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nolavocals

Circolo degli Antichi
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  1. copertina alternativa "50 anni" migliore della nuova "base", interessante l'illustrazione di Ossandón Leal che propone un altro stile
  2. Apprezzo molto Greyhawk (finalmente il ritorno di Pelor) essendo stato scelto anche con l'uscita della 3.0. Un ritorno assicurato dopo alcuni game presentati al PAX. Per la cover, trovo migliore la precedente e (impossibile visto che "l'acquerello" è diventato lo "stile grafico") preferivo lo quello di Wayne Reynolds (4e/pathfinder).
  3. nolavocals

    Capanna di Leomund

    E' indubbiamente un incantesimo rotto. Sono incantesimi creati per aiutare i giocatori. Ma rompono alcune dinamiche di gioco oltre al fatto che ci sono specifiche avventure che non possono essere giocate/"godute". Pensa se i nemici con due npc che possano lanciare l'incantesimo e sanno della presenza dei giocatori nel tempio/dungeon, potrebbero organizzarsi per chiuderli in un corridoio o stanza con solo due uscite lanciando l'incantesimo ed avendo creature capaci di sparargli ogni turno x frecce o similari. L'incantesimo, tranne per il fattore semisfera, non permette a nulla di attraversare tranne le frecce di chi è dentro.
  4. Concordo e personalmente ritengo che siano due tipologie di gioco distinte. Storia/roleplay Battaglia/build/strategia/maccanica Conscio che per partito preso e passaparola molti pensano il contrario ma la 4e è quella che ha ampliato e regolato meglio la parte "battaglia". Molte regole (rifiatare del guerriero, le azioni i tiri salvezza) sono state prese e parzialmente accorpate al nuovo regolamento per la 5e. verissimo é sempre stato nel D&D dalla 3.0 per questo parlavo di regole ben scritte per rendere la parte combat senza "dubbi" su come applicare combattimento. E' vero che molte dispute nascono dal voler applicare logica e roleplay durante quest'ultimo. Il master può fare salti per renderlo fattibile ma sarà sempre una regola messa/aggiunta/adattata a gusto personale. Per questo speravo che nella edizione riveduta (soprattutto perché scritto alla presentazione) che avrebbero chiarito/sistemato il regolamento a livello di combat.
  5. ti capisco per la collezione ma mi interesserebbe scambiare pensieri qualche domanda l'avrei. Immagino tu abbia giocato anche la versione/continuo 3.0
  6. Sarebbe un discorso interessante da fare in separata sede. 4e, tempio del male elementale ecc.
  7. verissimo, per questo specifico sempre che il mio punto di vista è dettato da esperienze con gruppi formati tra sconosciuti non selezionati ma solo con voglia di giocare. Ma questo mi ha anche fatto notare che alcuni che provenivano da altri tavoli dove i master non li guidavano nell'introduzione o accorgimenti sulle regole o con idee personali su come usare un gdr (liberissimi di farlo) ma che non spiegano chiaramente cosa è loro e cosa è parte del gioco hanno contribuito. Ovviamente fare un gruppo selezionando le persone o con amici il discorso mio non ha senso perchè c'è rispetto, fiducia e amicizia prima di tutto. Ma perché ho scelto di provare? Perchè quando un nuovo si aggiunge ad un gruppo consolidato o quando un master esigente crea un gruppo si crea un ambiente ristretto dove non tutti sono sempre ben accetti e spesso vengono selezionati per il loro modo di giocare, per questo ho voluto provare a far giocare usando le regole per creare un modello di gioco universale. Ovviamente non chiedo ad altri di farlo o di cambiare il loro modo di giocare, ma molteplici racconti e situazioni viste mi hanno portato a "dire certe cose" su l'ambiente di gioco. La 5e ha anche meccaniche molto belle (come poter giocare senza miniature in maniera efficace e regolamentata) confidavo in questa nuova uscita, con un regolamento corretto nelle parti carenti poteva essere il TOP
