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Pippomaster92

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Tutti i contenuti di Pippomaster92

  1. Amy Linn Mill e Petras
  2. Amy Linn Con Mill e Petras
  3. Shurlat non sembra del tutto convinto, ma la proposta/domanda di Clarke lo trova favorevole "Si, certamente. Possiamo parlare nella mia tenda. Seguiteci" Venite circondati dai soldati di Shurlat e scortati nell'accampamento. Qui il livello tecnologico è uno strano miscuglio di alta e bassa tech: armi da fuoco avanzate, ma anche lance e spade e archi. Un paio di uomini con impianti oculari e sensoriali, e qualcuno qui e là con bende che coprono orbite vuote. Qualche antenna radio, ma anche gabbie con strani esseri alati simili a uccelli (ma con quattro ali e una sola zampa, e fin troppi occhietti sul muso). Chiaramente hanno accesso a quelli che sono reperti o rimasugli di un passato più "moderno", ma non possono farvi affidamento su base quotidiana. La tenda di Shurlat non fa che enfatizzare tutto ciò: c'è un impianto di comunicazione portatile abbastanza buono, con uno schermo a cristalli e un riconoscitore vocale. Ma poi il resto dell'ambiente è dominato da oggetti per voi arcaici in legno, pelle e cuoio. L'uomo si siede, e un ragazzino gli prende l'arma e la posa su un oggetto in legno costruito appositamente per reggere il fucile. Akai riconosce il senso di una rastrelliera decorativa per katane, ma non la medesima eleganza. Per voi non ci sono sedie, ma il pavimento è coperto da tappeti consunti, un po' sporchi, ma comodi. "Prego, ora siamo in un posto molto più adatto a continuare la conversazione"
  4. "Bruciamo legno, ossa, sterco secco, carbone e se siamo fortunati e troviamo una pietra-del-caldo, usiamo una di quelle. Ma l'ultima l'abbiamo vista molto tempo fa" risponde un po' abbattuto l'uomo. Fa un cenno ad uno dei suoi, gli dice qualche parola, e questi va verso una delle capanne. Torna poco dopo con un oggetto scuro tra le mani. Ve lo porge, e riconoscete una cella energetica multifunzione di quelle usate dalla Vishnu. Scarica, potrebbe essere ricaricata facilmente dalla vostra navetta.
  5. Mentre Luna osserva le pareti corrose, Herger si china sul guanto. Le pareti sembrano rovinate da una sorta di acido, e mentre alcune strisce sembrano vecchie, altre paiono più recenti. Si possono riconoscere perché quelle fresche hanno ancora una specie di polverina, sabbietta di roccia, che si scrosta. Le più vecchie invece hanno già lasciato cadere tutta questa polvere a terra. Se le strisce sono lasciate da una creatura questa deve essere larga almeno un metro e una spanna o due, ma non è possibile trarre altre informazioni utili. Herger invece scopre che il guanto è in teoria attaccato ad un bracciale di ferro, e forse al resto di un'armatura pesante. Ma sembra che il terreno di solida roccia si sia liquefatto, abbia intrappolato una persona e si sia solidificato di nuovo. Rimuovendo lentamente il guanto viene rivelata una mano umanoide, ormai putrefatta fino all'osso. L'odore di carne marcia invade la stanza, esalando dalle giunture del guanto d'arme che fino a quel momento aveva agito da "tappo".
  6. Arth e Jean Chloe Arth, Jean, Chloe Ravynne Yksandr
  7. "Sprechi? Io getterei un intero sistema nelle fiamme del warp se servisse a preservare il Suo regno!" abbaia l'uomo, furioso "E non chiederò certo perdono per una meretrice o dei fantaccini che sono dovuti perire per proteggermi. Perché il loro sacrificio non è nulla in confronto a ciò che sto facendo io... e dunque vi dico! Io non lascerò che i segreti del mio signore o la sicurezza del Suo dominio cadano nelle mani di individui di bassa levatura come voi. Vi ordino di scendere dalla mia nave, adesso. O giuro sul Suo nome che la farò decollare ed esplodere con tutti noi"
  8. Valena Aurica "C'è ben un motivo, cara Jasmine, se sei tu ad occuparti della diplomazia" rispondo con un mesto cenno del capo "Io posso essere cortese, e anche galante, ma non mi sentirete pronunciare menzogne nemmeno se ne andasse della mia vita. Cercherò di tenere per me ciò che provo, comunque. Ma mi pento di questo viaggio ogni ora che passa"
  9. In realtà è facilissimo sconfiggere le montagne. Impiegano anni a dare un pugno, la fuga è sempre possibile!
  10. Vagabondo "Di che donna..? Ah, quella! Una meretrice e una peccatrice, lontana dalla Sua gloria. Ha voluto mettersi tra me e la mia missione, e ostacolarmi. Pensavo di averla ammazzata, e invece i figli delle tenebre sono sempre più resistenti di quanto non sembri, vero? Se siete davvero intenzionati a parlamentare, perché avete assalito il mio accampamento con le armi spianate?" C'è ancora arroganza nelle sue parole, ma anche... timore?
