MasterSilix

per quanto riguarda le palle di fuoco metti un mago in difesa che semplicemente contrincanta, poi l'idea migliore è dare ai personaggi una missione nella battaglia, o meglio una serie di missioni e a seconda dei risultati da loro ottenuti modificare l'andamento della battaglia, per esempio andate a distruggere quelle catapulte che ci stanno falcidiando, affrontate quel particolare guerriero fortissimo che ci sta massacrando, ci serve un diversivo per distrarli, andate e fate in modo che il loro fianco destro si scopra così la nostra cavalleria può attaccare, eccetera.

comunque il monaco usa la raffica di colpi come emulazione del combattere con due armi, non capisco il senso di rinunciare alla raffica, prendere un talento aggiuntivo per avere un malus al TxC che ai primi livelli è uguale a quello della raffica e ai livelli successivi è superiore. Scusa ma probabilmente non comprendo appieno la ragione del tuo dubbio, se riesci a chiarirmelo meglio magari posso aiutarti maggiormente

io di solito cerco di ricomporre il mio gruppo, perchè se non giochiamo è semplicemente perché due del gruppo hanno litigato e non vogliono più vedersi, esattamente come in questo periodo. Purtroppo questa volta mi sa che la litigata è definitiva, anche perché io mi trasferisco in un'altra città dal primo di settembre e quindi addio vecchi amici miei, spero di rivedervi ancora ogni tanto anche se sarà difficile se non impossibile ritrovarsi tutti assieme come ai vecchi tempi. Più che altro però mi mette nostalgia pensare al passato, abbiamo cominciato a giocare da D&D dieci anni fa ed eravamo in dodici, di quei dodici nell'ultima campagna eravamo rimasti in quattro più due giocatori di nuova acquisizione ma pensandoci in tutto, in questi anni, sono entrati e usciti dal nostro gruppo di gioco almeno venti persone, persone che hanno condiviso con noi un tratto di vita, risate, scherzi, giochi e poi semplicemente si sono lentamente allontanate fino a sparire, fino a perdersi nei meandri della memoria e solo raramente alcuni di loro tornano in mente, solo quando, in periodi di astinenza come questo penso a chi eravamo, a come un tempo passavamo molti pomeriggi e molte serate insieme a giocare e divertirci. L'astinenza da gioco di ruolo in definitiva mi crea una forte nostalgia, un bruciante desiderio di ritornare al passato, quando giocare era facile perché non c'erano il lavoro e l'università a tenerci lontani, in quattro diverse città. Quando eravamo tutti più giovani liberi e spensierati. Più passa il tempo più è difficile continuare a trovarsi a giocare con la vecchia compagnia, tra chi è sommerso di impegni, chi sarebbe anche libero ma in orari troppo diversi dai nostri, chi, semplicemente crescendo ha perso quel bambino che io invece tengo dentro di me con tutta la forza che ho perché mi permette di tornare, anche se solo per qualche ora la settimana a quando ero un adolescente e non avevo un problema al mondo.

ciao, l'eepad è un prodotto ottimo, io ho avuto la possibilità di averlo in prova e trovo il rapporto qualità/prezzo straordinario, per altro se in un futuro pensi di aver bisogno della tastiera puoi acquistarla per 149 con anche batteria di riserva integrata e va ad incastrarsi con la base a formare una sorta di netbook, android os 3 è stato studiato apposta per tablet ed ha quindi una buona resa e una quantità di app dedicate enorme, i colori dello schermo sono ottimi e il tablet è decisamente veloce, addirittura più, per esempio, del galaxy tab che se è vero che ti permette anche di telefonare è anche vero che costa il doppio, l'alternativa è il classico ipad, ancora sovrano indiscusso a mio parere anche solo per la qualità dello schermo, la sensibilità del touch e la durata della batteria che eguaglia quella delle 2 batterie del transformer anche se il prezzo di partenza è 479 per il modello solo wifi e 599 per il modello 3G. A proposito la più grande pecca dell'eepad asus è la mancanza del 3g che non ti permette di collegarti ad internet tramite una sim ma solo via WiFi, quindi collegato ad una postazione fissa. Alternativa alla quale devi pensare è più che altro il netbook, simile per dimensione ma con tastiera già integrata e processore, ram e memoria nettamente superiori, su un prodotto sui 400 euro trovi anche una batteria che tiene quanto se non più di quella di un tablet e hai windows come os che, a parer mio, fa molto meno schifo di quanto la gente non sostenga, ti da anche la possibilità di usare chiavette internet, un mouse in maniera tradizionale oltre alla possibilità di installare qualunque tipo di programma e non solo le app, per concludere se vuoi puoi installarci comunque l'emulatore di android spero di esserti stato d'aiuto p.s. ci sono tastiere bluetooth che puoi applicare praticamente a tutti i tablet però mancano della batteria integrata e vengono comunque 99 euro quindi tanto vale prendersi quello dell'asus che ha sempre fatto prodotti straordinari

