Vai al contenuto

Ferion vallas

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    743
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    8

Tutti i contenuti di Ferion vallas

  1. Sorella Sil conosceva quella canzone,era sempre stata una delle sue preferite,e varie volte aveva chiesto al suo tutore di cantarla,ma non avrebbe mai raggiunto il livello di Ferion,la cui splendida voce faceva impallidire il rombo dei tuoni,che non osava sovrastare la sua melodia cantata con il cuore. Ferion continuò a camminare per vari minuti,la sua stanza era la più lontana,ma alla fine arrivò davanti alla porta,girò la maniglia dorata ed entrò,il pesante legno sui cardini cigolava in maniera lamentosa. Cercò a tentoni sul muro finche non trovo una sfera,che si accese illuminando di luce azzurrina tutta la stanza e il grande letto a baldacchino e la cassapanca che stava ai suoi piedi. Chiuse la porta,si slacciò la cintura appoggiando Lothrien sulla cassapanca e iniziò a levarsi la veste,sfilandola da sopra;mentre era avvolto da quel mare di stoffa sentì la porta aprirsi e chiudersi un’altra volta,e lo scatto della serratura. <Chi c’è?>urlò,non essendo ancora riuscito a togliersi la veste. Nessuna risposta. Alla fine riuscì a levarsela e la gettò a terra con rabbia,e vide davanti a se Sorella Sil davanti a se,con la chiave della stanza in mano. <Che vuoi?>chiese ,anche se stava iniziando a farsene un’idea. <Passavo di qua…>disse lei indifferente Ferion con uno scatto cercò di afferrare la chiave,ma Sil tirò un attimo la stoffa della scollatura e vi fece cadere dentro la chiave,rabbrividendo leggermente per il contatto col freddo metallo. <Prova a prenderla….>disse lei con tono malizioso,allargando le braccia per invitarlo. <E’ proibito,sorella…>disse Ferion avvicinandosi. <E chi lo dice?Noi siamo di due linee di sangue diverse,Il sangue del drago si è mischiato e non siamo come parenti…i Vallas oramai sono solo una potente setta>esclamò con voce troppo alta,che rifletteva ciò che le bruciava dentro. Ferion,rimasto solo con i pantaloni,si avvicinò a Sil che si diresse al letto,dove si sdraiò,attendendo;in un attimo Ferion le fu sopra,la sua bocca che si avvicinava,e lei aprì la bocca e chiuse gli occhi pronta a ricevere il bacio,tremando dall’eccitazione. Il bacio non arrivò mai,la bocca di Ferion si avvicinò all’orecchio dei lei per sussurrare qualcosa. <Mi disgusti…> <Cosa??> esclamò Sil,aprendo gli occhi. Ferion la tirò su e la sbatté contro il muro,il suo bel volto una maschera di rabbia. <Cagna!>sibilò a denti stretti <Come osi insultare la tua stessa famiglia,dicendo idiozie e cercando di commettere incesto con un tuo fratello?Mi fai schifo!>disse continuando a premere sulle sue spalle,schiacciandola contro la parete. Sil rimase paralizzata dal terrore,e iniziò a piagnucolare;Ferion afferro la stoffa dell’abito e con uno strattone lacerò il tessuto,scoprendo il seno di sorella Sil. Non guardò neanche,e si girò appena sentito un piccolo tonfo metallico,dove era caduta la chiave. Prese Lothrien,aprì la cassapanca con un calcio e prese la prima camicia che trovò,la indossò,riallacciò la cintura e ci agganciò lo spadone, uso la chiave sulla porta e la aprì ed uscì,richiudendola con violenza;Appena fuori dalla stanza,Ferion sferrò un pugno al muro:la mancanza di rispetto alla famiglia e alle sue regole lo aveva riempito di una rabbia bestiale,che avrebbe potuto concludersi in tragedia se non se ne fosse andato. Un altro pugno contro il muro,molto più forte,il suo tonfo echeggiò nel corridoio mentre Ferion se ne andava,e Sil rimase nella stanza a piangere.