  8. Parole da incidere nella roccia, peccato che, salvo giocare con amici e giocatori scelti, il master è come il cavallo nell'ippica (se l'avventura è bella, è merito dei giocatori. Se va male, è colpa del master). Oltretutto ho avuto il "piacere" di schivare gruppi che cercano master per trattarli come zerbini ai loro comandi, sotto minaccia di abbandonarlo. Ed è chiaro che dall'uscita del d20 e le sue regole hanno "relegato" il master. Brutto dirlo. Spero che ci saranno sempre più master a capire che fare felici i giocatori non è tutto ma solo una piccola parte del loro ruolo. E nel contempo, spero che regole chiare e master capaci avvicinino tanti giocatori insegnandogli il gioco per come è stato creato chiarendo bene nel caso di HR, spiegando la regola ufficiale e come viene cambiata da lui al tavolo. Per avere un bel tavolo si è sempre scremato il gruppo cercando giocatori affini. Ho cercato di cambiare e rendere il gioco inclusivo, ho ottenuto risultati, ma non con la 5e. In cuor mio spero che qualcosa venga chiarito nelle regole 5.5
  9. Concordo in parte. Contate che l'esperienza (far giocare chiunque) è attiva dal 2019 e, salvo non esser estato particolarmente sfortunato, la popolazione di giocatori (in alcuni riscontrato a causa di precedenti esperienze formative) non è il massimo (tralasciando tutto quello che riguarda il comportarsi ad un tavolo virtuale) ho riscontrato questo "spiegare le regole a favore" abbastanza spesso, fino a quando, cambiando edizione e mettendo bene in chiaro alcune cose (perché aiutato dalle regole presenti) a livello di regole riguardanti il combattimento è risolto. Purtroppo avrei voluto riprendere la 5e perché ci sono cose davvero ottime.
  10. Ora è passato del tempo e ripeto, esperienza personale avendo voluto far giocare molti sconosciuti che usavano dare una spiegazione "logica" per ottenere il proprio "tornaconto" non accettando altro. Non potendo impugnare il manuale per chiarire, causa come sono scritte le regole, era un incubo. Anche se capitava per l'allineamento o la concezione di roleplay in altre edizioni, quando ho visto espandere questo anche su regole meccaniche ho deciso che non fa per me. Forse è stata una mia sensazione ma mai avuto problemi come con la 5e.
  11. Era il bello dei vecchi D&D, una sorta di Ultima torcia, i livelli erano sudati Asp il manuale non deve avere "la gestione del gruppo" ma regole che possano essere applicate senza 3000 problemi su come, in modo che ogni giocatore che abbia letto un manuale possa giocare "sicuro".
  12. Ovviamente abbiamo due visioni differenti, ci sta. Ovviamente tu guardi la parte builder e power delle regole, a me importa più la gestione del gruppo (qualunque esso sia, per aver la possibilità di organizzare partite senza aver i soliti costanti problemi di come uno interpreta tutto) e l'armonia che si può ottenere solo con un regolamento solido. Visto che la parola del master ha perso valore (anche se scritto in ogni manuale da sempre che ha l'ultima parola) da quando, giustamente, nel 2000 è uscita un edizione impugnabile dal giocatore per far valere la propria azione credo occorra avere punti saldi su questo aspetto. Il resto può essere sempre aggiunto, sistemato.
  13. Ovviamente parere personale su esperienze personali, avendo fatto giocare dal 2019 moltissimi tavoli formati tra sconosciuti. La semplicità è uno dei punti forza della 5e, il suo problema sono proprio le regole che purtroppo lasciano troppo spazio all'interpretazione personale (peggiorato anche da Crawford nelle domande risposte in cui dava l'ok a qualunque porcata richiesta dagli utenti) e creando, come si può vedere anche dai forum, confusione o spiacevoli dibattiti ai tavoli. Visto che avevano parlato, con la nuova uscita, di rendere il regolamento più solido speravo risolvessero.
  14. Ovviamente è una mia personale opinione ma la 5e è la peggiore avendo quasi tutte le regole interpretabili lasciando "la decisione al master." Una cosa che dopo il 2000 non funziona più come prima. Se poi ci metti un soggetto come Crawford che dopo essersi preso tutti i meriti ha pensato bene di dare l'ok a tutte le domande sulle regole ha solo peggiorato il tutto. Ma visto che ormai la 5e viene talmente modificata che non esiste un tavolo che giochi uguale all'altro capisco il puntare solo a buttare altro materiale sempre più assurdo. Ma nonostante tutto ci speravo davvero in una revised delle regole. Cmq ho provato il playtest come fatto per la precedente ed hanno solo reso tecniche delle armi come talenti ed altro solo per potenziare ma il succo è quello. Peccato davvero
  15. come si dice; "la speranza è l'ultima a morire" 😆
  16. insomma speravo in un regolamento un più "dettagliato/chiaro" (una delle pecche più grosse, per me, di questa edizione) ma sembra che mirino solo ad aggiungere cose per accontentare.