  11. Zisanie Cerco di dare manforte a Theo "Sì, io conosco la sacerdotessa di Selune, e sono molto amica dei druidi. Loro vi aiuteranno come possono e se non volete essere curati, vi accoglieranno laggiù. Vi dico che la foresta è molto meglio di questo posto, non puzza e non ci sono i rifiuti della gente di sopra. Potrete vivere bene e felici, senza paura" per mostrare che ho buone intenzioni rinfodero anche l'arma.
  12. Arth e Jean e Yksandr Chloe Ravynne
  13. Valena Aurica Sentir parlare di bambini frustati mi fa perdere ogni interesse per il vino. O i festeggiamenti. E un po' anche per le nuove amicizie. "Non vedo l'ora che la cerimonia sia finita, e di poter tornare a casa. Non poter far niente per queste povere persone mi da davvero il voltastomaco. Sospetto che la cosa sia voluta"
  14. Articolo di GoblinPunch del 12 giugno 2017 Le ombre degli uccelli antichi strisciano sulle pietre giovani mentre i pini si abbracciano a vicenda e intrecciano corone sotto la terra State fuggendo a sud delle Colline Fredde, lasciandovi alle spalle le nebbie ghiacciate e avventurandovi sotto le braccia aperte del cielo. Mentre viaggiate notate che la terra lascia spazio al granito. E osservate il cielo farsi alto, maestoso, blu e piatto come una tavola. Ma ora le vostre mappe sono sbagliate. Sotto le pinete rinsecchite le vostre mappe sono diventate completamente inutili. I fiumi scorrono nella direzione sbagliata. Le montagne non sono come vengono descritte. La strada circondata da cespugli che avete percorso con tanta attenzione termina contro una lastra di granito, come se fosse scomparsa in una fessura della montagna. E ora vi trovate su un masso erratico, e mentre mangiate ciò che resta del vostro cavallo guardate le montagne per la decima volta e finalmente vedete le loro facce. E una volta che le avete viste tutto si focalizza, la comprensione filtra attraverso le ombre della confusione, del terrore e della meraviglia. Così meravigliati, lasciate cadere la carne di cavallo. L'Ammasso Combattente Una montagna può crescere in altezza anche mezzo centimetro all'anno. Può anche muoversi di tre centimetri verso nord. Secondo gli standard geologici normali una montagna del genere è molto veloce, una specie di gazzella. Le montagne dell'Ammasso Combattente si muovono centinaia di metri ogni anno. Possono farlo perché non sono montagne, non esattamente. Si muovono così velocemente perché stanno cercando di uccidersi a vicenda. Aspetto Spesse montagne coperte di giovane granito, liscio. Bordi affilati che si sovrastano l'un l'altro. Strati accumulati lungo i bordi, mescolati con cespugli. Corvi, cornacchie, falchi, passerotti. Un geologo esperto brucerebbe i suoi libri in un impeto di dubbi e disperazione. Il viaggiatore medio non noterebbe nulla di strano (eccetto forse per l'occasionale collina piena di alberi a forma di C, formati quando il lato ovest di una montagna diventa il lato est durante il corso della vita degli alberi). Ma esaminando bene i fianchi delle montagne si possono indovinare le forme di denti digrignati e di muscoli tesi. Si possono scorgere bordi che sembrano avambracci coperti di vene di ematite, intere colline tese sotto la pressione di una montagna che cerca di scostarne un'altra. Mani di pietra si abbarbicano attorno ad una scarpata, schiacciandola e forzandola nuovamente nella terra. Due montagne ne tengono ferma un'altra, calcare schiacciato contro il granito. Una faccia di pietra frantumata e dolorante, coperta di massi di granito là dove una montagna l'ha colpita un secolo fa. I piccoli terremoti avvengono quasi settimanalmente. Le montagne più comuni si muovono circa mezzo metro al giorno. E mentre alcune montagne duellano a coppie o in terzetti, la maggior parte si scaglia contro il Giovane Monte Torgedda I monaci del Giovane Monte Torgedda I monaci vivono sulla cima della montagna, e ci hanno vissuto per generazioni. Viaggiano per tutte le montagne, seguendo strani percorsi e misteriose tabelle di marcia. Ogni mattina ciascuna montagna viene disegnata da una mezza dozzina di angolazioni diverse. Hanno depositi pieni di questi disegni, pile di fogli gialli che raggiungono il soffitto invaso di ragnatele. I mobili gemono sotto il peso della carta. Ciascuno di questi disegni mostra