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Wolf

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti pubblicati da Wolf

  1. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT a me si è rotto il PC a casa e nn so quanto mi ci vorrà x sistemare..spero poco..quindi posto solo da lavoro e pochetto..ma arrivo eh! ho in mente una bella cosa.. /OT
  2. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT tanto equilibrati nn siamo, se il lich nn si fa vivo..resta solo Gigared..ma ho in mente una cosa..cmq d'ora in poi direi di cercare di regolarsi un po', nn aggiungere poteri assurdi ai pg, lasciarli "terrestri" per cosi dire..sarebbe anche da scrivere un breve bg dei pg da inviare a un moderatore, x cosi dire, che cosi può controllare ke nn ci si improvvisi dei per necessità ...oppure basta fidarsi di noi..l'ho buttata la.. /OT
  3. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT si in effetti siamo messi tutti benino...nessuno si è regolato gran che..ma basta mettersi contro avversari altrettanto seri e storie divertenti..tu se vuoi manzo puoi fare il pezzo di narrazione del kender ke parla con Ariaston..se hai tempo.. /OT
  4. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT possiamo muoverci di poco ora, fino ad arrivare quasi fuori, dopodichè bisogna aspettare il post di Gigared, per non fregarlo senza che lui possa fare niente .Credo che possa postare o a mezzogiorno o stasera sulle 18... /OT
  5. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT uhm scusa Ruttalisk ma ti correggo due cose: sono un elfo normale, ma con i capelli neri e gli occhi verde brillante.Mani senza colore..nn un elfo scuro. e a portare la ragazza nella locanda è stato Perenor, umano chierico...per il resto tutto ok... /OT
  6. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Trebor non fece azioni avventate. Si accorse quasi subito che la ragazza stava male, ma non per colpa dell'elfo. La osservò attentamente e poi borbottò qualcosa in direzione dell'elfo (forse grazie?). Ariaston osservò a sua volta la ragazza, rilassandosi e provando forse un po' di dispiacere per il mancato scontro, in cerca come sempre di nuove sfide. E si accorse dell'elfetta che, come tutti ormai, stava osservando la spalla della guerriera, dove era il tatuaggio che nessuno conosceva, illuminata da una strana luminescenza. E forse anche la spada lo era. Ma non fece a tempo a capire che cosa fosse quella luce, perchè il paladino sollevò con forza la giovane guerriera e la portò dentro alla locanda, affermando che la sarebbero stati al sicuro, per non si sa quale motivo. L'elfa lo segui in fretta, mentre si faceva strada verso l'entrata dell'edificio, tra le parole del kender e gli sguardi del nano. Ariaston decise che anche lui stanotte sarebbe rimasto con loro, nella stanza principale. Non aveva bisogno di dormire molto, come tutti gli elfi e una guardia vigile sarebbe stata utile questa notte. Ancora strane cose si agitavano la fuori, nel buio e nell'ombra. Non ne era certo e non aveva visto nulla, ma un senso di inquitudine lo avvolgeva. Entrarono nella locanda, e mentre il chierico si impegnava per far riprendere Aixela, l'elfo prese da parte il Kender (tenendo le mani sulle sue due armi e la testa lontana dalle sue mani del kender per evitare di "perdere" qualcosa...): " cosa è successo qua da quando sono uscito? come mai sei vestito da viaggio?? immagino che stavi per andartene, ma mi piacerebbe sapere se perchè sei stanco della loro compagnia o se c'è qualche motivo in particolare. Però ti dico una cosa, prima che tu inizi a sommergermi di parole: ti dò cinque minuti di tempo per dirmi tutto su questa storia, poi deciderò se tagliarti la lingua o meno..non ho intenzione di stare sveglio tutta notte a sentire le tue divagazioni sul tema!" Disse tutto ciò con decisione, e nonostante la voce dolce il tono riuscì a essere abbastanza serio e convincente..e attese la risposta con timore, mentre con la coda dell'occhio teneva d'occhio ciò che accadeva all'umana e ciò che faceva l'altro umano dalla strana spada... OT e ora a te Manzo...temo, temo molto la risposta del kender..speriamo di non aver fatto un errore, ma dovevo sapere in qualche modo la profezia... /OT
  7. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    La ragazza aveva iniziato a parlare, come per sfogo sembrava. La sua voce tradì, nel raccontare, una tensione e una rabbia trattenuta da tempo. Raccontò del suo crimine, anche se crimine non era. O almeno non da come lo aveva raccontato lei. Ariaston trovò la storia molto interessante. Quell'arma aveva qualcosa di speciale, e non era solo perchè era stata forgiata da lei. Era veramente un arma perfetta, ed era intenzionato a scoprire il perchè. E voleva anche aiutare la ragazza. Non aveva mai sopportato quei grandi ordini pomposi degli umani, pieni di regole e di decisioni che andavano bene solo a loro. Ma per ora non gliel'avrebbe detto. Voleva sapere altro prima di dare fiducia. Stava per rispondere qualcosa alla giovane guerriera, quando questa trasalì, barcollò un attimo, e poi cadde verso terra svenuta. Ariaston d'istinto scattò e l'afferrò al volo, evitando che