Dunque, ritornando IT, tutti i PG sono di allineamento non malvagio, questo chiaramente aiuta la giocabilità della campagna, anche se, nel caso in cui i giocatori si chiudano troppo sulla rigida interpretazione dell'allineamento del proprio PG si giunge comunque ad un punto critico. Per esperienza personale ti posso dire che, solitamente, ci sono problemi tra personaggi quasi solo quando ci sono problemi tra i giocatori, magari vecchi rancori o situazioni irrisolte. In ogni caso si deve far capire, soprattutto ai giocatori, che quello stile di gioco tende ad annoiare, anzi, spesso addirittura ad infastidire gli altri giocatori, quelli non direttamente interessati allo scontro CN contro Paladino, quindi per il comune divertimento sarebbe meglio aggiustare un poco la rotta e non esagerare con questo tipo di atteggiamenti.

Onestamente non saprei proprio cosa consigliarti. Sarebbe piuttosto difficoltoso inserire quel tipo di avventura nel mondo di D&D anche perché non riesco proprio a pensare a come metterla dal punto di vista delle regole, mi spiego meglio. Se tu metti sto povero PG legato su un tavolo che deve tagliarsi un dito per salvarsi la vita, il giocatore ti risponderà semplicemente, pensandoci meno di 1 secondo: "okay, mi taglio il dito". Se hai qualche idea su come portare la cosa nel gioco a livello pratico magari ne discutiamo più nello specifico.

guarda, in realtà dipende tutto da dove è situata la città, mi spiego, una città situata in una zona pacifica e tranquilla starà tranquilla e sicura con un esercito di combattenti armati con spada lunga e armatura in cuoio, diversa è la situazione di una città di confine in una zona contesa, dove saranno necessari soldati di migliore qualità, scrivere una guida unica è cosa probabilmente troppo complessa e delicata in quanto le varie città possono essere "perfettamente protette" dall'ambiente circostante con differenti eserciti.

Dunque... La temperatura potrebbe raggiungere i 40-45 gradi di giorno mentre di notte scende sotto lo 0; il principale nemico da affrontare è questa enorme escursione termica, in secondo luogo bisogna pensare agli animali, pochi, piccoli, difficili da vedere e soprattutto velenosi, scorpioni e serpenti principalmente. Poi chiaramente c'è il problema relativo all'acqua, anche se basta un chierico di 1 livello (incantesimo creare acqua). Questi sono i principali pericoli ambientali, assieme all'estrema monotonia del territorio circostante, niente punti di riferimento, fatta eccezione per il sole, (magari un potente incantesimo lo fa apparire fermo al centro del cielo durante il giorno). Questo creerebbe un'interessante problema relativo al capire dove andare. Tutto il resto è il classico D&D, un dungeon dimenticato, qualche popolo sconosciuto che sta tentando di conquistare il mondo eccetera.

Sono d'accordo con Gogeth, la magia bilancia la magia, l'unica cosa che può fermare un mago di alto livello è un'altro mago di alto livello. L'unico modo per gestire zone a concentrazione magica differenziata è creare una buona diffusione di oggetti anti-magia; senno io imperatore del regno X che si trova nel continente Y faccio teletrasportare i miei maghi nel regno Z che si trova nel continente degli sfortunati senza magia, ordino loro di fare un po' di casino e poi chiedo all'indifeso regno Z di darmi tutto l'oro che possiede o lo distruggo del tutto; questo è quello che succederebbe.

