36 di Nokk 2489E
Giunge infine il giorno tanto atteso. Forse qualcuno potrebbe ritenere che questa unione sia un po' affrettata, e ci sono certamente malelingue che sussurreranno dell'incredibile fortuna di questa wandak. Ma non è inevitabile? Un grande passo come questo non può che essere preceduto da ansie e ripensamenti. Probabilmente anche Lokan sarà nervoso all'idea di sposarsi.
A metà del pomeriggio uno stuolo di attendenti e dame sciama nella vostra abitazione e riemerge in pochi istanti. Dopo il loro passaggio variopinto e profumato di Chazia non c'è traccia! La dwira ha davanti a sé qualche ora di preparativi...
Chazia
La sera
Anche voi vi dirigete alla dimora degli Tzakgron una mezz'ora buona prima dell'inizio della cerimonia. Vestiti e abbigliati meglio che potete, con la barba di Moggo che risulta particolarmente pulita e in ordine. Con voi c'è Deljai, vestita per la prima volta in modo più elegante e meno funzionale, ma non totalmente a suo agio. Come probabilmente anche voi.
Il padrone di casa sta accogliendo diverse personalità dei trog, quasi tutti figli e figlie dei capotrog, e persino qualche leader in persona. Gli Tzakgron non sono certo gli ultimi arrivati e smuovono le alte cariche della nazione. La cerimonia sembra comunque relativamente contenuta, con solo una sessantina di invitati e una trentina di nani Tzakgron tutti riconoscibili per i tatuaggi. Ci sono tre sacerdoti che preparano il rito di matrimonio: uno di Vilos con la pesante tunica grigia percorsa da bellissimi disegni d'argento, una di Caice con l'abito bianco e una stola rossa, uno di Yesna vestito di bruno e verde, con una lancia dipinta di rosso in mano.
Fanno la loro comparsa Lokan, a torso nudo e drappeggiato con un mantello contornato di pelliccia, e i suoi tre compagni. Uno regge uno scudo, uno un'ascia e il terzo un tomo. Lo sposo ha i tatuaggi illuminati sulle braccia, creando una cascata di scintille ogni volta che si muove. Si pone assieme al padre e ai sacerdoti presso un basso altare di pietra quadrata, ai due lati sono posti degli sgabelli imbottiti e sopra degli strumenti sottili difficili da riconoscere dalla distanza. Voi tutti siete in piedi, mescolati tra ospiti e dwir Tzakgron.
Poi suonano dei campanelli argentei, un profumo di metallo e ozono si diffonde nell'aria. Al tintinnare ritmico di ventisette cembali Chazia avanza, circondata da due ali di dame vestire in modo castigato e scuro. E Chazia splende di colori metallizzati e lucidi, una fiamma dorata e argentata sormontata dai capelli rossi. Al suo fianco Lakan non sfigura ma è inevitabilmente meno splendente nonostante i tatuaggi luminosi come quelli del fratello.
DM