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Meriadoc Altocolle

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Meriadoc Altocolle

  1. Meriadoc Altocolle

    Auguri Dragheschi!

    Ahahahahah, grazie mille per gli auguri nonno...
  2. Scafati, ma solo per altre poche ore...

  3. un buon talento per un pg incantatore di primo livello ci sarebbe anche escludere materiali.
  4. Data l'ora non ho letto tutti i post e spero dunque di non ripetere quanto detto da qualcuno. Il problema della commercializzazione, soprattutto in mercati come quello italiano, caretterizzato da scarsa cultura e piccolo numero, è che per aumentare il proprio target si banalizza oltremodo il prodotto (come del resto già espresso da alcuni di voi). Il problema a mio avviso è anche dell'industria discografica italiana che con la politica che ha adottato negli ultimi anni, ha di fatto cristallizato il mercato, riducendo le possibili fonti di innovazione. Giusto per, in Francia il costo di un cd è mediamente inferiore a quello che si trova in Italia (io e un mio amico abbiamo cercato lo stesso cd in Italia stava 17 euro e in Francia 13). Inoltre su dischi non di ultima uscita non è difficile trovare forti sconti e/o promozioni. Questo genere di cose genera cultura. Questo generare cultura permette a un artista di "commercializzarsi" pur mantenendo degli standard di qualità alti. Per quel che concerne i generi, credo sia un discorso personale. Affermare che uno sia superiore ad un altro (così per partito preso) è un azzardo. E' come dire in pittura che Michelangelo sia superiore a Picasso. (IMHO non sto difendendo l'house...personalmente vi dico che mi fa schifo). Mtv passa i video di coloro i quali comprano i passaggi. Diciamo che non sceglie, ma semplicemente chi ha più soldi ha più possibilità di essere ascoltato e di diventare un successo/tormentone.
  5. Nuova Taverna Nome Locanda/taverna: mari e monti Categoria: Comune Descrizione La Taverna si trova nel quartiere del porto, non lontano dalle imbarcazioni e dai rumorosi marinai. Venendo dalla piazza centrale della città si arriva nella piazzetta del porto, la locanda è situata subito alla nostra destra. All'esterno vedremo un palazzo in legno e muratura di tre piani, adiacente a due palazzi simili, anche se tenuti peggio. L'ingresso è fatto tutto in legno,ed è caratterizato da una porta di legno rinforzata, con un pomello dorato. Alla sua sinistra c'è una vetrata scura che non permette di vedere tanto bene all'interno. Sopra la porta, quasi all'altezza del primo piano, c'è il cartello della locanda che sporge verso la strada; in esso vi è presente il nome e sotto il disegno di un monte che si erge sopra un golfo. All'interno la taverna continua ad essere fatta di legno, anche se ormai inizia ad essere leggermente consunto dagli anni. Il posto, anche di giorno è illuminato da torce, questo sia a causa della disposizione che permette alla luce di penetrare solo dopo un ora che è trascorso mezzodì, sia del fatto che l'unica finestra in questo piano è quella accanto all'ingresso. In questa sala ci sono tre file di tavoli e il bancone. Le due file esterne sono composte ognuna da sei tavoli, fatti per ospitare sei persone, e 12 panche. Nella fila centrale i tavoli e le panche sono più piccoli, fatti per ospitarne 4; anche in questa fila ci sono 6 tavoli e 12 panche. Dietro al bancone ci sono bicchieri e stoviglie pulite, oltre degli otri contenteti acqua, birra e vino. Una porta dietro al bancone da in quella che è la cucina, che può essere vista dalla sala principale tramite una piccola finestra attraverso la quale di solito il cuoco passa i pasti all'oste. Nella cucina, anche se non è possibile vederlo dalla sala, vi è una scala che da al piano inferiore che è allestito a cantina e dove vengono tenuti i vini e le birre più pregiate. Nella sala una scala conduce al secondo piano dove vi sono le camere da letto, 4 doppie e 2 triple. Una scala porta al terzo piano, dove tuttavia non è permesso entrare a chi non è del personale. Personale: Nitrol, oste/cuoco nano di 190 anni Ronia cuoca/oste umana di 55 anni Luville tuttofare umana di 35 anni Davok spazzino/custode/raramente oste (solo quando proprio c'è il pienone) mezz'orco di 17 anni Nitrol è il proprietario della taverna. Egli è un nano L-B di 190 anni. Normalmente fa l'oste, anche se quando si tratta di dover preparare pasti particolarmente ricercati, cucina egli stesso. Ha aperto la taverna dopo aver trascorso lunghi anni come avventuriero con alterna