Landar

Caramon Il guerriero fermò la ragazza prendendola per una spalla. "Aspetta. Andiamo insieme... di certo non abbiamo paura." per la prima volta lo sguardo di Caramon su Tika fu severo. Attese quindi la benedizione di Mishakal ed un po' di luce.

Ajantis La velocità di Brank non mi sorprende troppo, piuttosto è la sua decisione di dare un'accelerata all'esplorazione. Meglio così. Sani e salvi arriviamo fino alla nave ma la tranquillità sembra durare poco perché dall'imbarcazione esce una creatura a dir poco stravagante che per rendere il tutto ancora più assurdo in breve raggiunge delle dimensioni più che ragguardevoli. Alzo un braccio in segno di 'pace' appena vedo l'essere impugnare l'arma in modo più saldo. "Sono Ajantis, loro sono Brank e Talaidhar. Governiamo una piccola città qui vicino e allertati da quel che sta accadendo in questa zona siamo venuti ad accertarci non sia nulla di pericoloso per la nostra gente." osservo la barca "Sembra però non si possa stare sereni." Esordisco senza mezzi termini sperando l'elefante coperto d'acciaio dorato mi comprenda. DM

Ettore Proietti La possibilità di vedere belle ragazze ancora in deshabillé non mi dispiace ma non è tempo di pensare a tutto questo... forse più tardi. L'idea però di rischiare di fare questa figuraccia mi fa avanzare nelle retrovie, lasciando siano le ragazze ad aprire la strada come giusto che sia. Quando raggiungiamo il laghetto però non c'è nessuno e proprio alle mie spalle compare una delle donne. Alzo le sopracciglia preso alla sprovvista prima di girarmi, poi lascio parlare gli altri prima di presentarmi. L'affermazione di Nicole mi lascia un po' perplesso ma sto al gioco. "La vostra offerta mi rende a dir poco sollevato. Grazie molte." immaginò bisognerà pagare ma poco importa, rimango un pochino sull'attenti poiché il modo nel quale ci ha sorpresi mi piace solo in parte. DM

Magnus Flashback Magnus fu breve "Mi auguro che le colpe di quella donna e di Benito non ricadano su di voi. Che Sigmar vi protegga." Lui conosceva bene il dono che era stato fatto loro, passare inosservati per un tratto così lungo dell'Impero era prezioso quanto appunto le loro vite. "Prendiamo le nostre cose e andiamo." ----------- Markus aveva le sue ragioni e d'altronde era stato quasi ucciso "Non lasciare che il tuo desiderio di giustizia ottenebri la tua mente. Andare a caccia di quella strega ci rivolterebbe addosso tutto il pericolo al quale siamo scampati passando tempo con quella famiglia. Lei certamente subirà il Giudizio del martello di Sigmar e chissà se il destino non ci riunisca più avanti e altrove." guardò le sue ferite "Dobbiamo riprenderci e pianificare per bene il resto del viaggio." e quindi annuì verso Hans.

Caramon Quel posto rendeva l'animo del guerriero cupo e pesante. L'aria, la terra e anche la flora erano intrise dell'odore della guerra e della morte ma a rendere l'esplorazione quasi insostenibile c'era una profonda oscurità. L'espressione del suo volto era completamente diversa da quella del fratello che Caramon osservava con non poca preoccupazione. Una volta all'interno delle fauci della mostruosa collina era giunto il tempo della vera esplorazione. "Penso dovremo andare tutti assieme." non avrebbe fatto avanzare Tika da sola.

Gudrod Le manovre di attracco erano state un po' più complesse del dovuto e il norsmanno aveva ringhiato alla vista dell'uomo fuggito alle frecce di Jacob. Era storia passata, dovevano trovare la tipa che comandava questo posto e interrompere il suo regno di coas e terrore. "Non possiamo fare altrimenti. Sicuramente dovremo salire ancora." Tutti

Gudrod "Avanti Jacob! Ammazzane almeno uno, quello zoppica è già ferito!" disse indicando il tizio colpito precedentemente e iniziò a rivestirsi per essere pronto a portare avanti la barchetta.

Magnus Sollevato di aver ritrovato gli amici ascoltò la loro storia mentre tornavano indietro "Dite che dobbiamo fare qualche cosa ma allo stesso tempo che non possiamo affrontarla." commentò guardandosi indietro per assicurarsi quelle bestie, forse normali lupi, non li stessero seguendo "Possiamo esaminare il carro nel frattempo ma per farlo dovremo riferire a Salvatore quel che è successo, compresa l'aggressione di Benito e usare i Cavalieri di Mor come leva per farci intervenire senza avere problemi dai Gatti... sempre che siamo davvero interessati a toglierci questo sassolino. Certamente però ora che Benito è morto non possiamo rischiare di portarci dietro anche questo impiccio. Mi spiego: la vecchia forse cercherà vendetta sempre che non ci abbia già lanciato una maledizione." concluse guardando George consapevole lui fosse terrorizzato da queste cose.

Gudrod "Mia... chiedi alla tua dea di donarmi molta pazienza perché mi stai stancando." sibilò guardandola dritta negli occhi "E dopo pregala anche di accecarti perché quello che vedrai forse non ti piacerà affatto, ma ora sono davvero al limite." era inutile proseguire quella discussione e farle notare come stare appresso alle sue idee ci avesse costretti a quella situazione. "Rimangi in barca Jacob e stai pronto a portarci l'equipaggiamento oltre la catena." Quindi iniziò a spogliarsi. AdG

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Caramon "E dite non sarà possibile muovere questa lastra senza attendere troppo? Se Sturm e Flint mi danno una mano facciamo una prova." disse guardando gli altri.

