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"Hey tu!" Esclamo, quando vedo lo scuoiatore scappare all'interno della torre. Mi lancio in avanti, spada in pungo, seguendo il cultista nella porticina. "Forza, non facciamocelo scappare!" Grido agli altri, incitandoli

"Dannazione!" Esclamo, mentre vedo il mostro reagire alla luce e scagliarsi come una furia contro Nora, ferendola. "Che razza di creatura è mai quella? Non so di nulla di simile!" In un attimo concentro il mio potere sull'arma che tengo in mano, illuminandola di luce magica, poi mi alzo dalla mia posizione e mi lancio in aiuto di Nora, cercando di infilzare il mostro con il mio stocco Spoiler: Come swift action fornisco un bonus di +1 all'arma con 1 punto di arcane pool. Mi sposto come da mappa e attacco con lo stocco +1: +6, 1d6+6, 18-20x2 Mia AC senza armatura: 14

Anche se non diretto a me, anche io seguo il suggerimento di Oskar e lascio perdere l'idea di mettermi l'armatura, ma con il mio stocco ssaldamente in mano mi sposto verso una finestra aquattandomi sotto di essa cercando di sbirciare fuori senza espormi troppo. "Lascia perdere la torcia, se serve luce ci penso io con la magia, è più rapido." Formulo un rapido incantesimo e faccio apparire la luce magica in un punto a terra qualche metro davanti all'ingresso della capanna, in maniera da illuminare l'area che la creatura dovrebbe atttraversare se volesse raggiungerci, evitando nel contempo di illuminare troppo noi stessi. Spoiler: Mi sono spostata su Roll20 e lancia una magia di luce due caselle in diagonale in alto a destra di dove si trova Nora, crea luce normale con un raggio do 20' e luce soffusa in un raggio di 40'

Nel mio caso non credo nemmeno che la mia lista ne comprenda affatto

Sollevo la testa dal mio giaciglio improvvisato nel capanno del vecchio eremita quando questo entra. Scuoto la testa quando i miei compagni cercano di ragionare con il nostro ospite. E' più che evidente che si tratta di un vecchio pazzo, che vive nel suo mondo immaginario... Penso tra me e me, mentre il vecchio comincia a delirare su lanterne olio e fardelli, tuttavia quando questo afferra la sua arma e sentiamo dei rumori dall'esterno mi allarmo anche io, portando la mano all'impugnatura della spada, e alzandomi. "Vecchio, di che creatura parli?" Chiedo, sperando, ma non troppo, in una risposta sensata

Salgo le scale con una certa preoccupazione, temendo che il nostro peso possa far crollare tutta la rampa da un momento all'altro. Tuttavia mi stavo preoccupando della cosa sbagliata, e me ne rendo conto quando vedo del movimento in cima alla torre, e subito dopo la grossa campana che comincia a precipitare verso di noi. "Attenzione! Cadeeee!" Cerco di urlare, ma è troppo tardi; la campana precipita verso di noi, e mi appiattisco contro le pareti. Per fortuna non vengo colpita, e la campana rimbalza contro il muro a pochi centimetri da me, ma nella sua caduta travolge Arkteus, che subisce un brutto colpo e rischia di precipitare di sotto. "Arkteus!!!" Urlo, sporgendomi dal bordo per osservare, e vedo il guerriero appeso per un braccio alla scala, poi issarsi e portarsi in salvo. Faccio un sospiro di sollievo, osservando la campana che si è schiantata sul fondo della torre. "Ho visto qualcuno che tagliava i sostegni della campana!" Dico agli altri, informandoli che quello che è successo non è stato affatto un incidente.

Entrati nell'edificio, su invito del vecchio, osservo il cadavere dissezionato. "Uno Gnefro, patetica creatura. Che diamine ci stava facendo con questo?" Dico, con una smorfia di disgusto. "Non mi garba molto l'idea di rimanere la notte in un posto dove si tiene un cadavere dissezionato, per quanto sia di una creatura simile. Inoltre sento l'odore di componenti magici, provengono dalla vasca della macina." Osservo distrattamente Gregor che fruga per la casa, afferrando un libro e sfogliandolo, mentre cerco una sistemazione per dormire.