cadesse a terra di volto. Era leggera e non ebbe difficolta a trattenerla. La ragazza tra le sue braccia gli riportò alla mente vecchi episodi, strani ricordi che da tempo non rievocava e che gli procurarono del dolore. Già una volta aveva stretto una ragazza svenuta tra le sue braccia, sua sorella. La sentì stranamente affine, senza motivo logico o connessione. La sollevò tra le braccia, e per un attimo la tentazione di provare la spada lo distrasse. Poi tornò in se e si disse che ci sarebbe stata occasione; non era un ladro. E questa volta la ragazza tra le sue braccia avrebbe fatto una sorte diversa. In men che non si dica si stava dirigendo verso la locanda con la ragazza tra le braccia, il passo rapido e sicuro e la mente tesa a esplorare la piazza e i suoi rumori. Sapeva che la presenza che avevano avvertito era ancora li, da qualche parte, e che forse li aveva già visti, ma non aveva il tempo per preoccuparsene. Notò il kender ke rientrava nella porta, e urlava qualcosa; sentì la sua voce ma non riuscì a comprendere le sue parole. "Ehi voi, nella locanda. Uscite ad aiutarmi. La guerriera c'ha qualcosa, e mi serve qualcuno che la faccia rinvenire." urlò a gran voce nel dirigersi alla costruzione. Poco più in la una casa chiuse meglio i battenti della porta; quel posto non era ancora una città morta e si stava facendo notte. Velocemente uscirono dalla stanza il guerriero amico di Aixela, il nano e l'umano vestito da chierico. Capì subito che il guerriero di nome Trebor avrebbe dato dei problemi a vederli cosi, con lei svenuta tra le sue braccia, e velocemente la adagiò a terra, spostando la mano sulla daga all'interno del mantello. Trebor si stava già avvicinando a gran passi, accompagnato dal chierico e dal nano, mentre il kender già iniziava a proferire un fiume di parole con l'altro umano di fianco. L'altro umano. Era dunque tornato. Non l'aveva più visto e ora era di nuovo tra loro. La questione non gli piaceva. "Stavamo parlando e la ragazza è svenuta; fatela riprendere, voglio sapere cosa ha sentito." disse cercando di usare il tono più convincente che possedesse, aiutato dal miele della sua voce. Ma l'umano continuava ad avvicinarsi con un aria severa e decisa in volto, e Ariaston scaldò l'impugnatura del suo pugnale nella mano sinistra, mentre il dolce gusto del pericolo gli invadeva la bocca...
  8. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT no nn ho capito nulla delle statue..e nn so chi è Fizban, se è in qualche modo correlato.. però credo di aver decifrato abbastanza la profezia... /OT
  9. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT dico fica! good...qualcosa di nuovo..ora c'è da interpretarla e dare una scossa al tutto..qualcosa ho capito, ma bisogna sfruttarla... /OT
  10. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    L'umana misteriosa lo metteva un po' a disagio. Si era spogliata una spalla per mostrare due strani tatuaggi (o forse non erano tatuaggi? sembravano cosi naturali..), e un attimo dopo si era girata arrossendo. Se si comporta sempre cosi con tutti gli uomini rischia parecchio, la guerriera..., pensò Ariaston, divertito. Ma poi tornò in se, e considerò la situazione, in silenzio. L'umana sapeva il suo nome, anche se lui non lo aveva mai rivelato. E diceva di non sapere perchè. Questo lo metteva un po' in allarme, non si fidava di lei, anche se sembrava sincera. Ma aveva imparato a non fidarsi delle donne. Non più. «Sembri confusa ragazza mia. Sai molte cose, ma non sai perchè. E' vero, mi chiamo Ariaston. E tu Aixela, se non ho sentito male prima. Senti, non mi piace stare qua allo scoperto; non mi sento a mio agio, come dire. E poi il tuo amicone si starà preoccupando, non vedendoti. E se ci vede qua per sbaglio mi sa che ci sarà da divertirsi. E resta sempre il problema di quel "qualcosa" nella piazza. Spostiamoci sul fianco di quella casa, dove potremmo controllare meglio la situazione.» E cosi dicendo si avviò verso il lato della casa sul lato opposto della locanda, all'inizio della piazza. La ragazza lo segui, ma Ariaston non riuscì a capire se con riluttanza o tranquillità. Quella ragazza, cosi confusa su se stessa e sulle cose, sembrava molto sicura di se quando ci poteva essere del pericolo. O forse era semplicemente incosciente. «E cosi io dovrei poterti aiutare? E a far che? A capire cosa sai? O cosa sei?» Si appoggiò alla casa, con i sensi all'erta come sempre e lentamente si sedette a terra, con i palmi delle mani a toccare il suolo. «E chi ti dice che voglia aiutarti?Per ora, a parte la tua spada, non sembri avere null'altro d'interessante, o per lo meno che non abbiano anche altre donne.» Mentre diceva ciò lanciò un'occhiata d'intesa, divertito. La ragazza non sembrò apprezzare la battuta. Tornò serio, e riprese, con la melodiosa voce che empiva l'aria e il candido sorriso che rifletteva il sole: «Ah no, dimenticavo i tatuaggi sulle spalle. Ma per quello che ne so io potrebbero essere semplici disegni, come ce ne sono tanti. A questo punto diventa interessante solo l'elfetta.» Guardò con attenzione l'umana per capire cosa pensasse...e la sua mente corse ai tatuaggi che lui stesso aveva sulle mani...