Dunque, i personaggi potrebbero risvegliarsi tutti assieme in un posto sconosciuto e il loro obiettivo sarebbe scoprire chi sono eccetera. La nave volante sulla quale i personaggi stavano viaggiando precipita in un luogo inospitale. Dei demoni pianificano l'invasione del mondo. Una nuova gilda sta nascendo, con intenti oscuri e misteriosi. per ora mi vengono in mente solo queste

se è una gilda piccola/appena nata potrebbe avere solo 1 covo anzichè 3 o potrebbe averne 3 ma di piccole dimensioni; in ogni caso trovo più interessante fermarsi magari a riflettere sulla ragione per la quale avrebbero preferito avere 3 covi, quindi dividere le loro forze, piuttosto che uno solo; sono posizionati in maniera strategica? In ogni caso anche se il/i covo/i alla fine è di piccole dimensioni puoi rendere più lunga ed interessante l'avventura complicandone la ricerca, magari è nascosto in maniera particolare, magari è addirittura stato nascosto magicamente, in questo caso sorgerebbe poi la domanda: come fa una gilda appena nata ad avere un covo nascosto magicamente? E le risposte di danno poi spunti per nuove avventure, in un caso la gilda potrebbe essere solo una piccola succursale, passatemi il termine, di una più grande, o di un'organizzazione di maghi che vuole espandere il proprio giro d'affari; un'alternativa può essere che il covo è stato posizionato in un luogo preesistente, in questo caso potrebbe essere interessante capire chi lo utilizzava piuttosto che perchè era stato originariamente costruito, magari i briganti non lo utilizzano interamente ma solo in parte e il resto delle stanze nascondono tesori e misteri, magari il resto delle stanze sono nascoste da una porta segreta che i briganti non hanno scoperto. Potrebbe essere necessario indagare per scoprire dove si trovano i briganti, magari fingere di essere dei commercianti e tendere un agguato alla banda mentre questa è convinta di prendervi in trappola/di sorpresa, bisognerebbe poi cercare di catturarne almeno uno vivo per farsi rivelare la locazione del covo. Un'avventura del genere potrebbe dare luogo ad una campagna costruita sullo stile matrioska al rovescio, nel senso che "dentro" ogni nemesi che i personaggi si trovano davanti, anche se sarebbe più corretto dire dietro, si nasconde una nemesi più grande, più cattiva, più potente. I personaggi all'inizio potrebbero sapere dell'esistenza di uno solo dei covi, poi una volta ripulito scoprono che ne esistono altri 2 e in città è presente la "sede" centrale della gilda. Per quanto riguarda le stanze il post precedente è stato già molto esauriente, ci aggiungerei magari una sala dove si addestrano le spie e una sala dove viene accumulato il bottino, un luogo per le scorte di cibo, se utilizzano una caverna naturale potrebbero esserci delle sale occupate da animali selvatici. Spero di esserti stato utile

