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Pippomaster92

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  1. Non passa molto dall'ultima frase di Magnus che Friedrich e Typhanie fanno la loro comparsa. La cyborg ha un'espressione disgustata in volto, ma non proferisce parola e si siede ad osservare i Kho e i Lho in esercizio. NOTE
  2. Due opzioni che ho usato relativamente di recente: Le porte si aprono solo se colpite da un danno elementale (acido nel mio caso). Possono essere forzate con una prova di forza molto alta, in alternativa. I mostri del dungeon hanno attacchi a base di acido, quindi possono toccare la porta con gli artigli coperti di acido e aprirla facilmente. Le porte si aprono solo se investite da una luce magica o dal buio assoluto. Alcune porte con la luce, altre con il buio. Tutti mostri del dungeon ci vedono al buio (stile diavoli) e tutti hanno modo di creare l'incantesimo "luce" a volontà.
  3. Arth e Jean Yksandr
  4. A questo punto aspettiamo Wurrzag! Mi pare fino al 13.
  5. Alla fine decidete di recarvi, voi quattro, all'incontro con Al Ashub. La stanza dove venite condotti è la medesima già vista da Reyna: buia e ampia, tanto che non ne vedete le pareti. Fin da quando lasciate l'ascensore che vi ha portato qui i vostri sistemi di comunicazione subiscono un attacco jamming, privandovi virtualmente della possibilità di comunicare con l'esterno (salvo un contro-attacco da parte vostra). Reyna nota su un tavolo la scacchiera con la partita dell'altra volta. Una voce profonda, calda e amichevole vi accoglie "Sono lieto che siate riusciti a venire così presto. E che la nostra alleanza sia ormai cosa fatta" dice in vecchio cinese. E finalmente Al Ashub si fa vedere: è un uomo imponente, dalla pelle scurissima e dalla barba altrettanto nera. Ha gli occhi di un azzurro così chiaro da sembrare quasi bianchi, e indossa una tunica del medesimo colore. Ha diversi anelli, ma nessun oggetto tecnologico visibile. Vi sorride e ad un suo cenno una luce si accende sull'alto soffitto, illuminando come un faretto un tavolo ampio di pietra blu e bianca; ci sono sedie per lui e per voi, e null'altro. "Vogliamo parlare del nostro futuro assieme?" NOTE
  6. Io comunque aggiungo il mio Carisma ai TS del topolino, se è a 18m da me! (E a tutti i vostri, ricordatelo!)
  7. Per ordine di de Plano una seconda navetta scende, portando con sé la guardia xeno di Sorella Dana. Per evitare problemi, fate atterrare l'orko fuori dal fortino, dopo di che viene dato l'ordine di evacuazione. Le due navette lavoreranno in tandem per velocizzare il processo. Voi cinque invece vi mettere in viaggio, guidati dai due servi del vostro bersaglio. Il più arrendevole sembra aver preso la decisione di servirvi fedelmente, nella speranza di ottenere la grazia (materiale o divina). L'altro però non ha la stessa compiacenza e vi sembra più restio a fare la sua parte. La direzione da prendere è verso il polo magnetico del pianeta, e il percorso che vi si apre davanti è impervio ad essere molto ottimisti. La giungla è infestata da una strana massa di piante prive di fusto, simili a liane, che però crescono su tutto il terreno cercando disperatamente di arrampicarsi sui tronchi degli alberi. Camminare qui significa incespicare ogni due passi, e farsi largo a colpi di macete. Se speravate di seguire un sentiero aperto dall'ex-nobile, siete delusi: le liane sono così numerose e si accalcano l'una sull'altra. Poco dopo il vostro passaggio nuove fronde vanno a prendere il posto di quelle che avete tagliato. Per la prima mezz'ora nessuno parla e niente viene a disturbarvi. Poi qualcosa cambia nell'aria. Il primo a notarlo è Hyde, a livello puramente istintivo. C'è qualcosa attorno a voi. Non una creatura, ma una presenza. Anche il Vagabondo comincia ad avvertire una presenza psichica. E per la prima volta da chissà quanti decenni il sudore comincia a raccogliersi alla base del suo elegante collo. Gli umani, per ora, avvertono solo un vago senso di minaccia. Hyde Vagabondo
  8. Valena Aurica Assieme ai miei compagni avanzo, arma in pugno e cuore saldo. I dubbi e le paure si volatilizzano quando devo proteggere le persone a cui tengo. "Benvenuti? Queste sono le nostre terre, messere. Piuttosto siete voi che non siete stato invitato qui. Restate dal vostro lato del portale, almeno finché non avrete dichiarato chi siete e cosa volete dall'eptarchia"
  9. Ophelia "Molto bene, miei signori" faccio una riverenza, e mi dirigo a passi misurati verso il maggiordomo all'ingresso. Mi rivolgo a lui con quella sprezzante aria di noia e pacatezza, tipica dei rapporti tra valletti e servitori di casati diversi. Almeno quando sono in pubblico. Trovo che siano spesso più snob dei loro padroni, e oggi posso divertirmi un po' a giocare la parte... "Abbia la compiacenza di annunciare i miei signori: l'eccellentissimo lord Haakon Erlingsson di Bjarkøy e sua moglie, la castellana di Bjarkøy" dico rivolta direttamente al maggiordomo, senza saluti e senza abbassare lo sguardo. Potrei essere una dama di compagnia, o qualcosa di più... chi sa come funzionano le cose alla corti del nord? Di certo non questo cicisbeo. Se per caso dal mio tono dovesse cogliere uno status superiore al suo, tanto meglio! DM
  10. Allora, breve recap: abbiamo bene o male tutti i personaggi eccezion fatta per quello di Zellino, vero? Domanda: volete anche un canale Discord?
