Dal basso delle mie letture metto in testa alla mia classifica di autori fantasy quelli che, per quanto io abbia letto, sentito o saputo, sono per me l'esempio migliore e più "incontaminato" del loro genere (nulla togliendo a tutti gli altri validi scrittori)
Per farla breve e meno retorica:
Ho imparato a giocare a D&D solo dopo aver letto il signore degli anelli... HO imparato a godermi a fondo la vena eroica solo dopo averlo riletto e esaminato a fondo... Tolkien è dunque uno della mia top-four
Insieme a lui in testa sta Pratchett, di cui apprezzo la sfrenata immaginazione, la libertà con cui piega i clichet al suo volere e l'ironia con cui esamina società, costumi, abitudini e schifezze tutte moderne.
Poi viene uno scrittore che per ciò che si è immaginato definirei semplicemente Fumato, ma che ha dimostrato come unire cultura e fantasia in un viaggio che, se saputo apprezzare, risulta indimenticabile. Sto parlando di Mister Dante Aighieri... (grazie alla sua divina commedia ho potuto "sgarrare" alle regole nel fare il tema di maturità, che mi ha fruttato un 15/15)
In fondo alla topfour metto un altro autore che poco sembra avere a che vedere con la dicitura "fantasy" ma che in realtà mi ha permesso sia di apprezzare le figure eroiche in Omero al punto di capirle D&Disticamente, sia di capire la lunga storia dei "cattivi" fantasy fin dalle loro origini: Lucano, con la sua opera Pharsalia...
sopo queste scioccanti rivelazioni aggiungo solo che nel mondo fantasy trovo adatti e stupendi i lavori di diversissimi autori e apprezzo sia un R.A. Salvatore sia uno Shakespeare, sia un Colfer sia un Apollonio Rodio, alcuni come buoni esempi di fantasy in sè e per sè, altri come esempi "filologici" quasi delle radici del fantasy e dell'immaginario (anche D&Distico)
spero di non avere fatto un post troppo lungo...