una montagna combattente. Alla sera studiano gli schizzi. Da questi disegni apprendono l'arte del combattimento. Si tatuano triangoli di Serpinski e si rompono le mani così che le ossa possano crescere più forti. Questi sono i Monaci Combattenti. Il loro leader è il Maestro di Lotta, che si dice sia il più grande combattente di tutta Centerra. Una volta era nota come Ziraludra di Zyro Senzavalore, una tenente della compagnia mercenaria dei Pescatori di Perle. Indossa la Corona delle Quattro Torri. I suoi luogotenenti indossano le Corone a Tre Torri. I suoi sottoposti portano la Corona a Due Torri. Quelli ancora al di sotto, che sono parte del culto, portano una pietra bianca legata contro la fronte da un nastro rosso, perché ce ne sono troppi per fare corone per tutti quanti. Mentre i membri più importanti di rado si interessano a combattimenti letali (a parte quelli contro i Monaci del Vuoto, che detestano) i novizi rimangono spesso uccisi nell'adempimento delle loro pratiche. Schiacciati da massi giganti mentre corrono su per una collina, oppure scagliati in un burrone mentre apprendono la tecnica del Toro che Scaglia le sue Corna. Detestano i Monaci del Vuoto perché hanno una storia comune, ma una filosofia diversa. I Combattenti credono che la Vita e la Verità si trovino nel cuore, nel sangue e nei muscoli. Credono che il significato della vita, se davvero ce n'è uno, è da trovare in questo mondo, non nel prossimo. I Monaci del Vuoto trovano tutto ciò molto divertente. Il Giovane Monte Torgedda I monaci vivono sulla sua cima a forma di corona, una struttura a cinque torri costruita con la pietra della montagna stessa. Si tratta dell'unico edificio intatto dell'intera catena montuosa. Secondo i monaci Torgedda è la montagna più giovane, e la più forte. La spada della Montagna giace lì vicino. È uno specchio polveroso, irregolare, lungo 200 metri. Ma la sua lunghezza è per lo più celata sotto la terra emersa, e le parti esposte al cielo sono scurite e deformate. La spada è di puro adamantio. Varrebbe una fortuna se solo qualcuno potesse spezzarla in parti più piccole per fonderle o cambiarne la forma. I monaci parlando anche di un fodero, il quale però non viene visto da secoli. Il Giovane Monte Torgedda non è la montagna più alta della catena, ma è la più dritta e la più forte. Un gran numero di cascate leggermente saline si gettano dai suoi fianchi, prova dei suoi sforzi. Il numero di massi di altre montagne che giacciono tra le sue valli sono il segno della sua potenza. Le sue braccia hanno una portata considerevole, e i suoi pugni ricchi di quarzo hanno spaccato le mandibole di molti sfidanti. E ovviamente c'è la triste storia del Giovane Monte Gundregor, del quale i monaci non parlano. Gli alchimisti transmetallici Frequentano il Giovane Monte Bora-Dhun. Si crede che abbiano trovato un modo per comunicare con le montagne, per quanto assurdo possa sembrare. Più probabilmente è solo un comodo punto a metà strada tra la Montagna delle Quattro Stanze ad est e la Collina degli Uomini Vuoti ad ovest. Ad ogni modo gli alchimisti sono pronti a comprare qualsiasi uovo di pietra venga portato loro, una di quelle uova deposte dall'om grigio peloso, un uccello gigantesco che sembra sull'orlo dell'estinzione. A memoria d'uomo non si è mai visto un uovo di om fertile. I Minatori della Bordovia A causa dei continui movimenti tellurici delle Montagne Combattenti, gli uomini hanno imparato presto a non erigere nessuna struttura più grande e permanente di una tenda. E anche un mucchio di tende deve potersi muovere rapidamente, al minimo indizio che uno dei fianchi della collina sta cambiando proprio per colpirli con una frana. Non sono grandi minatori. I loro scavi sono veloci e collassano spesso. Hanno una scarsa conoscenza della geologia. Ma sono veloci e disperati e qui la geologia non ha senso, perciò se la possono cavare. Si aggirano attorno alle montagne come avvoltoi, i loro occhi luccicanti che osservano le colline, gli zoccoli degli asini consumati dal molto camminare. Sono quasi sempre comicamente impreparati, con solo un paio di stivali, un piccone e un buco nello stomaco che può essere saziato solo dai rubini. Infatti è da qui che vengono i rubini. Anzi è possibile che tutti i rubini vengano dalle Montagne