fortuna. E' segretamente innamorato di Ronia, anche se non lo da a vedere. I suoi modi sono un po' burberi e spesso appare assente mentre riflette grattandosi la barba. Ama più il vino che la birra, ma si vergogna di dirlo essendo nano. Ronia è la cuoca, all'occorenza anche oste. C-B. Ella è un umana C-B di 55 anni. Lavora con Nitrol da ormai una trentina d'anni, quando, essendo gli ultimi sopravissuti del loro gruppo, decisero di condurre una vita più tranquilla. Sa che Nitrol è innamorato di lei, e in fondo lo è anche lei di Nitrol. Per questo lo tratta sempre con un occhio di riguardo. E' una donna con una personalità forte e un po' prevaricatrice. Luville è un tuttofare, a volte serve ai tavoli, altre spazza per terra e altre ancora lava le stoviglie. Luville e la sorella giovane di Ronia. Infatti ella ha 35 anni. Ha anche lei una personalità forte ed odia essere prevaricata dalla sorella, tanto che quando succede minaccia di non venire più a lavorare, anche se poi puntualmente ritorna in taverna per dare una mano. Qualche volta quando ci sono pochi avventori si ferma a chiacchierare con Nitrol di medicina o qualcosa di simile. Davok fa tutto quello che gli dice di fare Ronia. Egli è entato a far parte del personale poichè dopo aver essere stato licenziato dal mestiere di scaricatore. Ronia mossa a compassione gli offrì di lavorare. Questo evento suscitò un litigio tra Ronia e Nitrol, anche se questi per amore (e anche perchè due braccia in più, per quanto di un mezz'orco, fanno sempre comodo) la perdonò. Davok e Nitrol raramente parlano, ma si dice che quando questi lo facciano ci sia qualche evento importante che sta per accadere. Davok è più intelligente del comune; tuttavia parla il comune un po' male, infatti coloro i quali si fermano a parlare con lui lo fanno in orchesco (ma sono molto rari). Servizi: I servizi offerti dalla tavera sono: Allogio: 4 camere doppie, di cui una matrimoniale, e 2 triple. (3MO le doppie e 4MO le triple) Lavanderia: Questa non è compresa nel prezzo del soggiono, ma è possibile richiederla. (2MO) Bagno pubblico, al secondo piano Intrattenimento con musica o storie: basta dare 10-15 monete d'oro a Meroc e questi inizierà a narrare una storia o cantare una canzone, allietando tutta la sala Piatti Tipici: Primi piatti: Riso e fagioli alla Mel (fagioli cotti insieme al riso e ad un pezzo di lardo) (5MA) Pasta e fagioli alla Ra (equivalente a una pasta e fagioli con le cozze) (2MO) Secondi piatti: Cozze al vapore (1MO) Arrosto di cinghiale (3MO) Vini: Monte amabile (vino rosso novello) (2MA) La leggera brezza (vino bianco) (3MA) Il sangue del cinghiale (vino rosso corposo da abinare, come suggerisce il nome, a carni rosse)(1MO) Il Sidro del Marinaio (Vino bianco di buona qualità) (1MO e 5MA) Birre: Acqua del Nano (Birra bionda più che mediocre) (5MA) Luptorvan (Birra Bionda) (1MO) Trincertor (Scura doppiomalto) (3MO) Sangue di Nano (il top che circola da queste parti) (5MO) Banchetto del mare (4 persone): Pasta e fagioli alla RA Cozze al Vapore Sidro del marinaio (3 bottiglie) 15MO tutto Banchetto dei monti (4 persone): Riso e fagioli alla Mel Arrosto di cinghiale Il sangue del cinghiale (3Bottiglie) 11MO tutto Prezzi: consulta le altre sezioni. Personaggi: Meroc il suonatore, umano di mezz'età Mel, umano giovane figlio di Luville Merry, halfling giovane Meroc è un assiduo frequentatore della locanda. Ormai è come fosse di casa tanto è vero che non di rado si vede suonarlo per allietare le serate in taverna. Guardandolo si ha l'impressione che egli abbia vissuto più a lungo di quanto non possa aver fatto chiunque. Alcune leggende (che lui non racconta, ma altri sì) narrano che Meroc sia addirittura nato lo scorso milennio. Chiedendogli di questa storia egli risponde dicendo che è solo una cialtroneria di qualche bardo che si diverte a dire menzogne. Tuttavia stupisce che in tanti anni non abbia mai raccontato la stessa storia, o cantato la stessa canzone, a meno che non gli fosse esplicitamente richiesto. Mel è il figlio di Luville, ha 20 anni e quanto non è in viaggio bazzica spesso per la taverna. Ama trascorrere il tempo in compagnia di Meroc, poichè affascinato dalle sue storie. Trova sempre il modo per tenere la madre sulle spine che, quando non c'è si strugge per lui, ma quando è presente non perde occasione per rimproverarglio qualcosa. Del resto non si può biasimare la donna poichè Mel non perde occasione per fare fortuna con i loschi affari del porto o comunque in giro per la regione. Merry è un piccolo Halfing, molto amico di Mel, che usa la taverna un po' come la sua base. Spesso traffica bevande e pozioni non propriamente legale, ormai Nitrol fa finta di non vedere poichè le persone che vengono in locanda per lui, spesso e volentieri sono ottimi clienti. Voci: Gli scarichi al porto: Da pochi giorni è attraccata una nave, che sta svuotando le sue stive; ma sembrerebbe che qualcosa non vada per il verso giusto. Il sangue sul monte: Ultimamente la vegetazione sul monte cresce molto più velocemente e si trovano misteriose pozze di sangue. Il Mare: Navigando verso est alcuni marinai dicono di aver visto strani mostri marini. Accettazione del regolamento: Si
