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viridiana

Circolo degli Antichi
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Inserzioni blog inviato da viridiana

  1. viridiana
    questo è un racconto breve a cui sono particolarmente legata.
    Ha partecipato al concorco "il sogno dentro un sogno".
    Ed ora posso farvelo leggere....



    IL TESSITORE DI SOGNI
    C’era una volta un uomo grande, di cuore s’intende, come tutto il mondo.
    Viveva solo, nel suo regno. Una solitudine scandita dai sogni della gente che gli faceva visita.
    Uomini e donne di tutte le età e, a volte, persino bambini.
    “Non trovo un sogno da inseguire”. Gli dicevano alcuni.
    “Ho perso il mio sogno”. Gli dicevano altri.
    Ad alcuni dava qualcosa da seguire.
    Ad altri consigli per il cammino.
    Era felice per ciò che faceva.
    Si sentiva appagato per quello che le persone gli trasmettevano quando lasciavano il suo palazzo. Il
    suo immenso palazzo. Il palazzo dei sogni. Dove qualsiasi cosa poteva divenire reale, se lo si
    voleva.
    Nel suo palazzo regnava tranquillità ed armonia. Animali entravano ed uscivano senza paura, né di
    lui, né delle persone che lo andavano a trovare.
    Nel suo palazzo immenso mai si perdeva. Bastava che volesse essere in un punto del suo palazzo e
    puff, ci si trovata subito. Per questo motivo non era in grado di dire con esattezza quanto fosse
    grande il suo palazzo. >, a
    volte pensava tra sé.
    Un mattino.
    Un mattino solare come gli altri, scandito dal melodioso cinguettare degli uccelli, sentì
    all’improvviso qualcosa di strano, di diverso, nel suo palazzo.
    Irrequieto chiuse gli occhi, cercando di capire da dove venisse quella sensazione. Ad un certo punto
    la sentì. Sentì piangere quasi silenziosamente, un pianto triste e solo. Cercò e cercò di trovare
    l’origine di quel pianto.
    Quando la trovò dinanzi a sé apparve una bambina, non più di otto anni. Piangeva e piangeva,
    sembrava non riuscisse a smettere mai.
    “Piccola mia” le disse l’uomo con il cuore grande come tutto il mondo “cosa ti turba per farti
    piangere a quel modo?”
    “Si è rotto il mio sogno. Non si può più realizzare”., le rispose la bimba.
    L’uomo con il cuore grande come il mondo rimase molto colpito dalle parole della bimba.
    sogno può essersi rotto nel cuore di una bimba cosi piccola?>>, pensò.
    “Bimba mia” le disse “Quale sogno può essersi mai rotto nel tuo cuore?”.
    “I miei genitori”, le rispose mentre piangeva “Non si vogliono più bene. Litigano sempre, adesso
    parlano di separarsi. Il mio sogno di una famiglia felice e unita si è infranto!”.
    L’uomo con il cuore più grande del mondo rimase molto colpito da quelle parole. Ma cosa poteva
    lui per un sogno cosi grande? Più grande di tutto il suo regno?
    “Tesoro mio. A volte ci sono sogni irrealizzati e sogni infranti. Per questo sogno tu non hai colpa,
    sono i tuoi genitori che hanno smesso di sognare di vivere felici assieme. Non puoi farci molto. Ma
    a volte una cosa basta volerla col tutto il cuore per far in modo che si realizzi. Naturalmente
    cercando anche di fare qualcosa. Stà vicina ai tuoi genitori e confortali. Fa vedere loro con gli occhi
    del cuore e chissà che trovino il loro sogno di una vita insieme sepolto sotto la polvere”, le disse
    l’uomo col cuore più grande del mondo.
    Subito la bimba smise di piangere. Guardò quell’uomo negli occhi e si avvicinò per dargli un bacio
    sulla fronte e svanì con un sorriso.
    Passarono i giorni e le settimane , quando inaspettatamente comparve davanti a lui la bimba che
    tanto tempo prima aveva trovato in lacrime.
    “Cosa ti porta qui piccola?”, le domando l’uomo con il cuore più grande del mondo.
    “Voglio parlarti del mio sogno”, le rispose con un sorriso “Sono stata vicina ai miei genitori più che
    potevo, cercando di fa r loro vedere col cuore il sogno che avevano smesso di seguire. Non è stato
    facile, ma poi finalmente hanno visto. Hanno visto il sogno di quando erano fidanzati, di quando
    volevano creare una famiglia insieme,una famiglia con me. Questo li ha resi più forti. Nel loro
    cuore la polvere se ne è andata e hanno iniziato ad amarsi di nuovo, come un tempo. Ora siamo
    felici come prima, come prima che la polvere invadesse i loro cuori. Grazie uomo con il cuore
    grande come il mondo, grazie per avermi aiutato a non smettere di credere nel sogno”.
    L’uomo con il cuore più grande del mondo restò senza parole. Una lacrima scese dai suoi occhi.
    Finalmente, dopo tanti anni il suo più grande sogno si realizzò, quello di risvegliare le persone
    dormienti che avevano smesso di inseguire i loro sogni. Si sentì più felice che mai. Il suo regno
    diventò ancora più grande per contenere questo sogno.
    La bimba, con un bacio, lo ringraziò di nuovo e sparì.
  2. viridiana
    Può una candela lenire il dolore oppure scaldare un'anima resa fredda?

