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Wolf

Circolo degli Antichi
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  1. mi sa che io e strike abbiamo postato quasi contemporaneamente..non combaciano alla grande le storie..ma va be..nn importa..ora aspettiamo daermon e poi si può preseguire, alla caccia di Nicholas e di quella ragazza da accoppare...
  2. Eliah ha seguito tutta la scena. Ha riconosciuto alcuni membri di questa banda, e ora che ha visto il tatuaggio di Paul ha anche capito chi è. Ma non sa molto su di lui. Però ricorda che forse una volta suo padre l'ha incontrato, per non sa quale motivo. Forse per intrattenere degli accordi di pace, come li chiamava Aston. Ma per ora è meglio non dire niente, sulla sua identità, a quei nomadi. Non sono un gruppo molto nutrito, ma per fare quello che hanno in testa bastano. Anche se Eliah non capisce di che utilità può essere lui. Ma per ora gli conviene stare con loro; tanto a cambiare si rischia di finire di nuovo a elemosinare. ODIA ELEMOSINARE! "Beh, se serve un posto dove andare, io ne conosco qualcuno. Non chiedetemi perchè, non ve lo dirò, ma conosco qualche buco ben nascosto, uno anche non molto distante da qua." Osserva il volto stupito degli altri nomadi e aaggiunge. "Eh si..voi non lo sapete ma ci sono molti posti dai quali controllarvi..ma ora che siete stati sterminati non credo ci sarà più nessuno.." notando Tom aprire la bocca lo blocca. "NO! Non chiedere nulla...te l'ho già detto...non ti dirò perchè conosco quel posto..se volete andiamo..e tu mike? che intendi fare?? preferisci tornare al distretto o stai qui con noi??" Eliah dice la frase, mentre si sposta di lato, verso Veela, certo che a quella rivelazione più di qualche arma si sposterà a mirare l'uomo. Ed è cosi. Un nomade estrae una pistola da dietro la schiena, sconvolto dalla scoperta di avere un poliziotto davanti. Ma Mike non resta fermo, e anche la sua pistola punta il volto del nomade. "Beh?" fa Tom. "Che intendete fare??Ammazzrvi qui?? Su sbirro, decidi che fare, e fallo in fretta che dobbiamo andare via da qui, se vogliamo salvare le chiappe!" ihihihi è bello infiammare un po' gli animi...
  3. Wolf

    La nostra storia...

    ecco...aixela e company sono tornati
  4. Che casino è successo!! Il pensiero attraversa la menti di Eliah, mentre si fionda in macchina, sul sedile posteriore. Alla guida c'è il poliziotto; la ragazza, Sheila se non sbaglia, è seduta di fianco con la pistola puntata proprio sull'autista. Dietro l'uomo, Paul si chiama, Eliah e Veela formano un groviglio di corpi disordinato, mentre si sistemano sullo scomodo sedile posteriore. Eliah butta l'occhio in bagagliaio e nota la presenza si alcune armi. "Ehi. Guarda dietro. Potrebbero tornare utili.." dice a Paul, indicando dietro le sue spalle con il pollice della mano sinistra. Poi mentre corrono, e Paul da le indicazioni a Mike sulla strada da fare, Eliah torna con la mente a quello che è successo prima. La ragazza, Sheila, è molto agile, veloce e decisa in quello che fa. L'ha dimostrato sia nel combattimento con Veela, sia in quell'attacco al poliziotto. E sembra anche aver un conto aperto con tutti i poliziotti, a giudicare dalle breve frasi dette a Paul e da come guarda ora Mike. Paul forse è altrettanto abile. Non ne è certo, ma dal breve movimento che ha fatto per fermarla quando voleva ammazzare il poliziotto gli è sembrato molto pronto e deciso. E ora ha anche qualcosa in mente a quanto pare. E inoltre gli sembra di aver già sentito parlare di un Paul, mentre era con uso padre. Ma sapeva ancora poco su di lui, e non poteva identificarlo, ancora. Ma forse ci sarebbe riuscito, prima o poi. Di Veela sa ancora poco, ma sembra a prima vista essere implicata in cose