"Un mantello elfico, eh? Strano trovare un simile oggetto addosso ad un golem, teniamolo, potrebbe tornarci utile. Direi che abbiamo solo una via da percorrere ora, ovvero in alto, e dovremo essere prudenti, chiunque abiti questo posto ora sa che siamo qui. Non può non aver sentito il rumore del combattimento." Dico, mentre invoco il potere divino di Iomedae per curarmi ulteriormente. Spoiler: Curo 3d6 a me stessa p.s. non mi hai detto quanto mi cura Rurgosh

Spoiler: Approfittando della gentilezza di Oleg, mi faccio dare alcune razioni da viaggio, diciamo 5, visto che sono rimasta solo con il necessario per tre giorni. Che razza di tipo....ecco cosa succede a vivere come eremiti Penso tra me e me, mentre i miei compagni intrattengono le relazioni 'diplomatiche' col vecchi scontroso, che però tutto sommato sembra sincero. "Già piacerebbe anche a me sapere di sia questa persona, o creatura, che si definisce padrona di queste terre, che da quanto ci risulta sono di proprietà della corona."

Riesco finalmente a concedermi il lusso di un bagno, cosa gradita a tutti nel gruppo, anche se non siamo forniti di particolare intimità, ma dopo aver passato giorni e giorni assieme, ci faccio poco caso. Mi spoglio e mi immergo nell'acqua, lavandomi di dosso la lordura del viaggio e dei combattimenti, e mentre mi sto insaponando colgo la discussione tra Oleg e il sergente. Sebbene sia dalla parte di Oleg, non posso dare tutti i torti al sergente, che vorrebbe rispettata la legge anche in questo remoto avamposto di frontiera...purtroppo in tanti casi le cose non si possono risolvere sempre al meglio. Finito il bagno mi rivesto e raggiungo gli altri, che stanno pianificando il percorso da seguire. "Abbiamo deciso che direzione prendere?" Chiedo, semplicemente, facendo capire che lascio volentieri la decisione ad altri.

Ok mi tolgo i soldi per la tenda che carico sul cavallo. Ok anche per me sul percorso.

La mia spada colpisce il mostro, e il potere divino si trasmette da me alla malvagia creatura, distruggendola. Con il fiatone e dolorante per le ferite, appoggio la spada a terra, usandola per sorreggermi come fosse un bastone. "Un nemico formidabile, se non fossimo stati quattro contro uno sarebbe stato un incontro mortale, probabilmente. Cain, devo dire che i tuoi incatesimi danno un apporto fondamentale nella battaglia, in questo momento sono contenta che ti sia unito alla nostra missione." Rurgosh si da da fare con un altra delle sue prechiere curative, e mi sento decisamente meglio, la ferita alla spalla non mi fa più cosi male, e sono di nuovo pronta a combattere. "In ogni caso ora siamo certi che i nostri nemici si annidano qui, e speriamo che tutti i loro scagnozzi non siano pericolosi come questo."

Subisco un nuovo attacco che in parte vanifica l'effetto delle cure ricevute, il nemico è molto forte e sebbene siamo in quattro ad attaccarlo sembra non voler cedere facilmente, ed inoltre le nostre armi sembrano avere poco effetto. Sento che Cain lancia nuovamente l'incantesimo di velocità su di noi, e percepisco di potermi muovere molto più velocemente. Ora, è l'occasione giusta per contrattaccare! Concentro il mio potere divino e lo dirigo verso il nemico "Iomedae! Guida la mia mano e dammi la forza di sconfiggere questo abominio!" Sollevo la spada, che si illumina di luce bianca e attacco. Spoiler: Uso smite evil sullo spaventapasseri: +3 to hit/ac, +6 danno, supero qualunque resistenza al danno abbia Attacco poderoso: +14/+14/+9, 2d6 + 19, 19-20x2 (mia AC: 25)