  11. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Stolto! Nel prestare la più completa attenzione alla catena e alla presenza che aveva percepito dietro di se, non si era curato di ciò che lo aspettava. Appoggiata all'albero c'era l'umana, e sembrava attenderlo. Ariaston rallentò, si fermò e osservò l'umana; la scia magica alle sue spalle aleggiava ancora nell'aria, e se qualcuno si fosse avvicinato lo avrebbe probabilmente notato, quindi si concentrò su di lei. «Non so perché mi trovo qui. Non so perché sono uscita dalla taverna di corsa, mandando Trebor a vedere chi si nascondesse in cucina per distrarlo. Non so perché ho corso così tanto. Non so chi sei tu.» «Ma ho intenzione di scoprirlo.» Appena la mano dell'umana si spostò sull'elsa della spada, quella magnifica spada, i muscoli di Ariaston si contrassero, tesi e pronti a reagire, e alzò la daga in posizione di battaglia. Ma la spada non uscì dal fodero; la mano si era spostata su di essa per accarezzarla, come lui faceva spesso con il suo pugnale. «Bella daga.» disse la guerriera. Ariaston la osservò qualche istante e poi fece scomparire l'arma tra le pieghe del mantello. "Qualcosa è nella piazza. Ne ho percepito la presenza, anche se non so dove si nasconda. Meglio stare all'erta. Dici che vuoi sapere chi sono io? Beh, mi vedi. Un elfo, curioso più che altro. Ma il problema ora non è che sono io, ma chi sei TU. Io non ti ho mai vista ne sentita nominare, ma non sembra lo stesso per gli altri. L'ho notato quando osservavano la tua spada, quando osservavano te. E i tuoi occhi nascondono qualcosa." Continuò a osservarla, spostandosi lentamente ma con sicurezza verso l'albero, dove si appoggiò con la schiena osservando la piazza. Entro poco tempo sarebbe probabilmente arrivato l'umano suo amico, appena si fosse accorto della mancanza della bella donna. Aveva notato i suoi occhi. Strani per un umana. "Chissà..." riprese con la sua voce melodiosa e dolce, con uno sguardo serio negli occhi, e un sorriso leggero a increspare le labbra e la ciccatrice. "Ma a dire la verità non mi interessa molto sapere chi sei per gli altri. Giudicherò io chi sei, conoscendoti se ne avrò l'occasione. Non mi interessano le opinioni degli altri, chiunque essi siano." Si girò a osservare la donna, brevemente, per capire le sue reazioni alla sua voce e alle sue parole...sembrava stupita e incuriosita...attese la sua risposta osservando la piazza con attenzione, mentre la sua scia magica era svanita...
  12. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Era seduto ancora a terra, da poco, e sentì dei passi avvicinarsi. Qualcuno lo aveva forse sentito? Si mosse velocemente, passando in un soffio le mani sul medaglione, e si accucciò di fianco allo scaffale delle provviste, approfittando dell'ombra che creava. Neanche l'ombra stessa si accorse della sua presenza. La porta si aprì lentamente, e una lunga lama entrò nella fessura, seguita dal corpo dell'umano che poco prima aveva sentito il tocco gelido della sua daga sul collo. Stava cercando qualcosa, scrutando le ombre e i nascondigli. Non poteva aver sentito la sua presenza, non lui. Ma l'umana c'era riuscita di nuovo? Com'era possibile? Era la prima volta che trovava qualcuno in grado di individuarlo. O meglio, non la prima, ma era molto tempo che non accadeva. Moltissimo tempo; i suoi pensieri corserò veloci al passato e la ciccatrice tornò a bruciare, per un istante; poi la sua mente tornò velocemente al presente, e allertò i suoi sensi e qualche rudimento di magia per perlustrare al meglio la stanza, senza farsi notare dal guerriero. Si infiltrò mentalente in ogni pertugio della stanza, in ogni nascondiglio, alla ricerca di...ECCOLO! lo aveva trovato. Come in ogni cucina che si rispetti non poteva mancare un topo alla ricerca di cibo. Inviò un rapido impulso mentale, per suggerire al roditore la presenza di cibo nel salone principale. Sentiva che era affamato, che non avrebbe disprezzato qualche bel pezzettone di pane fresco. Sapeva fare poco altro con la magia, ma quando si trattava di animali era sempre abbastanza abile. E il roditore, dopo un attimo di esitazione, rispose al suggerimento e uscì correndo dalla sua tana. Si lanciò velocemente tra le gambe del guerrierone, squittendo; l'umano fu colto un attimo di sorpresa e lanciò un grugnito, e poi si voltò per vedere cosa lo aveva incrociato. Quando si accorse di ciò che era scoppio a ridere, nel vedere il roditore correre al centro del salone, spargendo paura e divertimento nei bambini radunati, improvvisamente svegli a causa del suo verso. Trebor si voltò un istante a dare un ultima occhiata alla sala, con qualche dubbio ancora. Poi rinfoderò la spada e tornò nel salone dove echeggiavano le grida dei bimbi. Aristor fece un sorriso soddisfatto e divertito, e si mosse rapidamente verso la finestra dalla quale era entrato. Uscì, e inizio il giro di perlustrazione che aveva promesso. A quanto pare sarebberò riusciti a difendersi anche da soli, putroppo o per fortuna. Girò attorno all'edifico di fianco alla locanda, dirigendosi verso la piazza. Quando arrivò in vista di essa si nascose nell'ombra, ormai per abitudine. Osservò attentamente la piazza, e vide un crepaccio al centro di essa. Non c'era nessuna traccia che indicasse dove poteva essere andato il viandante e, da quello che notava, neanche niente altro di interessante. Osservò per qualche altro istante lo spiazzo, e poi si mosse verso di esso. Non aveva notato nulla di strano, e lentamente si avvicinò per cercare indizi. Ma la sua mano era comunque posata sulla daga. Appena usci dalla soffice protezione dell'ombra accelerò il passo, sentendosi improvvisamente nudo, indifeso. E dopo qualche passo la notò. Una catena era attaccata ad un muro, senza senso, in un luogo dove non avrebbe dovuto essere. E non capiva da dove arrivasse..era tesa, e non scendeva perdendicolarmente al terreno. Un aria fredda lo investì, si sentì pervadere il corpo dalla dolce agitazione che precede una battaglia, e saettò verso l'albero a 15 metri da li, l'albero delle impiccagioni che già in precedenza lo aveva protetto, conscio di essere stato notato da qualcosa. Strano posto dove cercare rifugio e sicurezza... Lasciò dietro di se una leggera scia magica, per individuare un eventuale inseguitore e alla velocità massima che le sue gambe gli consentivano vide avvicinarsi l'albero, daga nella mano destra, mano sinistra a riscaldare il bianco pugnale,e un sorriso finalmente vivo a solcare il volto...