  17. Edizione? Le mappe caricate sono per far esempi ma ne userai una sola? Per info, vuoi che sia un combattimento pg vs 1 mostro unico (più facile anche con CD ben calcolata per via della quantità di azioni diverse dalla parte del tavolo oppure anche una fight con un boss e qualche aiuto)? Questo è sempre un problema, almeno per il master che dovrebbe sapere il livello Potere dei presenti per rendere il combat ben bilanciato, se ti accusano di essere troppo buono (spero amici) non ti rendono il compito molto facile. p.s cosa accade/gestisci i pg non presenti se il combat dura più di una sessione e i giocatori cambiano? Quindi non hai modo di sapere cosa avranno i PG. puoi aggiungere aiuti anche di mappa per supporto al Boss (vedi sotto) Se usi le mappe con l'acqua potesti mettere anche solo dei tentacoli che bloccano i pg che sostano entro 2q con un tiro per colpire e uno status per 1 round o fino a TS riuscito Se hai info più dettagliate sui PG è possibile creare qualcosa di interessante, puoi anche farti qualche appunto sulla strategia adottata dal demone non essendo stupido e magari sapendo che stanno arrivando.
  18. Anche se più impegnativo e spesso rischioso essendo visto come il cavallo nell'ippica. 😂, preferisco fare il master per amore delle meccaniche e creazione/inventiva.
  19. al mio tavolo nel senso del tavolo con regolamento del manuale? si In un combattimento, tu, per regolamento (come riportato sopra) puoi dare vantaggio al tiro per colpire con l'azione aiuto ad un compagno ad 1,5m da te (se non utilizzi miniature diciamo in combattimento con te contro un nemico). Il fatto che tu dica: "getto sabbia negli occhi del nemico" è ininfluente non modifica in alcun modo la regola. Per chiarire meglio, intendevo far presente che non serve che logicamente sia disponibile sabbia o altro per poter eseguire l'azione. Ovviamente come scritto nella regola non puoi dare l'azione aiuto (convertito in vantaggio al tiro per colpire) per regola ufficiale ad un altro giocatore se non sei ad 1.5m da lui. corretto (ovviamente ripeto la 5e è la peggiore edizione per farlo per le motivazioni già spiegate) Anche se suona male diciamo che è corretto. Nello specifico gli dico che non occorre (ma non è vietato narrare l'azione) ma come scritto anche prima (ma magari non mi ero spiegato) può eseguire l'azione (in questo caso nella 5e) aiuto per dare vantaggio al TxC solo se il suo PG è vicino/accanto (1,5m) al personaggio che intende aiutare. *Ho notato in alcuni topic problemi riscontrati per aver aggiunto descrizione o logiche nelle azioni (questo come detto avviene sempre più spesso nel combattimento) ed è il motivo perché con uno dei gruppi ho deciso di fare questa prova e attualmente devo dire che è davvero funzionale. Continuerò a fare prove per sicurezza, speravo che qualcuno lo facesse già, ma ovviamente era impossibile.
  20. Corretto Colpa mia, non avevo capito che intendevi questo. A livello descrittivo puoi fare come vuoi non cambia nulla non avendo alcun peso in game. Esatto, il fatto che faccio presente è che questo "problema" avviene solo in combattimento dove il gdr è la parte meno usata in confronto a tutto il resto (esplorazione, dialoghi con altri NPC, scelte di tipo morale ecc) Non consideravo nulla su chi descrive cosa, non ritenendolo importante. Per chiarezza nell'uso avrebbe più senso che il giocatore dichiarasse di usare l'azione aiuto. Ma solo perchè un processo inverso, potrebbe creare dubbi ad un giocatore neofita che potrebbe pensare "posso fare l'azione aiuto solo se è presente una situazione logica che possa permettermelo?" (situazione particolare, che scrivo solo per cercare di rendere al meglio il pensiero esposto) L'azione aiuto non ha scopo di ficcarci dentro tutto ma meccanicamente per: Puoi prestare il tuo aiuto a un'altra creatura nel completamento di un compito. Quando esegui l'azione Aiuto, la creatura che aiuti ottiene vantaggio alla successiva prova di abilità che effettua per svolgere il compito per cui stai aiutando, a condizione che effettui la prova prima dell'inizio del tuo turno successivo. In alternativa, puoi aiutare una creatura amica ad attaccare una creatura entro 1,5 metri da te. Se il tuo alleato attacca il bersaglio prima del tuo turno successivo, il primo tiro per colpire viene effettuato con vantaggio. *quando hai parlato di "lanciare sabbia negli occhi" pensavo ti riferissi alle precedenti opzioni proposte durante il topic e quindi cercavo di chiarire credendo d'aver spiegato male il concetto che intendevo trasmettere.