  6. Saturnino D'Amora Dopo essersi svegliato verso le otto si prepara per uscire di casa ed intraprendere il viaggio che aveva deciso di fare. Prima di partire decide di andare al bar per salutare gli amici Torinesi. Così trascorre alcune ore insieme a questi bevendo qualcosa nel locale. Dopo ciò, li saluta calorosamente e torna a casa per preparare la valigia e pranzare prima di mettersi in cammino. Va dalla madre che durante il pranzo fa un ultimo tentativo di convincere il figlio a rimanere; ma invano. Così, dopo pranzo, chiama un agenzia per prenotare un appuntamento, in quanto il giovane Nino vorrebbe fittare una casa nella capitale. Fissa l'appuntamento per l'indomani. Dunque, dopo aver approntato tutto, parte. Durante una delle soste del viaggio chiama le pagine gialle per avere il numero di qualche hotel da prenotare. Fatto ciò chiama ed un certo hotel "Bristol", non lontano dal centro di Roma. Dopo di che riparte ed in serata arriva, posa la moto e sale in camera, dove si addormenta per recuperare le forze per il giorno seguente. Alessandro de Laurenti Si sveglia presto la mattina pronto per aprire il negozio, come fa di consueto. Dopo aver fatto colazione ed essersi lavato scende nel negozio sotto casa sua e apre l'attività. La mattina passa in maniera abbastanza noiosa poichè viene un solo avventore che chiede se per qualche fortuita ragione un libro da lui ordinato fosse arrivato prima del previsto,cosa tra l'altro che non si è verificata. Intorno alle 11 e mezza, arriva Andrea, fratello di Alessandro, che gli fa notare che è arrivata della posta. Così apre la cassetta della posta con le chiavi e prende ciò che arrivato. Oltre ad una bolletta ed alcune pubblicità ciò che interessa è una lettera di invito ad una conferenza di antiquari (o qualcosa del genere) presso "Villa Cassiope" a sud-est di Torino. Incuriosito ed eccitato Alessandro chiede al fratello di stilargli una lista dei libri più interessanti in negozio. Decide di informarsi sui libri più richiesti dal mercato, per cui dopo aver pranzato col fratello va all'università. Va diretto nell'aula informatica, ivi attende che prima di lui entri qualche studente per non dare troppo nell'occhio entrando da solo. Tuttavia viene notato dal tecnico, con il quale intrattiene una lunga conversazione sulle località balneari e in generale turistiche della puglia. Dopo aver trascorso una mezz'ora abbondante a chiacchierare con Nicola (il tecnico), questi gli da una mano per le sue ricerche. Il risultato è che i testi più al centro dell'attenzione al momento sono "La strega dell'irlanda" di Huges del XV secolo e la copia quanto più vicina all'originale della "Divina Commedia". Soddisfatto ringrazia calorosamente Nicola, anche per i suoi consigli su come fare per installare una linea internet presso la propria casa e si dirige verso la sua abitazione, facendo una deviazione presso la sip per prendere una lettera con la richiesta per l'allaccio internetp. A casa controlla di quale copia è in possesso della Divina Commedia e scopre di avere una stampa del XI secolo (stampa a caratteri mobili). Dopo questa lunga e tribolata giornata va a dormire. Niccolò Gabrielli Non avendo lezioni da sostenere si sveglia con una certa comodità e dopo aver fatto una lauta colazione ed essersi lavato grossolanamente si dirige con i mezzi pubblici in facoltà, avendo un appuntamento con il suo professore. Arrivato nell'androne cerca di driblare gli studenti che cercano di rivolgergli delle questioni, licenziandoli senza troppi giri di parole. Va verso lo studio di Gino Montecchi (il suo professore) che gli comunica che durante il pomeriggio non ci sarà e gli chiede se può occuparsi dei due tesisti che sarebbero venuti durante il ricevimento. Niccolò accetta e dopo che il docente lascia il suo studio lo occupa. Per ingannare il tempo inizia a sfogliare le sue carte, così tra una lettura