  13. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Era rimasto nascosto nell'ombra vicino all'entrata, e aveva visto entrare tutti. Ma nessuno aveva visto lui. Come sempre. Percepiva una presenza da qualche altra parte, li vicino, ma non riusciva a capire dove. Era qualcosa di potente, pericoloso; e come sempre quando si sentiva in pericolo passò la mano sul pugnale, per scaldarlo d'abitudine; il suo pugnale, l'arma perf...DOV'ERA?? CHE FINE AVEVA FATTO IL SUO PUGNALE? Non lo aveva mai usato, era sempre rimasto al suo fianco oggi. L'aveva perso? Era agitato, non si era mai separato dalla sua arma. Lentamente riacquistò il sangue freddo, si calmò e pensò. Nn poteva averlo perso da molto, altrimenti la cortina magica che aveva posto a protezione dell'arma avrebbe cessato di esistere, senza il sopporto del suo influsso magico, e lui se ne sarebbe accorto. Poteva ritrovarlo. Mentalmente andò alla ricerca del potere magico, lo cercò e finalmente lo trovò. Era li vicino. Dentro alla locanda! Come era entrato la dentro? Qualcuno doveva averlo preso, e questo lo preoccupò ancora più. Appena fosse finita la sua magia il pugnale avrebbe attivato le difese magiche di cui era fornito, e qualcosa sarebbe successo. Ma neanche lui sapeva cosa. E non aveva intenzione di scoprirlo oggi. Erano tutti in pericolo, e doveva agire in fretta per evitare rischi. Saettò dentro alla sala, e si ritrovò davanti il nutrito gruppetto di persone che si aspettava. Mancava solo l'umano, ma non lo vedeva più da un po'. Con gli occhi scorse tutti i membri del gruppo, andando in cerca del potere della sua magia. E capì chi poteva aver preso l'arma. Quel maledetto botolo vestito con abiti dai colori assurdamente sgargianti! Lo teneva ancora in mano! "TU PICCOLO MISERABILE! RIDAMMI IL MIO PUGNALE". Un misto di rabbia e di paura per quello che forse ci aspettava lo portò a parlare apertamente, senza preoccuparsi del fatto che tutti sentivano. La sua voce poteva assumere anche toni irosi, nonostante il candore che la contraddistingueva. Il tappo, con sorpresa di Ariaston, restituì immediatamente il pugnale, boffonchiando qualcosa riguardo l'essergli grati, il doverlo ringraziare. Ariaston non lo ascoltò neppure, e immediatamente fece scomparire l'arma nelle pieghe della maglia, occultando come d'abitudine il suo potere. Era sollevato, ora che l'arma era al sicuro. Il botolo stava dicendo che se non era per lui ora chissà dove sarebbe stato il pugnale, vantandosi della sua persona. Ariaston non lo aveva mai visto ne sentito nominare, e chiese chi fosse. L'umana dalla magnifica spada si passò una mano sulla fronte, il nano rantolò in preda a una crisi, e un silenzio agitato passò nella sala. Cosa stava succedendo?? Cos'era tutta questa preoccupazione? E poi capì. Dalla bocca del tappo uscì un fiume interminabile di parole, una litania che presto assunse toni infernali, quasi come una tortura di morte. Non smetteva di parlare neanche per respirare, era inarrestabile e presto la pazienza di Ariston andò diminuendo e l'immagine delle sue mani strette al collo di quell'insulsa creatura si fece spazio nella sua mente. Poi l'elfetta intervenne, e tappò la bocca (o caverna?) di quella cosa, e un respiro di sollievo percorse i membri del gruppo. Il nano all'improvviso uscì di corsa, e Ariaston si spostò di lato per farlo passare, appoggiandosi poi alla parete con calma. Sapeva che presto avrebbero notato le sua mani e il suo strano volto, e sarebbero iniziate le domande, alle quali come al solito non avrebbe risposto. Ma la sua attenzione era focalizzata sulla spada dell'umana. Sembrava veramente una lama particolare, ben forgiata, e desiderosa di sangue. La guerriera osservava l'elfetta e per quanche istante non si accorse di Ariston, ma poi lo notò e si accorse dell'attenzione che destava la sua spada. "E' inutile che la nascondi. Ormai tutti l'abbiamo vista. Una lama veramente magnifica, degna di nota. Mi piacerebbe vederla in azione un giorno e magari anche, chissà, provarla." La sua voce dolce attirò lo sguardo di tutti, e anche l'attenzione sull'umana, distogliendola, forse, da lui. Il nano rientrò seguito da dei bambini. Chissà da dove arrivavano? "Qualcosa di strano è successo qui fuori, e molta morte è stata distribuita oggi." continuò Ariston tenendo sempre lo sguardo sull'arma della guerriera, analizzandola, pensando mentalmente