loro laboriosa giornata era iniziata da un pezzo. Probabilmente si chiedevano che ci facessero tutti quegli stranieri distesi sulla loro erba, ma l'elfo preferì nn saperlo. Si incamminò e iniziò a studiare il terreno. Studiò l'altare, la fessura in cui era stata riposta la spada, la pietra su cui si erano posati i piedi della misteriosa donna, il luogo dove aveva piantato a terra la spada, per appoggiarvisi. Poi attese il risveglio dei propri compagni, procurandosi solo qualche frutto da assaporare e qualcosa anche per i compagni. Quando si svegliarono erano sorpresi e agitati anche loro; ci volle qualche minuto per calmarsi, poi iniziò una silensiosa e tesa colazione, al termine della quale Ariaston prese parola. "Ho esaminato il terreno qui attorno, le tracce, le impronte, i segni; sono tutti molto reali, ma non percepisco più nessuna traccia della magia che ieri si è scatenata qua. Aixela nn c'è da nessuna parte, ed esculdo siano scappate a piedi, ne troverei le tracce. Non chiedete perchè se nè andata, nessuno di noi lo sa e forse neanche lei, o forse tutti lo sappiamo. Comunque discuterne non cambierà lo stato delle cose. Qua attorno sembra non esserci null'altro di importante, o di utile ma si può esplorare meglio se lo ritenete utile. Della donna non so dirvi niente, tranne che dev'essere molto potente; non sono riuscito a scoprire nulla sul suo conto, in quei pochi istanti, e, a giudicare dallo sguardo, neanche Sturmir è riuscito a fare di più." Il nano lo guardava con uno sguardo di intesa, mentre Garfuss saltellava qua e la, dall'altare alle colonne distrutte la attorno, in cerca forse di qualche strano oggetto perso.. "Non so come fare per ritrovare nessuna delle due, ma a giuducare dalle sue parole credo che tra poco la troveremo anche senza volerlo..siamo stati un po' sciocchi, ma forse doveva andare cosi. Due quesiti mi restano in mente ora: voglio, anzi DEVO scoprire il legame tra i vostri tatuaggi" disse indicando la bambina e la ragazza," e quelli della guerriera. E poi voglio anche sapere che dice quel libro ora; non so perchè, ma ho l'impressione che la donna non lo avesse calcolato tra le variaibli della profezia da lei inventata..." Fece una pausa, colma di significati mentre tutti guardavano Perenor che, titubante osservava lo zaino in cui era il libro... uhm..vediamo come si va avanti ora..ma mi chiedevo uan cosa:siamo rimasti solo io e joram a scrivere o qualcun'altro ci farà compagnia? giusto per sapere come andare avanti...
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fico fico mi è piaciuto!!!ora è divertente, e tu hai anche tre personaggi da controllare se non sbaglio solo una cosa: nn ho capito se è Ariaston a leggere la delusione nello sguardo di lei o il contrario... cmq arrivo anche io per proseguire...
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te lo permetto te lo permetto boh..in realtà può anche essere, nn so, è che non mi esalta troppo..di solito la batteria a me influenza molto nella musica di un gruppo, la sento molto, e la loro non mi ha mai detto troppo..ho anche sentito un live assolo di batteria e devo dire che non era male, ma poi ne ho sentito uno di Mike Portnoy e ho cambiato idea...
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emh ora non ho tempo ma ci darò un occhiata, però mi è venuto in mente di questo topic dove se ne parlava...dacci un occhio che c'è una mezza recensione.. http://www.dragonslair.it/forum/viewtopic.php?t=2699
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uhm..no nn credo..cioè anche io posso diventare velocissimo a battere le mia bacchette sul piatto, ma se non lo faccio con senso o creando bei suoni e melodie interessanti allora sono solo veloce.. e il batterista degli Slipknot non mi sembra crei nulla di che.. ma ripeto: non sono un intenditore, vado a occhio..