  11. Zisanie "Potrebbe farci da guida, ma potrebbe anche tornare sotto il controllo del mago cattivo e spingerci in qualche trappola. Poverino, non può farci nulla"
  12. Valena Aurica "Dunque non ci resta che affrontare la creatura. Non vedo alternative, se non un tentativo di parlamentare con essa... ma temo che non sia un'opzione valida" Soppeso la mia nuova arma... mia... non so se dovrò o potrò tenerla con me, e preferirei farla studiare a Koen prima di usarla in battaglia. Ma come sempre, la battaglia giunge quando meno la si aspetta.
  13. A fine "rovine". Potrebbe volerci un poco, ma non è una sezione che prevedo eccessivamente lunga.
  14. Valena Aurica Alle parole dello sconosciuto mi alzo di scatto, impugnando l'arma della ninfa. Chiunque sia l'intruso, è meglio allontanarsi in fretta. Valuto la sicurezza dei miei compagni, poi la possibilità di affrontare (anche solo a parole) la nuova minaccia. Ma le creature fatate sono così misteriose, così caotiche... non c'è modo di prevedere le loro reazioni. "Andiamocene in fretta... qualunque cosa sia non è il caso di affrontarla adesso. Abbiamo cose più importanti da fare"
  15. Uno dei due non pare troppo entusiasta dell'idea, mentre quello che ha parlato di più annuisce alle parole dell'eldar "Si, vi mostreremo la via. Permetteteci di raggiungere l'espiazione tramite la penitenza. Il nostro signore era un uomo retto, ora è caduto nella follia... la nostra fedeltà è incrollabile, ma prima della fedeltà all'uomo viene quella al Dio! Vi mostrerò la strada se ci darete la possibilità di punire la nostra carne indegna" Ma non è ovviamente così semplice. Proprio no. Perché se anche l'uomo è disposto a mostrarvi la via, il problema è che essa si dipana attraverso una giungla invasa da orki e chissà quali altre bestie. Sono almeno quattro ore di marcia se non vi perdete e se non incappate in qualche minaccia. L'alternativa è prendere la navetta e raggiungere la posizione in poco meno di venti minuti. Come vi viene descritto dal servitore, il luogo dell'incontro è uno spiazzo senza alberi. In effetti il suo lord deve partire con una navetta, ci deve essere una specie di pista. Ma la vostra navetta non è certo silenziosa, e il vostro arrivo potrebbe essere notato con fin troppo anticipo...
  16. Arth e Jean Yksandr
  17. Valena Aurica Resto china ancora qualche istante, osservando la lama della mia spada. Abbiamo compiuto un atto di pietà, ma me ne dispiaccio comunque. La creatura che è morta era antica e potente, e non la si può uccidere senza avvertire un senso di perdita. Capsico l'ira e il dolore dei vecchi folletti, e non desidero restare per vedere come reagiranno "Si, andiamocene. In fretta"
  18. Allora, se va bene a tutti, questo è un bel momento per fermarci e riprendere poi il 14 o giù di lì. Meglio farlo a combattimento finto XD
  19. Friedrich Magnus (via H.U.M.A.N.) NOTE
  20. Lentamente il convivio arriva alla sua conclusione: i vostri ospiti sono stanchi e dopo un po' i docenti sembrano ritenere che gli studenti abbiano fatto abbastanza domande. Vi viene offerto di tornare alla vostra "nave siderale" usando un mezzo di trasporto coperto, questa volta. Fuori è notte e la folla si è ormai dispersa. Nei giorni successivi i Savi vi lasciano in pace, forse interessati ad altre faccende o forse titubanti a richiamarvi alla ribalta così in fretta. Di certo avete disseminato quelle giovani menti di interrogativi e domande. Di tanto in tanto la gente vi lascia delle offerte di cibo, stoffe e piccoli modellini in legno della Sezione vicino al confine tra la città e la vostra nuova terra. C'è quasi sempre qualcuno che sta al di là del confine e vi osserva interessato o incuriosito, ma avete abbastanza spazio e intimità. All'interno della Sezione proseguono i lavori per rendere la costruzione abitabile. Perché un conto è viverci tutti in un momento di tensione, mossi dall'istinto di sopravvivenza. Un'altra cosa è trasformare la Sezione in un complesso residenziale. Passano due interi giorni kepleriani prima che un messaggero faccia la sua comparsa sulla porta. Con sé ha una semplice busta bianca di carta simile a quella ricavata dal riso, scricchiolante e apparentemente fragile. La busta è priva di note, parole, indirizzi. E la lettera contiene una sola frase "Ora possiamo incontrarci" Non è difficile capire chi sia il mittente... ma chi andrà ad incontrarlo? NOTE
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