troppo più grandi di lei. E' una corrieria, per quanto abile a sopravvivere, e non è abituata a sparatorie e liti tra bande. Mike l'ha riconosciuto ormai. E' un poliziotto, anche se non ricorda la carica. Forse ora è tenente, forse qualcosa in più o in meno. Ma non è quello l'importante. La cosa importante è che era stato un agente SWAT. E questo può essere un bene o un male, ma fino a che il poliziotto non lo riconosce non c'è da preoccuparsi. Il loro viaggio continua, diretti fuori città; passano l'uscita dagli squallidi livelli inferiori, continuano qualche minuto e prendono una strada che porta velocemente fuori città, una sorta di autostrada. Paul convince Sheila ad abbassare la pistola, e Mike si rilassa un po' alla guida. Si, in effetti dev'essere fastidioso guidare con una Sword of Avalon puntata alla testa! pensa Eliah. Veela si è messa comoda sul sedile, conscia di non poter far niente ora, anche se un po' innervosita dalla nuova situazione. Sembra ansiosa. Il viaggio prosegue velocemente, mentre Paul spiega che il loro obiettivo è un boschetto, ormai abbastanza spoglio anche, in cui troverà alcuni suoi "amici". Mentre lo dice non sembra troppo convinto di come andranno le cose, Eliah lo capisce dalla sua espressione, ma non cambia nulla. Mike continua a chiedere qualche spiegazione, ma Paul si limita a dire che tra poco tutti capiranno. Eliah si guarda indietro. La strada corre dietro di loro, liscia e sinuosa come un serpente; non si nota anima viva per miglia...sono soli...o forse...un bagliore! Per un attimo il ragazzo scorge un riflesso sulla strada, qualcosa di metallico in movimento, e poi scompare. Non ne è certo, ma crede che qualcuno li stia seguendo. Ma resta a distanza. Non sarebbe difficile raggiungerli, volendo, visto che Mike non sta correndo eccessivamente forte. Ma non nota altro. Dopo un'ora di viaggio escono dall'autostrada, prendono una laterale stretta e tortuosa, e si dirigono verso un boschetto, a una decina di chilometri di distanza; una mezzoretta buona per raggiungerla, viste le condizioni della strada. Ma paul dice che è meglio percorrere quella strada, per non destare sospetti pericolosi. Eliah si guarda ancora indietro, e in lontananza vede un po' di polvere alzarsi, per qualche secondo, e poi più niente. Veela lo osserva, e guarda dietro. Ma è tardi e la ragazza non vede nulla. Su guardano, gli occhi della ragazza che vanno a interrogare Eliah, e lui si volta, facendo spallucce. Il viaggio è quasi finito, il boschetto è vicino e Paul fa fermare la macchina a circa cinquecento metri dagli alberi. Scendono tutti, le armi in mano, per chi le ha. Eliah si mette dietro a Mike, per proteggersi da eventuali sorprese e per non farsi guardare troppo dal sospettoso poliziotto. Poi una voce li sorprende da dietro: "E cosi sei venuto a trovarci eh, Paul?",la voce è metallica, segno di un sintetizzatore vocale non troppo recente. Istintivamente si voltano, per guardare l'interlocutore ma la voce li ferma: "NO FERMI! Non voltatevi o vi buco. Solo paul e Shiela possono farlo. E devono anche dirmi che siete, e sperate che la spiegazione mi piaccia..." Lascia morire la frase in un silenzio carico di significato, mentre mike stringe la pistola più forte; Eliah vede le nocche delle sue mani sbiancare dallo sforzo e dalla tensione. Forse non è stata una buona scelta quella di mettermi dietro a lui.. "E non fate mosse avventate. Non sono il solo a tenervi sotto tiro..." Paul si gira con un sorriso, mentre Sheila ha un espressione più dura e severa. "Ciao, Tom, sempre prudente noto..." lascio morire qua per ora..fatemi sapere se volete preseguire voi, altrimenti vado avanti io, anche se mi servono indicazioni se avete già delle idee..
  5. Wolf

    La nostra storia...

