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Circolo degli Antichi
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  1. Ovviamente si parla sempre di gusti personali (come trovare un film bello per uno e meno per un altro) la differenza, senza portare altri esempi è che viene chiesto o si hanno speranze di giocare come su YT. In ogni caso, pur non apprezzandone certi aspetti, non credo che i creatori dei suddetti canali non si divertano cmq a giocare.
  2. Persone fisiche incontrate nei tavoli (esperienza personale, da cui ho riportato alcuni esempi di richieste per il game) + il fatto che inntale e critical role hanno rispettivamente 200.000 e 1.800.000 di iscritti con un impatto notevole sui nuovi giocatori (non solo neofiti alla prima partita).
  3. Ho nominato le edizioni precedenti non per parlare della specifica. Ma perché nei post precedenti, dopo le prime risposte si è fatto riferimento a gioco X, per passare un concetto. Ed è emerso che giocare di ruolo sia: Seguire le regole a livello meccanico. Seguire "a sentimento/discrezione" a livello ruolistico (immune agli effetti di regolamento)* *Alcuni gdr mettono regole al secondo punto altri lo facevano Ma allo stesso tempo piacerebbe tantissimo giocare come in inn tale/critical Role, dove il master prepara la sessione/campagna su personaggi ben predefiniti (come scritto da tutti per motivi lavorativi/a scopo di lucro) Spesso mi si chiede al tavolo di giocare di ruolo (con griglia, parlando come i personaggi ecc.) ed ognuno ha un modo diverso probabilmente perché è stato "iniziato" ad un tavolo diverso. In un qualunque altro gioco, ci sono regole e se ci troviamo a giocare a Monopoly o poker ci si aspetta di giocare allo stesso modo e questo può spiazzare. Quindi ho chiesto qui cosa vuole dire per ognuno GIOCARE DI RUOLO per fare una "media". Ma dopo alcune risposte sembra ora più rivolto in difesa alla libertà.
  4. Possono capire situazioni che possano far fare ad Argo un azione fuori allineamento (come alcuni esempi che hai scritto) ma salvo eventi particolari, Argo dovrebbe seguire il LB. Se usi l'allineamento e poi puoi cambiarlo senza nessun effetto, perché averlo? Ricordo che nelle edizioni precedenti c'era la perdita di PX e non sto dicendo di punire ma tanto vale toglierlo. Dire "il giocatore è Argo e solo lui può saperlo" è, per me la stessa cosa di "non puoi sapere cosa trasporta o le abilità di Argo perché fa parte del personaggio e tu master puoi agire su tutto il tuo mondo tranne il mio PG. Se il master deve/può visionare la scheda per gestire gli incontri meccanici potrebbe farlo per quelli ruolistici. Posso benissimo capire che ora, come già scritto, è tutto per Easy, smart e deve dare accesso "libero" a chiunque (più gente più vendita). Se giochi free (perché alla fine di questo si parla come nuove visione di gioco) totalmente esente da qualunque linea guida, allora stai giocando veramente ad un GDR o ad un gioco qualunque? Le serie che più mi vengono nominate e piacciono tanto, sono le più seguite (portano moltissime persone a giocare di ruolo) e quelle più costruite a tavolino con ogni personaggio che si attiene ad un copione (inn tale, critical Role) Un GDR in cui devi prendere decisioni di come, esempio, Argo agirà occorre prendere del tempo per valutare. Rallenta il gioco? Certo. Come per controllare una regola. *Non a caso, anche nelle sopracitate serie di YT fanno i tagli. Ma questo, dovrebbe essere fare del roleplay, se togli tutto stai solo giocando ad un gioco diverso come regole da Monopoli ma nulla di più.
  5. Non è un fattore di comunicazione. Come scritto ritengo ovviamente impegnativo per il giocatore scrivere e attenersi all'idea durante la campagna. Mentre non mettere nulla e fare scelte sensate ritengo sia il minimo sindacale in ogni gioco. Anche a scacchi o monopoli devi fare scelte sensate per il tuo gioco. Ma non è la stessa cosa. P.s. linee guida non intendo che alla creazione uno debba fare un romanzo ma avere due informazioni (come funziona per l'allineamento). Es. Faccio Argo, guerriero umano LB coraggioso, prolisso, legato alla sorella che sogna di costruire/fondare una gilda di mercenari. Non mi sembra una richiesta eccessiva che il giocatore segua queste informazioni in generale. Mettendo in conto, come già scritto, che possono verificarsi eventi in cui il PG potrebbe agire diversamente ma che siano seguiti da logica*. *Escludendo, lo metodologia da avvocato (quando il giocatore cerca con 10000 discorsi di giustificare l'operato del PG) Es. Argo che deruba il locandiere.
