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nolavocals

Circolo degli Antichi
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Informazioni su nolavocals

  • Compleanno 01/01/2019

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    D&D, pathfinder, cthulhu, WFRP ecc

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Obiettivi di nolavocals

  1. q 1716 Ricordo d'aver letto (se non l'ho sognato 😅) nel manuale del giocatore o Master una regola per danneggiare armi e armature. Qualcuno può dirmi la pagina ed il manuale? Grazie 🙏
  2. purtroppo questo argomento va off topic, ma è interessante anch'esso. Che sia "figlio" dell'ultimo decennio con suoi pro e contro. Unica nota è che con tavoli così diversi porta inevitabilmente, un nuovo giocatore che si affaccia a questo mondo ad assimilare un tipo di gioco specifico che non sempre è quello "originale" proposto dalla casa creatrice.
  3. Come detto, sono cose che hanno portato a discussioni perchè pessime e, se non ho capito male, il concetto portato ora è: "visto che l'hanno fatto loro, anche se mi sono lamentato che faceva effettivamente schifo, lo faccio anch'io" Non mi sembra un concetto molto "sensato" e se venisse applicato ad altre situazioni suona veramente male. Portando nuovamente al concetto che ora sembra che tutto debba essere accompagnato da "giustificazioni" per renderlo "credibile". E questo è un aspetto nato con la 3e, per mia esperienza. Poi come detto, e che conviene sempre ripetere allo sfinimento, uno a casa sua gioca come gli pare se lo diverte. Per restare nel discorso porta a asserire che le cose introdotte dalla 3e hanno cambiato il gioco di ruolo.
  4. magari ho capito male. Intendi che la differenza è la "giustificazione"?
  5. Da quello che emerge è una "evoluzione/involuzione" nel concetto del gdr (preso ed inserito dalle case editrici e, a volte, punto di discussione) da: "tiro dadi e vedo cosa ottengo per questo PG, che non ha nulla di eroico ed è mio compito renderlo tale tramite il role all'esatto opposto." questo "colpisce" invece la sfera dell'ambientazione (nel caso di ufficiale) e non seguirne la Lore*. *una parte che viene sempre criticata se poco presente in un film, figurati in un racconto. Non è facile capire dov'è questa "linea di confine", che porta il gioco ad essere "rovinato". pensa alle ambientazioni magari di supereroi marvel o DC mantenere "Puro" l'ambientazione è parte del godersi l'avventura. In alcuni casi, come è emerso anche qui, interessa più fare Batman o Ironman che avere una persona normale che vive nel mondo fantastico dove sono presenti questi eroi, cercando di diventarne uno nuovo tra i tanti che ci "provano". Questo è ciò che sembra essere cambiato assieme ad altre cose, negli anni di D&D. Creando due tipi di gioco differente dove uno spinge più sul role che sulle meccaniche.
  6. capisco, infatti sono cose che andrebbero usate con molta cautela oltre a farlo solo dopo aver appreso bene il gioco Ni, sarebbe come giocare il signore degli anelli dove gli Hobbit della compagnia hanno le statistiche degli orchi.
  7. Questo è uno dei concetti che ha modificato il gdr. Trovo personalmente inutile comprare manuali e/o dire di giocare a d&d se si vanno a modificare le regole "dietro" alla dicitura fantasy. Il gioco di ruolo richiede fantasia essendo un gioco senza vincitori. Dove un narratore racconta una storia ed altri guidano i personaggi all'interno di essa utilizzando le regole ufficiali fornite. E tutto parte dalla creazione del pg. Basti pensare che le prime creazioni avvenivano tirando 3d6 secchi per caratteristiche in ordine e poi si guardava cosa poter fare con i risultati. Questo non era visto come limitazione ma utilizzo del Role per rendere il PG da semplice uomo a eroe. Sullo stesso concetto che l'allineamento (fatto solo di 3 tipi Legale= eroi Neutrale=animali e caotico=nemici) dove il gruppo si batteva per il bene e non solo per denaro. Un concetto figlio dei famosi racconti/film dell'epoca. Moda, abitudini, anni hanno cambiato tipo di approccio (meglio o peggio dipende dai gusti) ma alcuni concetti "estremi" sul cambio totale delle regole rendendo anche il più nuovo delle edizioni una chimera, mi sembra "troppo" per me.