    Erano nei guai! Non erano riusciti ad andarsene in fretta, la magia che non funzionava per un qualche motivo a loro sconosciuto. E chissà quante magie avrebbero funzionato ora? Forse erano nei guai seri. Ariaston era andato in avanscoperta. Aveva seguito il nutrito gruppo di demoni, fino a trovare con loro il passaggio aperto con il loro piano. Naturalmente era riuscito a non farsi notare da nessuno, aiutato dal suo amuleto e dalla sua abilità. Ma c'era anche qualcos'altro. Il pugnale era caldo come mai prima era stato, se non in combattimento, e gli donava una grande energia, un grande forza che lo aiutava ad andare avanti. Ma chissà cosa sarebbe successo quando fosse tornato nel suo piano, e il pugnale avesse smesso di rigenerarlo con il suo potere? Non era il momento di pensarci, non ora! Sorpassò l'ultimo masso, girò l'angolo e si ritrovò alle spalle dei suoi compagni. "L'ho trovato!" disse, cogliendoli di sorpresa e spaventando la bimba che emise un breve urletto di paura. "Il portale per il nostro piano sembra essere la meta di tutti i demoni qua attorno, come avevamo immaginato, e non è neanche difficile raggiungerlo. Ma alcuni demoni si sono fermati alla sua entrata. All'inizio pensavo fossero guardie, ma poi ho pensato che le guardie in questo piano non servono a niente. Non devono impedire a nessuno di andare di la, al massimo devono impedire che qualcuno entri in questo piano; quindi credo che stiano aspettando qualcosa. Ma il problema non è questo. E' che all'entrata del portale c'è una figura ammantata, che mi ricorda quel pazzoide che fa attaccato il villaggio. Un lich se non sbaglio. E quindi non è affrontabile a cuor leggero, e magari anche senza magia. Dobbiamo aspettare, andare li vicino e vedere che succede. Se si libera l'entrata noi ci fiondiamo dentro." Fece una breve pausa, per dare tempo ai compagni di considerare la situazione, e per pensare lui stesso. Poco dopo Sturmir parlò:" non ho capito perchè la mia magia non ha funzionato, ma non so se le altre che conosco funzioneranno. Potrei provare a lancialre, ma rischierei di stancarmi e di attirare l'attenzione. Quindi non so quanto utile sarò, ma farò quello che posso". Impugnò il suo pugnale, e si rialzò puntando i piedi a terra, deciso e piantato come solo un nano può essere. Perenor lo osservò e si alzò anche lui:"Andiamo. Guidaci fino all'entrata, e poi decideremo cosa fare." La piccola Alathariel li guardò tutti, con aria incuriosita, e poi si accodò a loro, seguita da Entreri. La ragazzina aveva ancora male al collo per la stretta del demone, ma non sembrava aver paura. La compagnia in cui era la tranquillizzava, nonostante la situazione. Si mossero, silenziosi, seguando il quasi invisibile elfo, come delle ombre..
  6. good...dunque..direi ke per me puoi andare avanti tu, perchè io nn ho tempo fino a stasera dopo le 23, ma dovrei inviarti via mp dei dettagli..na cosa che ho in testa..però nn ho molto tempo neanche per far quello..
  7. azz, nn avevo visto il post e ho postato..cmq so che daermon sta per inventarsi qualcosa, e forse è meglio se lo senti..cmq ora arriva il mio mp..