Combattenti. I minatori vivono anche come avvoltoi. Osservano gli scontri tra montagne come se fossero scommettitori di professione, litigando sulle tecniche di combattimento utilizzate. A volte imitano le posizioni delle montagne e provano a combattersi l'un l'altro per capire quale delle due ha il vantaggio e quale verrà sconfitta. I minatori sono alla ricerca di debolezza. Una montagna prona e schiacciata dall'avversario. Un braccio rotto, dove un bordo è stato spezzato su un ginocchio nemico. Una nuova ferita non ancora cicatrizzata con una frana. Vi si precipitano sopra con vanghe e picconi e secchi. E scavano le loro terribili e ridicole miniere, estraggono ciò che devono prendere e a volte, in questa fretta, trovano dei rubini. Tra i fedeli i rubini sono noti con il nome di “sangue della terra” o “icorina” e sono il simbolo del potere selvaggio reso umile e docile. Il più grande rubino mai estratto è il Cuore di Ogni Desiderio, e venne estratto dal cuore del Giovane Monte Gundregor. Il Giovane Monte Gundregor Il cadavere del Giovane Monte Gundregor giace a sud di Torgedda. Se vi trovate sulla spalla di Gundregor potete, di solito, vedere il sole illuminare la corona di Torgedda facendola risaltare tra le cime delle montagne. Il Giovane Monte Gundregor fu l'avversario che giunse più vicino a sconfiggere Torgedda. Gundregor riuscì a stordire l'avversario e stava per schiacciargli gli occhi con i pollici, quando Torgedda riuscì ad afferrarlo e gettarlo dietro di sé. In quindici anni (un battito d'occhi per le montagne) il collo di Gundregor si spezzò. O così si dice. Si può davvero dire che una montagna sia morta? Comunque Goundregor non si è più sollevato da dove è caduto. Vi starete chiedendo che aspetto ha una montagna che viene lanciata in aria. I monaci lo sanno, ma non gli piace parlarne. La cosa è ritenuta oscena, imbarazzante. Come vedere il proprio padre nudo. Il che ha senso, visto che considerano le montagne i loro padri. Le montagne prendono potere dai propri piedi, ben immersi nel magma sottostante. Lanciare in aria una montagna significa afferrarla per il collo e muovere i fianchi con tanta forza da sradicarla da dove si trova. Se siete delle montagne, s'intende. Immaginate di dover estrarre la gamba di qualcuno dal terreno nel corso di una decina di anni, e vi farete un'idea di come funziona. Schizzi di magna emersero dalle fratture mentre strati indecenti venivano esposti, eradicati per diversi metri ogni giorno, finché le radici di Gundregor non calcarono le nubi...senza trovarvi un appoggio. Le montagne sono molto forti, ma solo in una direzione. Hanno una gran forza di compressione. Ma se le afferrate dai lati potete romperle facilmente. E questo è ciò che accadde alle grandi gambe di Gundregor, mentre pendevano nell'aria crudele come dita sollevate sui tasti di un pianoforte. Le gambe caddero sparpagliandosi per un quarto di miglio, sanguinando roccia, magma e strani metalli, e ovviamente molti rubini. Gundregor gemette e tremò e tutte le montagne fermarono i loro scontri per osservare il loro fratello morire, stagliato contro il cielo. Quando i monaci praticano questa tecnica la chiamano Il Toro che Scaglia le sue Corna. I rubini sono normalmente estratti dalle giunture delle montagne, quando vengono esposte in un momento di debolezza. Ma nella sua immobilità Gundregor venne completamente svuotato. I minatori calarono sul suo corpo come mosche. Il più grande rubino del mondo venne appunto estratto in quell'istanza: il Cuore di Ogni Desiderio, che svanì dalla storia in un tripudio di cadaveri e morti ammazzati, come succede spesso ai gioielli di grandi dimensioni. Le altre montagne hanno bloccato l'accesso al Giovane Monte Gundregor con delle piccole frane e slavine, forse è l'equivalente montagnoso del gettare un po' di terra sopra un cadavere. Spiegazioni I maghi credono che le montagne stiano combattendo per la Corona della Terra. Non è la struttura sulla testa del Giovane Monte Torgeddon, ma un anello di solido diamante che si trova al suo interno. Le montagne pensano con la nostra stessa scala temporale, ma si muovono molto più lentamente. Dato che hanno così tanto tempo per pensare i loro movimenti sono super-efficienti, con ogni pugno che comunica anni di pensiero e