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nolavocals

Circolo degli Antichi
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  1. Potrebbe essere uno dei motivi per il quale quando si parla e poi si gioca ci si trova spaesati (gli esempi che facevo) io personalmente le ritengo diverse e, come detto, a seconda della tipologia scelta, farei due campagne differenti intendo che se faccio una campagna con il ruolo (che comporta molto impegno sia a farlo che a giocarlo), il pg è vivo nel mondo avendo: famiglia, gli anni passano, ogni scelta è libera ma il giocatore sarà legato al carattere, ideale ecc che ha scelto in libertà alla creazione ma deve capire che non è un interruttore che spegni o accendi a comodo. Questo deve restare un punto focale del pg quanto le statistiche e tutto il resto. fatto, e spiego bene purtroppo poi mi prendo sempre quello che: "ah ma io pensavo diverso" il fattore conseguenza (pur sapendo come molti lo usano ed è leggermente differente per come lo uso) è una colonna portante se faccio una campagna sul ruolo basando tutto su azione reazione. Anche maltrattare il taverniere potrebbe avere conseguenze anche dopo anni (in game) certamente era per chiarire prendendo degli opposti. Tra l'altro amo anche fare campagne POWER dove tutto è più incentrato sul build ecc (in pratica l'opposto di quando chiedo role) ma, nonostante possano esserci 3000 sfaccettature è importantissimo che il giocatore sappia cosa vuole (molto dipende se chi l'ha iniziato/formato precedentemente sia stato chiaro sul suo metodo e avvisasse quanto del manuale ha cambiato, non utilizza o altro. Quest'ultimo punto credo sia il problema di tutto.
  2. Quello che ha detto @Shroudè un analisi corretta della differenza tra ruolare un personaggio a giocarlo. Mi spiego meglio; Se ruoli seguendo una traccia anche caratteriale, il PG si comporterà sicuramente in un modo specifico nella situazione specifica es. gollum - anello (legame) in game nel momento in cui avrà l'occasione sarà meno attento ad altro Il punto focale è: se al giocatore/Master X piace utilizzare metodo X (esempio di @Bille Boo) non dovrebbe saperlo (nel senso di esserne cosciente) e farlo presente al nuovo gruppo in cui entra per evitare poi di "cadere dalle nuvole"? Questa differenza di intendere mi ha fatto notare come se pur specificando chiaramente che per la campagna X volevo giocatori con pg da ruolare (spiegando bene ciò che intendo) mi viene detto si poi 3/4 pensano che le scelte fatte a livello ruolistico per il pg siano state fatte tanto per "bho" (non saprei come altro dirlo) P.s. ripeto, apprezzo entrambi i tipi di approcci ma formare un gruppo per il gioco X ed uno per il gioco Y diventa impossibile causa i dubbi (sollevati da tutti) presenti ora per un GDR
  3. Concetto chiarissimo che appoggio. Ho appunto fatto presente di usare HR per ottenere X ci può stare. Ma quello che mi domando è: "anche se D&d di regole specifiche sulla fedeltà caratteriale del personaggio è privo (le ultime edizioni hanno appositamente spinto sulla struttura da videogame più che da RolePlayGame, stile che apprezzo se deciso al tavolo, basta non avere il misto di nulla) non dovrebbe esserlo nel concetto di giocare un ruolo?"
