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Pippomaster92

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  1. La cerimonia prosegue. Chazia è condotta dinanzi al suo promesso sposo e ai tre sacerdoti. Il sacerdote di Vilos alza le mani intimando il silenzio, e quella di Caice si affianca a Lokan conducendolo ad uno dei due sedili a fianco dell'altare. Il prete di Yesna fa lo stesso con Chazia dal lato opposto. "Dinanzi agli dei questi nobili giovani si uniscono nel vincolo del matrimonio, sancendo un'unione e un'alleanza sacra e giusta. Da questo legame la Dimora rinascerà più forte e sicura, il suo sangue più rosso e denso. Da ora in avanti la sposa, la valorosa e saggia Chazia, entrerà a far parte dell'onorevole casato Tzakgron" fa un gesto verso il sacerdote di Yesna, che solleva la lancia sopra Chazia, la abbassa e con delicatezza le fa un piccolo taglio sul braccio sinistro, quello verso l'altare. La lama è molto affilata e stilla una goccia di sangue senza quasi dolore "Ella porta in dote il suo sangue, giovane e forte" Il sacerdote di Caice toglie il mantello dalle spalle di Lokan e appronta gli strumenti sul tavolo. Sono scalpelli e lame sottili, e una ciotola scura con un liquido quasi nero. Il sacerdote di Vilos li esamina ritualmente e li approva. "Egli porta in dote il suo nome, antico e potente" Chazia era già stata istruita in merito, e riesce a restare impassibile dimostrando grande dignità: il sacerdote con gesti abili e misurati le incide un tatuaggio magico al braccio ferito dalla lancia, partendo proprio dal taglio e usando il sangue per mescolare l'inchiostro. Fa un tratto e poi lo ripete sul braccio dello sposo, finché entrambi non hanno l'identico bracciale. Il tatuaggio però non si ferma lì, e tratto dopo tratto viene dipinto sull'altare fino a collegare i due bracciali. Quando il disegno è completo, Lokan illumina i suoi tatuaggi in una pioggia di scintille, e la luminosità si propaga come su uno stoppino fino a raggiungere la sposa: anche il suo si accende magicamente. I dwir presenti, meravigliati dallo spettacolo, trattengono il fiato...
  2. Ma forse si può anche "spegnerlo". Io ho solo dispel magic.
  3. Salite le scale di vetro e marmo fino a trovare un pianerottolo un po' buio con due porte. Una è chiusa da battenti d'oro sigillati da una specie di pasta di vetro. L'altra è priva di portale e conduce in una stanza ampia e piena d'acqua. Grandi colonne emergono e si congiungono ad un ampio soffitto. E in lontananza, qualcosa come trecento metri oltre, una costruzione, una specie di palazzo. Se volete raggiungerlo dovete probabilmente nuotare, perché di sicuro non si tocca... Attorno al lago si potrebbe passare, là dove tra le colonne si trova una banchina di marmo, ma all'ombra delle grandi torri d'oro intravedete figure armate di lance e archi, che pattugliano la zona. Osservando l'alto soffitto della stanza vedete un colossale lampadario, grande come un villaggio. E scrutando sotto la superficie dell'acqua c'è una sagoma che sembra muoversi lentamente tra le colonne. Un animale? Un mostro? Comunque è chiaro che l'interno di questa torre è enormemente più grande dell'esterno.
  4. P.s. ho già un'idea spettacolare e molto z'ressiana per questa cosa XD
  5. Violette sembra inamovibile, ma con le parole di Jean e la falsità di Yksandr ed Eunice infine viene convinta a ritirarsi nelle sue stanze. Yksandr Sala del trono
  6. Ok era anche un mio cruccio quello di spezzare il gruppo a lungo. Se è così allora proviamo a lasciare il sacco di pulci il nostro nuovo amico qui.