  8. Sono riuscito a calmarli. Quel pensiero sta attraversando la mente di Eliah, come un treno impazzito che passa suonando forte e a lungo. Ascolta attentamente l'uomo che parla, e nel frattempo si guarda in giro, cercando dettagli del luogo, che ricordava, e nota che molte delle cose che dice l'uomo sono vere. Le porte sono tutte rotte a livello della serratura, e molti dettagli non corrispondono a quelli di un casino creato da un pazzo scatenato, o da un mutante. Troppo ben fatto il lavoro, anche se poi è stato coperto con una finta pazia. L'uomo finisce di parlare, tende la mano alla ragazza scusandosi e cercando di convinverli ad andarsere da qua prima di farsi male. Eliah sa che Veela non se ne andrà senza prima essersi vendicata. Pensa che + stupida, che ora che ce l'ha davanti dovrebbe cercare di rimediare alla perdita della bici, di venirne fuori, non di buttarsi in un altro casino che forse risulterebbe più grande di lei. Suo padre diceva sempre "se qualcuno ti ruba la moto, tu ruba la casa e la famiglia a lui..". Con questo intendeva dire che era inutile accanirsi contro di lui, e perdere comuque la moto, ma che bisognava invece cercare di rimediare, e possibilmente di guadagnarci anche. «Interessante storia, signori. Ora che ne dite di mettere tutti le mani in alto e di spiegarmi cosa succede?» La voce arriva da dietro. Eliah si volta, e vede un uomo sulla porta. E' un poliziotto! Cavolo!Se mi riconosce sono finito, se non lo sono comunque.. La paura attanaglia lo stomaco del ragazzo, conscio del rischio che sta correndo. Alza le mani lentamente, e le appoggia sulla testa, quasi a volersi coprire il volto, mentre sposta lo sguardo sui piedi del poliziotto. Però..io questo l'ho già visto...chi può essere?? pensa Eliah, pensa...se lo hai già visto ti ricordi chi è! Ricorda gli insegnamenti di papà: ti ha insegnato a riconoscere la gente dai movimenti inconsci, dai tic e dalle movenze..osservalo Eliah, osservalo senza farti notare Il pensiero attraversa la mente di Eliah, mentre cautamente alza un po' gli occhi per osservare l'uomo che si trova di fronte...
  9. si beh, vero, visto che al max se se ne sente l'esigenza ci vuole poco a crearlo...ma pensavo anche al fatto che si sta pensando di partire con altre storie anche, e allora diventerebbe complicato..ma quella in effetti è una cosa che si può decidere più avanti, a tempo debito..nn cambia bulla
  10. Si sono d'accordo a spostarli: Wolf Joram Rosebringer Strikeiron daermon Gigared No, non sono d'accordo a spostarli: ho uppato attendendo altre "votazioni"..direi che si può aspettare fino a venerdi per le altre, e poi in base al risultato comunico ad AZA cosa fare die post..e già che ci siete, indicate anche accanto al nome se vi vanno bene i nomi pensati, e il fatto che si crei un altro topic di supporto per cyberpunk...tnk
  11. ah wow, capito...allora sarà divertente..vedremo che succede..
  12. ok..nn ho capito in ke senso malignamente..per il resto, ora siamo nelle mani di daermon..ma possono succedere tante cose
  13. Wolf

    La nostra storia...

    "Il problema non è decidere se ritrovare il kender o meno. Credo che tutti siamo d'accordo nel voler ritrovare tanto lui quanto gli altri membri del gruppo. O almeno io lo voglio! Voglio capire cosa voleva significare quella profezia!" Gli occhi di Ariaston erano decisi, nell'affermare la sua scelta. "Il problema è sapere se il kender si trova in questo..come l'hai chiamato? ah si:piano. Potrebbe essere dove eravamo noi prima, dove siamo ora o chissà in quanti altri posti ancora. Quindi prima bisogna individuarlo, e poi spostarsi in modo da ritrovarlo, se ne siamo in grado. Che ne dite, maghetti, sapete farlo???" Il suo sguardo correva da un volto all'altro, con tono di sfida divertita...
  14. ok fatto..ora dovrebbe andare meglio..Sheila ha un ginocchio ammaccato, Veela le braccia ammaccate. Vediamo che fai tu ora, tenendo conto che c'è lo sbirro fuori..