calcoli accurati, come in un duello tra due petroliere pilotate da computer intelligentissimi. La Chiesa sostiene che questo è la prova finale del fatto che Zulin abbia estirpato il potere della Terra. Con la morte dei vulcani e le montagne sprofondate nel sonno, gli ultimi rimasugli del potere della Terra sono stati gettati nella confusione e spinti a combattersi tra di loro. Gli elfi dicono che questo è il normale comportamento delle montagne. Lottano per occupare posizioni di prestigio in una futura nuova catena montuosa. Negli annali elfici sono presenti molte simili istanze...solo, non compaiono nei libriccini di storia umani. Link all'articolo originale: http://goblinpunch.blogspot.com/2017/06/the-fighting-mountains.html
  15. Nel mondo di GoblinPunch tutto è pericoloso, anche cose che potremmo reputare immutabili e stazionarie come le montagne. Articolo di GoblinPunch del 12 giugno 2017 Le ombre degli uccelli antichi strisciano sulle pietre giovani mentre i pini si abbracciano a vicenda e intrecciano corone sotto la terra State fuggendo a sud delle Colline Fredde, lasciandovi alle spalle le nebbie ghiacciate e avventurandovi sotto le braccia aperte del cielo. Mentre viaggiate notate che la terra lascia spazio al granito. E osservate il cielo farsi alto, maestoso, blu e piatto come una tavola. Ma ora le vostre mappe sono sbagliate. Sotto le pinete rinsecchite le vostre mappe sono diventate completamente inutili. I fiumi scorrono nella direzione sbagliata. Le montagne non sono come vengono descritte. La strada circondata da cespugli che avete percorso con tanta attenzione termina contro una lastra di granito, come se fosse scomparsa in una fessura della montagna. E ora vi trovate su un masso erratico, e mentre mangiate ciò che resta del vostro cavallo guardate le montagne per la decima volta e finalmente vedete le loro facce. E una volta che le avete viste tutto si focalizza, la comprensione filtra attraverso le ombre della confusione, del terrore e della meraviglia. Così meravigliati, lasciate cadere la carne di cavallo. L'Ammasso Combattente Una montagna può crescere in altezza anche mezzo centimetro all'anno. Può anche muoversi di tre centimetri verso nord. Secondo gli standard geologici normali una montagna del genere è molto veloce, una specie di gazzella. Le montagne dell'Ammasso Combattente si muovono centinaia di metri ogni anno. Possono farlo perché non sono montagne, non esattamente. Si muovono così velocemente perché stanno cercando di uccidersi a vicenda. Aspetto Spesse montagne coperte di giovane granito, liscio. Bordi affilati che si sovrastano l'un l'altro. Strati accumulati lungo i bordi, mescolati con cespugli. Corvi, cornacchie, falchi, passerotti. Un geologo esperto brucerebbe i suoi libri in un impeto di dubbi e disperazione. Il viaggiatore medio non noterebbe nulla di strano (eccetto forse per l'occasionale collina piena di alberi a forma di C, formati quando il lato ovest di una montagna diventa il lato est durante il corso della vita degli alberi). Ma esaminando bene i fianchi delle montagne si possono indovinare le forme di denti digrignati e di muscoli tesi. Si possono scorgere bordi che sembrano avambracci coperti di vene di ematite, intere colline tese sotto la pressione di una montagna che cerca di scostarne un'altra. Mani di pietra si abbarbicano attorno ad una scarpata, schiacciandola e forzandola nuovamente nella terra. Due montagne ne tengono ferma un'altra, calcare schiacciato contro il granito. Una faccia di pietra frantumata e dolorante, coperta di massi di granito là dove una montagna l'ha colpita un secolo fa. I piccoli terremoti avvengono quasi settimanalmente. Le montagne più comuni si muovono circa mezzo metro al giorno. E mentre alcune montagne duellano a coppie o in terzetti, la maggior parte si scaglia contro il Giovane Monte Torgedda I monaci del Giovane Monte Torgedda I monaci vivono sulla cima della montagna, e ci hanno vissuto per generazioni. Viaggiano per tutte le montagne, seguendo strani percorsi e misteriose tabelle di marcia. Ogni mattina ciascuna montagna viene disegnata da una mezza dozzina di angolazioni diverse. Hanno depositi pieni di questi disegni, pile di fogli gialli che raggiungono il soffitto invaso di ragnatele. I mobili gemono sotto