  6. Personalmente "far agire in modo ragionevole il PG" è una base del gioco a livello di ABC. Non è la stessa cosa di giocare di ruolo Che dovrebbe essere interpretare un PG. Non capisco il sentirsi vincolati da 'un copione" che non viene dato da una terza persona ma viene "scritto" dal proprietario. Poi ci può stare far passare un messaggio di accessibilità, facilità ecc a tutti, ma facendo così poi si arriva anche a non contare più allineamento e altre regole che, sono state limate negli anni anche dalle case proprio per dare possibilità a chiunque di approcciarsi al gioco visto il successo e i soldi che porta. Ma questo ha trasformato nel tempo, il GDR ad un gioco che non troppo diverso da un boardgame o videogioco. *La 4ed, paradossalmente (visto che moltissimi si sono scagliati contro) alla fine era l'edizione che rispettava al meglio queste richieste, senza contare che la 5e prende tantissime regole da quest'ultima.
  7. se tu dai vertigini e poi aggiri la stessa limitazione in game il problema è del giocatore che non riesce a seguirne la traccia durante lo svolgimento. Non c'entra nulla il maturare, il prenderne atto (o altre 3000 spiegazioni sul perché e il come), ma solo che mediamente un giocatore non vuole ostacoli (anche se è lo stesso ad averli messi) durante lo svolgimento del gioco. esempio: avendo le vertigini non può attraversare un ponte sospeso che lo porta ad un tesoro. * è il percepire il tratto vertigini come ostacolo il fulcro e non un modo di interpretare il personaggio perché questo pensiero si applica a tutto il resto.(un attore che modifica il ruolo del suo personaggio perché non vuole che alla fine muoia ecc ecc) **non è meglio al posto di dare un tratto e poi non seguirlo dire " non seguo nulla" e ci si risparmia eventi di questo tipo? Cmq per riassumere. Cos'è giocare di ruolo? versione 1: creare un personaggio, sia a livello meccanico che personale (una storia, un carattere, valori, allineamento) e seguirne "la traccia scritta" durante l'avventura. versione 2: creare un personaggio a livello meccanico (caratteristiche abilità , talenti, equipaggiamento) e prendere decisioni su ciò che valuto "migliore" al momento durante l'avventura.
  8. si avevo capito, sono, come dici ininfluenti alla creazione della tua preparazione/avventura come avviene per le avventure acquistabili, che devono poter essere giocate da chiunque. certo era solo curiosità, vedendo che parlavi di obblighi e libertà volevo capire se questo si estendeva anche alle regole. il fatto che dici non sia capitato non vuole dire che non accada. Spesso leggo di master che si trovano in difficoltà addirittura giocando con amici e non credo giochino come intendo io. Non volevo solo far passare un messaggio stile "giocare nel modo X non porta Y" perché non è una sicurezza. Come già detto abbiamo due gusti diversi, ma ripeto, gioco entrambi e mi chiedevo se lo avessi fatto anche tu. ok Se uno può scegliere se fare la stessa cosa (intendo giocare ad un gdr) in maniera facile vs una difficile, in maggioranza, verrà scelta la prima. Se una persona ha molti impegni (studio, lavoro, famiglia ecc.) e gioca come svago, fare un sandbox con PG come dico, sarebbe un incubo perché richiede tempo, impegno, soprattutto attenzione al tavolo in sessione. E' uno dei motivi perché la 5e ha avuto più successo (ha un approccio smart) Chi ha notato quanto sia veloce fare la scheda in 5e dopo aver giocato alla 3.5? Ma posso assicurarti che non è la stessa cosa, non è la stessa esperienza e c'è un motivo perché esistono termini come sandbox e rail (il modo di gioco più comune, come hai fatto presente tu) Può non piacere, ci sta. Ma consiglio sempre di provarla se si riesce a trovare i giocatori/master adatti. *l'importante è non fare propaganda negativa (esempio: come accadde per la 4ed) portando tantissimi a non provarla a priori.