Dunque, gli spunti sono parecchi, forse fin troppi. Comunque vediamo cosa posso suggerirti; per quanto riguarda il dove piazzare i 4 poli mi pare ovviamente agli angoli, mettendoli diametralmente opposti, nel senso bene-male, legge-caos, mettendo al centro, nel punto dove le diagonali si incrociano il piano materiale sul quale i personaggi giocano che è poi l'unico piano veramente equilibrato perchè più ci si avvicina ai poli più la loro influenza aumenta, non so se mi sono spiegato, i piani che saranno tra il piano materiale e il polo della legga avranno via via un'impronta legale sempre più marcata fino al fanatismo/eccesso. Porrei i quattro poli anche come dei veri e propri piani dove l'unico elemento è quello di appartenenza del polo. per la campagna a quest di partenza ti dico subito che l'idea è bella vista dal master ma ai giocatori potrebbe scocciare essere catturati (questo in generale io non ho idea delle persone con cui tu giochi) per due principali ragioni, un poco perchè se metti un incontro davvero eccessivamente forte e non gli dai neppure l'opportunità di vincere i giocatori si sentono privati della loro libertà di scelta e questo li infastidisce oltre che, a parer mio, essere uno scorretto modo di masterizzare, secondariamente perchè se invece l'incontro era solo leggermente superiore alle loro potenzialità, quindi un'incontro avvincente perso sul filo del rasoio, potrebbero aver l'impressione che tu li abbia fatti catturare per "salvargli" i personaggi ed è un'altra cosa che infastidisce parecchio, specialmente se si intende il gesto del master come un: vi salverò sempre perchè non mi piace uccidervi i personaggi, inoltre la cosa aggiunge troppi rischi, a livelli bassi è sufficiente un colpo fortunato, un critico e il personaggio è morto, e di certo non vorrai uccidere i personaggi alla loro prima avventura. In ogni caso una volta deportati in mezzo al deserto hanno ben poco da fare, o vanno verso la città o vagano per le terre selvagge. All'interno della città dovresti dare loro la possibilità di eseguire un numero indefinito di quest opzionali, cioè non parte della trama ma nelle quali possono incappare; per esempio potrebbero assistere ad un omicidio, potrebbero venire a sapere che la moglie del sindaco è stata derubata, un bambino rapito, che le fogne debbano essere disinfestate, eccetera; questo renderà il mondo attorno a loro vivo e reale e non un semplice sfondo dove passano seguendo la loro unica ed importantissima missione alla quale non possono sottrarsi senno il mondo finirà/verrà distrutto/cadrà in mano ad esseri malvagi/eccetera. Per quanto riguarda la questione bolla di sapone, come evitare che scoppi eccetera potresti impostare la questione in questo modo: Il sistema funziona perché oltre ai quattro poli è presente anche il piano materiale dove vivono/esistono i personaggi, questo si trova esattamente al centro e fa da ago della bilancia, un perfetto stabilizzatore che armonizza l'intero universo, se una qualche forza spostasse il piano verso uno qualunque dei quattro poli, per esempio un'invasione di demoni (esseri legali malvagi) che se conquistano il potere assoluto su tutto il piano lo porterebbero più vicino ai due poli sopra citati, o altri eventi del genere l'equilibrio verrebbe incrinato, come una trottola che non è più in grado di mantenere l'equilibrio il piano comincerebbe a ruotare e ondeggiare fino a giungere all'auto distruzione, o esplosione della bolla o quello che più ti aggrada. Ci tengo però a precisare che porre delle missioni sulla linea: recupera l'occhio di vecna o il mondo verrà distrutto, piuttosto che se non fermi i mind flyer giungerà l'apocalisse eccetera è "politicamente scorretto" nei confronti dei giocatori; sarà anche che io ho un modo particolare di masterizzare ma non bisogna mai e poi mai costringere i personaggi a forza verso una particolare missione, bisogna lasciargli sempre la libertà di scegliere; li si può obbligare a rispettare il carattere o a riflettere su quello che farebbe il personaggio in quel momento ma non trovo per nulla corretto il forzarli ad una particolare missione perchè rende il gioco irreale e meno interessante di quanto non sia se i personaggi hanno invece completa libertà di scelta, poi in realtà questo non è attuabile al 100% ma dandogli la possiblità di scegliere fra varie missioni, che possono fare, ignorare e, a seconda delle loro azioni, non avere neppure la possibilità di iniziare aumenta incredibilmente lo spessore del gioco. Spero di esserti stato utile, chiedi pure se qualcosa non ti è chiaro, buon game

ovvio che nessuna civiltà usa monete di pietra, di ottone o le conchiglie, non valgono niente, non sono usate come monete neppure nella realtà, il punto focale della moneta è che ha un valore, in passato espresso dal valore dell'oro in essa contenuto, attualmente espresso dal valore assegnatogli dalla banca centrale, in ogni caso i sassi non sono mai stati una moneta, forse in qualche libro o in qualche film, di certo non nella realtà, di certo non dopo che la popolazione in questione è entrata in contatto/venuta a conoscenza dell'esistenza dei metalli preziosi.

Sicuramente c'è tanto lavoro da fare, ma non lo definirei mastodontico, è sufficiente un po' di costanza e dedicandoci 3/4 ore alla settimana in 2/3 mesi al massimo si può arrivare ad avere un'ambientazione abbastanza completa e ben fatta. Comunque per quanto riguarda il fatto che tutte le razze parlino il comune trovami qualcuno che non parli l'inglese, è normale che una lingua finisca per imporsi; è comunque una cosa che potresti togliere ma immagina che noia sarebbe giocare con un personaggio che fa da traduttore agli altri e in ogni caso se nessun personaggio parla la lingua del luogo non andranno in quel luogo, in questo modo ottieni solo di escludere delle regioni da quelle effettivamente giocabili dai personaggi. Per quanto riguarda le monete è ovvio che sono tutte uguali, durante il periodo in cui il valore della moneta era legato al valore intrinseco che aveva era così anche nel resto del mondo, i fiorini avevano impressa la faccia di uno dei de' medici ma valevano quanto una moneta spagnola contente la stessa quantità d'oro, anche perché c'era la libertà di fondere le monete per trasformare in oro. In sostanza io tutti questi problemi non li ho trovati giocando le varie ambientazioni, ribadisco comunque che se serve una mano per creare un'ambientazione io sono disponibile