  2. Capitolo 2 Frenare gli istinti Il vecchio guardò i presenti,che si stavano alzando per andarsene. <Fratelli>tuonò<Non vorrete andarvene con questo tempo?> Tutti si voltarono verso di lui <Abbiamo abbastanza stanze per tutti,passate la notte qui,cosicché si possa festeggiare ancora!> La proposta fu accolta calorosamente dai presenti,e nella mente di Sorella Sil iniziarono a delinearsi vari modi per festeggiare. Ci vollero varie ore per pulire la stanza dal lago di sangue che si stava incrostando sullo splendido pavimento della stanza circolare,e per prepararla ad una festa,smontando il palco e spostando i tavoli,lasciando lo spazio libero per ballare,poi con l’ingresso delle ballerine,la festa iniziò. Nel frattempo Sorella Sil vagò per tutta la villa alla ricerca dell’oggetto del suo desiderio proibito. <Hai visto dove è andato Ferion dopo che è uscito?>chiese a tutti quelli che incontrava,ma ottenne negazioni e risposte discordanti. Alla fine,disperata,decise di abbassarsi a parlare con i servi,per quanto questo le riempisse la bocca di bile. Inizio a girare per gli interminabili corridoi di quell’immenso edificio,tra armature antiche e decorate,quadri e vasi di grande valore,finche non vide una serva intenta a spolverare un busto di marmo. Le si avvicinò silenziosamente e le afferrò il braccio;la serva urlò e per poco fece cadere il busto,ma Sorella Sil le intimò di calmarsi. <ZITTA stupida!Calmati>la serva si voltò e riconobbe la Vallas . <C-Che desidera padrona?> chiese lei ancora scossa. <Dove è Ferion?>chiese bruscamente. <L’ultima volta che l’ho visto si stava dirigendo verso l’atrio….>disse la serva. Sil la buttò da parte in malo modo e si fiondò nel corridoio che conduceva all’atrio. Lo attraversò correndo,sollevando l’orlo dell’abito da festa per non inciampare,accanto a lei saettavano i quadri dei Vallas più importanti,tra i quali sicuramente ci sarebbe stato anche Ferion. Sil mugolò di piacere perverso;nella sua mente scorrevano le immagini dei suoi desideri. Si era distratta;battè violentemente il bassoventre contro il corrimano della scalinata e passò oltre,cadendo da vari metri di altezza,senza neanche avere il tempo di cominciare ad urlare. Cadde fra forti e sicure braccia. Sorella Sil tremava,guardò chi l’aveva salvata da una morte ridicola. <Ferion!!>esclamò,con troppa gioia,ora era fra le sue braccia. Ferion la posò a terra con delicatezza. <Che stavi facendo??>chiese Ferion irritato <Si guarda avanti quando si corre,non credi?>. Sil scoppiò a piangere e saltò addosso a Ferion,stringendolo. <Ho avuto tanta paura…..grazie>singhiozzo lei,sincera. Ferion fu un attimo sorpreso,ma le diede dei colpetti sulle spalle,per consolarla. <Perché correvi?>chiese più dolcemente <Ti cercavo> <E perchè?>chiese Ferion curioso. Sil non poteva dire la verità,almeno non ora. <Non ti vedevo alla festa…sei l’ospite d’onore,andiamo?> Ferion pensò per un attimo,poi sospirò. <Va bene,andiamo…>disse,rassegnato <Ma…cosa facevi qui?> chiese Sorella Sil prendendo a braccetto Ferion Ferion guardò il magnifico affresco del drago,terrificante e maestoso allo stesso tempo. <Guardavo Pyrabos…e ringraziavo Ariel dei doni che mi ha fatto..> “Gia…gran bei doni….” pensò Sil,col cuore che accelerava i suoi battiti. Sil rallentava apposta il passo di Ferion,per stare il più possibile con lui,intanto salirono le scale e attraversarono i vari corridoi,ma Ferion iniziava a spazientirsi di tale lentezza. <Se camminiamo cosi piano arriveremo quando la festa sarà finita>disse e aumentò notevolmente il passo,con Sorella Sil che faticava a rimanergli vicino. Dopo la cerimonia,Ferion si era cambiato,ora indossava una lunga tunica azzurra,con vari ricami argentati,e per vezzo,Lothrien era agganciata alla cintura nera. In quella camminata frenetica,la veste ondeggiava come mossa da un forte vento,e Lothrien sbatteva contro la gamba, e più di una volta rischiò di colpire i vari oggetti lungo il corridoio. In un quarto del tempo che avrebbero impiegato per giungervi al passo di Sil,arrivarono nella stanza circolare,ora completamente trasformata,addobbata in maniera allegra per la grande festa,i tavoli non c’erano più,al centro della sala,ballavano numerosi Vallas,chi allegramente con amici e amiche,e qualche fortunato, con le ballerine;in un angolo della sala vari musicisti suonavano violini e flauti,spandendo la loro melodia grazie all’acustica della sala. Ferion rimase ad aspettare Sil sull’entrata,che arrivo ansimando qualche istante dopo. Si aggrappò a Ferion per sorreggersi,senza fiato,con un certo fastidio di quest’ultimo. <Eccoci alla festa….>disse lui,staccandosi da lei. <Balliam…>cercò di chiedere Sorella Sil,ma Ferion era gia sparito. <Fratello Kart!