  9. Capisco benissimo gioco e mastero anche questa "versione" e non è un fatto di fortuna, ma dal fatto che è più facile giocare con "meno regole" perché si presta a una cerchia maggiore soprattutto ora che chiunque gioca. certamente ed è lo stesso motivo per il quale abbiamo due visioni dello stesso gioco. Per me, dopo anni è diventato l'opposto del tuo, giocare un'avventura acquistata (intesa come non cucita sui PG) non mi darebbe lo stesso appagamento (perché mi è capitato, come avviene per chi guarda un film, telefilm ecc. di vedere buchi di trama o altro che lo rende meno interessante). certo vostra usanza? il fatto che apra un forum per parlare di certe tematiche non implica il farlo a priori. Come dicevo sono alcuni aspetti del gioco che ho provato e li ho trovato più soddisfacenti nonostante giochi anche in altro modo. ah ok. Presumo che questo metodo porti ad escludere anche regole come l'equipaggiamento(pesi, locazione ingombro) o allineamento ecc. che fa parte delle regole base non opzionabili (essendomi capitati giocatori che credevano fosse regola una HR) Posso chiederti se questo lo fai presenti a chi gioca al tavolo? ok Potresti far giocare senza prepararti nulla ma solo seguendo le azioni dei pg? In questo non sarebbe ancora più libero il gioco? es. resto in taverna, viaggio a est, viaggio ad ovest ecc. Parlo di muoversi in una mappa, luogo o altro senza ovviamente usare meta per creare l'illusione di scelta (es. il master ha un'avventura in un castello ed è ininfluente se i personaggi vanno a est o ovest perché tanto gli metto il castello) no, che tu dia per scontato che non lo sarebbe nel mio
  10. .Personalmente, lo trovo un esperiente per rendere più semplice a chiunque giocare di ruolo e ci può stare. Pensa se i personaggi di racconti famosi (harry potter, gandalf) agissero senza avere un predefinito schema e carattere. Tutti lo hanno e li influenza su ogni decisione ed azione. E non parlo solo per il master, ma pensa ad un tavolo dove ogni giocatore conosce l'altro......un gruppo di "amici" cresciuti nella grande cittadina di Neverwinter...... Ruolare: come scritto da alcuni a inizio post Chiarito: tu crei un PG al tavolo (lavori sulle statistiche da distribuire, build ecc) ma non sei certo di cosa sia realmente nel game quindi il PG agirà al momento ed in base alla situazione a tua completa discrezione. Una volta scappa, l'altra taglia la gola al compagno, l'altra crea una rissa o rapisce una cortigiana oppure nulla di tutto questo e resterà in taverna 20 giorni.....chissà. Se ti dessi un personaggio di fantasia e ti dicessi di ruolarlo per come è stato scritto avresti problemi a gestirlo seguendo la sua descrizione? meccaniche, obiettivo. Per come descrivi che differenza fa se i PG sono motivati? Se i giocatori lo sono partecipando all'avventura lo sono anche i PG. generalmente un gruppo fa squadra, un party solitamente crea una bolla di gioco nel gioco, un posto sicuro.* p.s. escludiamo chi crea PG con l'intento di rovinare l'esperienza a tutti e chi chiede di fare un antagonista in accordo con il master il "motivati a seguire l'obbiettivo" è traducibile con "motivati a giocare al tavolo" l'avventura (corta e non) si basa sul fatto che i PG debbano fare quello che hai preparato. prima hai scritto "i giocatori devono essere motivati a perseguire quella storia altrimenti non sarà possibile giocarla" Quindi questo modo porta l'avventura a essere giocata da MARIO, PINA, GIORGIO oppure LUIGI, MARTINA e ROBERTO (come per le avventure acquistabili) e non è prettamente creata per PG specifici se non la classe. P.S. capisco che tu possa esserti sentito in causa da alcune mie parole ma scrivere: "Aggiungo, tra l'altro, che Tizio sarebbe benvenuto al mio tavolo senza problemi" questo mi dispiace molto.