  15. D'OH!!!! ](*,) #-o azz mi sono confuso..ora correggo...
  16. ok scusate per il ritardo...ieri Mirabilandia mi ha rubato la giornata.. Questa ragazza è migliore di quanto pensassi. Eliah è stupito! Quella ragazza ha appena ammazzato un mutante come se fosse un gioco da ragazzi. E per fortuna che l'altro era scappato, altrimenti ora sarebbe nelle stesse condizioni. Eliah aveva osservato tutto con precisione, con la accuratezza che suo padre gli aveva insegnato ad utilizzare nell'osservare le persone che lo circondavano. La ragazza era molto agile, veloce, decisa ed esperta in quello che faceva. E' una corriera, pensò,E' normale che ci sappia fare nei bassifondi. Ma questo era più di quanto si era aspettato. Ed era un bene. Era sempre utile avere un amica del genere. Ora sono quasi arrivati al TATOOine. Eliah l'ha guidata velocemente fino a la, senza sbagliare strada; è li, poco distante da dove sono loro, ma qualcosa non convince ne Eliah, ne Veela. Avanzano ancora, lentamente e prudentemente; arrivano davanti all'entrata, o ciò che ne resta di essa, e capiscono cosa non li convince! Il posto è distrutto, la porta abbattuta, il bancone d'entrata divelto da colpi robusti. Strumenti per tatuaggi dappertutto, foto, aghi, disegni. "Ma che cazzo è successo qui?" La voce di Veela lo stupisce; si aspetta il silenzio più assoluto, e che cazzo! Non sanno cosa li aspetta, ed è meglio essere prudenti finchè non si è sicuri di essere tranquilli. "Shhhh!" L'apostrofa lui, con un dito sulle labbra. Gli fa cenno di rimanere dov'è, e inizia a guardarsi in giro. Guarda a terra, in cerca di qualcosa che gli faccia capire. Osserva in giro, sul pavimento, alle pareti, e poi nota! C'è un impronta a terra. Ha piovuto fino a poche ore prima, e le scarpe ancora si bagnano camminando per terra. E ci sono alcune tracce, leggere, ma recenti. Qualcuno è stato la da poco, forse quello che ha causato questo disastro. Anzi no. Sembrano poche impronte, al massimo due o tre, e in cosi poca gente è difficile fare questo disastro. Lo indica con le dita a Veela, anche se non è ancora certo che se ne siano andate queste persone. La ragazza capisce ed entra lentamente, con la pistola in mano, guardandosi in giro. Gli sguardi corrono dalle pareti, agli strumenti a terra, al bancone distrutto, alla porticina che c'è dietro di essa. Si guardano un attimo, e poi Veela fa cenno al ragazzo di voler andare a vedere dentro alla porta. Eliah la osserva un attimo, e poi con un cenno della testa annuisce, indicando di volerla seguire. S'incamminano lentamente, e poi un rumore li mette all'erta. Eliah, dimostrando riflessi pronti, si abbassa immediatamente sulle gambe, piegandole in modo da poter scattare velocemente, mentre Veela si sposta sulla parete di sinistra, di fianco alla porta, silenziosa e agile in mezzo ai detriti. Qualcosa è caduto, in una stanza dentro a quella porticina, e non è caduto da solo! Eliah si sposta dietro al bancone, raccoglie un pezzo di legno staccatosi, lungo una trentina di centimentri, appuntito. Lo sa che è un'arma da poco, ma meglio che niente. Veela controlla brevemente l'arma, e poi si muove verso la porta, attenta ad ogni movimento. Fa due passi, e poi qualcosa vola fuori dal buco, a mezzaria; la ragazza sposta velocemente la pistola a seguire l'oggetto volante, seguendolo per qualche metro, e poi la riporta di scatto alla posizione precedente. Era un trucco, stupida! pensa. E difatti è cosi. Mentre le sue braccia si muovono verso l'entrata della stanza dietro al bancone, una figura ne fuoriesce, fermandole con decisione prima che possano mirarla. La figura colpisce con forza i polsi della ragazza, costringendola ad abbandonare la presa sulla pistola, e poi un braccio si muove, dall'alto verso il basso, il calcio della pistola mosso a colpire Veela alla tempia; ma la ragazza è pronta, esperta nei combattimenti corpo a corpo, e si abbassa d'istinto, colpendo con con un calcio il ginocchio della figura di fronte a se. La gamba si piega, evitando di