a quale fosse la tecnica perfetta da utilizzare in battaglia da chi possedeva quell'arma. Come sempre il suo spirito battagliero lo coinvolgeva più di ogni altra cosa. "Non so dove siano finiti lo strano viandante, che ho seguito per giorni, ne dove sia il guerriero con quella strana arma. Molte cose sono successe in poco tempo. Ma trovo che non sia frutto del caso se tutti noi ci siamo ritrovati qui oggi, radunati come se un appuntamento ci fosse stato dato. E credo che quello stregone, o qualunque cosa fosse, non si fermerà qua. Lo avete infastidito e non se lo dimenticherà, temo. Ora qualcuno di voi avrà da fare; dovrete riprendervi dalle eventuali ferite e curarvi anche dei bambini. La gente nel villaggio non uscirà per un bel po'; io ora vado a fare un giro di perlustrazione nella zona. Qualcosa mi rende inquieto..." E, senza lasciare il tempo agli altri di obiettare, usci con un sorriso divertito, esponendo la bianca dentatura. Le sue mani corsero verso la daga leggera e affilata e lentamente si spostò sul lato della locanda. Giocando con il medaglione si fuse nell'ombra delle abitazioni e iniziò il suo giro di perlustrazione. E pensava alla spada. Si avvicinò al retro della locanda e cercò una finestra. Controllò che nessuno lo notasse, e vi entrò furtivo. Si trovava nelle cucine, e lentamente si mosse tra i tavoli avvicinandosi all'ingresso. Procedette cauto e arrivò alla porta che dava nel salone principale, ove si trovava il gruppetto. Si sedette a terra con calma, accanto alla porta, e ascoltò quello che veniva detto nel salone. Per ora preferiva non stare molto con loro..
  14. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Ot: volevo dare un suggerimento..alcuni di noi possono postare tutti i giorni a tutte le ore, altri no..quindi direi per chi ha la possibilità di postare tanto di limitarsi un po', attendendo un pezzo di narrazione anche di altri..per evitare incongruenze o casini vari...anche se finora nn ci sono stati problemi.. /ot
  15. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    La ragazza aveva acconsentito a lasciare il nano al suo lavoro, e mentre lei rinfoderava la spada la daga di Aristor si allontanò velocemente dalla gola del guerriero, mentre con una spinta l'elfo lo allontanava da se. Sorrise alla guerriera riconoscendo, ora che la vedeva alla luce del sole, la spada come un arma dei cavalieri dell'ordine di Jamalièl. Li conosceva di fama ed erano grandi guerrieri, ma non aveva idea dei loro scopi o delle loro usanze. Probabilmente quelli che si trovava di fronte ora, erano temibili avversari o, all'occorrenza, abili alleati. Mentre i due guerrieri correvano verso la locanda, recando con se l'elfetta, Ariaston vide l'umano voltarsi verso la piazza, e con il volto contratto in una smorfia di rabbia e orgoglio, scattò verso di essa estraendo la spada. Un altra magnifica spada, ma questa lo attraeva meno. Sembrava troppo un arma a doppio taglio. Il nano era ancora fermo al suo posto, e Ariaston gli rivolse la parola: "ehi!! pensi di restare li ad aspettare qualche nuovo attacco o reagirai in qualche maniera??" e senza aspettare risposta scattò velocemente in direzione dell'entrata della locanda, seguendo gli altri. La daga scomparve nuovamente tra le pieghe del suo mantello verde scuro e, silenzioso come sempre, si occultò nell'ombra di uno di quelli che dovevano essere stati i banchetti della festa, giocando con il suo medaglione..era ritornato a essere solo un altra ombra, nel caos della piazza. C'era del fumo al centro di essa; notò del trambusto, del movimento, poi una scarica di pura magia e poi niente. E quando tornò l'aria limpida vide l'umano dalla strana spada in piedi ove era il viandate, un groviglio di corpi nei calcinacci di una casa, tra cui anche il kender e l'essere che lo aveva catturato. Che stava succedendo?? Dov'era il viandante? E chi erano tutte quelle persone? All'improvviso non si sentì più tanto sicuro in quell'ombra...
  16. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    OT per Joram: ops! sorry..mi sono confuso con tutti sti personaggi..ma ho rimediato
  17. Wolf ha risposto a PanuZ a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    mauhhahah lo aspettavo questo tuo reply!!! ci avevo proprio pensato che non avresti trovato i generi che più ascolti nel sondaggio... ma dopo tutto nenache io ho trovato tutto...
