appena riesco a riprendermi guardo estasiato tutto intorno -wow, è una magia veramente potente, degna di Loro- penso con ammirazione, guardando con occhi luccicanti di bramosia la pietra, poi mi rivolgo verso i miei compagni -vedete, era per questo che volevo raggrupparvi- dico orgoglioso dell'artefatto.
ma dopo pochissimi secondi mi rabbuio di botto -questo artefatto mi consente di comunicare con loro, e ora che sono riuscito ad averlo, non posso consegnarlo, devo far in modo che resti mio. non posso cederlo a mani incuranti, o inesperte, potrebbe rendermi indegno di Loro, potrebbe causare gravi danni, e soprattutto, non potrei più usarlo io- penso, profondamente, guardando un punto fisso nel vuoto, estraniandomi da tutti, per poi riprendere la parola, poco dopo, con i miei compagni, parlando però in tono lento, e senza, inizialmente, distogliere lo sguardo fisso sul nulla che continuo a tenere da quando ho iniziato a pensare -compagni, siete proprio sicuri di dare un artefatto di così grande potenza in mano a persone totalmente sconosciute?- distolgo lo sguardo dalla mia contemplazione del nulla solo sull'ultima parola, marcandola bene e guardando i miei compagni