Ti rispondo per punti perchè mi viene più semplice: 1) Non capisco cosa intendi con il mondo è molto globalizzato, il viaggio è molto comune. 2) Le divinità sono le stesse perchè ESISTONO, scendono sulla terra, si fanno vedere eccetera, quindi tutti sanno dell'esistenza di tutte le divinità perchè in questo gioco esse si palesano. 3) Nei forgotten realms (17 manuali) sono approfonditi anche gli altri continenti, sono i giocatori a non apprezzarli preferendo restare nel faerun 4) Su questo punto non capisco dove stia il problema, ci sono diversi tipi di magia, per quanto riguarda per esempio la magia dei chierici addirittura diversi tipi di preparazione, ogni classe ha un proprio modo di preparare/lanciare incantesimi, questa è la differenza, ciò che vuoi fare è attuabile facendo si che alcune classi siano originarie di un luogo e non di altri ma non ne comprendo la ragione, onestamente a me sembra ovvio che la magia funzioni ovunque allo stesso modo in quanto in D&D è una cosa reale, non come nella realtà in cui ogni popolo sviluppa idee diverse e fantasiose senza riscontri effettivi. 5) D&D è ambientato in un medioevo fantasy, se sai qualcosa di storia medievale comprenderai che al contrario di quanto affermi il tutto è molto, ma molto realistico, anzi, non è necessaria la storia medievale, escludendo la storia recente (da dopo la seconda guerra mondiale) è sempre stato così. Nonostante non sia particolarmente d'accordo con i tuoi vari punti se ti serve una mano per creare l'ambientazione io sono disponibile anche se ho un tempo limitato. Posso comunque nel frattempo darti diversi consigli. A seconda di quante persone riuscirai a raccogliere per il tuo progetto è possibile realizzare il punto due assegnando ad ogni gruppo/persona un continente che verrà sviluppato in via autonoma, presentando quindi caratteristiche uniche, divinità uniche, eccetera. Per ciò che intendi realizzare il modo migliore di lavorare secondo me è il seguente: Innanzitutto si va dal grande al piccolo, si crea una base, un gruppo di divinità centrali condivise in tutto il mondo, alcune razze diffuse su tutto il globo (che poi si può fare anche una terra piatta volendo eh XD), eccetera. Poi ognuno, o, se riusciamo ad essere in tanti, ogni gruppo creerà un continente in maniera indipendente, in questo modo a parte i punti in comune stabiliti inizialmente tutto il resto sarà differente, differenti le divinità minori, differenti le razze aggiuntive, eccetera. A questo punto è necessario unire i vari ingranaggi della macchina, le divinità che faranno le stesse cose verranno accomunate sotto un'unica divinità nota nei vari continenti con nomi diversi, mentre le divinità "uniche" rimarranno giustamente tali. A questo punto si terminerà il lavoro aggiungendo altri piani e andando a limare per bene i dettagli.