il peso della carta. Ciascuno di questi disegni mostra una montagna combattente. Alla sera studiano gli schizzi. Da questi disegni apprendono l'arte del combattimento. Si tatuano triangoli di Serpinski e si rompono le mani così che le ossa possano crescere più forti. Questi sono i Monaci Combattenti. Il loro leader è il Maestro di Lotta, che si dice sia il più grande combattente di tutta Centerra. Una volta era nota come Ziraludra di Zyro Senzavalore, una tenente della compagnia mercenaria dei Pescatori di Perle. Indossa la Corona delle Quattro Torri. I suoi luogotenenti indossano le Corone a Tre Torri. I suoi sottoposti portano la Corona a Due Torri. Quelli ancora al di sotto, che sono parte del culto, portano una pietra bianca legata contro la fronte da un nastro rosso, perché ce ne sono troppi per fare corone per tutti quanti. Mentre i membri più importanti di rado si interessano a combattimenti letali (a parte quelli contro i Monaci del Vuoto, che detestano) i novizi rimangono spesso uccisi nell'adempimento delle loro pratiche. Schiacciati da massi giganti mentre corrono su per una collina, oppure scagliati in un burrone mentre apprendono la tecnica del Toro che Scaglia le sue Corna. Detestano i Monaci del Vuoto perché hanno una storia comune, ma una filosofia diversa. I Combattenti credono che la Vita e la Verità si trovino nel cuore, nel sangue e nei muscoli. Credono che il significato della vita, se davvero ce n'è uno, è da trovare in questo mondo, non nel prossimo. I Monaci del Vuoto trovano tutto ciò molto divertente. Il Giovane Monte Torgedda I monaci vivono sulla sua cima a forma di corona, una struttura a cinque torri costruita con la pietra della montagna stessa. Si tratta dell'unico edificio intatto dell'intera catena montuosa. Secondo i monaci Torgedda è la montagna più giovane, e la più forte. La spada della Montagna giace lì vicino. È uno specchio polveroso, irregolare, lungo 200 metri. Ma la sua lunghezza è per lo più celata sotto la terra emersa, e le parti esposte al cielo sono scurite e deformate. La spada è di puro adamantio. Varrebbe una fortuna se solo qualcuno potesse spezzarla in parti più piccole per fonderle o cambiarne la forma. I monaci parlando anche di un fodero, il quale però non viene visto da secoli. Il Giovane Monte Torgedda non è la montagna più alta della catena, ma è la più dritta e la più forte. Un gran numero di cascate leggermente saline si gettano dai suoi fianchi, prova dei suoi sforzi. Il numero di massi di altre montagne che giacciono tra le sue valli sono il segno della sua potenza. Le sue braccia hanno una portata considerevole, e i suoi pugni ricchi di quarzo hanno spaccato le mandibole di molti sfidanti. E ovviamente c'è la triste storia del Giovane Monte Gundregor, del quale i monaci non parlano. Gli alchimisti transmetallici Frequentano il Giovane Monte Bora-Dhun. Si crede che abbiano trovato un modo per comunicare con le montagne, per quanto assurdo possa sembrare. Più probabilmente è solo un comodo punto a metà strada tra la Montagna delle Quattro Stanze ad est e la Collina degli Uomini Vuoti ad ovest. Ad ogni modo gli alchimisti sono pronti a comprare qualsiasi uovo di pietra venga portato loro, una di quelle uova deposte dall'om grigio peloso, un uccello gigantesco che sembra sull'orlo dell'estinzione. A memoria d'uomo non si è mai visto un uovo di om fertile. I Minatori della Bordovia A causa dei continui movimenti tellurici delle Montagne Combattenti, gli uomini hanno imparato presto a non erigere nessuna struttura più grande e permanente di una tenda. E anche un mucchio di tende deve potersi muovere rapidamente, al minimo indizio che uno dei fianchi della collina sta cambiando proprio per colpirli con una frana. Non sono grandi minatori. I loro scavi sono veloci e collassano spesso. Hanno una scarsa conoscenza della geologia. Ma sono veloci e disperati e qui la geologia non ha senso, perciò se la possono cavare. Si aggirano attorno alle montagne come avvoltoi, i loro occhi luccicanti che osservano le colline, gli zoccoli degli asini consumati dal molto camminare. Sono quasi sempre comicamente impreparati, con solo un paio di stivali, un piccone e un buco nello stomaco che può essere saziato solo dai rubini. Infatti è da qui che vengono i