  18. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Cos'era successo?? Perchè quell'umana, quella donna con la spada magnifica, si era girata nella sua direzione? Era sicuro di essere perfettamente nascosto. La sua bravura nel fondersi nell'ombra era forse ineguagliabile, o per lo meno non aveva ancora trovato qualcuno di altrettanto abile. Più volte si era divertito a strappare i baffi alle linci del bosco, senza che esse si accorgessero del suo arrivo. Ma quella guerriera aveva intuito qualcosa. Non aveva visto niente, e presto si era interessata a quello che di più immediato aveva. Ma qualcosa aveva provato. E quell'altro guerriero sembrava troppo attento a quello che ella faceva. Era meno pericoloso, forse, ma andava tenuto d'occhio. Improvvisamente tornò in se e si accorse della terra che tremava. Un altra magia era stata liberata e sembrava arrivare verso il gruppetto radunato poco in la. Rivolse lo sguardo davanti a se e notò un po' di trambusto, la bambina stava dando la mano alla donna, il piccoletto stava a terra dopo aver sbattuto addosso alla sua armatura, il nano sembrava confuso da tutte queste intrusioni, e un uomo lo importunava con delle domande a quanto pareva. Rapidamente decise che qualcuno doveva smettere di distrarre il nano, e lasciarlo alla suo scontro con il viandante. Tese tutti i muscoli pronto a scattare e ad avvicinarsi al grosso guerriero che stava in coda al gruppo, forse il più ingombrante di tutti. Era lui che avrebbe smesso di respirare per primo. Ma qualcun altro fu più veloce di lui! Un ombra si stacco da sopra i tetti e con agilità felina afferrò il piccoletto. Era estremamente veloce e sicuro di se nei suoi movimenti. Ma a causa delle tenebre magiche che incupivano la zona non riuscì a identificarlo bene. Ariaston si stupì di non averne notato la presenza prima, e un misto di eccitazione e curiosità sgomenta lo attraversò. Questa giornata si stava rivelando piena di sorprese. Si soffermò per un'attimo sull'umana e notò che stava osservando la bimba con aria stupita, sorpresa. E allora notò qualcosa di strano in quella bimba di dieci anni. Aveva qualcosa vicino alle tempie, qualcosa che a causa del buio non riusciva a identificare. In una giornata normale sarebbe riuscito anche a contare le ciglia dei suoi occhi, ma ora faceva fatica e vederne il volto. E non aveva magie adeguate a rimediare. Ma notò anche una strana luminescenza che circondava la bimba, una specie di aura che la illuminava debolmente. E forse anche la donna. O era solo un riflesso?? Non era abbituato a vederci poco e non riusciva a decifrare con sicurezza quello che era vero e quello che non lo era. Chissà se anche gli altri vedevano quel bagliore? Erano passati pochi istanti, in cui lo stupore per la scomparsa improvvisa del piccoletto dal gruppo aveva lasciato tutti di sasso, in cerca di capirci qualcosa in quell'oscurità. Ariaston scattò come un felino in direzione del grosso guerriero, i suoi passi erano silenziosi, leggeri e rapidi come solo un elfo può fare. In un attimo la sua daga era appoggiata alla gola del bestione, l'altra mano tirava la fronte verso di se in modo da esporre gli occhi al cielo e la gola al gruppeto. All'improvviso riapparve la luce, e i suoi occhi ci misero un istante ad abbituarsi al nuovo bagliore, istante in cui rafforzò la presa sul nemico, forse per abitudine, forse per paura della nuova situazione. Poi intravvide una figura ricurva sparire nell'aria, li nella piazza, come fumo al vento. Ma non si soffermò a guardare, impegnato com'era a impedire al bestione di reaggire. Sentì una voce chiedere con insistenza cosa stava succedendo, e vide meglio l'umano che ditraeva il nano. Anche lui era da osservare con attenzione. L'agile guerriera si girò e lo guardò, la spada pronta nella mano, i muscoli tesi e pronti a reaggire alla prima occasione. Quello che si trovava davanti non era uno spettacolo di tutti i giorni. Un elfo dai capelli lunghi, alle spalle, e del colore della notte minacciava la gola del guerriero. Ma non fù questo a stupirla di più, ma l'elfo stesso. Aveva occhi verdi, di un verde brillante e vivo, piccoli e decisi nella fessura delle ciglia. Era privo di sopraciglia! Il volto era solcato da una cicatrice che l'attraversava completamente, dall'arcata sopracigliare sinistra alla parte del collo poco sopra la spalla destra. Era una cicatrice antica, ormai interamente richiusa, ma doveva essere stata molto profonda, e dolorosa. Quello che più stupiva nell'aspetto dell'elfo però erano le mani! Completamente bianche, prive del leggero colorito che da il sangue nello scorrere in esse, ma forti e ferme, e due tatuaggi piccoli ne sormontavano il dorso. In uno, sulla mano destra, era rappresentata una figura inginocchiata a terra, con le braccia lungo i fianchi e i palmi che andavano a toccare terra. Era completamente nera, e nulla si capiva delle suae fattezze. Nella mano sinistra era rappresentato un piccolo scudo, stilizzato e tracciato in maniera leggera, e da dietro di esso usciva la punta di un arma da taglio, forse un pugnale, forse una spada, forse una lancia. I suoi occhi fissavano la donna, la scrutavano con attenzione e tenevano sott'occhio la sua spada. La bambina la preoccupava meno, ma la tenne sotto controllo ugualmente con la coda dell'occhio, mentre il nano e l'umano curioso erano inoffensivi, nascosti com'erano dalla figura della guerriera. Dopo un attimo di riflessione apri la bocca e iniziò a