>esclamò Ferion andando ad abbracciarlo. <Fratello Ferion>disse allegramente,ricambiando il gesto. Accanto a loro c’era Fratello Garuf,che portava istintivamente la mano dove prima c’era la borsa delle monete,ma ora scomparsa. Fratello Kart lo guardò. <Ah,gia,Ferion…la tua parte> disse lanciando a Ferion un sacchetto grande la metà di quello originale. Fratello Garuf li guardò strabiliato. <Ma eravate d’accordo!!>Urlò senza ritegno,tutti si voltarono <No…ci conosciamo da quando siamo piccoli,anche se non sapevo che fosse della prima linea di sangue..>disse Kart mettendo via la sua parte di monete. <Ne mancano due…> disse Ferion soppesando il sacchetto,e Fratello Kart,visibilmente scocciato tirò fuori il sacchetto e diede le due monete a Ferion,che le lascio cadere nel suo sacchetto facendole tintinnare. <Bravo…>disse Ferion a Fratello Kart <Sono anche piuttosto contento che tu abbia scommesso contro di me,Garuf…> disse Ferion sorridendo<La tua faccia è stata la cosa più appagante,oltre a entrare fra i Draconi> <Vedendoti qui,ne deduco che Sorella Sil ti abbia trovato>Disse Garuf,non volendo pensare alla cospicua somma perduta<Ti ha cercato per tutta la villa>. <Gia….>Ferion si guardò attorno<E’ rimasta indietro…> <Sono qui!!> disse Sil,comparendo all’improvviso da dietro Ferion;aveva dovuto attraversare tutta la stanza per raggiungerli. <Sorella Sil….>la salutò Fratello Kart. Ferion si sentì trascinato per il braccio destro da Sorella Sil,al centro della pista,che prese la sua mano e se la mise sul fianco. <Ti condurrò io,non ti preoccupare>sussurrò avvertendo del disagio in Ferion. La canzone suonata fino a quel momento fini,per venire rimpiazzata da un'altra dal ritmo molto energico. Sorella Sil venne trascinata dalla partenza di Ferion,che volteggiava in maniera perfetta,facendola sfigurare di fronte a tutti,ma lei non si sentiva in imbarazzo,anzi,più di una volta cercava di vedere gli sguardi invidiosi delle altre donne,ma stranamente non ne vedeva,anzi,qualcuna scuoteva la testa. Una piccola pressione sul fianco da parte di Ferion la invitava a non distrarsi,dopo che gli aveva pestato un piede varie volte nello stesso passo. Nello stesso istante in cui la musica finì,Ferion si stacco da Sil e tornò dai suoi compagni;mentre lei lo guardava allontanarsi vide passare davanti a lei una ragazza con un calice di vino in mano e le venne un idea. <Era ora Ferion…volevi rimanere minorenne per tutta la vita?> gli disse Kart mettendogli il braccio attorno al collo <Eeeeh questi ragazzi..>continuò <Crescono cosi in fretta..>fece finta di piangere<Un giorno hanno paura del buio,e quello dopo sono emomanti>fece finta di soffiarsi il naso sulla veste di Ferion. <Ma smettila!!>esclamò Ferion ridendo<Sei stato iniziato soltanto due anni fa,e ti comporti da nonno…> <Tecnicamente sei il più piccolo>disse Kart scompigliandogli i lunghissimi capelli neri<Il nostro cucciolo di drago…> <Anche se per l’altezza ti supero di una spanna buona….>Disse Ferion,dando delle piccole pacche sulla testa di Kart,che lo lasciò fare. <Eh,gia…sei alto,bellissimo persino per i Vallas,bravo a combattere,emomante,colto, …appena comincerai il servizio per madre Ariel le sacerdotesse ti moriranno dietro…>disse allegramente,senza invidia. <Mah…io preferirei trovare quella giusta,piuttosto che avere infinite avventure senza significato..>disse Ferion pensando a quello che aveva detto Kart. <E anche romantico..>aggiunse Fratello Kart alla lista di pregi di Ferion,dandogli una pacca sulla spalla. <Io ora andrei a dormire,se domani hai finito di elogiarmi,vienimi a svegliare>Disse Ferion sorridendo. Fratello Kart rise,e alla risata si unì anche Garuf,che aveva sbollito la rabbia. <Ma si…sono ricco,chi se ne importa di quel sacchetto..>porse la mano a Ferion <Magnifica esibizione,i miei più sinceri complimenti>. Ferion strinse la mano,con gioia. <Cosa hai fatti negli ultimi dieci anni?>chiese fratello Kart a Ferion,curioso. <Niente di che,ho studiato l’emomanzia alla cattedrale scarlatta,e nel tempo libero mi esercitavo nella settima forma degli stili di Namraeil>disse lui con leggerezza. <La danza del drago??ma è difficilissima!!>dissero Kart e Garuf stupefatti. <In effetti ho qualche incertezza in vari punti,ma tutto sommato riesco ad usarla> <Ah,ma allora devi mostrarcela,quando fuori si sarà asciugato quel pantano…> <Oh bè certo!>disse Ferion <OPS!!> urlò Sorella Sil,inciampando nella sua gonna e rovesciando un bicchiere di vino addosso a Ferion,inzuppandogli la manica della sua splendida veste azzurra. Ferion lanciò un esclamazione,perché il vino era freddo,e anche la stanza non era esattamente calda. <Ma che ….>si interruppe quando vide Sorella Sil stesa a terra,con la gonna che nel volo era arrivata a coprirla la testa,scoprendo così le gambe. <Sorella!!>si affrettò a soccorrerla Garuf,che era veramente suo fratello di sangue. Sil si rialzò e si riassettò il vestito. <Sto bene,sto bene>disse lei,rialzandosi. Ferion era intento a guardare la macchia scura che si espandeva sul suo braccio. <Vado a cambiarmi..