  21. Hai consciamente preso di esempio un avventura riscritta ufficialmente per più edizioni e molto vecchia, dove la sua particolarità a detta del suo creatore era proprio mettere la possibilità di uccidere i PG anche più volte. Tomb of Horrors è un modulo di avventura scritto da Gary Gygax per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons (D&D). È stato originariamente scritto e utilizzato alla convention Origins 1 del 1975. Gygax ha progettato l'avventura sia per mettere alla prova l'abilità dei giocatori esperti nella sua campagna, sia per mettere alla prova i giocatori che si vantavano di avere potenti personaggi in grado di superare qualsiasi sfida. Tomb of Horrors ha scatenato accesi dibattiti tra giocatori e dungeon master per oltre 40 anni dal suo inizio, guadagnandosi la reputazione di essere un "tritacarne". È stato certamente progettato come una sfida difficile o deliberatamente ingiusta. Sicuramente può incuriosire la novità ma senza che il master sia pro giocatori e non il neutrale arbitro che dovrebbe essere, risulterebbe un incubo. Ci sono cose molto interessanti anche in quelle edizioni ma viene ricordato, purtroppo, per quello che scrivi. Anche se stiamo sulla 5e cercherò di risponderti. La mia proposta è usare il manuale quindi ogni personaggio ha a disposizione Azione, Azione bonus, movimento, gratuita e reazione oltre ad avere altre scelte per l'azione, come fai presente. Quindi giocare utilizzandole va benissimo, non vedo alcun problema. Ricordo che la 5e ha il problema di come sono scritte le regole, uno delle note più dolenti dell'edizione, per questo scartata nella mia premessa. Pur essendo un'azione non immediata nella 5 è corretto usare la regola da entrambi. Quindi lottare, azione, spostare ecc ecc Corretto No, tu non troverai lancia sabbia negli occhi e come detto, il master deve intervenire costruendo l'azione dalle regole a disposizione, rendendola diversa da tavolo a tavolo e quindi regola unica, speciale solo per quel tavolo. Se il mio master per la sabbia mi concede tiro X, azione X, risultato X e quando vengo da te mi concedi tiro Y azione Y risultato Y, non posso aggrapparmi al manuale per far presente che volevo X e non Y, capisci cosa intendo per inclusività (poter accedere a qualunque tavolo consapevole di come sarà X e Y senza dover "litigare" o "chiedere al forum" per avere conferma che la mia interpretazione è "migliore". Questo non esiste nella regola la crei tu come master. Vedi sopra
  22. Forse ho spiegato male. Non è andare bene o male, il fatto che il tavolo X avrà un approccio al gioco personale/unico che, nella visione di accessibilità ottiene il risultato opposto. ok Ovviamente è difficile, soprattutto per chi gioca con personalizzazioni al proprio. Il mio discorso ovviamente mira a far si che se, come per qualunque altro gioco (compreso anche altri gdr), il giocatore gioca con le regole del manuale al tavolo x potrà giocarlo al tavolo Y dove non deve imparare altro ma solo godersi una nuova storia. certo, il discorso sarebbe lungo e off topic, anche solo il risolvere un indovinello farlo fare al giocatore con un mago con INT 18 è meccanicamente sbagliato. Infatti si è creato il proporre un enigma per poi far fare dei tiri per dare degli aiuti. In pratica un allungare o ottenere lo stesso risultato solo per avere la sensazione di fare gdr. esatto. facciamo un esempio: Crei e proponi un indovinello nel punto X come aprire una porta APPROCCIO GDR (come lo intendete) descrivi la porta e l'indovinello presente Tiri di dado + idee esposte per risolverlo In caso di necessità altri tiri per aiutare dando indizi Soluzione passaggio Questo non ha portato a fare GDR ma ha allungato