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cioè in che senso? hanno applicato le regole del D&D 3.5 a Vampiri? con livelli e quant'altro??? spero proprio di no... e nn esistono più le vecchie versioni?? ma mi pare che sia uscita una nuova ristampa appena riveduta da poco...
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dal vivo sono eccezionali perchè fanno spettacolo vero e molto casino.. il batterista l'ho visto, ed è molto veloce, ma mi sembra che sia veloce e basta (tenete conto che non sono un intenditore.,.)..cioè mi pare che faccia cose velocissime, ma tecnicamente nulla di che..
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Wolf ha risposto alla discussione di Gigared in Prosa e Poesia
tengo vivo anche questo topic..ma nessuno scrive più? -
uppo per nn farlo morire..
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uhm..non ne ho la certezza però mi pare proprio di si, almeno per il Masquerade..che tra l'altro non richiede grandi espansioni, è già abbastanza completo di suo..
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ok ho dato un occhiata: mai visto e mai sentito! sorry ma nn posso esserti d'aiuto..
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the requiem? non è quello che in italiano si chiama Vampiri i secoli bui?? forse mi sbaglio..forse si chiama Vampire the dark age quello..non sono sicuro..puoi postare il link della pagina in cui hai letto di questo gdr? tnk
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Gigared ti saprebbe dire vita morte e miracoli sugli Slipknot.. a me non piacciono..mi sembra solo un agglomerato di casotto impressionante, tutta scena e poca sostanza...
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uh? perdona l'ignoranza, druido intenditore, ma non ho sufficienti conoscenze per cogliere la tua frase..e probabilmente doveva anche essere cosi, visto il colore che hai applicato alle due parole. Puoi delucidare il mio appannaggio culturale, anche tramite messaggio personale.. grassie!!!
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i vanzina li schifo anche io... però preferisco gli italiani agli hollywodiani Hot Shots e quant'altro..a vedere quelli io mi annoio e li trovo troppo surreali,stupidi appunto..praticamente fanno l'effetto che fa a te Banfi e Fantozzi come gira il mondo eh?
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beh, proprio stupidi sono! ed è quella la loro bellezza, secondo me...con tutto quel concentrato di stupidità e demenzialità riescono cmq a far ridere, o almeno sorridere, senza pretese e con il puro scopo di far divertire...e riescono nel loro lavoro a mio avviso!! dopodichè, de gustibus
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a occhio sei andato in ferie..o sei deceduto..spero la prima dai facce sapè come continua, che c'è voglia di scrivere...
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il meglio!!!! ne parlavo anche l'altro giorno con i miei amici...un filmone
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questo, secondo me, è un eccezione da provare...coinvolge molto con la storia e i disegni..dopodichè..de gustibus
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anche senza versione nuova mi sta tornando voglia di giocare di ruolo a vampiri.. maledetto tempo tiranno...
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ah ok capito..ma quindi non è la trama in se di quel pezzo a non piacerti, ma l'idea di disco...va be de gustibus
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perchè la parte disco non ti è piaciuta?
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videogiochi * NeverWinter Nights *
Wolf ha risposto alla discussione di Enz in Videogiochi e Informatica
anche io rimpiango BG2 e BG1...e anche gli Heroes of might and magic III e IV..e per chi non lo conoscesse Magesty anche.. a NWN ci ho giocato, ma dopo due o tre giorni ero giù stanco del Single player e online nn potevo giocare...tutto troppo monotono, e avendolo in inglese nn riuscivo a godermi appieno neanche la storia.. -
videogiochi * NeverWinter Nights *
Wolf ha risposto alla discussione di Enz in Videogiochi e Informatica
sono l'unico che si è proprio rotto le scatole di giocare a pc?? cioè, tutti i giochi nuovi sono una parata di grafica assurda, bellissima e sempre più reale, e nel frattempo le trame diventano sempre più scadenti, i sistemi di gioco e le interfacce sempre più scomode o complicate, e la longevità pari a quella di una partita a scopa...non li trovo affatto belli i giochi nuovi. Io gioco solo a counter strike online ormai...