riesci ad essere magari più preciso così magari gli do una lettura? In ogni caso probabilmente scriverò di mio pugno l'avventura. Ora vorrei sottoporre un paio di idee che mi sono venute di recente alla vostra attenzione: 1) Se il posto dove fondare il villaggio fosse un semipiano contenente diciamo una grossa isola in cui verrebbe poi fondato il villaggio? ci si dovrebbe procurare dei portali per entrare ed uscire dal semipiano e sarebbe anche più difficile, ergo più interessante, convincere della gente ad andare ad abitarci. 2) In secondo luogo vorrei far fondare ai personaggi un villaggio generico, il commercio sarebbe più che altro legato alla necessità di procurarsi tutti i beni che il villaggio non produce in maniera autonoma, ci saranno missioni diplomatiche per assicurarsi il lasciapassare/gli accordi commerciali con i regni confinanti 3) Per quanto riguarda il commercio più nello specifico sarà chiaramente necessario esportare dei beni che verranno scambiati con quelli che sono necessari, questo mi porta a supporre che oltre alle missioni diplomatiche per raggiungere gli accordi commerciali sarà necessario trovare degli acquirenti per i beni prodotti. 4) Per quanto riguarda l'aspetto religioso, visto che nel gruppo è presente un chierico probabilmente si cercherà l'appoggio del clero della divinità del sopracitato chierico e questo potrebbe condurre ad una missione svolta per la chiesa per avere magari i fondi necessari alla costruzione del tempio o avere in "dotazione" un chierico che lo gestisca. 5) Per quanto riguarda le case devo studiare un metodo per la costruzione, ma in realtà il vero problema è procurarsi i materiali, poi la costruzione può essere fatta dai futuri abitanti, che inizialmente fungeranno da manodopera edile ed in cambio del loro impegno e del loro lavoro gli verrà dono un lotto di terreno adiacente alla loro abitazione da che potranno coltivare, mentre ad altri verranno date delle greggi. 6) Sarà necessario eleggere uno sceriffo e un giudice, man mano che il villaggio crescerà sarà necessaria la creazione di una piccola burocrazia e servirà qualcuno che regga il potere mentre i personaggi sono in giro per avventure, qualcuno che magari tenterà di spodestarli un giorno. 7) ovviamente, lo metto ora perchè mi è venuto in mente adesso ma dovrebbe essere il punto 1, sarà necessario liberare la zona dalle varie minacce, magari disboscare un'area per poi crearci i campi e i pascoli. che tipo di creature potrebbero rappresentare una sfida anche per dei personaggi di 10° livello? 8) Beh per ora non mi viene in mente altro lol

Salve a tutti cari giocatori di ruolo, avrei bisogno del vostro consiglio su di una questione che non so bene come affrontare. Ho un gruppo di giocatori ai quali volevo far giocare un'avventura un poco insolita e avevo pensato di assegnargli la missione di fondare un villaggio, che non so perchè è un'idea che mi ispira abbastanza in linea teoria. Il mio problema è però legato all'atto pratico, cioè: cosa dovranno fare secondo voi i miei personaggi? Io pensavo ad una serie di micro-avventure come il ripulire la zona dai giganti che la infestano, missioni diplomatiche per stabilire le rotte commerciali, delle missioni per l'architetto che in cambio disegnerà la loro fortezza. Spero abbiate altre idee oltre a quelle che mi son venute in mente finora ^^ Calcolate che il livello del gruppo è attorno al 10°, in un'ambientazione molto low magic. Pensavo di fargli assegnare la missione da un regnante che come premio per una loro precedente missione gli assegna un vassallo con allegata però la clausola di fondare un villaggio nella zona. Una volta concluso il villaggio ospiterebbe la fortezza dei personaggi oltre che contadini/pastori/commercianti eccetera, diventerebbe poi il luogo dove i personaggi tornano tra un'avventura e l'altra per riposarsi, uno spunto per qualche avventura intermedia che permetta di staccare dalla campagna principale eccetera. Vi ringrazio in anticipo per gli utili consigli che so mi saprete dare edit: preferirei non costringere i personaggi a prendersi il talento autorità ma darglielo come talento bonus con la limitazione che non potranno portarsi i seguaci/gregari nelle avventure ma potranno solo lasciarli a gestire la cittadina.

Dunque vediamo... Sono uno stregone umano, un guerriero nano, un ladro drow, un chierico umano, il quinto è ancora da definire XD Per i BG come vi dicevo gli ho dato solo alcuni punti che erano necessari per l'avventura, a noi piace farli saltare fuori durante il gioco Poi cosa posso dire, a parte il chierico che è un poco distratto gli altri hanno un'intelligenza tattica notevole e buone capacità strategiche, tanto che anche tenendo limitate le caratteristiche e dandogli persino meno oro di quanto gli "spetterebbe" fatico a ideare degli scontri che li mettano in difficoltà senza alzare il gs. Per il resto pensavo giusto ad un'avventura che li portasse fuori dagli inferi, anche se a proposito non avevo un'idea specifica, il chè era appunto il mio problema

Vediamo, innanzitutto c'è da notare che anche il drow è costretto a firmare il contratto con il diavolo ad inizio avventura e quindi costretto a salvare l'angelo o essere condannato alla tortura eterna.