parlare. E sorpresa. La sua voce contrastava completamente con il suo aspetto tetro, decadente. Era delicata, gentile, sicura di se ma suadente come quella di un ammaliatrice elfica. Non c'era possibilità di menzogna in quello che diceva, tanto fluidamente usciva dalle sue labbra. Ma a volte questa sicurezza spaventava i suoi interlocutori; li metteva a disagio trovarsi di fronte a un tale splendore vocale, e la certezza di essere sotto effetto di un incantesimo li allarmava. Ma chiunque si intendesse di magia capiva subito che non era cosi. Ariaston lo sapeva e cercava sempre di controllare le prime reazioni dei suoi interloccutori. "Non preoccupatevi. Se avessi voluto ucciderlo lo avrei già fatto, prima che poteste sentirmi. Ma sapete com'è, mi serviva un assicurazione sulla vita, prima di espormi troppo." sorrise rassicurante, esponendo una leggera dentatura bianca, quasi immaccolata, come i denti di un bambino. "E' giorni che seguo quell'oscuro viandate e ho potuto notare solo ora come sia più potente di come temevo. Non so per quale motivo, ma l'oscurità che aveva creato è scomparsa, e per un qualche motivo anche il terremoto si è arrestato. Ma non ci metterà molto a riprendere il suo terribile piano. E, scusate se ve lo dico, ma l'unico che mi sembra in grado di fare qualcosa contro di lui sembra essere il nano, strano a dirsi trattandosi di magia. E io vorrei godermi lo spettacolo, dall'inizio alla fine." un altro sorriso divertito e sincero divise a metà la cicatrice che lo caratterizzava. Il guerriero si agitava infuriato, ma aveva l'esperienza necessaria a capire che non avrebbe potuto liberarsi fin che la daga stava appoggiata alla sua gola e fin che continuava a vedere solo il cielo. Lo costrinse a fare un passo indietro per meglio vedere che faceva l'umano vicino al nano. Era meglio controllarlo, nonostante fosse distante. Riprese a parlare, rivolgendosi alla donna e, indirettamente, anche alla sua vittima: "il mio consiglio è: nascodedevi qui, lasciate il bottolo libero di agire come meglio crede e aspettiamo con calma l'esito dello scontro. Anche tu giovane elfetta; sei troppo piccola per rimanere li fuori, in balia dei flussi magici." Trovava simpatica quella bambina e voleva salvarla, anche per capire cos'era la luminescenza che prima l'aveva avvolta, se c'era veramente stata. E sopratutto cos'erano quei tatuaggi sulle tempie, che ora vedeva chiaramente. "Allora che ne dite?? Posso lasciare la gola di questo tizio intatta e fidarmi di voi, o è meglio che la porti con me come ricordo di questa luminosa giornata?" disse, con aria interrogativa, divertita e curiosa della risposta al tempo stesso....
  19. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    L'ombra dell'albero delle impiccagioni continuava a nasconderlo, e lui si sentiva a sua agio in quel luogo isolato; a suo agio, nonostante le anime dei morti che sentiva scorrere attorno a se. Era molto tempo che non assisteva ad una manifestazione di potere cosi grande, ma il suo istinto gli suggeriva che molte altre cose sarebbero successe quel giorno. Attese ancora qualche istante dietro al tronco, continuando a giocare con il medaglione uscito ancora dalla maglia. Poi, appena comprese che l'oscuro viandante era molto concentrato nel suo lavoro, se ne usci, approfittando del buio creato dalla magia, e usando qualche rudimento di arte magica per radunarne ancora di più attorno a se. Chi lo avesse guardato in quel momento avrebbe notato solo uno spostamente d'aria nel buio del terrore. E forse era anche troppo.. Si ritrovò lesto sul retro di una casa, si diresse velocemente e silenziosamente verso l'edificio d'innanzi al quale aveva visto il nano. Presto si ritrovò nel retro di quella che sembrava un locanda, o forse una stalla. Scorse il nano in fondo, quella minuta figura sembrava molto impegnata, tra bimbe e strani esseri distesi a terra. Ma non fu quello ad attirarlo. Vide altre due figure più alte dirigersi verso l'insolito mago, ed erano armate. Una in particolare. Aveva in mano una spada molto bella, delicata, unica forse. Non l'aveva mai vista prima, e il suo amore per le belle armi lo coinvolse immediatamente. E allora, impegnando un po' di magia a nascondere il potere del proprio pugnale, estrasse la corta daga che portava al fianco destro; era l'arma che usava più spesso, anche se non la sua preferita. Una daga leggera, veloce, molto affilata, che colpiva senza esitazioni. S'incamminò lentamente dietro ai due uomini, di cui uno sembrava molto esile, e senza fare rumori attese gli eventi. Sapeva in cuor suo che il nano non doveva essere fermato, se voleva che la giornata continuasse in questa interessante ed eccitante direzione. Sembrava l'unico che si stesse impegnando un po' per contrastare l'oscuro viandante. Però voleva anche vedere le capacità di quell'arma, cosi attraente. E allora volse il proprio sguardo a colui che l'impugnava, al suo volto, ed improvvisamente si accorse che si trattava di una donna. Non ne era sicuro, al buio e di spalle, ma poteva essere anche una bella donna, anzi una bella ragazza vista l'età. Ora la situazione sembrava farsi addirittura più interessante; quando c'erano di mezzo delle donne tutto sembrava farsi più divertente e imprevedibile. Nascose la daga nell'ombra del mantello, stringendola sempre nella mano destra, mentre con la sinistra scaldò ancora un poco il ciondolo al suo collo, e si fuse con il buio delle case. L'attesa sembrava piacevole..