una situazione che per la storia generalmente dovrebbe venire risolto per proseguire dove si spende 30 minuti per fare una cosa che, con l'approccio talisman ne occorrono 5. Ed il fulcro non è quale viene scelto ma la prima porta inevitabilmente a premiare il giocatore bravo e non il personaggio che muove ed è presente nel racconto. Portando poi ad altre situazioni spesso discusse dove un barbaro con INT 8 risolve più enigmi del mago con INT 18. Ciò che coinvolge il giocatore non è il tiro di dado (soprattutto nel combattimento che è la parte meno immersiva di un GDR) ma la storia, l'ambientazione la narrazione dello stesso ecc. Porta gli altri a giocare come quello che versa facendo un gioco personalizzato del gioco stesso. Viene fatto? certo Ma come dicevo porta a fattori che vanno contro l'inclusività nulla di più. Legandomi sempre alle prove fatte nel tempo e le condizioni dei giocatori trovati (anche bravissimi ed esperti ma con un incipit di gioco inculcato es. tirare 20 volte i dadi ad ogni passo, dormire con ogni oggetto addosso per paura che venga tutto rubato, girare costantemente con armi alla mano fin oad arrivare a chi utilizza poteri/azioni anche off combat (nascondersi, azioni preparate infinite ecc.) per avere vantaggi costanti e ognuno di questi non accettano un altro approccio e arrivano tutti da tavoli con regole personalizzate. potresti farmi qualche esempio di tattiche diversificate? Mai detto questo, ma magari mi sono espresso male. Perchè a me interessa che venga applicato il regolamento se uno utilizza al meglio il suo Pg entro questo ben venga MI sembra un consiglio estremo visto che come detto lo sto provando con altro e funziona benissimo. Ma capisco benissimo che possa non piacere anche senza averlo provato. Ma io faccio solo presente che rende il gioco poco inclusivo nello scambio di tavoli e non che quello che fate sia sbagliato Es. il tirare sabbia ad un avversario. Ogni master lo risolve in un suo modo personale piegando le regole come meglio crede ma nessuno dei modi è quello ufficiale (scritto nel manuale) ed impugnabile da qualunque giocatore al momento di fare l'azione (questo è non essere inclusivo). Non regge se la pensi al tuo tavolo, sopra ho spiegato per rendere meglio l'idea. Perchè poi tutte queste mod portano a giocare un gioco personale restando dell'idea che ogni cosa che metti è cmq gdr e quindi è ok. Giocare con le mod è bello ma non stai giocando al gioco base (regole non presenti nel manuale e quindi non conosciute ed applicabili da chiunque possegga il manuale) tutto qui. Non è un concetto difficile, ma uno si sente preso in causa perchè gioca così , ma il mio intento è solo far capire (con esempi fatti anche sopra e spero chiari) di come poi giocatori che cambiano tavoli portano dietro bagagli di abitudini davvero poco utili per un nuovo gruppo. @Percio e @Casa, essendo rimasti solo noi e vedendo che il discorso ormai vira a far presente che come giocate voi è il GDR mentre il resto no. Non è certo mio intento farvi cambiare idea e non ho mai denigrato il giocare cn le mod ma solo che non è inclusivo nel momento in cui uno dei giocatori cambia tavolo (per numerose esperienze viste, comprese le discussioni presenti nel sito sull'applicazione della regola X nella situazione Y). Dire che giocare a OD&D sia la soluzione è la cosa più sbagliata che ho letto. Se vi capiterà di costruire molti gruppi con chiunque indipendentemente da età, sesso, esperienza ecc. probabilmente noterete quello che scrivo. Grazie cmq a tutti per il dibattito. Ma essendo virato verso altro e rimasto sulla 5e da subito (nonostante avessi scritto che lo escludevo) non credo ci sia più molto da dibattere.