  7. Per Jalrai e per Ivellios l'argento inciso non è nuovo: sicuramente questi oggetti sono simili alle placchette estratte dalla miniera di Stila, anche se hanno due differenze: sembrano più dozzinali e più recenti. Darhum e Shihab esaminano gli oggetti per loro nuovi. Determinano che non sono più magici, ma che sono serviti come ingredienti per un rituale. Ipoteticamente possono essere riutilizzati se si conoscono le altre componenti del rituale stesso. Sono oggetti moderni ma ricalcano antiche decorazioni e gioielli delle culture pre-samudhi, abitanti di queste terre che secondo alcuni storici sono poi degenerati negli attuali wasi, e secondo altri sono invece spariti nel nulla millenni fa. Anche se sono rovinati si vede che sono oggetti nuovi e recenti creati con degli stampi e non lavorati a mano. Per Darhum è assai probabile che le bestie che vi hanno attaccato fossero praticamente dei costrutti posseduti da spiriti elemetali, forse deboli esseri dei carboni ardenti. DM - All
  8. Sono sempre sul pezzo! Come dicevo più in alto è una trovata divertente che ho implementato con gli orchi. Ci vogliono molti decenni perché un orco diventi un ogre, e poi cresce continuamente fino a diventare un gigante... sebbene la differenza sia tutt'altro che netta. Non tutti gli orchi crescono così a lungo, è una cosa non del tutto definita (nemmeno da me), e infatti certe popolazioni orchesche non hanno questa capacità. A livello meccanico ancora non l'ho implementata.
  9. A parte il fidarsi o meno, cosa squisitamente in game, io più che altro ho dei dubbi off game e magari un po' meta. Ma non troppo. Come ci coordiniamo? Se non possiamo comunicare a lunga distanza, non possiamo nemmeno concenire un posto comune dove mandare un animaletto che forse sopravvive al viaggio e forse incontra il nostro famiglio, e forse torna inidetro con una risposta.
  10. Nel momento in cui ottenete il vantaggio del numero lo scontro si risolve rapido: tutti e tre cadono sotto i vostri colpi e non subite altri danni. Non resta nessun cadavere, ma là dove è morto ciascun mostro si trova un piccolo oggetto. Osservandoli bene alla luce del fuoco capite che sono piccole pepite d'argento con incastonata una placchetta d'osso in ciascuno. L'argento è danneggiato dal calore, ma presenta incisioni stilizzate, forse rune magiche in qualche lingua antica. Sono ancora molto caldi ma non bollenti, e ciascuno ha un discreto peso. Ivellios che è ancora sul tetto guarda con attenzione sia verso l'entroterra che verso il lago ma non c'è un'anima in vista. Il pericolo sembra passato.
  11. @Ian Morgenvelt a che distanza può usare il cristallo Izzquen?
  12. Al solito possiamo decidere assieme e Z'ress è abbastanza malleabile.
  13. Z'ress "Sei un maschio e non mi meraviglio della tua dabbenaggine" dico a Be'lakor "ma ha appena detto che può comunicare con noi solo per caso, e solo se conosciamo un luogo comune, e anche così solo se i suoi parassituncoli sopravvivono al viaggio. Possiamo tenerlo qui e dargli qualcosa da fare, ma senza sapere se avrà successo o no" faccio un cenno con la mano: non possiamo fidarci. Non possiamo lasciarlo qui.
  14. Tranquillo, non c'è problema! È uno dei problemi del PbF.
  15. Bold of you tu assume che la buona sci-fi sia mai stata altro che critica sociale. O quanto meno, analisi e critica sociale contornata da interessanti approcci alla tecnologia (se Hard sci-fi) e/o da una trama avventurosa (come le Space Opera). Non ho letto il libro, né altri dell'autore. Magari è davvero pessimo, la trama ricorda un po' altri diecimila libri simili...
  16. Tayyip Wurrzag All
  17. Z'ress L'audacia di questo patetico verme è incredibile. A mala pena in grado di reggersi in posizione eretta, più simile nell'igiene ad un quaggoth che ad un drow, eppure ha un certo luccichio negli occhi... "Se ti accontenti di qualcosa che elargisco così liberamente, allora sei meno furbo di quanto pensassi. Avrai la prima scelta da ciò che troveremo sul corpo dello sciamano, e se proprio desideri dei cuccioli, potrai fare ciò che vorrai dei maschi, ma non delle femmine" guardo il verme dall'alto in basso. Come minimo lo farò lavare con acqua bollente, disinfettare a fondo e spulciare per bene. Ma non è molto peggio degli orog.
  18. Ophelia È stato facile. Ora dobbiamo solo ripetere la stessa cosa qualche decina di volte. Senza diventare troppo confidenti, o rischiamo di restarci secchi. Con uno scatto del polso ripulisco la lama dal sangue e mi accodo a Pierre.
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