Non mi trovo d'accordo, innanzitutto perché i miei giocatori non sono i giocatori di D&D classici, hanno doti tattiche e strategiche notevoli e sono più che convinto che supereranno l'intera avventura senza perdere neppure un componente. In ogni caso non necessitavo di qualcuno che commentasse la mia scelta di utilizzare il prigioniero della fossa come avvio di una campagna ma mi serviva semplicemente qualche consiglio per delle avventure ambientate nei gironi infernali in quella particolare situazione. Comunque grazie per l'aiuto ^^

Salve a tutti, rieccomi qui, per l'ennesima volta , perso alla ricerca di consigli e idee per un'avventura che sto iniziando a scrivere. Nuovo gruppo, sono 5 giocatori, uno stregone, un guerriero, un ladro, un chierico e il quinto deve ancora scegliere la propria classe, i background sono molto simili a quelli per i personaggi prefatti dell'avventura in oggetto, a parte che non sono minotauri ma umani/nani/elfi eccetera, mentre il ladro è ancora un drow. Ora, come penso abbiate già capito, stiamo giocando l'avventura Il prigioniero della Fossa, ora, quella è un'avventura a sé stante, noi invece stiamo iniziando una campagna. Non ho ancora idea di cosa faranno i personaggi giunti di fronte ad Al Dimeneira, se lo libereranno so che esprimeranno il desiderio di tornare sulla terra e da li si inizierà un'altra avventura completamente separata, probabilmente qualcosa relativo ad un ghiacciaio, un lich e la sua tomba di freddo, ma questa è unaltra storia , sono invece qui per chiedervi il vostro aiuto per alcune idee su potenziali sviluppi legati all'altra alternativa, cioè nel caso in cui i personaggi decidano di uccidere l'arcangelo. Ora, ci tengo a precisare che non mi sono utili consigli del tipo : "potrebbero partecipare alla guerra per la detronizzazione di Asmodeus", avrei bisogno di qualcosa di più specifico, anche sono un piccolo spunto, un'idea, ma non una cosa in generale, piuttosto qualcosa di un po' decontestualizzato ma preciso. Ci tengo a ringraziarvi tutti in anticipo per l'aiuto per il prezioso aiuto che so mi darete

decisamente necromanzia, tutti quegli strani giochetti con i morti nono XD

Innanzitutto un piccolo appunto. Il tank in D&D non ha troppo senso, mi spiego meglio, D&D non è come un MMORPG che ha l'aggro per gestire il pg attaccato dal mostro ma è a discrezione del master quale personaggio venga attaccato, inoltre, almeno in teoria, le creature intelligenti attaccano prevalentemente i personaggi più deboli e più facili da abbattere, questo comporta l'inutilità di un personaggio costruito con l'unico scopo di prendere botte. comunque per gli oggetti dai un'occhiata al manuale del master che ce ne sono molti che danno bonus alle caratteristiche (il +2 costa 4000 M.O. se non mi sbaglio). Poi prendi un anello di deviazione che di da un bonus all'armatura e se il tuo master gestisce gli incontri come in un MMORPG prenditi lo scudo torre (magari +1 o +2 che costano ancora poco) e un giaco di maglia in mitrhal (+1000 MO al costo base) anche quello +2 cosi puoi arrivare ad un livello di armatura considerevole. (in D&D l'armatura non riduce il danno subito ma evita direttamente di subirne) il bonus agli HP dato dalla costituzione è abbastanza limitato in ogni caso. Il talento maestria in combattimento di permette di sacrificare il bonus di attacco in cambio di più armatura. Ribadisco comunque che in D&D sviluppare un personaggio inattaccabile è più o meno inutile visto che comunque il resto del gruppo verrebbe attaccato preferenzialmente, inoltre rischia di diventare abbastanza noioso per te giocarlo perchè per aumentare la difesa devi inevitabilmente sacrificare l'attacco e ciò comporta un ruolo secondario in questo tipo di gioco. Inoltre rimarresti in ogni caso completamente esposto alle magie ed il risultato sarebbe che i caster concentrerebbero i loro attacchi su di te mentre i melee si dedicherebbero a maghi eccetera. Se vuoi un consiglio spassionato sviluppa un personaggio equilibrato, per il massimo della potenza non sviluppate i pg separatamente o come un gruppo classico da MMORPG ma sviluppateli in cooperazione in modo da trovare le combo più efficaci e sacrificando anche un poco la potenza del singolo a favore comunque di una maggiore efficacia dell'intero gruppo e poi concentrati magari di più sulla caratterizzazione del tuo personaggio piuttosto che sul puro e solo combattimento che, secondo me, a lungo termine finisce per annoiare tremendamente. Vi consiglio comunque di cominciare con dei personaggi standard magari dal primo livello (che secondo me è una delle fasi migliori del gioco) con delle caratteristiche più basse, che rendono il gioco più avvincente ed interessante, e dedicate più tempo a pensare allo sviluppo del personaggio su lungo termine, parlandone sia tra di voi che accordandovi con il master sulle classi di prestigio da prendere, in quali ordini od organizzazioni entrare eccetera. In ogni caso, avere 19 sia in forza che in destrezza è completamente inutile, per cui se avete dei punti per la distribuzione delle caratteristiche togline uno da forza o destrezza e mettilo dall'altra parte (le statistiche dispari non danno bonus) o se avevi un 19 e un 18 e hai aggiunto il punto di caratteristica al 18 mettilo al 19 cosi diventa 20 e ti da un bonus maggiore Eludere gli viene dato dal barbaro come bonus di classe.