>Disse. <Va bene> disse Kart. Ferion si voltò e si avviò verso l’uscita,passando agilmente fra i ballerini che piroettavano al centro della stanza,seguito furtivamente da Sorella Sil. Ferion passò un’altra volta per l’atrio e salì un’altra scalinata che si dirigeva più in alto,infilandosi nell’ennesimo corridoio,questa volta decorato con un enorme dipinto di una immensa prateria,dove angeli e uomini vivevano in armonia,sotto s’era una targhetta con scritto “i campi eterni”. Ma l’altra parete era piena di grandi finestre,che mostravano come ancora li fuori infuriasse il temporale. L’insistente scrosciare della pioggia copriva il rumore dei goffi passi di Sil,che riusciva a fare più rumore di quanto ne avrebbe fatto camminando normalmente. Ferion,nella solitudine di quei lunghi corridoi,iniziò a cantare una malinconica canzone d’amore. Sono giorni che ti inseguo fra gli affilati rami della foresta tra i rovi che mi feriscono le gambe ti ho vista vagare tra le querce attraversata dalla luce lunare lo sguardo rivolto al cielo la tua anima pesante come le montagne ti ancorava alla realtà cercai di avvicinarmi ma tu mi sfuggisti ma il tuo sguardo, triste e saggio mi pregava di non rinunciare abbandonai la spada mia unica compagna a terra,nel fango e continuai ad inseguirti nei miei occhi, l'immagine fissa dei tuoi che mi pregavano di continuare ti seguii in luoghi che non conoscevo nelle dimore degli elfi tra gli alberi nei loro antichi castelli da giorni non mangiavo da giorni non bevevo, solo la tua presenza mi incitava a continuare più dolce del nettare divino le mie mani,protese ad afferrarti sfioravano l'aria i miei piedi doloranti il mio cuore batteva il ritmo di quella corsa infinita ti seguii in un castello magnifico ed antico nella sala del trono dove tu seduta come regina mi offrivi il posto dei re mi sedetti su morbido velluto tu ti alzasti,e mi porgesti la mano riuscii a toccarla e capii tu regina immortale,mi hai scelto per essere il tuo re ti ringrazio per il dono non persi nulla e ora siamo re e regina eterni nella dimora degli elfi
  3. Spoiler: Echi, di notte, di buio, nell’ombra Canzoni, suadenti, di morti lontane Sangue,interiora, odio e violenza Cadon con grazia da mani mozzate Gocce, di odio, di febbre, di male Cadon sui tetti di case bruciate Sterpi che soffocan la tenue speranza Che un giorno lontano il sole risplenda Corvi scheletrici, malati e bramosi Volan su teste, posate su vasi Innaffiate ogni giorno con ambrosia marcia Volti contratti di ebbro piacere Lussuria Arroganza Accidia e vendetta Bambino, ora corri, su ponti di vene Piangi, disperi, imprechi e cresci Corri, e ricorri, ad ogni espediente Non vedi non senti non parli ma vivi Perché?
  4. Lo straniero…cosi lo chiamavamo noi..e cosi ci permetteva di chiamarlo..una persona affascinante..cioè..ehm.. affascinante per quel suo alone di mistero che lo circondava…un enorme mistero, talmente grande come se fosse incomprensibile per noi mortali… Non conoscevamo la sua faccia..solo vaghi tratti somatici traspiravano dal cappuccio che ne avvolgeva il volto..avrei tanto voluto vedere il suo volto..almeno una volta.. Giunse in un giornata di sole, tranquilla, si sedette in mezzo alla piazza e iniziò a cantare, per raccogliere qualche spicciolo in un fazzoletto, che si riempì subito..le sue canzoni erano magnifiche..all’inizio pensammo che fosse una specie di cantante famoso in incognito, ma scartammo subito questa ipotesi..nessuna star avrebbe mai potuto cantare canzoni con tanta passione..come se ogni canzone avesse avuto una propria anima.. Le sentivo pervadermi..avvolgermi, quasi mi sentivo beata.. Noi ragazze passavamo le ore facendo congetture sul misterioso straniero, che quasi pareva un personaggio da libro…per lo più domande frivole, adatte a giovani spensierate come noi. Come sarà sotto quel cappuccio? Alcune dicevano che poteva solo essere divinamente bello, come il più bel cantante..altre dicevano che era deforme, per questo si copriva, e la passione delle sue canzoni era dato dal dolore della sua diversità, e cantare era un modo per farsi accettare.. Non glielo dissi mai alle mie amiche…ma una volta io sono riuscita a vedere il colore dei suoi occhi..ma non lo dirò mai a nessuno, è un segreto che terrò per sempre caro nella mia anima. Era anche un cantastorie..conosceva parecchie storie…sia tragiche, sia spaventose, sia romantiche, e le raccontava come se fosse stato li in prima persona ad assistervi. La mia storia preferita, era quella dell’angelo Kaziel, l’angelo dagli occhi verdi di un regno lontano…piangevo sempre arrivato il momento in cui muore da solo, senza nessuno accanto. Sapeva descrivere gli avvenimenti in una maniera tale che essi prendevano forma davanti ai miei occhi..vidi il bel volto e fissai gli occhi dell’angelo, e anche questo ricordo lo terrò