ed un altra sente qualcuno che bussa. Prima uno e poi l'altro sbriga i due tesisti. Poco prima della fine dell'orario di ricevimento arriva tuttavia un signore, che chiede se lui è Niccolo Gabrielli. Allibito per questa imprevista situazione il giovane assistente annuisce e il signore prende posto. Dice di chiamarsi Antonio Cisale e ha un accento che tradisce le sue origini campane. Gli mostra dei manoscritti. Si tratta di una copia della "Divina Commedia" scritta a mano su una carta che è chiaramente datata oltre che di fattura non industriale. Alle domande su come costui si fosse procurato queste pagine, risponde in modo evasivo facendo comprendere al giovane che egli è interessato a quantizzare il valore di quelle pagine. A questo punto Niccolò cerca di prendere tempo dicendo che ne ha bisogno per verificare alcune cose. Antonio Cisale accetta e dopo una breve trattativa si mettono d'accordo per rivedersi alla fine del mese. Ancora sotto tensione cerca di concentrarsi e pensare a chi sottoporre le preziose pagine. Gli vengono in mente tre antiquari: Antonio Frosini a Firenze, Ghili antichità a Milano e Safara a Torino. Riflettendo sulle sue richieste riguardo qualità e tempi, tenendo conto che il professor Montecchi ha sempre parlato male dell'antiquario fiorentino, decide di dirigersi a Torino. Dopo questa catena di pensieri chiude lo studio e va in segreteria per contattare il professore, con il quale prende appuntamento per orario di cena. Dopo tanto tempo a cercare piste da seguire per le sue ricerche, finalmente si apre una nuova pista. La tensione fa passare le ore lentamente. Finalmente si fa orario di cena e così Gabrielli e Montecchi si incontrano in un locale a piazza della signoria per la cena. Durante la cena il giovane assistente spiega che non potrà essere presente alla succesiva data di esame e che a causa dei suoi studi deve partire immediatamente. Montecchi accondiscende alle sue richieste suggerendogli di acquistare un telefono portatile, per ogni evenienza. Niccolò continua dicendo che se qualcuno lo dovesse cercare a fine mese e nel caso in cui non fosse ancora tornato di dire che la sua assenza era causata da una ricerca improvisa che egli stesso gli aveva assegnato. Il professore, notando uno stato di tensione ne giovane, continua ad annuire e gli suggerisce di stare attento. Dopo aver finito di cenare i due si salutano e il professore rinnova ancora gli auguri al suo assistente, prima di allontanarsi. Così Niccolò passa in stazione, acquista il biglietto per Torino e torna a casa per riposare. Cal de Stefano Dopo una notte passata quasi insonne sia per il sogno fatto, sia perchè il giorno tanto atteso della discussione della sua tesi di master è arrivato, Cal de Stefano si alza dal suo giaciglio. Non ha fame ed quasi sconvolto, dunque molto prima di quanto avrebbe potuto fare si dirige in università. Incontra il suo professore con il quale scambia quattro chiacchiere. La tensione è altissima e il tempo sembra non voler passare. Finalmente arriva il momento, un colloquio di un quarto d'ora ed è tutto finito. Si sente più rilassato anche se il sogno della notte precendente continua ad assillarlo. Attende il momento della proclamazione. Viene promosso a pieni voti. Dopo un ultima chiacchierata con il suo professore inizia a sentire i morsi della fame. Va ad un bar e fa colazione; dopo di che si dirige a casa; ma i suoi pensieri continuano a perseguitarlo, non riesce a comprendere quel sogno. Decide così di bussare alla vicina di casa, che nonostante lo riconosce a stento lo saluta. Cal la invita a prendere il the e questa accetta. Il tempo sembra fermarsi nuovamente fino a quando giunta l'ora qualcuno bussa alla porta. Entra la vicina con in mano un portagioie (o qualcosa di simile) e mentre sorseggia la bevanda dice a Cal che questo glielo ha lasciato la madre; che si era raccomandata di darglielo quando sarebbe stato il momento. Sconvolto, il giovane, fa accomodare la donna fuori, la quale non oppone resistenza comprendendo a pieno la situazione. Dentro questo scatola trova degli effetti personali e una lettera, in cui sua madre si scusa per come si è comportata e scrive che la sua direzione è Roma. Se per caso qualcuno volesse cercarla bisogna rivolgersi a un certo Cosimo Montalbano situato a Roma via Montevarchi 16. Il giovane scende e decide di acquistare un biglietto per Napoli, forse deciso ad andare a parlare con il nonno. Dopo averlo acquistato torna a casa, prepara la valigia e va a dormire.
  7. Meriadoc Altocolle