    Sento più freddo adesso di quando d'inverno mi si gelavano le mani con la neve.

    Una piccola fiamma, accesa giorno e notte. forse anche per non sentirsi soli o allontanare l'apatia che sta arrivando.

    Il silenzio atrofizza i sentimenti lasciando un vuoto acido, doloroso e non di se stessi. Ma ormai sa che passerà, come tutte le altre, rimarra solo un breve ricordo che brucerà un pò, ma poi ne rimarranno pochi, sbiaditi e modificati dal tempo.

    E' tutta questione di abitudine, una volta abituati all'assenza si va avanti senza più farci caso, senza più dargli quel peso che si dava un tempo, senza una ragione, la ragione che scaldava l'animo.

    Le giornate si stanno accorciando e diventando fredde, e questo è un bene. Troppa luce e caldo avrebbe solo reso le cose più difficili.

    Si, sono debole, adesso pure apatica, ma nonostante l'apatia il dolore si sente uguale, allora capisce che qualcosa non va e ti affidi ancora alla candela che accendi giorno e notte perchè non ti lasci sola.......
  3. viridiana
    Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento'.

    Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo 'Parco DellaVittoria e Viale Dei Giardini'.

    Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.

    Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il
    più figo.

    Noi che il Ciao si accendeva pedalando.

    Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa.

    Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi
    la bella della bella.

    Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria.
    Noi che giocavamo a Forza 4.

    Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, citt?.. (e la citt? con l a D
    Era sempre Domodossola).

    Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini.

    Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'.

    Noi che ci divertivamo anche facendo 'Strega comanda colori'.

    Noi che giocavamo a 'M***A' con le carte.

    Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic.

    Noi che avevamo i cartoni animati belli.!!

    Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake,Mazinga,Daitan3,Gundam,Astro-Robot e Daltanious.

    Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe
    più forte di Holly E Mark Lenders...'

    Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria' anche se metteva tristezza

    Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un
    francese, un tedesco e un italiano.

    Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.

    Noi che si andava in cabina a telefonare.

    Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.

    Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero.

    Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a
    dormire tardissimo.

    Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo.

    Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e
    più era rosso più eri figo.

    Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.

    Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta.

    Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli.

    Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2.

    Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore.

    Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google.

    Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il
    latte alla mattina.

    Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio.

    Noi che se andavi in strada non era così pericoloso.

    Noi che sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM.

    Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days.

    Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween.

    Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda.

    Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso.

    Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo.

    Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire.

    Noi che si suonava la pianola Bontempi.

    Noi che la Ferrari era Alboreto, la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini e la Tyrrel a 6 ruote!!!!!

    Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia.

    Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!!

    Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari.

    Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars.

    Noi che giocavamo col Super Tele.

    Noi che il tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...'

    Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire e c'erano le Nike Legend e le Clarck azzurre.

    Noi che avere un genitore divorziato era impossibile.

    Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine.

    Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu/verde con l'interno arancione
    e i miniciccioli nel taschino.

    Noi che se eri bocciato in terza media potevi arrivare con il Fifty o il Cobra truccato ed eri un figo della Madonna!!!

    NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO.

    NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI!!
  4. viridiana
    I temporali, si sà, sono un via vai di energie che invadono quello che trovano e non solo.
    Il temporale può essere segno di cambiamento, uno smuoversi di energie che l'individuo non controlla. Nuovi inizi, nuovi sentieri, nuove parole.
    A volte ci si ferma un pò per vedere dove si è arrivati e cose cè intorno a noi.
    A volte ci si ferma solo perchè ci si è persi e si osserva che è successo. Non è sempre un male perdersi, per il gusto di ritrovarsi e ritrovare tutte le cose che si stava perdendo.
    Visto con gli occhi del cuore il mondo diventa un posto speciale, già lo è, ma non sempre ce ne accorgiamo.
    Non ci sono strade che non si possono percorrere, non ci sono strade che non si possono percorrere all'indietro o ripercorrere.
    Salite, discese, fà tutto parte del cammino.
    A volte si ha paura, ma le paure bloccano il fluire della vita e si rischia di rovinare o perdere qualcosa. Quando si ha paura ci si dovrebbe fermare, guardarsi intorno, e scacciare tutto il negativo prima di ripartire.
    Ho avuto la fortuna di incontrare gente che questo me l'hanno fatto capire a suon di schiaffoni (in senso figurato ovviamente) e a tutti loro dico GRAZIE DI CUORE, è stata una gran fortuna che i nostri cammini si siano incrociati e adesso si cammina insieme.
    Non si è mai soli se uno non si isola da solo.
    Si stà facendo tardi e mi son scordata che devo farmi la doccia.... ....... quanto sarò svarellata....basta vedere tutti i verbi che ho sbagliato.....looool.......

    Buona vita!
  5. viridiana
    Tutti passano a momenti in cui non si sà che fare.
    Momenti che ti sembra che tutto quello che fai sia sbagliato.
    Momenti in cui prendere una decisione è troppo diffile.
    Momenti in cui tutto sembra essere più grande di te.
    Momenti in cui non sai che fare. Hai paura di far male alle persone a cui tieni. Fai male alle persone a cui tieni.
    Che fare?
    Che fare oltre a sbattere la testa contro il muro?
    Quando non vedi una scappatoia nel lavoro e stai buttando tutto nel cesso.
    Sarò depressa??
  6. viridiana
    Ho imparato... che nessuno è perfetto...
    Finché non ti innamori.
    Ho imparato... che la vita è dura...
    Ma io di più!!!
    Ho imparato...
    che le opportunità non vanno mai perse.
    Quelle che lasci andare tu...
    le prende qualcun altro.
    Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.

    Ho imparato...
    Che bisognerebbe sempre usare parole
    buone...Perchè
    domani forse si dovranno rimangiare.
    Ho imparato... che un sorriso
    è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
    Ho imparato...
    che non posso scegliere come mi sento...
    Ma posso sempre farci qualcosa.
    Ho imparato... che
    quando tuo figlio
    appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... ti ha agganciato per la vita.

    Ho imparato... che tutti
    vogliono vivere in cima
    alla montagna....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.

    Ho imparato... che bisogna godersi
    il viaggio e non pensare solo alla meta.

    Ho imparato...
    che è meglio dare consigli solo in due
    circostanze...
    Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
    Ho imparato...
    che meno tempo spreco...
    più cose faccio.
  7. viridiana
    Con tuoni e fulmini,
    saette saettanti,
    ed un coro di angioletti (scusate ma dovevo fare la sborona)
    inizia cosi la prima avventura col blog

    Per una mente sempre in fermento è difficile parlare di una cosa senza finire di andare fuori tema iniziando a parlare di mille cose insieme, come sto facendo ora....ma ce provamo....

    Si è concluso un anno non troppo brutto ma nemmeno strabiliante, caruccio potrei dire.
    Con persone che entrano nella mia vita e persone che ne escono, ed altre, semplicemente buttate fuori a calci.....
    E voi direte; "ma a noi che ce frega?" e io ve rispondo;"e allora perchè state leggendo??"
    Simpatica vero??

    Adesso, dopo un periodaccio, cerchiamo di uscire dal letargo, un piede per volta, alzarsi dritte e camminare senza voltarsi indietro. Magari ognitanto vien voglia di una sbirciatina alle spalle, però senza soffermarci troppo, che può far male.
    E noi siamo ancora qui, nel male e nel bene, perchè no, a ridere delle sfighe che ci capitano e a gioiere delle fortune che arrivano. Perchè bisogna essere forti e non lasciarsi mai andare, altrimenti verranno a toglierti anche l'anima......
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