Quando il damerino vestito da nobile si presenta non posso che provare una certa diffidenza nei suoi confronti, anche se pare che il resto del gruppo sia pronto ad accettarlo a braccia aperte; probabilmente la cosa deriva in parte dal fatto che evidentemente Gregor appartiene a quella nobiltà a cui a me è stato sempre negato l'accesso, ed in parte dal fatto che non posso non notare che i suoi modi garbati e melliflui sono frutto dell'educazione ed instruzione ricevuta, probabilmente a corte, che di una naturale predisposizione. Spoiler: Dico questo a causa delle sue abilità diplomatiche alte ma il basso carisma Evito di intervenire e mi limito ad ascoltare e osservare, annuendo semplicemente, e subito dopo segue l'esempio degli altri. "Beh, anche io penso che accetterò l'offerta di Svetlana di un buon bagno caldo, dopo sei giorni passati all'aperto ne ho davvero bisogno."

Torniamo finalmente dopo vari giorni passati nelle terre selvagge all'avamposto di Oleg, che con sollievo vediamo ancora tutto intero. Sebbene ancora debole a causa del veleno del ragno e delle ferite subite, non posso che farmi scappare un sorriso quando Oleg ci accoglie cosi calorosamente. In questi giorni ho imparato a conoscere meglio i miei compagni e le loro abilità, e sebbene sia sempre molto restia a parlare di me e in generale a socializzare, comincio a sentire un certo cameratismo nei confronti dei miei compagni di avventura. Sono abbastanza sorpresa di vedere un gruppo di soldati all'avamposto, ma prima che possa fare domande arriva Svetlana, che si occupa immediatamente dei nostri cavalli, di cui purtroppo uno è andato perduto, e ci comunica che c'è una persona che ci sta aspettando. Qualcuno che ci sta aspettando? Chi potrebbe mai essere? Mi chiedo curiosa, tra me e me, come sempre esternando poco le mie emozioni. Al tavolo, seduto in attesa, vediamo un giovane dall'aspetto di qualcuno appartenente alla nobiltà. Evito di prendere la parola per prima aspettando che i miei compagni lo facciano

Vengo colta di sorpresa dall'attacco dell'orribile mostro, che però fallisce nel colpirmi, tuttavia la mia reazione non è abbastanza rapida e il bestione mi attacca una seconda volta, colpendomi molto duramente. Lancio un rantolo di rolore mentre sento la lama della falce squarciarmi la carne, mentre un fiotto di sangue schizza fuori, e barcollo indebolita. Un brutto colpo...bruttissimo, se mi colpisce ancora sono morta! Penso tra me e me, vedendomi quasi spacciata, ma subito arriva Rurgosh, pronto a darmi supporto, che mi tocca con il suo potere di guarigione, dono del suo dio Torag. Concentro comunque il mio stesso potere nella mano, poggiandomela sulla ferita, e invocando il potere datomi da Iomedae, per andare ad unirsi a quello di Rurgosh nel guarire la brutta ferita, e al contempo uso la mia abilità di percepire il male sulla creatura. Subito dopo sferro un attacco contro di essa, concentrando le forze rimaste. Spoiler: Allora... Move action: detect evil sulla creatura Swift action: Lay on hands su di me, 3d6 Attacco con power attack la creatura dopo un passo di 1,5m: +10, 2d6+13, 19-20x2

"Certo ti do una mano io Cain." Dico, mentre aiuto l'arcanista a staccare le assi. "Pare che io sia quella con la maggiore forza fisica del gruppo, nonostante sia una donna....eh, ma è anche merito della cintura magica!" Aggiungo, stranamente preoccupata che la mia affermazione possa danneggiare in qualche modo la mia femminilità. Strano, tempo fa non mi sarei preoccupata di una cosa simile... Rimurgino, mentre lavoro sulle assi Spoiler: Prova di forza +4