  23. Concordo che sia in teoria, ma nella pratica ho sempre avuto conferma che le azioni (es sabbia) siano solo unilaterali Non parlavo di questo ma del fatto che se inserisci un tuo concetto di GDR che implica che il giocatore usi la logica per versare acqua per capire che c'è una botola automaticamente crei una differenza tra giocatori. Come accadeva nei gruppi in non viene accettato quello che parla meno, quello che magari ha meno idee e tutto quello che è l'opposto di inclusività. Sono opzionali come dici, se da master ti dico "usciamo le regole del manuale base" e tu includi le opzionali c'è qualcosa di sbagliato. Già, (abbiamo parlato della 5e che da subito ho etichettato come la peggiore per questo per via di come è scritta) ma anche se sembra strano, una volta regolati, il gioco non avrà più alcun intoppo a livello di discussioni sulle regole, lasciando spazio al godersi l'avventura. Al massimo può esserci chi preferisce più combattimento e chi più storia ma questo non dipende dal gioco.
  24. Avere approcci personali al gioco che mettono mano alle regole porta a giocare ad un gioco personalizzato. Non si tratta del singolo adattamento per l'azione "tiro la sabbia negli occhi" ma un costante cambiamento per ogni situazione che si presenta, questo metodo diversifica anche i giocatori all'interno del tavolo in base al loro approccio con un accumularsi di azioni extra che vengono concesse solo ai giocatori. Limitare le azioni alle regole durante il combattimento non limita il GDR e permetterebbe a chiunque di godersi una bella storia del master potendosi approcciare con la sola conoscenza del manuale del giocatore.
  25. ovviamente non riguarda la risoluzione ma il meccanismo per farla perché porta a "Ok, se sono abbastanza scaltro da trovare un'idea che con una prova la posso risolvere ed ottengo un buon vantaggio in game posso farlo." Questo anche se non sembra (ovviamente l'ho notata ora provando questa cosa di seguire solo lo scritto per provare) cambia molto il gioco. La soluzione sarebbe, usare un gioco che si presta a farlo e non modificarne sempre un altro. è limitante per il giocatore abituato ad avere concessioni (per questo dico che ho riscontrato questo) infatti i maggiori problemi giungono dal combattimento, fuori da esso, come dicevi anche tu è più difficile fare tiri particolare oppure non servono come un viaggio a cavallo, quindi il problema non si pone. Mi lego a questo per farti un esempio di come è stata distorta la giocata base. Ogni volta che gli avventurieri esplorano zone pericolose sono attenti (non occorre che i giocatori debbano dirlo per evitare che il master ne approfitti). Meccanicamente esiste la percezione passiva. Ogni volta che si presenta una trappola o come fai esempio una botola esiste il tiro percezione che il master deve far eseguire al PG senza che pensi logicamente di versare acqua nel pavimento (questo è appunto un esempio di usare la logica incasinando il gioco per nulla) e il tiro non può mai andare sotto la passiva (salvo alcuni casi di vantaggio/svantaggio con +/-5). Se un master premia chi versa acqua nel pavimento crea una situazione di gioco personale e nei casi peggiori danneggiare i giocatori che non pensano di farlo. verissimo. forse non ci siamo capiti in quello che intendo ti scrivo un esempio. Io giocatore mi presento da te e dico "voglio poter scegliere i punti da colpire nel nemico per arrecare più danno" vero, ma per questo ti dico che quando ci sono giocatori che chiedono o danno per scontato che funzioni così arrivano da abitudini al tavolo personalizzate esatto (il discorso era se limitarlo alle regole scritte o modificarle per rendere possibile la richiesta) come un precedente esempio fatto da @Lord Danarc Si il problema non è quanto viene reso bello o fattibile è che usare la logica e piegare le meccaniche per renderlo possibile se pur bello modifica il gioco creando tutti i problemi in cui mi sono imbattuto. Perché tu quando lo fai come master, non fai presente che è una tua personale concessione e i tuoi giocatori penseranno che possono farlo mentre non è così (ovviamente parliamo sempre di 5e che avevo detto la peggiore per queste prove ma bene cmq) Quello che sto provando e che a molti non piacerà, è evitare proprio questa abitudine anche se a chi gioca così, sembrerà limitare il gioco, è la possibilità di giocarlo con le poche e semplici regole scritte senza incappare mai in discussioni e per certe versi è un guadagno immenso. Soprattutto, come avviene per la league, può essere giocata ovunque senza incappare in sorprese e senza limitare o fare differenza tra il giocatore più scaltro e quello meno. Inclusività.
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