rubini. Anzi è possibile che tutti i rubini vengano dalle Montagne Combattenti. I minatori vivono anche come avvoltoi. Osservano gli scontri tra montagne come se fossero scommettitori di professione, litigando sulle tecniche di combattimento utilizzate. A volte imitano le posizioni delle montagne e provano a combattersi l'un l'altro per capire quale delle due ha il vantaggio e quale verrà sconfitta. I minatori sono alla ricerca di debolezza. Una montagna prona e schiacciata dall'avversario. Un braccio rotto, dove un bordo è stato spezzato su un ginocchio nemico. Una nuova ferita non ancora cicatrizzata con una frana. Vi si precipitano sopra con vanghe e picconi e secchi. E scavano le loro terribili e ridicole miniere, estraggono ciò che devono prendere e a volte, in questa fretta, trovano dei rubini. Tra i fedeli i rubini sono noti con il nome di “sangue della terra” o “icorina” e sono il simbolo del potere selvaggio reso umile e docile. Il più grande rubino mai estratto è il Cuore di Ogni Desiderio, e venne estratto dal cuore del Giovane Monte Gundregor. Il Giovane Monte Gundregor Il cadavere del Giovane Monte Gundregor giace a sud di Torgedda. Se vi trovate sulla spalla di Gundregor potete, di solito, vedere il sole illuminare la corona di Torgedda facendola risaltare tra le cime delle montagne. Il Giovane Monte Gundregor fu l'avversario che giunse più vicino a sconfiggere Torgedda. Gundregor riuscì a stordire l'avversario e stava per schiacciargli gli occhi con i pollici, quando Torgedda riuscì ad afferrarlo e gettarlo dietro di sé. In quindici anni (un battito d'occhi per le montagne) il collo di Gundregor si spezzò. O così si dice. Si può davvero dire che una montagna sia morta? Comunque Goundregor non si è più sollevato da dove è caduto. Vi starete chiedendo che aspetto ha una montagna che viene lanciata in aria. I monaci lo sanno, ma non gli piace parlarne. La cosa è ritenuta oscena, imbarazzante. Come vedere il proprio padre nudo. Il che ha senso, visto che considerano le montagne i loro padri. Le montagne prendono potere dai propri piedi, ben immersi nel magma sottostante. Lanciare in aria una montagna significa afferrarla per il collo e muovere i fianchi con tanta forza da sradicarla da dove si trova. Se siete delle montagne, s'intende. Immaginate di dover estrarre la gamba di qualcuno dal terreno nel corso di una decina di anni, e vi farete un'idea di come funziona. Schizzi di magna emersero dalle fratture mentre strati indecenti venivano esposti, eradicati per diversi metri ogni giorno, finché le radici di Gundregor non calcarono le nubi...senza trovarvi un appoggio. Le montagne sono molto forti, ma solo in una direzione. Hanno una gran forza di compressione. Ma se le afferrate dai lati potete romperle facilmente. E questo è ciò che accadde alle grandi gambe di Gundregor, mentre pendevano nell'aria crudele come dita sollevate sui tasti di un pianoforte. Le gambe caddero sparpagliandosi per un quarto di miglio, sanguinando roccia, magma e strani metalli, e ovviamente molti rubini. Gundregor gemette e tremò e tutte le montagne fermarono i loro scontri per osservare il loro fratello morire, stagliato contro il cielo. Quando i monaci praticano questa tecnica la chiamano Il Toro che Scaglia le sue Corna. I rubini sono normalmente estratti dalle giunture delle montagne, quando vengono esposte in un momento di debolezza. Ma nella sua immobilità Gundregor venne completamente svuotato. I minatori calarono sul suo corpo come mosche. Il più grande rubino del mondo venne appunto estratto in quell'istanza: il Cuore di Ogni Desiderio, che svanì dalla storia in un tripudio di cadaveri e morti ammazzati, come succede spesso ai gioielli di grandi dimensioni. Le altre montagne hanno bloccato l'accesso al Giovane Monte Gundregor con delle piccole frane e slavine, forse è l'equivalente montagnoso del gettare un po' di terra sopra un cadavere. Spiegazioni I maghi credono che le montagne stiano combattendo per la Corona della Terra. Non è la struttura sulla testa del Giovane Monte Torgeddon, ma un anello di solido diamante che si trova al suo interno. Le montagne pensano con la nostra stessa scala temporale, ma si muovono molto più lentamente. Dato che hanno così tanto tempo per pensare i loro movimenti sono