  20. Wolf ha risposto a Kordian a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazione
    Era giorni che lo seguiva. Quell'oscuro viandante l'aveva incuriosito da subito. Lo aveva visto passare sul sentiero nel bosco mentre riposava su un albero. La corteccia bianca dell'esile Betulla d'anime faceva contrasto con il nero dell'abito del viandante. Nascose il proprio pugnale dalla bianca lama ricolma di rune elfiche, nell'ombra del mantello, si calò lentamente dall'albero, come solo un elfo della sua esperienza poteva fare. In un attimo era un tutt'uno con i cespugli, aiutato anche dalla sua esperienza nella magia. Sapeva poco di essa, perchè non lo affascinava molto, ma aveva imparato tutto ciò che gli sarebbe stato utile a sopravvivere nel mezzo di un bosco selvaggio. Sentiva ciò che mormoravano gli insetti, all'occorrenza, e ciò che dicevano in questo momento non gli piaceva molto. Iniziò a seguirlo da distante, senza farsi sentire, senza farsi vedere da nessuno tranne da se stesso. Dopo qualche giorno si avvicinarono al villaggio; non ne era troppo felice. Lui, Ariaston, preferiva il dolce tepore dei boschi a quello delle taverne. Era nato e cresciuto in un bosco, e si sentiva a proprio agio tra le foglie e i ruscelli. Ma aveva anche una certa conoscenza del mondo degli umani, e sapeva ben adattarsi alla vita in società. Per un certo periodo aveva anche frequentato un umana, per un certo periodo... Scacciò quei pensieri dalla propria mente e si preparò ad entrare al villaggio. Ed improvvisamente capì che qualcosa stava cambiando, che non tutto andava normalmente. Sentiva che le trame che tessevano l'aria, e la magia, stavano mutando. Qualcuno si preparava a compiere qualcosa di strano, forse malvagio. Improvvisamente si sentì eccitato, come non lo era da molto tempo. Sentiva i rumori di una festa, le risa e la gioia di alcuni bimbi. Si festeggiava qualcosa in città! Come un ombra si spostò sulla destra e si fermò ad un centinaio di passi dal viandante, mimetizzato nell'albero delle impiccagioni al limite del villaggio. E finalmente vide il tetro messaggero di morte svelarsi. Tutto si fece buio e freddo, e capì subito che delle vite stavano per spegnersi, e qualcuno ne traeva piacere. La sua mano scorse verso il pugnale, lo scaldò e poi si allontanò da esso, sicuro che sarebbe stato notato appena lo avesse usato. Strofinò allora il medaglione al collo, lo nascose sotto la maglia, e attese con pazienza.Ora era più sicuro! Non era molto interessato alle vite degli umani, qualsiasi cosa succedesse. Ma qualcosa lo tratteneva qua. Sapeva che non sarebbe finito tutti li, il suo istinto glielo diceva. Poi senti delle urla, l'odore di morte nell'aria, la voce dello stregone tuonare felice nell'aria, un luminoso bagliore che iluminò la piazza la in fondo e gli permise di vedere la gente morire. Con la sua vista da elfo notò il nano, la bambina ad esso aggrappata, e un paio di figure astute che guardavano lo stregone.. Decise di attendere, conscio dell'anormalità della situazione e dei poteri che si erano casualmente radunati in quella piazza, non per ultimo il suo..e senti il dolce tepore del suo pugnale sul fianco...
  21. Wolf ha risposto a dyrn a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    non è che quel 20 è dovuto ai risultati dopo aver applicato le modifiche alle caratteristiche per la razza???
  22. Wolf ha risposto a dyrn a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    poteva anche dirgli: ok ora il mostro è soggetto all'incantesimo invisibilità migliorata....ghggh
  23. Wolf ha risposto a dyrn a un messaggio in una discussione Dungeons & Dragons
    muahahahah bellissima quella del monaco!!!!1 hahahhaahahhaa
  24. Wolf ha risposto a PanuZ a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    lol visto... allora: audioslave conosco bene...anche quelli li avevo saltati nella mia lista..mi piacciono un casino..e anche i RATM anche se sono un altro genere... degli smashing pumpinks conosco solo quello che è passato in TV, e dev dire ke effetticamente l'ho sempre trovato gradevole come sound..proverò anche loro... :
  25. Wolf ha risposto a PanuZ a un messaggio in una discussione Cinema, TV e musica
    grazie mille... è vero i pearl jam li conoscevo già e me li ero dimenticati nella lista, come ho fatto non so... gli Stone Temple Pilots li ho solo sentiti nominare, ma mai ascoltati..rimedierò subito... idem per i Mad Season.. gli Hoobastank io li ho ascoltati un po', e non sono molto paragonabili ai Nirvana, ma forse più agli Incubus...però non sono male..alcune fanno schifo, altre sono belle...poi degustibus naturalmente...