stretto nella mia anima, assieme alla luce degli occhi dello straniero.. Era molto credente, ne ero sicura..passava giorni interi in chiesa, inginocchiato davanti alla croce, tra le volte e le navate echeggiavano i suoi vaghi sussurri, quasi come se stesse parlando con Dio e con gli angeli stessi.. Nel mio cuore, iniziai a chiamarlo Kaziel..ne ero sicura..era un’angelo, un’angelo venuto a portare la felicità nel nostro villaggio. Era amato..molto, tutte le sere il villaggio le trascorreva alla locanda, dove lui alloggiava, ad ascoltare i suoi racconti, le sue canzoni, a portargli regali di riconoscenza e altre cose….io ero sempre in prima fila, seduta a gambe incrociate a terra a fissare intensamente la penombra che si celava sui suoi occhi, sperando di rivederli di nuovo, ma purtroppo questo non accadde..il mio unico rimpianto. Poi accadde la tragedia..arrivarono i demoni, creature scaturite quasi dai racconti dello straniero, iniziarono a distruggere tutto, a uccidere, ma solo poco alla volta, quasi giocassero con noi.. Avevamo tutti paura..avevo paura, e restavo vicina allo straniero, perché ero sicura che lui mi avrebbe protetta. E così fu..mi salvò una volta, non avevo fatto in tempo a mettermi in salvo, e due demoni stavano per uccidermi, quando apparve lui, alto, ergendosi tra le fiamme dell’inferno, gridando frasi ai demoni in una lingua che non conoscevo, ma dalla sua voce melodiosa, capii che erano le preghiere degli angeli. Mi strinsi forte a lui e mi riportò al sicuro.. Attaccarono sei volte..lo straniero era stanco, non avrebbe potuto difenderci per molto, quando un anziano gli chiese spiccio se conoscesse un modo per impedire del tutto che tornassero..nella stanza calò tutto il silenzio, un silenzio carico, come se tutto il mondo avesse trattenuto il respiro attendendo le parole del mio angelo.. Egli attese a parlare, come se conoscesse la risposta, ma cercasse un modo per formularla.. Si esiste, disse infine, ma la sua voce era strana, come se parlasse a fatica, come se non volesse dire quello che gli avevano chiesto di dire.. Esiste qualcuno che può distruggere i demoni definitivamente, continuò a dire.. L’angelo Kaziel, esclamai istintivamente, sicura che egli avrebbe tolto il suo cappuccio, mostrando il suo lunare crine e spalancando le sue candide ali, ma lo straniero si limitò con un cenno della mano a invitarmi al silenzio. Si, un angelo, ma anche qualcos’altro..sto parlando del furore divino, l’essenza del fiammeggiante paradiso..Ashgatoth, il demone redento.. Quel silenzio mutò, divenne pieno di sgomento..un demone nel paradiso? Questa domanda si leggeva sul volto di ogni persona attorno allo straniero.. Come possiamo chiamarlo, chiesi titubante..e lo straniero sospirò affranto. Gli angeli si invocano con una preghiera, con il potere della purezza..ma Ashgatoth è in parte demone, e i demoni si richiamano con la violenza e il sangue.. Quindi come lo chiamiamo, questo essere, chiese una signora, e lo straniero sospirò ancora. Con il sacrificio di una vergine credente..la violenza, il sangue, la purezza e la preghiera… Il silenzio divenne pesante, il mio cuore divenne pesante…io credevo…e il mio corpo era puro, avevo sempre atteso la persona alla quale dare il mio cuore.. Un’uomo gridò. Sei pazzo, gli disse, afferrandolo per la veste, ma lo straniero lo buttò a terra con un gesto della mano, lo aveva appena sfiorato. Voi me l’avete chiesto, io ve l’ho detto, nessun angelo saprebbe affrontare cosi tanti demoni, e impedire il loro ritorno, solo colui che un tempo lo era sa come fare. Questo disse, infervorato. Nessuno fiatò dopo le parole dello straniero, la mia voce echeggiò nel silenzio. Sono pronta, dissi sicura, non volevo che altre persone morissero, ero felice di perdere la vita per salvare quella degli altri, le persone che amavo..mia madre urlò, cercando di stringermi a se, ma io mi liberai dalla sua tremante stretta e avanzai a decisi passi verso lo straniero. I preparativi per il rito erano durati fino a notte, i demoni sarebbero arrivati tra poco, ne ero sicura.. Rabbrividivo, al contatto della mia pelle, coperta appena da un leggero velo bianco, con la pietra dell’altare della chiesa, l’unica cosa rimasta intatta di quell’edificio.. I miei occhi si perdevano nel cielo stellato, fissavano la luna, la mia mente era vuota, conscia del mio imminente sacrificio. Non avevo paura, solo il piccolo dispiacere di non poter provare le esperienze della vita..tra qualche giorno sarebbe stato il mio compleanno.. Lo straniero aveva disegnato un cerchio, un largo cerchio, nella quale entrarono tutti, disse che i demoni li non potevano entrare..io mi fidavo di lui, mi fidavo del mio angelo, con tutto il mio cuore. Infine egli si avvicinava a me, con un candido coltello in mano, vedevo che esitava, non voleva farmi del male..forse provava per me quello che provavo per