super-efficienti, con ogni pugno che comunica anni di pensiero e calcoli accurati, come in un duello tra due petroliere pilotate da computer intelligentissimi. La Chiesa sostiene che questo è la prova finale del fatto che Zulin abbia estirpato il potere della Terra. Con la morte dei vulcani e le montagne sprofondate nel sonno, gli ultimi rimasugli del potere della Terra sono stati gettati nella confusione e spinti a combattersi tra di loro. Gli elfi dicono che questo è il normale comportamento delle montagne. Lottano per occupare posizioni di prestigio in una futura nuova catena montuosa. Negli annali elfici sono presenti molte simili istanze...solo, non compaiono nei libriccini di storia umani. Link all'articolo originale: http://goblinpunch.blogspot.com/2017/06/the-fighting-mountains.html Visualizza tutto articolo
  16. Ho smesso di giocare a LOL (cattiva connessione, il gioco non mi entusiasmava troppo, community tossica) poco dopo l'introduzione di Jinx come personaggio. Però mi aveva attirato il trailer di Arcane e gli ho dato una possibilità. Per fortuna! Penso sia l'opera di animazione fatta meglio degli ultimi anni, sotto ogni punto di vista. Animazione, character design, narrazione, tempi narrativi, colonna sonora, lunghezza. Oserei dire che è perfetto. L'unica pecca è dover aspettare un paio di anni almeno per una seconda stagione!
  17. "Quanto pensate che valgano le vite di questi disperati? È un pianeta penale, sono criminali ben lontani dal Suo sguardo!" Ritorce lui, furioso "ma io... Io merito di vivere ben più di loro! Perché il mio signore mi ha dato la sua fiducia e perché io devo sopravvivere e preservare la Sua gloria" mulina la spada, la lama potenziata trancia il poggiatesta di uno dei sedili, un taglio netto e pulito "Scendete dalla mia navetta, o pagherete la vostra arroganza con la vita!"
  18. Ormai lo scontro era finito. Dentro la navetta si stavano fronteggiando il nobile, armato di spada potenziata, e de Plano. Ma alle spalle del mercante c'era già sorella Dana, e ben presto sopraggiunse il resto del suo entourage. In netta inferiorità numerica, il nobile non parve desistere e tenne alta la guardia dell'arma "Vi accompagnate a degli xeno, per giunta! Non c'è limite agli abissi nei quali siete sprofondati voi tutti?" NOTA
  19. Amy Linn Con Loup Con Mill
  20. Jerk La seconda stanza è simile alla prima, con un tavolo più piccolo ma sempre fuso con il pavimento, e un corridoio che probabilmente conduce alla terza stanza. Sul fondo vedere una porta che forse indica un secondo magazzino, come il primo dove avete trovato i bauli. Le pareti di questa stanza hanno uno strano aspetto, come se una grossa lumaca vi avesse strisciato sopra lasciandosi dietro una scia di bava... e detta bava, ora asciutta, avesse parzialmente fuso la pietra. Come già prima, sembra che ora lo stato della roccia sia solido e resistente, ma che ad un certo punto sia invece stato semiliquido. Ancora una volta la stanza pare completamente vuota e spoglia, senza altre creature e senza oggetti interessanti. L'unica eccezione è un guanto d'arme di ferro arrugginito, che sporge dal pavimento vicino al tavolo, come la mano di un uomo in procinto di affogare tra i flutti...
  21. "Si, ma voi chi siete? Il nuovo collettivo, dite... ma da dove venite? Non siete il popolo della giungla e non siete gurahal, si vede bene. Prima di allearmi con un esercito di demoni o spettri, vorrei proprio capire con chi ho a che fare" risponde l'uomo. Non è minaccioso, ma non è nemmeno bendisposto. Se doveste pensare ad un singolo aggettivo è "diffidente". Chiaramente non sa con chi ha a che fare, e apparite davvero come un gruppo di strani demoni tentatori agli occhi di un guerriero post-posto-apocalittico.
  22. Gli uomini sono lesti a rispondere alla vostra domanda "Abbiamo sempre bisogno di combustibile. E cibo" risponde il capo. A giudicare dal livello tecnologico il "combustibile" potrebbe essere tanto il carbone quanto materiali più evoluti come propano o addirittura gasolio. Uno poi si fa avanti e parla con voce chiara, ma nervosa "E nuove armi, per difenderci. Se non siete predoni, allora non dovete avere timore di darci delle armi, perché le usiamo solo per la caccia e la difesa"
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