  11. 1. puoi farmi un esempio su questi "obbiettivi" e di come influenzerebbero tipo il bardo casanova di Mario e la succube? 2. come un background scritto dal giocatore "cerco la spada del drago rosso immortale" "sfiderò il demone che ha ucciso i miei genitori" e del master che lo accontenta portando l'avventura anche verso quell'obbiettivo? Questo non esula dall'abbellire il game sapendo del carattere del PG. *Mi sembra un ostinarsi a mantenerlo segreto solo perché come dicevo si ha solo paura che il master lo utilizzi contro di te (come una gara) magari mi sbaglio credi che una sessione 0 serva per avere dei giocatori con idee chiare sul loro PG? la sessione 0 non risolve molti problemi, può aiutare, ma non esula avere poi una diversità di comportamento, gestione o altro quando si avvia la campagna. Se il giocatore non è tenuto, da quello che dici, a dare al master le informazioni del suo PG, alla sessione 0 cosa si decide con gli altri componenti, la classe/ruoli? "sforzare" questa credo sia la parola fulcro, ci può stare che tu la veda come una forzatura (anche se devo capire in un personaggio costruito liberamente e senza vincoli come ci possano essere forzature) e quindi un rifiuto a farlo, ma questo è personale e non vuole dire che giocare creando PG come personaggi di fantasia ben descritti e chiari nei loro intenti sia il "male". Dire come giocare il tuo personaggio, teoricamente non dovrebbe mai accadere, ma a volte occorre dinamiche/dubbi/ecc. intervenire e parlarne. Come precedentemente dicevo per il Background Se il master ti informa su ambientazione, risponde alle domande per aiutarti a crearlo dovresti avere tutti gli strumenti oltre alla fantasia e manuale per creare il tuo personale PG *Noto che tanti guardano le serie YT sui GDR (InnTale/criticalRole) e le trovano giustamente interessanti, fantasiose (ma sono attori e lo fanno per lavoro, intrattenere per guadagnare, è il loro lavoro) ma sono anche le storie/avventure più guidate al mondo (devono esserlo per funzionare, tralasciando tagli di scena e altro). Ma ad un tavolo di gruppo magari non sopportano neanche l'allineamento perché "limita". *ovviamente capisco che al tuo tavolo (e tanti altri) è tutto più leggero e libero per i giocatori, ma non credo che giocare anche in altro modo sia così pericoloso. Magari difficile, impegnativo ma ruolare interpretando un personaggio di fantasia diverso dal giocatore non è semplice. Come partecipare alla scrittura di un libro e decidere, pensare ed agire come il personaggio X al posto di quello Y.
  12. E' un modo di giocare, non c'è corretto/errato, l'importante è la soddisfazione che ne scaturisce da entrambi le parti del tavolo di gioco. è quello che dà la possibilità di preparare la sessione anche utilizzando le caratteristiche uniche dei PG La visione di questo punto purtroppo può essere letto in chiave negativa. Ti scrivo un esempio magari per chiarirlo (se ci riesco): Mario decide che il suo personaggio Bardo chiamato Casanova ha un "debole per le donzelle" Un classico Role potrebbe essere l'incontro con una succube (mostro concepito a questo scopo, come una sirena per i marinai) Premesso che il master non deve mettere il mostro per uccidere il PG (il gioco non mira a vincere da una o l'altra parte del tavolo, al massimo questo può accadere causa la sfortuna ai dadi, ma questo è un altro discorso) ma per dare un incipit che può dare colore alla storia e far giocare un personaggio creando una situazione che probabilmente sarà interessante. Il giocatore segue la Lore del PG e succede X (incipit/azione/reazione) Se Mario, nonostante ha deciso LIBERAMENTE e SENZA ALCUN VINCOLO di creare CASANOVA bardo EXSTRAORDINARIO sente puzza di Succube e trova mezzi per evitarne l'incontro è molto probabile che faccia metagame (o l'avvocato difensore del suo PG quando realizza quello che tutti sanno che sta per accadere) Certo che la scelta rimane sua ma non trovi assurdo farti un PG come vuoi per poi non giocarlo perchè hai paura di tutto? L'avventuriero per definizione corre rischi altrimenti conviene fare un GDR sulla coltivazione degli orti Certo, quando si utilizza un NPC il master dovrebbe avere uno schema come per i PG delle sue caratteristiche (lavoro lungo) questo accade anche ai tavoli dove si gioca liberamente, quindi ogni metodo non esula dal trovare, purtroppo, persone (perché qui si parla di vita reale) non adatte a questo tipo di gioco e forse anche ad altri. Certo ma il gioco è cooperativo, il master è una figura particolare (ha molto lavoro da fare) non deve giocare per i giocatori ma dovrebbe sempre avere l'ultima parola, che ormai pochi sono disposti ad accettare. *se ti capita prova a giocare con sconosciuti proponendoti come master ad un gruppo di giocatori già formato, nel 90% dei casi ti troverai a dover accontentare richieste e gestire il gioco camminando su una corda tesa. Accontentare un giocatore non è una cosa negativa, ma credo che sia importante tenere bene a mente i RUOLI in un GDR.