  8. Metto uno specchio di ciò che ho trovato nell'esperienza di gioco fatta negli ultimi anni con sconosciuti. Ho trovato giocatori che sono talmente presi dalla build che sono vittime di "noia". Mi spiego meglio, esiste chi è stato totalmente assorbito dal modello build che è alla continua ricerca di combo per potersi divertire Quindi troveranno "stretto" il manuale base divorato nei primi tempi e "dovendo" usare "altro" in game, che sia una razza, classe, fino a richieste su Homerule per poter "provare qualcosa" mettendo tutto sopra l'ambientazione, storia e relegandola ad una cornice in cui provare il nuovo PG. Ci sono invece giocatori che hanno la capacità di rendere unico i soli personaggi possibili presenti nel manuale base anche facendo più volte la stessa classe e razza. Sono sicuro che entrambi si divertano ma, come fatto presente è un altro gioco o meglio, è un D&D ormai diverso da quello giocato ed è quello che porta le case produttrici a trasformare il D&D in meccaniche mirate al build ampliato, ed incentrare sui combattimenti il set. Ed è per questo che ritengo che i cambi di regolamento portati dalla 3e hanno cambiato il gioco per sempre. Forse tanti non hanno mai provato a giocare al solo B del BECMI che pur essendo un dungeon crawling portava inaspettatamente, con un master capace (qui porta anche alla figura del master cambiato anch'esso con gli anni, basti vedere la recensione della 5e2024 che ho postato) a fare roleplay. Ho avuto la fortuna di scegliere di giocare i D&D in ordine di uscita e non credo, almeno da parte mia, di riuscire a spiegare le sensazioni e il mood che "ti porta" a giocare di ruolo oltre alla build (essendo inesistente visto che non c'erano neanche le classi e le razze divise) e credo che solo chi si approccia senza aver mai giocato (dirò una cosa forte) possa provare quella sensazione e capirlo. Credo che questo mi abbia insegnato a giocare di ruolo indipendentemente dalle build, usando altro per rendere il PG unico ed interessante. Questo è uno di quei casi in cui l'amarcord ha un senso specifico e non è solo dato da bei ricordi (magari distorti). P.S. questo se pur può sembrare non è dire che ora non si sappia giocare, ma solo che il gioco è indubbiamente cambiato, il suo approccio è cambiato e di conseguenza l'approccio al gdr è cambiato. In alcuni casi/tavoli si è raggiunto degli estremi a questa meccanica/approccio che se pur diverte il giocatore, rende diverso dal concetto di GDR che è o almeno era D&D. Se non erro, sembra che molte delle lamentele ai "nuovi manuali base" delle varie edizioni del D&D arrivano quando la casa produttrice appoggia il mood di gioco di quest'ultimi.
  9. Scusami puoi farmi un esempio o similare? Non ho presente questo "concetto".
  10. Hai riassunto quello che è la mia esperienza di questi ultimi anni (tavoli tra sconosciuti) e dove mi porta a domandare quanto il GDR abbia subito modifiche per via delle regole. Ambientazione e altre parti un tempo fulcro del GDR ora sono messe in secondo piano, per questo si parla di aver trasformato il GDR in un videogioco o boardgame, modificandone la percezione e l'approccio.
  11. Se nella tua ambientazione non ci sono gli elfi, posso tranquillamente giocare meccanicamente una razza elfo che però in gioco è un umano: Sono approcci diversi e come ho potuto notare ormai la differenza la fa solo il tavolo, perché anche le regole possono essere piegate alle esigenze (lo trovo personalmente sbagliato). Ma si può asserire che le regole dopo la 3e hanno cambiato il modo di ruolare?
  12. Hai ragione 😆 colpa mia che giocando da molto tempo con sconosciuti opto sempre per dare le stesse possibilità La regola base è questa Le opzionali sono anche queste: e quelle scritte:
  13. nella 5e si usano di base 27 punti, non tiri i dadi. Per mia esperienza ripeto, a pari "costo" vengono scelte altre razze. Come detto, se si vuole dare una "motivazione" la si trova, anche a forza. Dico solo che le regole hanno permesso di trasformare il D&D rendendolo molto differente con l'introduzione della 3 a discapito di certe sfaccettature del role. In ogni caso, anche se viene ripetuto all'infinito, non si mette in discussione come uno si approccia ma solo far presente che queste situazioni sono presenti ed le edizioni successive hanno appoggiato questi approcci per incontrare favore e vendite.
  14. Variante sono regole opzionali (di base non fanno parte del gioco se non approvate dal master)
  15. Come detto, ho scritto una mia percezione. In questi anni ho formato gruppi di sconosciuti e dando come "limitazione" il solo uso del manuale base ed il seguire tutte le regole scritte (tranne le opzionali) ho "guardato" il gioco fatto, dalla compilazione della scheda al role durante il gioco. Questa ovviamente è una mia esperienza. Per quanto riguarda la 4e o la 5e2024, visto che sono le due edizioni accumunate ad un videogioco, per motivi X (provate in seguito e notando altri "problemi" ma non quelli sempre menzionati) ho questa idea, ma potrei ovviamente sbagliarmi. Come per prima è una esperienza personale.
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