    Rap

    Visto che tu sostenevi oltre al messaggio la questione stilistica in questa canzone mi limitavo semplicemente a quella e non al significato. Onestamente ti pare che a livello metrico Busta Rhymes non sia superiore?
  8. Meriadoc Altocolle

    Rap

    Che il rap italiano abbia avuto qualche anno importante (intorno al 99) questo è senza dubbio. Ma da qui a dire che il rap italiano è superiore a quello americano... Esprimo solo la mia semplice opinione. Il rap italiano è caratterizato dall' essere di buona fattura fin quando non varca i confini dell'underground. Quando diventa mainstream il suo valore misteriosamente diminuisce (e tranne in rari casi dimunisce di moltissimo). Ora se si prende il rap americano o anche quello francese si nota come questa cosa non succede e anche artisti maistream rimangono di qualità (per quel che riguarda gli americani da vedere sono : Nas, Rakin, Kanye West, Eminem, Dr Dre, Busta Rhymes ect per quel che riguarda i francesi un occhio lo darei a : Sinik, Tunisiano, L'algerino, Akhenaton ect ect). Dal punto di vista della metrica e del flow... lascio due video che si commentano da soli vuoi mettere questo: con questo?
  9. Meriadoc Altocolle

    [Altro] Pathfinder

    Che tipo di informazioni ti servono?
  10. Mannaggia a te, non so quante ore ci ho passato per finirlo, alcuni quadri sono semplici altri ti fanno sbariare un bel po', tipo l'ultimo, sarà stata la stanchezza ma non riuscivo a capire cosa fare...
  11. Un incantesimo a contatto è un incantesimo che va fatto appunto a contatto. Per esempio se un chierico decide di fare un infliggi ferite a qualcuno lo fa toccandolo (e ignorando bonus alla CA dati da armatura naturale, armatura, scudo... o almeno così mi pare). Ovviamente un chierico può farsi un cura ferite (incantesimo a contatto) anche a se stesso.
  12. Call of Cthulhu 5.0 edito da stratelibri semplice, intituitivo, spettacolare. Secondo me una della cose migliori da poter giocare e far giocare. Don Merry...
  13. in realtà non fa ridere manco me, la storia non si regge in piedi, un bambino di 4 anni che va a uno stagno da solo con le sue gambe. Mi pare sconnessa e troppo lontana dalla realtà o da qualunque pseudo realtà per essere una visione comica di questa.
  14. Piccolo scritto, non so se ce ne saranno altri o meno, non dipende del tutto da me. In ogni caso sono aperto ad ogni genere e forma di critica, se ne avete voglia ditemi cose ne pensate. “Mai stato in prigione, sono le stesse le sensazioni, camera mia con pareti più spesse”, continuava a risuonargli in testa. Nel frattempo la giornata aveva trascorso la sua metà e nonostante fosse un giorno di primavera il cielo era di un grigiore disarmante. Avrebbe dovuto cucinare, ma non ne aveva voglia, in realtà da un paio di giorni a questa parte è come se non avesse avuto voglia di far nulla. Avrebbe voluto che il tempo passasse più velocemente possibile come se appunto fosse in carcere, e così ogni volta che cercava di riflettere sul perché della sua apatia gli risuonava questa canzone nella testa. Ormai questa situazione lo aveva relegato come in un limbo in cui era diventato incapace di gioire e di soffrire, in cui, come in un infinita e lacerante lotta tra due titani tuttavia immortali, combattevano la speranza che il tempo passassein fretta e la convinzione che per quanto si possa sperare purtroppo il tempo sarebbe passato sempre alla stessa velocità. Prese il computer e iniziò a cercare per internet, qualcosa, non qualcosa di preciso, ma qualcosa che lo impegnasse, che lo distraesse da se stesso. In quel momento la cosa che non riusciva veramente a sopportare era il fatto di essere in compagnia di se stesso, ovviamente dopo alle urla dei bambini che giocavano nella scuola poco distante. Dopo aver fissato