  13. La differenza sta nella base del gioco. Il master crea e fa agire il re (come qualunque altro npc/mostro/tempo ecc) mirando a portare questa scelta. Sapendo come è il PG può portare situazioni interessanti che, in caso contrario nascono solo per puro caso. vedi risposta qui sopra Ci sono volte che si perde più tempo a gestire un combattimento che è stato reso tattico dalle ultime edizioni tanto da far giocare ancora con la griglia in una quinta edizione che non la richiede più, tornando a lasciare spazio all'interpretazione (ma questo è un altro discorso). l'azione da valutare per il PG sta al giocatore ma quest'ultimo dovrebbe farlo in base al Personaggio creato, altrimenti tutto diventa piatto a livello logico: se Mario ruola Jaime o Gerald allo stesso modo, appiattisce tutto. Se Mario crea Jamie o Gerald con delle specifiche (che non sono solo numeriche) allora davanti a quest/eventi i suoi PG faranno azioni completamente diverse. Tu metti Master e Giocatori allo stesso livello? intendo a livello di gestione Questa è una cosa che sto percependo anche se i "compiti" sono molto diversi. Un giocatore può, se il tavolo gioca easy come dici, sedersi al tavolo tirare dadi e decidere due azioni Certo che può esserci il problema, ma non per questo devi evitarlo a priori. Questo pensiero porta spesso il giocatore anche a farsi un background a casa senza chiedere nulla al master ma scrivendo quello che gli pare perché tanto il master (sotto la nuova minaccia di "altrimenti non gioco") acconsente. Non parlo di Master che usano la loro "potenza" per punire ma il fatto di tener bene a mente la differenza di ruoli che si ha. Se un giocatore può pretendere molto dal Master può avvenire anche l'opposto e non c'è nulla di male in questo. Poi se si vuole giocare avventure acquistabili, tavoli easy, un master avrà meno lavoro e magari tutti sono più contenti, ma non sarà mai la stessa cosa.
  14. Non ho problemi a giocare in uno o l'altro ma separatamente perchè l'impostazione che porto è diversa. Se faccio ROLE lascio i PG totalmente liberi di vivere nel mondo e rapportarsi alle loro azioni che scaturiranno reazioni (positive e non) Attualmente con YT che portano giocate di ruolo ho visto anche un terzo approccio al modo di giocare, ma facendolo giustamente per soldi devono forzatamente portare lore costruita e guidata e per quella versione ho il vostro stesso pensiero. L'esempio che ha portato @bobon123di Jaime Lannister in Game of Throne lo trovo invece un bel role perchè giustificato in game a fare quello che ha fatto: "Ci sono così tanti voti. Ti fanno giurare, e giurare. Proteggi il Re, Obbedisci al Re, Obbedisci a tuo Padre, Proteggi gli Innocenti, Difendi il debole. Ma cosa fare quando tuo Padre odia il Re? Cosa fare se il Re massacra gli Innocenti?" Poi ci sono sicuramente alcuni aspetti da valutare insieme: quando il PG JAMIE ha fatto voto, ne era convinto? oppure cercava solo un lavoro o gli piaceva combattere che allineamento ha, in cosa portano contrasto le azioni del re? Che carattere ha il personaggio, come risponde alle ingiustizie questo porterà il PG di @bobon123 a reagire con l'azione X che porterà all'evento Y mentre magari il PG di @Bille Boo a reagire con l'azione Z che porterà all'evento W oppure (per il suo background, allineamento ecc.) portarlo a non fare nulla ma a seguire il re variando nuovamente la storia che si scrive insieme.
  15. Percepisco in queste risposte, poi potrei sbagliarmi, ma un vedere lo stereotipo come una gabbia. Avere un PG ben delineato non solo per il master ma anche per i compagni di gioco e viceversa che possa portare interazioni non ne limita il ruolo per i seguenti motivi: 1) è stato scelto dal giocatore quindi dovrebbe piacergli 2) il fatto che normalmente il PG di Mario non uccide non vuole dire che non possa mai uccidere. Potrebbe accadere qualcosa in game (un evento) che lo porti a fare questa azione (arrivandoci in game dietro motivate azioni/reazioni del mondo circostante e non l'imprevedibilità del giocatore che il giorno X si è svegliato con la voglia di uccidere) Credo che non tolga nulla al gioco, poi ovviamente i gusti sono gusti, ci mancherebbe. Noto come non tanto sia difficile fare un PG personale ma restarne fedele nel tempo. Alcuni di voi mi hanno confermato questo (il non riuscire o volerlo fare) e lo trovo giustissimo, la preoccupazione viene da chi dice OK non curante del game e rovinando in seguito il tavolo di gioco.