  4. aspetta se leggi chiaramente non cerco soluzioni, ma sapere se capita anche ad altri o sono l'unica calamita di "casi". il "cambia sistema", giusto per risponderti lo vedo più un rinunciare a giocare secondo le regole perchè gli altri non lo fanno e, personalmente, trovo più logico "perché invece, non si imparano le regole ufficiali?". Gestire una scheda durante il gioco (segnare PF, slot incantesimi ecc) è parte integrante del gioco. Cambiare ad un sistema senza schede perchè molti di quelli che seguo non la tengono aggiornata mi sa di assurdità (personalmente). invece le regole sono fatte per questo, anzi proprio con l'avvento di queste edizioni stile videogame (build, scacchiera ecc) ha fatto che il giocatore potesse impugnare la regola corretta qualora il Master non la applicasse (con i suoi pro e contro determinati dall'uso) Se vuoi che i difetti dei personaggi siano un punto chiave delle partite ci sono sistemi molto più adatti rispetto a D&D. non chiedo difetti ma di descrivere un PG che segua quello che viene detto. Se mi crei un Gandalf si comporterà da Gandalf (nel bene o nel male) avrà approcci da Gandalf ecc. E se crei Granpasso si comporterà da Granpasso (nel bene o nel male) avrà approcci da Granpasso ecc. Non che crei un Gandalf che a volte diventa Granpasso o Frodo a seconda della sessione. Questa scelta non è un vincolo ma un restare fedele al personaggio creato
  5. Tutto corretto quello che si è scritto. Un dubbio soltanto. Ogni master, o quasi conosce la differenza tra il tipo di approccio come letto. Potrebbe quindi essere utile per tutti se, insieme a sessione zero o ritrovo pre partita, far presente ai giocatori (ancora meglio se neofiti) che quello che si andrà a fare, sarà l'approccio X invece che Y ma che quest'ultimo è sempre e solo una scelta fatta dal tavolo e non legge/regola assoluta del gioco? Es. Usare miniature o non utilizzare i pesi nella scheda* *Quest'ultimo esempio ancora più importante essendo parte delle regole ufficiali del libro. Sarebbe quindi come insegnare a giocare a poker con regole caserecce ma senza farlo presente. Cosa ne pensate? P.s. non parlo di cambiare approccio ma che sia logico usare come incipit "base" il manuale del giocatore ufficiale al quale si possono aggiungere HR o altro per dare stile al proprio gioco, avvertendo però i presenti che parteciperanno per evitare dubbi ad un futuro cambio di tavolo.
  6. Si, quando voglio proporre o mi viene chiesto un'avventura basata sul role mi assicuro di parlare con ogni partecipante e chiarire al meglio quello che intendo e come lo porto al tavolo. Purtroppo (ma questo credo sia un "male" legato alla società e non al gdr) molti non ascoltano perchè l'interesse è rivolto al voler giocare (e qui mi riallaccio a quello che ho visto) credendo che ruolare sia inteso da tutti allo stesso modo. P.s. utilizzo come esempio, per essere chiaro, di pensare ad un personaggio di un film o libro con le sue caratteristiche personali (impavido, scaltro, menzoniere ecc) e chiedo di fare un PG con caratteristiche più consone al PG che si vuole fare, il problema è che poi "in game" queste passano in secondo piano a favore di affrontare l'avventura "al meglio" mettendo o accantonando l'aspetto caratteriale del personaggio fatto nella totale libertà. Se fai un PG zoppo non potrai pretendere di correre al passo degli altri, ma quando viene spiegato tutto ok (sempre restando che la scelta se pur obbligatorio farla è del giocatore e non imposta dal master) poi in gioco lo zoppo corre oppure (con il solito stile d'avvocato) si monta delle ruote per non avere una caratteristica, caratteriale o fisica scelta dallo stesso giocatore, presente nel gioco. Se invece si decide di fare un'avventura più videogiocosa dove il punto è l'avanzamento, tesori e build ed il combat a scacchiera dove si presta più attenzione al piazzamento che alla storia non ha senso usare del role, o meglio per me non ha senso includerlo se poi viene giocato come scritto prima con lo stile, "come tira il vento di oggi". Preferisco che si accetti la scelta e si punti ad un' avventura che funziona cmq senza mettere in mezzo un role che non interessa. Chiedo scusa se suona ridondante, dal cellulare potrei aver fatto errori.