rompersi, guidata dall'esperienza dell'avversario! La figura ricade proprio su quel ginocchio, un leggero urletto di dolore esce dalla sua bocca, con voce femminile, e il braccio con la pistola riparte da destra verso sinistra a voler colpire il volto di Veela, mentre l'altro braccio para un destro diretto al suo naso. I due colpi non sortiscono effetti, quello dell'aggressore parato dal braccio sinistro di Veela. Poi l'avversaria della giovane corriera fa un balzo indietro, rialzandosi, e poi saetta in avanti, con un calcio della gamba destra diretto al fianco della ragazza. E' veloce ed esperta, pronta a reagire alle situazioni difficili. Veela para il colpo le braccia, ma è più violento di quanto si aspettasse, e la sbalza di lato, verso la sua destra, mentre il dolore gli intorpidisce leggermente gli avambracci. Ma anche Veela è pronta. Nell'essere sbalzata di lato sfrutta la spinta del colpo, e si lancia verso la pistola caduta, per impugnarla. E ce la fa! La afferra, con la mano destra, mentre con la sinistra si aggancia ad un pezzo del bancone per girarsi velocemente, dimentica del leggero intorpidimento causato dal colpo. Si volta, ancora distesa a terra sulla schiena, punta la pistola e si ferma. Anche l'altra ragazza la sta mirando, al volto. Si fissano negli occhi, entrambe decise a non arrendersi, le armi sicuramente abbastanza potenti a distruggere i rispettivi crani. Il resipro è calmo e controllato in entrambe, sicure di ciò che stanno per fare. Passano una trentina di secondi, silenziosi e tesi. Poi un altra figura esce dalla porta, distraendo per un solo istante Veela che l'aveva già sentita arrivare. E' un uomo, robusto, con una pistola di grosso calibro in mano. L'andatura di quel tipo le ricorda qualcosa, ma ora non ha il tempo di pensarci. L'arma si alza, a puntare il volto della ragazza distesa a terra. La osserva qualche istante, Veela improvvisamente conscia di essere comunque morta, anche se porterà qualcuno con se all'inferno. Ma chi sono questi due? Non sono semplici mutanti o ladri, ma gente esperta. Sa combattere la ragazza, e quello ha una pistola che non ho mai visto! Che vogliono?? devo giocare d'astuzia! Sta per aprire bocca per dire qualcosa, quanto Eliah si alza. Si era dimenticata della sua presenza, nella foga del combattimento. "Ehi! Vogliamo ammazzarci tutti?" Dice il sedicenne, con quegli occhi azzurri e attenti che fissano l'uomo. "Non mi sembra il caso, su. E voi non siete qui ne per combattere ne per ammazzare il primo che passa, se non sbaglio. Siete armati di tutto punto, anche troppo bene per poter essere semplici schizzati. E dalla nostra posso dire che io ho sedici anni, e come unica arma questo bastone," dice lanciando il pezzo di legno qualche metro alla sua destra. "e lei non è qui per uccidere ma per cercare.Abbassate le armi e parliamoci, forza!" I due lo osservano, consci che il discorso non è stupido. Spostano lo sguardo su Veela, e poi l'uomo abbassa l'arma. Dopo qualche istante anche Veela sposta le dita dal grilletto, rilassando i muscoli e allora l'altra ragazza, con un movimento veloce ripone l'arma nella sua fondina. Si avvicina a Veela e gli porge la mano, per aiutarla ad alzarzi. Veela la osserva per un attimo, e poi con un balzo agile si rialza, già pronta a muoversi. "Grazie lo stesso.." le dice. Il momento è teso, Eliah se ne rende conto, e va smorzato. "Io sono Eliah. E credo che tu abbia appena trovato chi cercavi.." dice con un sorriso rivolgendosi a Veela, e guardando poi l'uomo! Veela spalanca gli occhi, osserva l'uomo, e un espressione arrabbiata e tesa ricopre il suo volto! post lungo, ma spero piaccia...e con questo sono SEMIDIVINITA'!!!! \:D/
  17. tra un paio d'ore forse riesco a postare qlcs...altrimenti stasera attorno a mezzanotte...ho una sorpresa...
  18. ok ok..dopo arrivo...ora ho un idea!!!
  19. ok...ora però nn ho tempo..devo lavorare se no mi tagliano la gola, perchè ho postato sul fantasy..ma stasera dovrei riuscire a postare..a dopo
  20. Wolf

    La nostra storia...