  16. quindi il passo sarebbe breve nel far sapere al master queste informazioni. il gioco non è master vs giocatori o viceversa, il master è un narratore della storia (come l'esempio che facevo del film o libro) ma al posto di scrivere da solo tutto lo fa con dei colleghi di narrazione (i giocatori). Se nel scrivere la storia del signore degli anelli il giocatore che ha inventato Gandalf dice agli altri : "non voglio dirvi come si comporterà il mio personaggio (il motivo poi sarebbe da capire visto che è un gioco collaborativo) ve lo descrivo fisicamente e basta." Il master a quel punto che deve creare antagonisti, ecc non sà dove si può collocare nella storia un personaggio misterioso. Rendere partecipe nel gioco il personaggio del giocatore è un compito impegnativo se fatto bene Avere dei PG ben fatti porta idee per l'avventura e dà ottimi spunti al narratore. Se aggiungi il realismo (posso capire per avvallare l'idea) ma anche quando scrivi un libro porti personaggi come reali ma non ha nulla a che fare con la realtà (nel senso che gli eventi sono guidati così come le azioni ecc) ma se tu crei Boromir giocalo, che problemi dovresti avere, se crei un personaggio come vuoi e poi non accetti di seguire le linee che hai tu stesso creato, sei confuso e forse è meglio che fai un altro PG. Salvo che la cosa non persista per qualunque cosa Stessa cosa, basta riferirlo, il nascondere le informazioni al master è sbagliato. Come un giocatore che apre il manuale dei mostri quando il master ne fa incontrare uno o il metagame ecc. Per quale motivo, qualunque personaggio inventato ha uno stereotipo ed è inquadrato e catturato in un ambito è proprio questo a renderlo unico. Se pensi a batman, superman oppure tony stark o capitan america hanno caratteristiche che li contraddistinguono (non solo i meri poteri) e sai come agirebbe in una situazione X. Se la storia porta ad una scelta ovvio che ogni giocatore farà una scelta per il proprio PG per interagirvi ma ognuno lo farà in base al proprio PG e non a come gli gira la serata. o meglio, può farlo certamente ma ritengo siano due tavoli di gioco completamente diversi. Molti, alla domanda "cosa è ruolare" hanno risposto "creare un pg e seguirne l'idea nel gioco" ora dopo qualche post è diventato tutto più casuale arrivando all'opposto di quello scritto precedentemente. CI possono sicuramente essere molteplici approcci di gioco, masterizzazione ecc. la domanda è_ come sapere chi intende A e chi intende B visto che l'idea base sembra uguale per tutti ma al lato pratico è praticamente l'opposto?
  17. La differenza sta, che se il master conosce come si comporteranno i PG per come i giocatori li hanno creati può utilizzarlo a favore del game. (sapere che il personaggio Boromin bramerà l'anello a discapito dei compagni) Mentre in un gruppo dove il giocatore fa agire il suo PG come crede al momento ed in maniera imprevedibile per tutti, il master non potrà mai avere la possibilità (non parlo di abuso di controllo ma di una cosa basilare per un master che deve gestire il mondo circostante) di usarlo per portare situazioni di game interessanti per la storia. PARERE MIO Spero d'aver scritto sopra il chiarimento che volevate. Rispondendo a questo, anche se sarebbe un discorso complesso, io parlo di master capaci di improvvisare sulle azioni dei giocatori con il controllo del mondo per renderlo vivo. Ci sono master che possono darti l'illusione di una campagna libera ma che sono railroad. Ma ritengo che se un master debba darti certe abilità per il gioco, così anche il giocatore deve farlo e non parlo di obbligare a recitare ma solo di restare fedeli ad un personaggio creato liberamente. ES: se il tuo PG ha paura dell'acqua forzare il role per evitare intoppi da una paura scelta liberamente dal giocatore lo trovo semplicemente privo di senso (non parlo di svantaggi obbligatoriamente scelti alla creazione ma di un giocatore che per lore decide che il suo PG ha fobia dell'acqua) mai avuto problemi a gestirlo in D&D (al max alcune meccaniche portano paletti al role ma come vedo molti usano HR se occorre, spero avvisando i giocatori delle modifiche fatte) . Per concludere non è tanto se il giocatore crea Ken il guerriero, Pegasus, Gandalf o Gerald di Rivia ma che quando si siede in sessione lo gestisca nelle scelte, pensieri come se fosse lui (non importa il parlato) così come il master deve gestire npc, mostri ed il mondo entro cui i PG vivono fantastiche avventure.
