Pippomaster92

Dipende dal tipo di avventura. Per esempio un hexcrawl si basa sul party che disegna la mappa mentre esplora, ma potrebbe anche acquistarne una (magari parziale) per facilitarsi il lavoro. Le mappe sono di due tipi: semplici ed economiche; dettagliate e costose. Una mappa ben fatta, utilizzabile per davvero e in grado di aiutare anche meccanicamente il viaggio, dovrebbe costare un bel po'. Il costo puoi valutarlo in case al regolamento che e a come funziona la mappa. Se fornisce un bonus a Sopravvivenza, o un Vantaggio al tiro, potrebbe costare anche 50-100mo. Sono tanti soldi. Altra cosa da tenere a mente: quanto è facile trovare una mappa dettagliata in vendita? Chi l'ha fatta? Di solito è appannaggio di nobili, accademie o gilde. Potrebbero essere gelosi delle loro conoscenze geografiche. Oggi per noi è facile scoprire come andare da A a B: abbiamo strade, segnaletica diffusa, mappe anche digitali. Anche solo nel '700 viaggiare per l'Europa era un'avventura anche escludendo banditi, lupi e maltempo. In molte zone orientarsi non è scontato. Le mappe e le cartine sono sempre state preziose. Però puoi giocare benissimo senza. Se non è importante per l'avventura puoi avere una al tavolo per flavor e per immersione. In realtà solo la 4a edizione di D&D richiede obbligatoriamente una griglia. Le altre le puoi giocare con il teatro della mente. Un foglio quadrettato con due pedine può essere comunque utile per avere chiarezza. Io ho stampato una ventina di mappe generiche (locande, dungeon, strade, boschi, caverne, barche, arene) che uso e ri-uso ad ogni occasione. Per certi combattimenti importanti come quello di fine campagna o giù di lì ho magari una mappa specifica. Ma servono giusto per aiutare i giocatori a fare scelte informate, non sono poi troppo preciso con distanze, aree e simili. Concludo con questo mio articolo sull'argomento La Cartografia come Spunto di Gioco | Il Blog Bellicoso

Ci sono anche le Cronache del Bordo, di Paul Steward e illustrate da Chris Riddell, ma non le ho incluse di default perché temo siano andate fuori stampa da una ventina d'anni. Ha un sapore molto OSR e comincia come classica storia di formazione (bambino che scopre di essere adottato da una famiglia di boscaioli, e crede di essere destinato a diventare un pirata dei cieli, parte viaggiando nella foresta oscura) ma poi evolve in una storia abbastanza fresca e a tratti un po' cupa. Adatta alla fascia d'età, comunque.

Shihab

Uwaine di Gor're Dopo aver fatto un ultimo inchino alla professoressa mi affretto anche io verso l'ingresso della scuola. "Non dovremmo fare tardi, andiamo. Gaw, hai detto? Temo che tu ti sia fatto una nemica prima ancora di cominciare l'accademia" mi stringo nelle spalle dietro ai due compare l'immagine di Morfyd vista dal basso, il volto oscurato tranne che per il sogghigno e un singolo occhio stilizzato, bianco. piccoli fuochi fatui galleggiano attorno a lei "tende ad essere piuttosto vendicativa, è un vero demone"

"Avete perso il senno, o solo l'udito? Non vi ho detto che quell'uomo impugnava un'arma fatta come di stelle? Non era certo una spada qualunque! E chi la impugnava non era un semplice spadaccino, un guerriero solitario!" DM Con un certo orgoglio, raddrizzando la schiena, l'uomo guarda negli occhi Shihab "Io sono Tanis Qet, o ciò che ne resta. Se morirò di nuovo, tornerò. Non ho amore per questo corpo, lurido e volgare. Strappatelo pure in tante parti! Ma io tornerò"

I due pirati continuano a difendersi come possono, ma in quattro li state attaccando da ogni lato, dandogli poco tempo per respirare... figurarsi per proteggersi bene. Se però Jo'no'ko sta già cedendo e cerca di indietreggiare, Ow'be'go sembra solo sempre più infuriato e sfrenato: ogni sua difesa è solo un tentativo di colpire chi gli si avvicina troppo! Iniziativa

In realtà è una serie abbastanza matura. Non è particolarmente esplicita nelle descrizioni di violenza, ma Martino il Guerriero comincia subito con il protagonista schiavizzato in un campo di lavoro di un tiranno. Il protagonista è un topo, il tiranno un ermellino, ma tolto questo è praticamente un romanzo storico in una terra fittizia. A 9 anni dovrebbe fare ancora il suo effetto... Poi se trovi le vecchie edizioni (spesso nei mercatini) Mondadori Junior hanno copertine abbastanza epiche. Alla fine è lo stesso immaginario di Roots e Mouseguard.

Se li riesci a recuperare, erano abbastanza carini i libri di Deltora. Poi tutto quello che ha scritto Brian Jacques su "Redwall". Possibilmente cominciando con "Martino il Guerriero". C'è una nuova edizione Mondadori. Poi tutto quello che ha scritto Walter Moers, qui comincerei con "Le 13 vite e mezzo del capitano orsoblu" oppure "Rumo". Forse sconsiglierei "Ansel e Krete" perché non è proprio il suo miglior libro, "La principessa insonnia" perché è per letture più adulte e "La città dei libri sognanti" perché richiede un certo background culturale che a 9 anni non credo possa avere (diciamo che Moers è leggibilissimo dai 14+, ma molto godibile anche prima).

