Gudrod
Salutò i tre con un cenno del capo mentre si faceva largo tra i mendicanti dando modo anche ai due sacerdoti di passare quasi indisturbati. Quel sudiciume al momento lo fece ripensare riguardo all'idea di porgere del cibo agli sfortunati in un secondo momento. Ma di certo la promessa che si era fatta di volerli aiutare in altro modo era ancora tale, anche se l'aveva fatta solo a se stesso.
Raggiunto l'angolo della strada con la coda dell'occhio scorse quello che pareva essere un tempio di Sigmar, evidentemente era rimasta solo la costruzione, non la Fede. Non era granché sorpreso, quella in Sigmar non si radica nell'animo dell'uomo come quella del Dio dell'Inverno.
'Ed ecco quel che poi succede.' pensò osservando la scena e vedendo partire come una scheggia Luthor, il quale di certo non si poteva accusare di avere una Fede ondivaga.
"Vedo tanto acciaio. Buon per noi..." ghignò verso Mia pensando però che quell'acciaio poteva anche finire nel loro stomaco, per la via più diretta.