un po’ lo schermo decise di prendere in mano la sua vita, come diceva sempre una sua amica pugliese che ora come ora gli sembrava lontano chilometri e anni. Forse il suo intestino reclamava giustamente di essere saziato e così decise di cucinare. In realtà gli toccava anche lavare visto che aveva lasciato le stoviglie sporche dal giorno prima. Forse. Così preparò tutto, doveva solo aspettare che l’acqua bollisse per poter calare la pasta. Quei dieci minuti erano passati in maniera piuttosto distante e veloce e improvvisamente mentre realizzava di essersi liberato di se, alle sue spalle lo vide di nuovo, il suo spettro avvicinarsi e mettersi di nuovo accanto a lui. L’acqua bollì e così potè cucinare. Si sentì meglio. Decise di accendersi una sigaretta, la rullò e l’accese. Si mise il suo portatile sulle gambe aprì un documento di testo e inizò a scrivere. Titolo: L’emigrante…Presse invio e sulla seconda riga “ma si può, ormai nel XI secolo…” poi pensò, che il titolo dovrebbe essere la cosa finale, andò sulla prima riga e cancellò il titolo. Passò di nuovo alla seconda e scorrendo ciò che aveva scritto con gli occhi continuò “ma si può, ormai nel XI secolo con l’ipervelocizzazione dei…” e ritornò a pensare “come facciò a scrivere su qualcosa se questo qualcosa non ha nemmeno un titolo?”. Così decise di riscrivere il titolo e ritonò sulla seconda linea “ma si può, ormai nel XI secolo con l’ipervelocizzazione dei trasporti considerarsi un emigrante?” e di nuovo fu preso dal dubbio. Così ci rifletté per un po’ e poi scrisse “L’emigrante, SENZA TITOLO. Gli sembrava una pessima scappattoia ma si fece un sorriso pensandoci e decise di evitare di pensarci. Mille pensieri gli sovvennero, tra cui il fatto che non era capace di scrivere poiché la sua mente viaggiava su talmente tanti fronti in maniera contemporanea che mentre pensava di scrivere un breve resoconto dei suoi pensieri-esperienze gli venivano in mente altri mille problemi per cui nello stesso momento in cui pensava e cercava di scrivere il suo cervello li aveva già oltrepassati. Si chiedeva se fosse dunque lecito cercare di scrivere qualcosa di approfondito, sensato e critico dal momento in cui nel momento stesso in cui pigiava un tasto erano cambiati i presupposti per così dire “intelletuali” da cui partiva. Comprendeva che al giorno di oggi era possibile avere mille informazioni con pochi click, ma si perdeva la capacità di approfondirli. Dunque aveva anche lui perso quella capacità di approfondimento e critica che lo avevano sempre contraddistinto? Oppure era semplicemente una chimera che si era costruito intorno a se per darsi un tono e dal momento che vi ci era scontrato questa si era dissolta come l’ultima neve al sole di marzo. Guardò fuori la finestra e un pallido sole era spuntato. Ritornò al filo dei suoi pensieri. Gli sembrava che tutta questa velocità avesse distrutto la poetica. Come se a causa di questo dover fare bene e in fretta avesse annientato la capacità poetica dell’uomo. Come se l’uomo non fosse più capace di ammirare la maestosità di un albero scosso da vento e dal rumore delle sue foglie, culminante in un assordante e maestoso silenzio causato dal cessare della folata. Possibile che per cercare quella poetica gli uomini siano stati costretti a cercarla negli altri, in magari costruzioni mentali utopiche di altri simili a cui ispirarsi e a cui tendere. Senza rendersi conto di ispirarsi a speculazioni mentali al di fuori di ogni realtà se non quella degli impulsi elettrici del cervello.
  15. Io ci sono ancora, tuttavia per me sarebbe difficile fare il pg poichè non sto a casa e dove sono ora (ci starò per un altro bel po', non so quanto) non ho nulla. Se mi dici quali sono le tempistiche posso essere più preciso e darti una risposta più soddisfacente

