Mentre alcuni di voi si prendono cura delle ferite del capoclan, il grosso della truppaglia passa al setaccio il villaggio. Molto più grande di quelli incontrati fino ad ora, offre piccole sacche di resistenza che qui e là mettono in difficoltà i vostri guerrieri.
Per fortuna il vostro piano e la rapidità nell'eseguirlo vi ha permesso di eliminare la resistenza organizzata, e questi piccoli scogli vengono ben presto schiacciati dai vostri.
Ci vogliono comunque delle ore prima di completare il tutto, ed è l'alba quando finalmente potete dire di aver conquistato il villaggio dei pellechiara.
Durante la notte avete perso sette orchi, e avete ucciso circa centocinquanta umani. Due volte tanti sono stati fatti prigionieri. Un numero spropositato, considerato che siete rimasti ormai in pochi. Eppure la vostra ferocia ha completamente annichilito gli umani. Ora sono buoni come agnellini, rinchiusi in vari edifici di pietra e sotto controllo dei vostri guerrieri meno stanchi.
Tra i prigionieri la maggior parte sono anziani, donne e bambini, ma anche diversi uomini che apparentemente non sono guerrieri e non sono in grado di difendersi o combattere nemmeno per la propria vita o libertà.
Tanya raggiunge Wurrzag quando il sole è ormai sorto illuminando la piazza principale del villaggio. Qui il clan sta radunando il bottino e alcuni dei prigionieri da interrogare. L'umana ha una ferita al volto, ma non è grave. Comunica che la nave è al sicuro e che un gruppo di orchi ha ripulito le case vicino al mare svuotandole degli abitanti e spingendoli verso il centro del villaggio. Qui sono stati catturati dai vostri.
Il bottino consiste per ora in vettovaglie in gran quantità, armi e armature, acqua di fuoco degli umani e anche molti oggetti luccicanti e dall'aria preziosa. Su richiesta di Wurrzag e Tayyip gli orchi hanno anche radunato tutto ciò che contiene quei piccoli segni scuri. Ci sono una dozzina di "mattoni scritti dentro" e circa il doppio di "rotoli di parole". Erano quasi tutti nella grande capanna di pietra al centro del villaggio: ormai riconoscete in queste costruzioni i luoghi sacri degli umani.
Qui sono stati trovati anche quattro umani, due uomini e due donne, vestiti con abiti strani: bianchi e gialli con un sole disegnato sul petto. Non hanno offerto molta resistenza, ma a gesti hanno chiesto con insistenza di poter curare i feriti umani.