  18. Non è errato il tuo esempio, ma credo d'aver raggiunto un'idea su questo, notando come, a seconda dell'esempio o discorso portato, l'utilizzare l'intelligenza sia a volte solo mera meccanica e non influisca mentre in altri esempi, sì. Come per il giocare di ruolo mi sono confrontato con chi (senza parlare di prima o terza persona) lo ritiene decidere per il PG nelle situazioni (che ritengo normale altrimenti non si gioca) a usare il personaggio seguendo uno schema predefinito deciso alla sua creazione. Poi invece capita che queste due visioni si mischino e in quello ci vedo più indecisione e una difficile (per il master) scelta di game da portare al tavolo (personalmente). Partendo da un classico film o libro con eroi ben definiti che vivono in un mondo ed affrontano avversità ognuno agirà in base alle caratteristiche personali che il suo creatore ha dato. La differenza sostanziale sta nel fatto che un film ed un libro verte sempre in una direzione prestabilita dall'autore mentre giocando di ruolo i dadi creano randomicamente eventi che possono alterare la storia tanto da far morire un personaggio. Metto un esempio: * se si giocasse il signore degli anelli come una bella avventura nessuno può sapere come finisce e di questa storia si avrebbe l'incipit iniziale, alcune locazioni con npc prestabiliti e ben descritti con cui interagire ecc. Ma i giocatori che usano il loro PG come creato (ipotizzando un Frodo, Gandalf....) alcuni eventi come il tentativo di mettere mano all'anello di Boromir potrebbe avere un esito diverso, creando una ramificazione nella storia interessante. Ritengo questo metodo di gioco più stimolante della classica avventura prefatta che non ha nessun interesse diretto verso il pg ma più verso avere x classe ecc. Ovviamente è un gusto personale, ma se pur trovando difficile formare un tavolo con questo concetto, mi ha dato enormi soddisfazioni come quando leggi un libro o segui una storia e anche tu, che sei il master (seguendo gli eventi ed i giocatori, utilizzando il mondo in maniera neutrale) desideri proseguire per vedere cosa accadrà.
  19. Chiarivo il fatto che, personalmente, usare la meccanica proposta dal gioco e ruolare sono due cose distinte. Arrivare ad ipotizzare (utilizzando esempi/spiegazioni per avvallare le proprie idee esposte) che un master desideroso di fare gioco di ruolo obbliga un giocatore che decide di avere un Personaggio poco intelligente ad usare la tattica/meccanica del gioco in maniera stupida è come dire che, se il giocatore ha un personaggio cieco, allora deve tenere gli occhi chiusi per tutta la sessione. @bobon123 dimenticavo di rispondere a questo: "l manuale è chiarissimo a riguardo. Difatti il manuale dice esplicitamente quali attività sono influenzate dalle caratteristiche. Ci sono tantissime parti che sono influenzate dall'intelligenza nel manuale. Una prova di conoscenza Arcana ad esempio, o di Storia. Una prova di Natura, o anche lanciare un dardo di fuoco per un mago. Se hai bassa intelligenza, non sei bravo in questi task. Non solo ti dice quali task sono influenzati dall'intelligenza, ma quanto sono influenzati: hai il 5% in più di probabilità di successo per ogni 2 punti di intelligenza. Poi ci sono tante altre cose che non sono influenzate dall'intelligenza nel manuale. Ad esempio scegliere dove muoversi, chi attaccare, che incantesimo lanciare, come rispondere ad un indovinello, usare il congiuntivo quando si parla, sono tutte parti dove nel manuale non viene menzionato il punteggio di intelligenza. Se l'intelligenza influenzava queste attività, ci sarebbe scritto. Ad esempio c'è tutta una sezione del manuale del giocatore sui linguaggi, e nelle precedenti edizioni un valore alto di intelligenza ad esempio aggiungeva linguaggi noti. In questa edizione no, quindi sappiamo che un valore alto o basso di intelligenza non influenza l'apprendimento delle lingue. Se con un valore basso di int non potevo fare scelte intelligenti in combattimento, sarebbe stato facile aggiungerlo (ad esempio con una regola che fallendo un tiro di int attacchi il primo nemico che vedi, o regole simili presenti in altri giochi): l'intelligenza in 5E non rappresenta questo, come possiamo vedere dal fatto che non lo dice da nessuna parte nel manuale." Quindi, seguendo quello che scrivi un master può usare un mostro, qualunque punteggio d'intelligenza abbia, utilizzandolo al meglio delle sue abilità/tecniche/poteri in combattimento per raggiungere il suo scopo che potrebbe essere semplicemente mangiare i Personaggi. *ovviamente qui fai un esempio di una edizione specifica 5E per il discorso "giocare di ruolo". **potrebbe essere invece ipotizzabile che non sono state scritte regole sulle caratteristiche che incidono sul combattimento solo perchè altrimenti sarebbe ingiocabile il gioco senza dare nulla di più al roleplay? (del quale, ripeto, non vedo legato alla meccanica di un gioco)
  20. devo chiarire un punto: personalmente, ritengo due tipi di gioco diverso con griglia e senza proprio per i motivi scritti sopra, per spiegare la differenza di intelligenza. Questo va ad incidere sul resto: non si parla di utilizzo delle regole con intelligenza bassa del pg e del giocatore che deve interpretarla, pur capendo il motivo del perché si è arrivato a questo tramite esempi, ma del RUOLARE un personaggio seguendo delle idee alla creazione da parte del giocatore senza alcun vincolo ma che, per qualche oscuro motivo cambia idea. Per fare un esempio consono: un attore al quale gli viene chiesto di interpretare un uomo rude e malvagio che dopo la quinta ripresa del film inizia ad interpretarlo diversamente. Basandomi su questo concetto, ritengo il fattore build e combattimento tattico su griglia, più da videogioco che da Gioco di Ruolo e come una parte "distaccata". Mentre importante seguire i tratti del PG (come anche l'intelligenza se il giocatore la inserisce nel tratto del Personaggio) per creare una storia insieme. *spero d'aver spiegato bene il mio ragionamento