  7. Conscio che potrebbe essere una discussione spinosa, devo chiarire due punti: nessuno è intenzionato a far cambiare opinione a nessun'altro parlo di esperienza personale pur sapendo che ci sono "le eccezioni" mi baso sulla media generale non escludo mai nulla ma credo sia importante fare una distinzione per rendersi conto di giocare due stili diversi. Ho notato come quello che consideravo ruolare (impersonare un personaggio sentimenti, desideri, azioni all'interno di un gioco) sia cambiato definitivamente e che quando creo un gruppo di gioco la percezione di cosa sia ruolare sia inteso diversamente. Ho fatto alcune prove per vedere se era possibile ottenere il role che penso sia differente da quello giocato generalmente al tavolo. I motivi per cui dico questo sono i seguenti: - al giocatore interessa "ruolare" un personaggio libero da qualsiasi vincolo - utilizzare un sistema di meccaniche stile scacchi con miniature o roll20 - creare un pg su statistiche e combo in primis (ovviamente sono conscio che è l'impostazione del gioco dal d20 system che è così) infatti si può notare che principalmente nei siti trovi aiuti/richieste sulle build - aver totalmente stravolto il ruolo di un master per il canone classico (per me è guidare un mondo in maniera neutrale dove i personaggi vivono che, se pur "tifando" per il gruppo deve restare imparziale e guidare gli eventi mossi da quest'ultimi). - creare un pg poi giocarlo diversamente a seconda del giorno ma esser sempre pronto a giustificare (tecnica avvocato) l'azione scelta es. il fobico che supera la fobia per un tesoro - altri piccole situazioni che hanno solo accentuato questa mia percezione. Sono l'unico ad averlo percepito? è inusuale chiedere di fare role o giocare ad un videogame ma evitare miscugli insipidi delle due cose?
  8. fatto sempre o giorno fisso deciso dal gruppo, cerco di dare sempre la max disponibilità (se pur con impegni come tutti) dipende dalla storia, se faccio un'avventura che conta i pg partecipanti sarebbe impossibile continuare concordo d'accordo se succede dopo aver chiesto o avuto informazioni, a volte diventa tempo extra sprecato P.C. dimenticavo di aggiungere il consegnare la scheda con poco anticipo evitando che non possa essere controllata e giocare con i vantaggi (perché generalmente gli errori sono a favore) dipende sempre se l'avventura è costruita sui pg (una cosa che faccio per dare spessore a differenza delle avventure che tranne i soliti ruoli non fa differenza di chi e cosa) qui devo essermi espresso male. Intendo che se si punta sul role e chiedo alcune info caratteriali del PG penso che se crei un PG pauroso lo giochi come tale non che crei il pg ma questo a seconda del momento agisce da impavido e pauroso o se gioca situazioni negative per il gruppo si diventa avvocati per evitare qualunque effetto negativo per una scelta fatta liberamente alla creazione. concordo idem 😆 covid e comodità (con il tempo non mi manca molto il tavolo fisico per il gioco online Già dimenticavo le schede illeggibili o non gestite durante il gioco (es. tiro palla di fuoco a fine sessione, sessione successiva "tiro palla di fuoco" - " ma non avevi già usato il tuo unico slot?" " ah, già avevo dimenticato di fare una piccola riga per segnarne l'uso.....a proposito quante monete sono? te l'ho chiesto 1000 volte ma vorrei segnare ogni moneta perfettamente nella scheda" Amo D&D e mi piacerebbe far giocare chi ha piacere purtroppo l'impresa sia per alcune persone (parlo proprio di avere rispetto e serietà) che per metodi di gioco inadattabili ad altri tavoli rende difficile. AH, dimenticavo, ultimo non ultimo. I gruppi di giocatori che cercano un master che faccia tutto quello che vogliono.