    Perenor guardò ancora un istante l'elfo, appena distratto dall'arrivo del nano; poi capì che in quel momento non avrebbe cavato parole dalla bocca del guerriero, allora sospirò, impose leggermente le mani sul suo corpo, per guarirlo delle leggere ferite che nuovamente lo ricoprivano. E questa volta non sentì quella fastidiosa sensazione, come se non riuscisse a controllare la sua magia, mentre curava l'elfo. Era successo qualche ora (giorno?) prima, mentre lo curava dopo la battaglia. Aveva avuto come l'impressione che la sua magia gli venisse rubata, che fruisse nel corpo dell'elfo con maggiore vigore del previsto, con maggiore foga, senza che lui potesse controllarla. Quella volta si era ritrovato ansante, l'elfo guarito quasi completamente, e lui prosciugato di molte più energie di quanto volesse. E poi i tatuaggi dell'elfo avevano smesso di pulsare, e lui aveva dormito per qualche ora. Ma questa volta no. Era riuscito a controllarla perfettamente, e niente di anormale era avvenuto. "Grazie mille, mi sento meglio ora.." disse Ariaston. Perenor si sedette, pensò qualche istante e poi li guardò. "Non lo so. Non so dove siamo." Le parole uscirono dalle sue labbra come sputate, con disgusto. Non era contento di essere li, senza sapere come. "Credo che l'unica cosa che possiamo fare sia "uscire" da qui, anche se non so se siamo dentro a qualcosa. Servirebbe un po' di luce per capirsi meglio. Comunque, direi di muoverci da qua e di cercare di capire ove siamo. E poi decideremo il da farsi. A quanto pare siamo noi tre e la piccola Alathariel...svegliamola e andiamo." Sturmir si guardò attorno un po' dubbioso, stupito, poi si avvicinò alla piccola, la sveglio dolcemente, per quanto dolce può essere un nano, e la tranquillizzò. "Stiamo tutti bene, grazie a Perenor. Ma ora dobbiamo andare." le disse " Seguici, e stai tra Perenor e Ariaston, mentre io faccio strada." Si girò verso gli altri due e disse. "Si farò io strada. Sono nano e vedo abbastanza bene al buio, e all'occorrenza posso fare anche un po' di luce." Tutti erano d'accordo e si incamminarono. Stavano camminando su un fondo pietroso, e il nano li guidava bene, abbastanza silenziosi, indicando loro sporgenze pericolose e asperità del terreno. Camminarono per un ora, e poi arrivarono in un altro luogo, leggermente illuminato da un cielo buio, ma che lasciava trasparire un debole bagliore, forse non del sole, ma di un qualche fuoco lontano. Non avevano mai visto luoghi del genere, ma non gli piacevano. Ariaston toccò il pugnale, per assicurarsi della sua presenza, ancora disgustato dal suo ultimo utilizzo, ma conscio che se fosse servito lo avrebbe riutilizzato. Ed era caldo. Non era mai stato caldo, tranne per le poche ora dopo i combattimenti; ma ora era passato molto tempo e si aspettava di trovarlo freddo, come al solito. Invece era tiepido, forse anche pulsante di calore. Ora anche gli altri ci vedevano un po', o almeno Ariaston e Alathariel, con la loro vista da elfi, riuscivano a vedere qualcosa. Si fermarono per qualche istante, guardandosi attorno, per capire dove si trovassero. Ariaston si spostò leggermente a sinistra, per vedere meglio, guardò in lontananza, cercando di riconoscere qualche luogo, qualche segno familiare. Un immagine gli balenò violentemente davanti agli occhi, di un luogo tetro e pietroso, e di sangue che gocciolava, dall'alto verso i suoi occhi. E un corno. Poi tornò al presesente, risvegliato dalla voce soffocata di Alathariel, che si emetteva un verso gutturale mentre con i piedi scalciava il terreno, mentre si allontanava. L'elfo si girò rapidamente verso si lei, accusandosi di stupidaggine per non averla tenuta d'occhio, e vide una creatura bassa e tarchiata, tutta scura, che trascinava via la ragazzina afferrata al collo, con un unico braccio robusto e muscoloso. L'elfo scattò velocemente verso la creatura, abbastanza più rapido sia del nano che del mostro. L'essere si girò a guardarlo, stupito, con occhi rossi come il fuoco, che risplendevano nell'oscurità eterna. Scattò più velocemente avanti, trascinando sempre con se la ragazzina, tentando