lui..ma forse le mie erano solo illusioni da ragazzina. Hai qualche rimpianto? Mi sussurrò, prendendomi una mano e stringendola nella sua. Era la prima volta che toccavo la sua pelle..era morbida, e calda, una mano giovane. Si..sussurrai timidamente, mentre il pudore prendeva il sopravvento per qualche istante..avrei voluto vedere il tuo volto, anche per un solo istante..continuai, mentre sentivo le mie guance imporporirsi D’accordo mi disse, mentre con una mano, sollevava appena il cappuccio, permettendomi di vedere il suo volto, e questo è il segreto che per sempre terrò più caro nel profondo della mia anima…il volto del mio angelo… Un rombo, i demoni arrivavano..mi voltai appena per vederli..avanzavano verso di noi, famelici, assassini, guidati da un demone che brandiva una grande spada, in aria, urlando e ruggendo…deglutii, ma il mio cuore si riempì di determinazione, il mio piccolo sacrificio avrebbe salvato molte vite da quei terribili mostri. Lo straniero si chinò su di me, non sentirai dolore, mi disse..il suo volto era vicino..alzai un poco la testa e sfiorai le sue labbra con le mie, morbide e dolci erano, un veloce bacio, il mio addio, o il mio arrivederci..ero sicura che lo avrei rivisto in paradiso, e mi avrebbe tenuto la mano, guidandomi nel cielo..sorrisi, ero pronta. Veloci parole uscivano dalla bocca dello straniero, con quella sua melodica voce, quasi tutta la sua vita fosse stata una canzone, della quale però questa volta non coglievo le parole. I demoni erano vicini al cerchio, quando vidi la mano dello straniero, brandendo il bianco pugnale, sollevarsi, la sua ombra era sul mio cuore..glielo avrei donato per la seconda volta.. La mano calò…e qui finisce la mia storia… Non un lamento uscì dalla bocca della ragazza, nessun suono, il suo corpo si mosse leggermente, mentre le sue mani si abbandonavano ai lati dell’altare..sua madre urlò, ma la maggiorparte delle persone, erano attente ai demoni, e attendevano con una triste ma irrefrenabile gioia, l’arrivo del loro salvatore.. I demoni dal canto loro, si fermarono, gridando..ma non di terrore o altro, ma piuttosto…piuttosto di disappunto. Lo straniero sollevo il pugnale insanguinato verso il cielo, mentre il sangue colava sul suo braccio, ma non come se lo offrisse a qualcosa, ma piuttosto, per mostrarlo ai demoni.. Lo straniero si avvicinò a quello che sembrava il capo dei demoni, stringendo ancora il pugnale, e protese una mano verso di lui.. Paga.. Furono le sue uniche parole, e il demone sbuffando oltrepassò il cerchio e mise la sua grande e bella spada in mano allo straniero, sbuffando scocciato.. Lo straniero iniziò a rigirarsela davanti agli occhi con la mano, per poi sorridere al demone.. E tu che non ci credevi che sarei riuscito a convincere un paese a sacrificare una vergine, come nei tempi antichi… Sei un bastardo quando ti ci metti, poi mi devi spiegare come fai.. Grazie mio caro, grazie, ma è un dono di natura.. L’intera scena si era consumata sotto l’attonito sguardo delle persone, che non comprendevano cosa stava succedendo… Cosa sta succedendo..dove è Ashgatoth?? Chiese la madre della ragazzina, stringendo piangente il cadavere della figlia, mentre amare e copiose lacrime rigavano il suo volto stravolto dal dolore. Sia lo straniero che il demone la fissarono un istante, per poi scoppiare a ridere di gusto, sorreggendosi a vicenda, come vecchi amici. Lo straniero si avvicinò ai popolani, mentre i demoni si godevano la scena. Conficcò la spada a terra e iniziò a parlare. Volete vedere Ashgatoth? L’angelo demone? Eccolo!! Esclamò, strappando con la mano la veste che lo avvolgeva, mostrando il suo aspetto…il volto androgino, nella quale erano incastonati occhi verdi come i campi, e nel vento svolazzavano capelli rossi come il più vivo fuoco. Eccomi, sono Ashgatoth, l’angelo draconico, il potente spirito del fiammeggiante inferno! Disse, quasi annoiato, mentre si voltava e tornava dai demoni.. E le persone? Chiese il demone di prima, e Ashgatoth si bloccò un istante, come se si fosse gia scordato della popolazione che era impietrita dall’orrore, nessuno si era più mosso o aveva parlato.. Ah..gia, le persone…. Disse Ashgatoth pensieroso.. Che mi importa, uccidetele tutte.. Disse, facendo un vago gesto con la mano, mentre si allontanava da li, contemplando la sua nuova e magnifica spada. Quella notte, molto sangue fu versato, mentre Ashgatoth si allontanava, tenendo per mano l’anima della ragazzina, per poi divorarla, ubriacandosi con la sua purezza…
  5. LOL ho un sospetto su chi possa essere l'artiglioso incenerito
  6. per l'appunto, il Grifis pre abbandono di gatsu era freddo, spietato, deciso...pareva gia inumano..quella sua unica debolezza che l'ha portato al crollo, è stata la sua parte umana che si è realmente manifestata.. grifis è odiato ecc, ma anche lui è una vittima del destino, come gatsu..