Ettore Proietti Ci vogliono parecchie ore di cammino e forse pure una notte, infestata di incubi, a farmi riprendere un pochino. Ciò contro cui stiamo combattendo non sono quei demoni in carne e ossa ma i demoni che abitano le nostre fantasie. Il Giappone appare sempre più lontano da come l'ho immaginato e anche vissuto per lungo tempo e non si tratta ovviamente solo del periodo storico. Al secondo giorno raggiungiamo un luogo apparentemente ora abitato 'abitato'. L'acqua fa salire in me un terribile desiderio di un bel bagno, anche per lavarmi di dosso l'orrore vissuto nel villaggio distrutto. Poi scorgo le torce e anche delle figure in movimento. Mi preparo ancora alla pugna osservando gli altri e suggerendo di procedere in silenzio.

Gudrod "E se provassimo a tirarli fuori di lì dentro con le cattive?" si guardò nell'equipaggiamento "Avete olio per lanterne e anche una lanterna? Diamo fuoco a quella casupola, magari evitando di colpire Ludwig. Se non escono di lì rimarremo bloccati qui per sempre."

Ajantis Basta poco, un brivido, subito comprendiamo che non è luogo dove soffermarsi per più di qualche istante in un punto, soprattutto quelli colpiti una volta poco prima. Mi levo di mezzo desiderando di non fare la fine del povero scoiattolo. "Molto bene." dico ironicamente "Che vogliamo fare? Proviamo con quello scrigno o ci avviciniamo il più possibile mantenendoci riparati?" ci doveva pur essere una direzione non 'opzionabile' dal raggio o riparata da qualche ostacolo robusto seppur già mutato.

Gudrod "Codardi! Scappano..." si sollevò dal parapetto della barchetta osservando la casupola e Ludwig "A quanto pare non ci aspettavano, si saranno tutti chiusi attorno alla strega." Guardò Jacob "Tieni sotto tiro la porta."

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Gudrod Mia si stava preparando a colpire ma era evidente che erano ben lontani dalla possibilità dell'entrare in mischia. Il norsmanno di suo si abbassò quanto più possibile per ripararsi al meglio grazie al bordo della barca ma con lo scudo sollevato l'intenzione era quella di coprire anche Jacob. Era pronto a usare l'asse per spingere la barca appena avrebbe sentito il rumore della catena.

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Caramon Contemplato l'edificio e misurato il valore degli artefatti ad esso connessi il guerriero non poté fare altro che attendere il responso dell'ispezione di Flint. L'occhio cadde per qualche istante su Tika, si sincerò stesse bene e non avesse bisogno di nulla. Non vi erano dubbi che la risposta sarebbe stata affermativa ma l'attese, voltando per un secondo lo sguardo sul fratello per capire che intenzioni avesse.

Mi sa che Vorrea ha accennato all'azione offensiva.

Ettore Proietti Riemergo dal porcilaio lì vicino tappandomi la bocca come a voler resistere a un ulteriore conato di vomito a preso dalla mortificazione, forse di essere arrivato troppo tardi. Poi lentamente mi giro verso gli altri e indico dentro. "Sono qui... gli abitanti del villaggio sono qui. Sono stati tutti uccisi." il tono suona cupo e insicuro, non sono riuscito a capire come siano morti ma di certo tutto il villaggio mostra segni di battaglia.

Ajantis Incrocio lo sguardo dello scoiattolo gigante mischiato a chissà quale altra bestia e cosa, provo pietà per lui e vorrei avere un modo per ripristinare la sua vita consueta ma forse non ho nemmeno il coraggio di farlo smettere di vivere in uno stato per lui anomalo e quindi di soffrire. Lo sguardo scivola sullo scrigno proprio quando un altro fulmine irrompe nella palude accecandomi per qualche istante a facendo sobbalzare il mio cuore. Mi porto le mani al petto e alla testa per capire se sono tutto intero e non fuso con una panca o una capra, fortunatamente siamo illesi. Tuttavia ora in compagnia. "Fermo Brank." dico osservando l'elfo "Non posso lasciarlo così, inoltre ora non possiamo più lasciare quello lì." con lo sguardo indico lo scrigno vicino alla nave a poi i nani. La loro curiosità potrebbe mandare in malora la nostra missione. "Vado ad aiutare l'elfo voi andate lì." Quindi mi avvicino lentamente all'elfo alzando le mani "Ti fermo quell'emorragia, non potrò farti ricrescere il braccio ma non morirai dissanguato. Poi proveremo a spiegarvi quel che sta accadendo qua e se vorrete potrete darci una mano." "Di dove siete?" chiedo sperando in una risposta. DM

Gudrod Compreso il piano del ragazzo il norscano si guardò attorno "Chi lo sa usare quello?" indicò l'arco di Ludwig "Pronti a bersagliare quei dementi, io spingerò avanti veloce la barca e se riesco vi coprirò con lo scudo." Appena vide che tutti erano pronti si preparò a fare rumore, parlare ad alta voce sarebbe stata la cosa migliore così da non attirare tutti i soldati fuori. Con un po' di fortuna avrebbero potuto farne fuori uno subito.

Sedor - Typhon - L'azione del Capitano Rosalee è aggressiva e repentina, d'altronde non poteva essere altrimenti. Hanno preteso troppo e ora tutti ne pagheremo le conseguenza. Con uno schiocco delle dita mi alzo dalla sedia e la mia lunga e robusta coda diventano due agili e forti gambe, la mano si stringe sul tridente mentre attorciglio l'avambraccio sinistro alla corda della rete pronto a scagliarla. DM

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