  21. Nel caso tu iniziassi una campagna nella quale viene chiarito di giocare nel modo 1 come fai a regolarti?
  22. Certo ci mancherebbe, non c'è nulla di male. Poi probabilmente abbiamo esperienze diverse oppure parlando di me, mi lascia più soddisfazione un bel pg di una bella build. Cmq è sicuramente un buon metodo per far giocare chiunque in tranquillità. *sicuramente sono più pignolo per certi aspetti e questo è sicuramente un difetto a mio svantaggio per fare dei tavoli, anche se poi ci provo costantemente.
  23. Ho sempre visto l'intelligenza utilizzata nei mostri ecc come mera intelligenza non altre interpretazioni, ma magari nel manuale in qualche antro c'è scritto diversamente. Se hai info a riguardo sarei curioso di leggerlo. Totti più che per intelligenza può essere benissimo paragonato al guerriero con intelligenza bassa ma abile al combattimento come nessun'altro. Certamente , io infatti uso anche la terza persona per non forzare a giocare recitando (per i motivi scritti un pò da tutti) essendo un GDR, resta cmq il fulcro principale raccontare una storia (come scrivere un libro in collaborazione) dove i giocatori guidano i personaggi principali. *Da lì mi lego al discorso di mantenere il pg in game altrimenti non ne vedo il senso (essendoci tanti giochi in scatola belli da fare quando si è stanchi per ruolare. ) la sessione 0 potrebbe essere utile, ma spesso viene usata nel modo sbagliato e non per centrare gli obbiettivi che tu, saggiamente, riporti. @Bille Boo "Ruolare un personaggio per me significa prendere delle decisioni per lui, in base alla situazione immaginata in cui si trova, e vivere attraverso di lui le conseguenze di quelle decisioni sulla situazione immaginata." Su questo punto non mi vedo della stessa opinione, poi potrei aver capito male, ma ritengo che un giocatore che ruola dovrebbe restare fedele al PG che ha creato e non decidere al momento cosa fare, altrimenti qualunque PG porti/crei sarebbe ininfluente in game a livello di LORE/ROLE
  24. Aggiungo un appunto (per chiarire quello che ho riscontrato ora che leggo i messaggi di tutti) Tutti, mi sembra, partano da un concetto del PG (tratti, storia e tutto quello che lo rende "reale") Un Gandalf, un Frodo, un Sauron ecc. ecc. e questo dovrebbe perdurare nel gioco una volta iniziato ma: Se e quante volte vi capita di plasmare il PG e poi, dopo qualche sessione, viene giocato diversamente da quello deciso? (o vederlo fare come Master dai Giocatori) E quanto vi sembra "corretto" a livello di role, farlo?
  25. Personalmente ho riscontrato alcuni problemi di meccanica/role (parlando di un classico gdr come D&D) per il seguente motivo: Un giocatore, come role, dovrebbe impersonare il PG nel senso di scelte e azioni in game, ma a livello di dialogo, salvo fare un PG fotocopia della propria persona sarebbe quasi impossibile. Un esempio classico è un giocatore con un Mago con intelligenza alta o un bardo carismatico. Ho avuto giocatori abili nella vendita a livello reale ma che mettevano la loro abilità in qualunque personaggio avessero. Come una persona intelligente oltre la media che deve ruolare un nano con intelligenza bassa (considerando un 10 come una media di persona normale) causa scelte meccaniche di bonus in combattimento.
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