  7. *ricompare dalle ombre* eh si..armatura di marchino e aspetto fisico di ciccio ba****o *discorso andromeda: eh si, il povero Shun è un personaggio dal carattere non troppo deciso..è come dire un cavaliere obbligato..poi pensate che doveva prendersela lui la cloth della fenice(che tanto ce la faceva ) mentre a Ikki quella di Andromeda.. Comunque, Shun è troppo dolce e gentile in confronto agli altri cavalieri (per citare la mamma di crystal-->Seiya: ahò te smonto!) comunque concordo, è una scena troppo equivoca quella nella casa di libra con Hyoga e Shun da soli *discorso zinne: avoja se ci sono XD ma solo nella prima versione, dopo non ce le ha più..e la god cloth è assolutamente da sbavo Spoiler: ( comunque shun è una bestia sacra nel combattimento..peccato che Kurumada ogni volta ad ogni combattimento, si scorda 1 o 2 dei suoi super poteri...esempio contro mime..la catena può cercare l'avversario e lui si mette a tirare a tutte le illusioni? °_° concludendo: Abbasso Shun, W l'armatura di Andromeda:bye:
  8. Grifis. metto le spiegazioni per spoiler perchè c'è sempre chi non l'ha ancora letto Spoiler: E' il perfetto"principe" disegnato da Machiavelli. spietato, deciso a portare fino alla fine il proprio obbiettivo..il "raggiungimento del castello lontano" con la strada di cadaveri. e fino qui siamo al Grifis pre eclisse il suo totale crollo è dovuto a Gatsu, alla amicizia (che ho sentito qualcuno in giro definire come un "quasi amore platonico", almeno da parte di Grifis) nata tra i due. L'impulso del crollo è stato il bisogno di Gatsu di allontanarsi, e penso ci si ricordi come era stravolto il niveo ragazzo quando il suo guerriero migliore e amico se ne va, e questo stato di confusione interiore lo spinge a accellerare erroneamente i tempi, facendosi beccare con la principessa, e da li c'è un crollo verticale del povero Grifis. Quando gli viene offerta la possibilita, dalla mano di dio di riprendere ciò che aveva iniziato pensa qualcosa su Gatsu del tipo "tra tutti solo tu mi hai fatto dimenticare il mio sogno" e da li offre tutti in sacrificio, per cancellare quella parte del suo passato e ricominciare la strada di cadaveri. Lo stupro di Caska..quella è stata la vendetta di Grifis nei confronti di Gatsu, che ha fatto crollare tutto ciò per cui grifis viveva. Poi Grifis usa il corpo del bambino deforme per tornare sulla terra e riprendere il suo sogno, teoricamente senza sentimenti, ritornando come voleva essere.. L'unica debolezza, nel complesso e seguendo il suo tipo di pensiero, è stata quella di sentirsi veramente amico di Gatsu [se sono state scritte razzate, sono risultato di una combinazione di ricordi alterati e tarda ora nella quale il seguente testo è stato scritto]
  9. per caso sapete dove posso trovare personaggi per il mugen fatti bene di final fantasy e saint seiya, e come aumentare il numero di personaggi nella finestra di selezione?
  10. Io sono un corvo.. Un nero corvo, nero come il fumo che inaridiva i miei occhi spalancati e sorpresi su un nuovo mondo, che non avevo notato, in tutto questo volare sopra le nuvole.. Ma ora, il vento dolce il tuo sussurro ha spazzato via il fumo, ha inumidito i miei occhi con lacrime di affetto.. Io sono un corvo Un nero corvo che si è strappato le zampe, per non posarsi mai sulla terra del dolore.. tu sei il vento che sostiene le mie ali..
  11. ho rimediato dove leggere il lost canvas, è veramente bello, una ottima storia secondo me
  12. spero un pochino meno di 12 anni prima..nella serie di pegasus & Co ne hanno 20 e dintorni..affrontano i titani a 8 anni? O___O
  13. Qualcuno mi sa dire qualcosa su questo fumetto su Saint Seiya, ambientato alla precedente guerra sacra tra hades e athena?
  14. Spoiler: purtroppo di quelle non ho trovato gli schemi ç_ç, solo quello di sirio per caso, e non so dov'è gia. gli steel erano assolutamente inutili..non avevano nemmeno il cosmo..io li avrei chiamati i cavalieri di carta stagnola( e nei forum gdr dove gioco, nemmeno uno ci ha mai pensato a usarli, ho visto un marchino, ma uno steel mai
  15. nel manga, quelle precedenti erano molto meno coprenti(siamo ai livelli di protezioni da skateboard XDD), invece quelle rigorgiate si attengono a quelle originali, ecco perchè sono small guardate qua ^^ http://www.saintseiya-fr.com/articles_manga_schemas-seiti-armure-cloth-chevaliers-bronze.html
  16. povero aldebaran (toro) nell'anime l'hanno fatto strasfigato.. ma in saint seiya episode g è un mito intanto è esteticamente migliore , meno largo, occhi azzurri capelli biondi lunghi http://hk.geocities.com/saintseiya_gallery/aldebaran.episodeg002.jpg http://hk.geocities.com/saintseiya_gallery/g.aldebaran.jpg quando salva aiolia(leo) e shura(capricor) dal brabeus talanton di temi(una titanide), tenendolo sollevato con una mano sola, e scagliando contemporaneamente il great horn(per il sacro toro) con l'altra contro l'idra creata da rea(altra titanide)
  17. RISORGO! come la fenice Urlando in maniera opprimente come quella maledetta prova del suono al cinema, che entra dentro di te con tanta violenza da farti stringere i denti. TORNO A VOLARE! Io ero il corvo che si era strappato le zampe a morsi per non atterrare sulla terra del dolore, ma mi tenevano legato a terra con i rovi Ma ora li ho spezzati, come Avrebbe dovuto fare qualcun'altro con le spine attorno alla mente Ruggisco, come le viverne che sbattono le ali nel cielo con fragore di tuono i tuoni che sono i miei passi Sono tornato a calcare il mondo...