Noo anche qui ti ritrovo Rex? Ti denuncio per stalking! A parte gli scherzi, riguardo alla tua domanda, è vero, parlo per me ovviamente, ho postato in altri PbF lasciando un attimo da parte questo, perchè, so che è un errore, eravamo in una situazione che ho trovato un pò confusa, nel senso che in quella condizione non sapevo cosa fare...cosi aspettavo di capire cosa stavano facendo gli altri, pensando che forse a loro era più chiaro e potevo agire di conseguenza....il fatto di non avere ne armi ne magie che potessero fare danni allo sciame mi ha bloccata. Prometto che cercherò di avere più iniziativa da ora in poi

Grazie al fuoco di Nora finalmente lo sciame di ragni si disperde, e riusciamo bene o male ad uscirne vivi, anche se non proprio indenni. Quando la nausea causata dai ragni mi lascia aiuto gli altri e troviamo il foglio di pergamena, nel corpo di una delle vittime del ragno. Osservo il disegno, e la scritta. "Molto strano...parrebbe quasi essere una specie di mappa del tesoro, ma il disegno in realtà non è affatto una mappa...non ho idea di cosa potrebbe essere, in effetti." Mi volto verso gli altri. "Qualche idea?"

Seguiamo Arkteus che si muove con sicurezza tra le buie e malfamate vie di sottoponte, quartiere a mes conosciuto, e mi domando come faccia a conoscerlo cosi bene. In effetti anche se ci conosciamo da mesi, non so quasi nulla del passato di Arkteus Ma i miei pensieri vengono interrotti quando infine giungiamo in vista della torre. "Bel posto...confortevole..." Dico, cercando di scherzare, anche se la vista è abbastanza inquietante, sopratutto per il pericolo che una volta dentro potrebbe crollarci addosso. "Sembra proprio abbandonato, beh Rurgosh, per entrare basterà riaprire la porta principale, non credi? Non ci fermerà certo qualche assa inchiodata." Mi avvicino alla torre e cerco di capire se possiamo aprire la porta, se no, se ci sono altri accessi, come finestre che non siano troppo in alto.

"Non perdiamo tempo allora! Arkteus, facci strada dunque!" Esclamo, impaziente come gli altri di andare a esaminare questo posto, e di scoprire cosa nasconde.

Mi gratto la testa, scompigliandomi i capelli biondi "Non saprei, Cain, non conosco questo posto di cui parlano, ma bisogna anche interpretare, sono corvi..." Dico rivolgendomi agli altri parlando in comune. "Potrebbe essere come dici, ma Magnimar è una grande città e anche se ci ho passato anni, la maggior parte del tempo sono stata qui al tempio."

"Ok, ok, proviamo..." Dico, mentre stappo la boccetta e ingoio il liquido dal bizzarro sapore. "Va bene....salve...corvi...volete da mangiare?" Dico, e cercando di farmeli amici, getto loro alcuni pezzi di pane che ho preso dalla colazione. "Ditemi, dove andate quando venite liberati? Dove volate a portare i messaggi?"

"Oh, ecco la nostra pozione!" Dico, a bocca piena, ingurgitando quello che stavo masticando velocemente, e prendendo il sacchetto che il ragazzo mi porge. "Grazie infinite, giovanotto. Bene, che dite, la bevo io, oppure qualcun'altro vuole farlo?"

Grazie all'aiuto che mi forniscono, sembra che il veleno venga fermato, e le mie condizioni si stabilizzano, anche se mi sento decisamente più debole. Tuttavia non ho un attimo di tregua, che un enorme sciame di minuscoli ragni sciama fori dai nidi, arrivandoci addosso senza che facciamo in tempo ad accorgercene. "C...che diavolo succede ora!?" Esclamo, mentre gli aracnidi si insinuano su di noi, mordendomi dappertutto sopratutto sulle parti scoperte di braccia e gambe, ed infilandosi tra i vestiti. Mi sento male e mi viene nausea, che si aggiunge alla debilitazione causata dal veleno del cugino maggiore di queste bestiacce. Barcollando seguo Wyatt, cercando di allontanarmi da quello sciame disgustoso, mentre Nora lo attacca col fuoco.