  9. nolavocals ha pubblicato un messaggio in una discussione in D&D 5e regole
    Da master ho riscontrato alcuni ostacoli/problemi con diversi player alcuni a livello di base altri invece portati per una modalità di gioco che ho voluto provare. Vorrei sapere quanti di voi capita e come avete "risolto" Partiamo dal quelle basi: 1: primo incontro/ritrovo tutti ben disposti e vogliosi di giocare che purtroppo li porta a dire si a tutto non avvisare di impegni futuri, parole prese con altri ecc. dire di essere neofiti con 20 campagne alle spalle fare richieste HR a priori perchè essendo tu il master puoi dargli quello che vogliono 2: creazione scheda (data la lista di manuali da utilizzare e richiesta di scheda compilata ufficialmente) non chiedere nulla al master per dubbi durante la creazione prendere materiale da internet HR o da manuali non concessi compilare la scheda solo in parte perchè hanno sempre fatto così sbagliare i conti ed inviare le schede senza prestare la minima attenzione leggersi tutto il manuale per trovare le combo migliori ma non sapere cosa fanno gli incantesimi o altro scelto per il proprio PG fare la storia del PG senza chiedere nulla anche se non richiesto o chiarito che si dovrebbe fare insieme che alla fine porta alle classiche storie (che chiamo stile anime) orfano, sopravvissuto ad un mostro definitivo che attende il 20 livello per sfidarli ecc. *premetto che non ho nulla su quest'ultimo punto se l'avventura proposta si presta a queste situazioni 3: in game nonostante renda chiaro le regole, manuali, ambientazione e nel caso di un gioco scritto le basi di role che ricerco il giocatore gioca il PG come gli pare fregandosene altamente di tutto lanciare dadi ogni singolo minuto sperando in un 20, non saper a cosa servono le skill giocare con lo "stile" giocatori/gruppo vs master fare ampio uso del metagame richiesta di accessori/programmi (anche se specificato quali si sarebbero usati) **premetto che mi piacciono diversi stili di gioco ma per ogni avventura faccio qualcosa di diverso per provare novità e di base avere chi si propone senza che legga, ascolti ecc. TUTTO questo sta diventando davvero frustante perché alla fine chi ci rimette è sempre l'avventura e le persone, serie, che hanno ascoltato e si stanno divertendo. Vorrei sapere, se ci sono giocatori, perché ci si comporta in questo modo. Grazie
  10. nolavocals ha risposto a Burronix a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    parlo di un chierico malvagio o buono che porta i simboli della divinità opposta (intendo quella che nei racconti classici sono nemici giurati).
  11. nolavocals ha risposto a Burronix a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    Q1664 In roleplay, chierici e paladini che portano simboli di una divinità diversa da quella venerata cosa "accade"?
  12. @Cesco89 immagino, visto la sessione in cui è stata scritta (bastava leggere), che cercasse quella di pathfinder seconda edizione.
  13. nolavocals ha risposto a nolavocals a un messaggio in una discussione Pathfinder 2e regole
    Aggiungo una domanda che, causa il manuale difficile da gestire per la ricerca delle nozioni (unico difetto trovato di questo bel gioco sottovalutato) mi lascia nel limbo. Quando si utilizza un tiro abilità su quale CD base si deve tenere conto? Dalla tabella il tiro medio è 20 molto difficile 40 e facilissimo 10. Visto che se un PG aiuta deve ottenere un 20 ho ipotizzato che la CD base di un tiro sia lo stesso, a cui il PG che aiuta può dare bonus, è corretto?
  14. Nel PbF come si gestisce il turno se ognuno dei partecipanti scrive quando ha tempo?
  15. Volendo incentrare il gioco di ruolo sul "gioco di ruolo", vorrei provare a formare un gruppo per giocare scritto ma, non avendo mai provato un PbF o PbC vorrei capire le differenze, difetti/pregi e che supporti normalmente vengono usati. Ho alcuni paletti che vorrei utilizzare per "l'esperimento": partecipazione costante Evitare che le azioni si sovrappongano (es due PG che in una stanza fanno la stessa azione o in contrasto senza saperlo) Una legenda su come scrivere (urlare, azioni, 1/3 persona ecc.) Se includere o evitare pensieri del PG (belli a livello narrativo) perché potrebbero essere "Metagame?" o averlo scritto separatamente senza troppe difficoltà Grazie a tutti P.S. potrei essermi dimenticato qualcosa o fatto errori da cellulare (come purtroppo ho notato in altri post) nel caso "Chiedo scusa in anticipo".
  16. @Bille Booho letto l'articolo, immagino sia stato (visto la data) scritto ispirandosi a questa discussione e ne sono felice. Alla fine ho creato un metodo in base alle risposte che in 5e funziona e la sto testando anche su PF. @Shroud il tuo metodo mi ricordo uno stile similare a WFB, purtroppo in questo caso (riferendomi alla discussione aperta appositamente per trovare idee di gioco senza alcun supporto fisico) sarebbe per me un peggioramento che un miglioramento
  17. nolavocals ha risposto a nolavocals a un messaggio in una discussione Pathfinder 2e regole
    Qualcuno è a conoscenza di dove posso trovare la meccanica corretta per convertire delle DC dalla 1ed alla 2nd?