  16. Come già detto io ci sono, per quanto riguarda il quarto spero spunti presto, poichè il gioco è fatto bene e poichè testare un gioco credo sia sempre un onore e un privilegio. E poi si tratta di un pbc...ormai merce rara... Possibile che nessuno sia interessato?
  17. Dopo una chiacchierata in chat e anni di nostalgia vengo a chiedere una cosa.. ci sarebbe un posto per il vecchio Thanior??? Scusami Codan ma non sono riuscito a resistere dal chiedertelo questa volta (sperando che ti ricordi ancora di me)
  18. We ma collegati a msn, chat di fb o quella di gmail o quella ancora della DL, cavolo ma sei proprio irreperibile :D

  19. Se ti può essere comodo scegli prima l'allineamento, poi cerca le divinità di quell'allineamento e scegli tra i domini di quelle.
  20. allora che faccio, mi inscrivo al forum per poter iniziare?

  21. Nessuno riesce ad usare skype, un ragazzo mi ha detto che è possibile solo chattare e niente altro, quindi che il firewall del server blocchi l'uso dei programmi voip, non funziona nemmeno voipstunt. Dunque di fronte a questo mi devo arrendere o posso comunque agirare il sistema?(anche usando qualunque altra cosa per la videochiamata) Don Merry...
  22. ad essere sincero, a me non piace... Don Merry...
  23. bloccherebbe skype e non messenger? e poi non funziona nemmeno il video di messenger, non so se è un problema correlato o meno. Se il firewall della rete a cui accedo blocca skype non c'è modo di farlo andare se non forzandolo e quindi facendo hacking giusto? Don Merry. . .
  24. bhe in altri contesti ha funzionato, ma ora non funziona più l'ho messo su ricerca automatica del proxy e non va. Ho impostato anche la porta che questa connessione vuole che io imposti e ancora niente. devo passare via proxy perchè è una rete di uno studentato. Don Merry...
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