  18. Ferion vallas

    Libertà

    fantastico come sempre
  19. i tre final fantasy XIII che sono in lavorazione tutti e tre assieme formano la "fabula nova cristallis"
  20. infatti..prima di PENSARE di parlare di un remake, la square-enix ha un fottio di roba da fare, tra cui 3 FFXIII (normale, versus, agito) poi altra roba..penso che se ne comincierà a parlare quando la ps3 raggiungerà prezzi più facimente abbordabili (i 5-6 anni O_o)
  21. penso che se mettessero storia e personaggi del 7 con grafica e sistema del XII, ne uscirebbe il masterpiece della square enix, concordate?
  22. gente..io non ci ho giocato..ma è vero che l'unica cosa bella del XII è la grafica? perchè dicono personaggi poco caratterizzati summon inutili gameplay frustrante... mi sa che mi rigiocherò il 7 ^^'
  23. Arranco.. Arranco solo nero nella nera notte, cupo come un gufo che fissa torvo i topi che corrono sotto i suoi artigli pronti ad eclissarsi nella eterna spirale di morte che altro non è che il ciclo della vita.. Questo io sono..la quintessenza del ciclo, l'apice della catena alimentare, il tutto, l'essere supremo, la progenie immonda, ne bestia ne uomo, più di entrambi.. Io sono il buio.. Il buio che tutto avvolge e tutto divora... Io sono colui che, al sorgere della notte, entra nella vostra mente e sussurra lettere di orrore nei vostri cuori...mi nutro del vostro terrore per continuare ad esistere..non odiatemi, io sono l'incubo degli dei e al sorgere dell'alba, sparirò..impalpabile come la polvere dei sogni infranti... E poi tornerò, e banchetterò con il vostro sangue..e allora potrete odiarmi, il vostro odio mi darà forza di continuare a far girare la ruota della tortura, che finchè ci sarò io, mai si fermerà.. Voglio vedervi gemere, voglio ascoltarvi contorcere, mentre assaporo ogni atomo di voi e delle vostra anime, che trascinerò con catene di ossa di infante nell'inferno, dove potrò esibirle come trofei, prima di impiccarle con le vostre budella nella bocca dell'ade, affinchè il fetore faccia godere gli altri morti di essere morti non per mano mia.. Io sono il putrido.. Io sono quello che ammorba il vostro mondo, mi insinuo dentro di voi portandovi la mia follia, perchè il vero folle è l'unico sano in un mondo di folli..vi farò capire che non c'è niente di più piacevole della famiglia..con la giusta ricetta.. Io sono il drago, io sono la tigre, io sono l'unicorno, la fata, il folletto, tutto ciò che può essere partorito dalla vostra mente, solo che io sono l'opposto.. Sono il nulla..questa è l'unica cosa definita che potete sapere di me e che so io di me..io sono cangiante, ingannevole e mutevole come la nebbia, una nera nebbia intrisa di sangue e di morte. Io sono il divoratore.. Colui che eclisserà la vostra razza in un vortice di morte e appagamento personale, il mio appagamento, voi non siete tutto per me, voi siete cibo, voi siete il mio nutrimento, l'unico motivo per cui ancora esisto tra di voi..se volete eliminarmi, eliminate l'umanità..ma forse riuscirei a cambiare dieta prima dell'inevitabile..anzi, sicuramente, perchè prima di voi, ciò che è piu importante per me è me, cambiare popolo da sterminare non è una gran cosa per continuare ad esistere.. Io sono lo strano, l'incoerente, il folle, il brutto, il meraviglioso, il dolore, il piacere, la gioia, la disperazione, io sono voi, io sono quello che alberga incatenato con catene di corde di vene pulsanti nei vostri cuori.. liberatemi, se volete morire.. non liberatemi, se volete diventare come me..
  24. Dead Boy's Poem Born from silence, silence full of it A perfect concert my best friend So much to live for, so much to die for If only my heart had a home Sing what you can't say Forget what you can't play Hasten to drown into beautiful eyes Walk within my poetry, this dying music - My loveletter to nobody Never sigh for better world It's already composed, played and told Every thought the music I write Everything a wish for the night Wrote for the eclipse, wrote for the virgin Died for the beauty the one in the garden Created a kingdom, reached for the wisdom Failed in becoming a god Never sigh... "If you read this line, remember not the hand that wrote it Remember only the verse, songmaker's cry the one without tears For I've given this its strength and it has become my only strength. Comforting home, mother's lap, chance for immortality where being wanted became a thrill I never knew The sweet piano writing down my life" "Teach me passion for I fear it's gone Show me love, hold the lorn So much more I wanted to give to the ones who love me I'm sorry Time will tell (this bitter farewell) I live no more to shame nor me nor you And you... I wish I didn't feel for you anymore..." A lonely soul An ocean soul
×
×
  • Crea nuovo...