  18. nolavocals ha risposto a nolavocals a un messaggio in una discussione Pathfinder 2e regole
    ok, immagino anche viceversa (prima magia poi attacco) ok, grazie P.S. Sotto giusto consiglio di @Alonewolf87ho scritto nella sessione di pf2
  19. nolavocals ha pubblicato un messaggio in una discussione in Pathfinder 2e regole
    Scrivo 2 domande: 1. Se dopo 1 azione di attacco si lancia un incantesimo con Tiro per colpire, quest'ultimo subisce le penalità di secondo attacco? 2. L'attacco di opportunità è consentito a tutti o richiede un talento (presente nel manuale al Livello 6)? Grazie a chiunque possa darmi delucidazioni
  20. nolavocals ha risposto a Burronix a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    Q1652 l'incantesimo INVIARE (3 livello) potrebbe essere inviato ad un golem visto che i limiti sono solo l'intelligenza del bersaglio?
  21. nolavocals ha risposto a Burronix a un messaggio in una discussione D&D 5e regole
    Q1651 Cosa rende leggendario un oggetto magico? Solo i presenti nei manuali oppure il livello dell'incantesimo sopra di esso?
  22. stavo facendo anch'io un pensiero del genere: un range di movimento che possa considerarsi vicino e raggiungibile in 1 azione di movimento ed un range che possa considerarsi lontano raggiungibile con 2 azioni di movimento. es. 1.5-4.5 6-12 13.5-18 ovviamente questo sarà in base al mov base della creatura Per evitare l'effetto Benny Hill ho valutato di dare un range massimo alla mappa di combattimento Quindi risolvendo che: se una creatura lontana viene raggiunta ed utilizza un'altra azione per andare nuovamente lontana (oltre al possibile AdO), pensavo di "attivare" l'azione di Fuga dal combattimento per la stessa. unico dubbio invece è gestire se la creatura si muove dentro il range di combattimento invece che fuori mappa: Una regola potrebbe essere quella che se una creatura lontana si muove "verso il combattimento" può entrare in contatto con le creature presenti vicine dopo il primo movimento e superarle per proseguire utilizzando una regola del manuale.
  23. ho provato questo metodo ed alcune cose le ho mantenute essendo un'idea cmq valida (solo con un segno/numero che riveli la distanza), per far si che al momento del combattimento debba richiedere tempo oltre ai "5 secondi" per una qualunque preparazione. - attualmente ho creato 2 versioni di un tiro di dado su una tabella per le posizioni iniziali Uno indica se i mostri sono vicino, lontano ecc L'altro invece si basa su una percentuale in base alla capacità di movimento * ho aggiunto le info del sistema 13 age per dichiarare al turno se occorre 1 o 2 azioni di movimento per raggiungere X Ora il mio ostacolo è oltre a dover mantenere le regole del gioco (tanto per rendermi la vita difficile) è trovare un modo che consenta a chiunque, senza accessori di qualunque tipo, di avere un'idea di dove si trova lui e gli altri (pg e mostri) durante il combattimento nel momento in cui si muovono. Sono sicuro che purtroppo la tridimensionalità andrà a farsi benedire Ho optato per dare un certo range max a seconda dell'incontro su cui si può agire Devo solo colmare il dubbio con la risposta alla domanda: Se al turno X va da Y partendo vicino a W come posso fare in modo che chiunque sappia poi dove si trova X,Y,W e dov'è Z dopo questi spostamenti in maniera veloce senza appunti?
  24. Ah, scusa dovevo specificare (sto facendo l'esperimento su pathfinder) certamente, la mia ricerca è solo mossa dalla creazione di un "combat system" che: - tenga conto della posizione (anche se non perfetta al millesimo) senza griglie e/o programmi aggiuntivi - senza usare il teatro di mente (causa la mancata accettazione di tutti, alla parola del master) ma regole alla quali qualunque giocatore può capire, attingere ed usare. - il tutto mantenendo il game smart (ho provato vari esperienti con supporti veloci come anche una sorta di battaglia navale con le caselle A,B 1,2 (molto semplice) o come hai scritto tu ora ma anch'esse richiedono preparazione e quindi sto cercando di velocizzare.
  25. concordo, è effettivamente valido. Devo fare alcuni test per capire se in ogni momento è possibile mantenere le info della posizione senza appunti. ho aggiunto un tiro iniziale per dare info sulla disposizione salvo casi di imboscata o altro (che possono variare la partenza)