di scappare dall'elfo che già impugnava l'affilata daga. Ma non fu sufficientemente veloce. Il guerriero gli fu addoso e colpi velocemente una volta, due volte, tre volte, il braccio squamoso e robusto, bene attento a non ferire l'elfa. Squarci profondi si aprirono nel braccio, che allentò la presa e la lascio, tentando di alleggerirsi per la fuga, mentre già i tagli cominciavano a richiudersi. Ariaston spostò la mano verso il bianco pugnale che aveva al fianco, percependo il tepore di molto più alto rispetto a qualche minuto prima, pronto ad afferrarlo e a squartare la creatura tenebrosa, e ad assaporare tutta l'energia che il pugnale donava, e anche il dolore. Ma qualcosa scaturì dalle sue spalle, sorpassandolo e illuminando leggermente la zona, mentre un fulmine colpiva letalmente la bestia, incenerendola. Ariaston si girò e notò il nano, con le mani tese di fronte a se, ancora circaondate dal potere della magia. La bambina era a terra, con le mani alla gola, mentre riprendeva fiato. L'elfo notò solo allora i tatuaggi alle sue tempie illuminati, lampeggianti. Li aveva anche prima in effetti, ma l'elfo non ci aveva fatto caso, impegnato com'era a colpire la creatura. Lampeggiarono ancora per qualche minuto, fino a quando Perenor non le appoggiò una mano sulla testa, sorridendole e dicendole: "Va tutto bene piccola..zio Sturmir ti ha salvata ancora!". Il chierico la sollevò in piedi, assicurandosi che le sue condizioni fisiche fossero in regola, e facendo l'occhilino a Ariaston, che sorrise leggermente.. E in quel momento, da qualche altra parte, anche altri due tatuaggi si illuminarono, su delle spalle esili ma robuste, senza alcun motivo, e la paura colse all'improvviso una giovane guerriera, mentre il respiro le mancava e il panico la pervadeva per qualche minuto...qualche immagine di oscurità e terrore la percorsero, la spada leggermente luminescente nel fodero... Ariaston aspettò che Alathariel rispondesse con un sorriso al chierico, poi li guardò e disse: "Siamo in un brutto posto temo. Troveremo demoni come questo e forse anche peggiori, nel nostro cammino; lo capisco dal mio pugnale, caldo come non mai prima d'ora. Occorre che voi due esperti di magia capiate cos'è successo.." La voce dell'elfo tradiva tutta la sua preoccupazione, ma anche la sua voglia di vivere, anche di fronte al pericolo più imminente... OT mi sono inventato questa cosa Joram, e spero vada bene..,gestiscila come vuoi ora..e voi due, nano e umano: inventatevi qualcosa per uscirne vivi!!! /OT
  21. arrivo eh!!! dopo posto il nostro arrivo.. se strike nn è già al lavoro.. ops,apputno...nn avevo letto il tuo post strike...fai tu o faccio io?
  22. uppo...dite la vostra su!!!!
  23. Wolf

    La nostra storia...

    io nel pom avrò 2 min credo...ora ciao
  24. Allora, come si è parlato nel topic Suggerimento per la sezione Racconti, posto qui un "sondaggio" per sapere se tutti siamo d'accordo a spostare i due topic delle nostre storie nella sezione Racconti. Assieme ai topic La nostra storia e La nostra storia ---> cyberpunk <---- verrà spostato anche il topic La nostra storia supporto hardware (questo..) con la possibilità che ne venga creato uno simile per cyberpunk (La nostra storia supporto harware ---> cyberpunk<---). Verranno aggiunti altri due topic chiamati La nostra storia:Leggila! e La nostra storia ---> cyberpunk <---:Leggila! che raccoglieranno le storie complete, prive di commenti, e sotto forma di testo unico e completo, al massimo suddiciso in vari capitoli. Queste storie saranno frutto del lavoro di Kordian per il fantasy, e di Joram per il cyberpunk, o di chi altro volesse collaborare al lavoro.E naturalmente i nomi di queste ultime due sezioni sono da decidere, per ora quella che vedete è la mia proposta. Spero di essere stato abbastanza chiaro, al max si chiede. Dunque: Si sono d'accordo a spostarli: Wolf No, non sono d'accordo a spostarli:
  25. Wolf

    La nostra storia...

    azz...peccato..intanto andiamo avanti come possiamo, e aspettiamo ansiosi il suo ritorno..
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