Salve a tutti ^^, so che sono diversi mesi che non vengo su questo forum ma una serie di vicessitudini (tra cui la mancanza di un gruppo e la mancanza del tempo di cercarne uno) mi hanno tenuto lontano da D&D per parecchio tempo e venire su questo forum mi avrebbe causato troppa nostalgia e voglia di giocare. Comunque, ora, in effetti per puro caso, mi trovo con addirittura due gruppi che stanno per iniziare una campagna. Un'idea che mi ha sempre allettato e interessato molto è quella di gestire due gruppi che si trovino nella stessa ambientazione e nello stesso luogo e che seguano due campagne che in realtà si intrecciano tra di loro e risultano in un certo senso antagoniste. Ora ho la possibilità di sperimentare questa idea e credo che se organizzata per bene si possa avere un buon risultato e tanto divertimento per tutti. Dunque, l'idea di base è la seguente: Entrambi i gruppi si troveranno a svolgere una sorta di avventura introduttiva che sarà identica per entrambi, in poche parole un potente essere di natura superiore vede in ciascuno dei due gruppi gli eletti per un'antica profezia ed ha creato un'intricato doungeon al fine di testare la capacità di collaborazione e la lealtà che i membri di ciascun gruppo hanno verso i compagni nonchè il loro talento. Quest'avventura sarà uguale per entrambi i gruppi anche perchè essendo due gruppi di giocatori neofiti la sfrutto molto per far apprendere loro varie parti del regolamento e l'uso di abilità eccetera. Una volta finita questa sorta di iniziazione però i due gruppi seguiranno strade abbastanza diverse ma che vorrei fossero comunque intrecciate tra loro. Centro "nevralgico" di entrambe le campagne sarà comunque un antico e potente drago. Un gruppo lo vedrà come eterno nemico del quale è assolutamente necessario evitare il risveglio in quanto creatura profondamente malvagia mentre l'altro gruppo avrà il compito di favorirne il risveglio e proteggerlo nel primo periodo in cui sarà troppo debole. Dunque la campagna di concluderà con i due gruppi che si scontreranno di fronte al drago appena risvegliato ma ancora tanto debole da poter essere distrutto con facilità ed il gruppo che vincerà deciderà ovviamente le sorti del drago. Questi sono sostanzialmente l'inizio e la fine, gradirei i vostri sempre utili e fantasiosi consigli su cosa mettere nel mezzo alle due cose e su come gestire la situazione. Ringrazio tutti in anticipo le la collaborazione e il grande aiuto che mi darete e che mi avete sempre dato ^^

Conoscete degli interessanti tool per giocare via chat a D&D 3.5 a parte gametable? Grazie in anticipo a tutti per l'aiuto ^^