Amy Linn George, Jones, Oisin

Uwaine di Gor're L'arrivo di quella che ritengo sia un'insegnante mi blocca sul posto "Sono spiacente, sensei! Mi scuso per il comportamento di mia sorella" mi chino rigidamente in avanti. Bene, cominciamo bene.

Lui sogghigna "Come funziona una spada, lo avete forse scordato? Come la si usa per mettere fine ad una vita?" poi si volta verso Darhum "Era assai potente, forse un servitore degli antichi poteri che un tempo reggevano il mondo e sfidavano gli dei. Chi può dirlo? Noi fuggimmo o lo affrontammo, e nessuno fu risparmiato. Non abbiamo appreso molto... ma non credo sia più tra noi. Sono passati molti secoli, e né questo corpo né voi né gli altri abitanti di queste terre avete ricordi di tale guerriero. Per quanto fosse potente, la storia lo ha già inghiottito"

2490 dell'Endag 6 di Nokk In questi mesi avete lavorato duramente per rendere Kel Kadhar un luogo sicuro e confortevole. Una casa. Ci siete riusciti, con avverse fortune. Le vostre azioni individuali hanno spesso ottenuto successo, ma nel complesso il governo della fortezza ha incontrato alcuni ostacoli. Alcuni erano prevedibili, altri meno. Dopo pochi giorni dall'ultima riunione le prime salmerie provenienti da Kel Boldar giungono finalmente tramite il tunnel. Sono carri carichi di scorte, ma sono meno del previsto. Pare che siano risorse contate sul numero degli attuali occupanti della fortezza, senza molto spazio per un surplus. La Dimora promette altri rifornimenti e mantiene questa promessa... ma non è molto sollecita e i nuovi carri arrivano ogni tre esamane. Dopo un mese arrivano i primi wandak. Il primo gruppo è composto da cinque dwir appena, una famiglia di padre, madre, fratello della madre e due figli. Hanno tutti nomi e cognomi uma, tean. Dopo venti giorni arriva un gruppo più nutrito, trenta nani tutti di origine tean. E alla fine di Nrok avete accolto un totale di centosette nuovi abitanti dwir. Di questi solo otto parlano la lingua ancestrale e ricordano il proprio trog d'origine. Ci sono molti attriti tra i nuovi arrivati e i primi abitanti della fortezza. La barriera linguistica e culturale pare spesso insormontabile, ma c'è talmente tanto da fare per tenere Kel Kadar in piedi che alla fine le differenze vengono messe da parte. Vi raccontano storie di dwir perseguitati per la loro ascendenza, licenziati da botteghe e opifici, scacciati dalle terre dei loro signori. In futuro potrebbero arrivare altri dwir dalla Teania se le cose sono così dure. Il tempio di Yesna viene frequentato sempre di più dagli abitanti del posto... e persino dai klaya che ora vivono lungo le pendici della montagna, un po' più a valle. La cosa è cominciata quasi per caso, quando alcuni sono giunti per chiedere se era possibile avere il sostegno e la guida di un sacerdote per officiare un rito funebre. Anche se i klaya tendono a venerare Isvuori, il loro "dio personale", in realtà sono abbastanza aperti e il culto di Yesna sembra risuonare nei loro animi. Non vengono quotidianamente, ma ogni dieci-quindici giorni un piccolo gruppo chiede di accedere al tempio e pregare per qualche ora lasciando anche delle offerte. Tra i dwir il culto prosegue formalizzandosi sempre di più, in particolare con l'arrivo di nuovi coloni. Naturalmente la preferenza resta per Vilos, ma senza un sacerdote dedicato il suo culto è solo nominale e limitato ai riti che i dwir possono compiere autonomamente. Moggo lavora alacremente assieme ad altri dwir per rendere la fortezza più accogliente: porte, mobili, piccole riparazioni... e nel frattempo porta avanti un piccolo progetto personale. Impiega mesi, ma alla fine sulle mura sorge una piccola torretta di pietra, creata con la Chiave di Volta. Non è spaziosa ma è adatta ai suoi abitanti: piccoli uccellini addomesticati. Quotidianamente vengono inviati in volo sopra la vallata e interrogati per sommi capi sulla presenza di movimenti sospetti. Non sono sentinelle ineludibili, ma è uno strumento in più. Moggo Snorri lavora al suo libro ma deve anche occuparsi dell'amministrazione della fortezza. All'inizio poca roba, ma poi il lavoro comincia ad accumularsi. Bisogna tenere conto delle risorse, distribuirle, procurarsene altre... può ancora dedicarsi allo studio, assieme ad Andr, ma non con l'impegno e la regolarità di prima. Alla fine di questo periodo i due assieme ad Arkta sono riusciti anche ad aggiustare il golem nella biblioteca. Il momento del suo risveglio è tanto importante che vi partecipano anche Morla, Lokan e una dozzina di altri dwir interessati alla cosa... DM

Se hai accesso al manuale AD&D di Al-Qadim, lì c'è sicuramente il kit del Mamelucco.

Zisanie "Mah, se è un troll o un ogre cosa ci cambia? Facciamogli vedere chi comanda!" per un attimo mi dimentico che stiamo fingendo di essere criminali, e meno lo spadino a destra e a sinistra "così magari ci prendiamo tutto ciò che ci spetta! ehm... le informazioni, intendevo"

Z'ress "Esatto, potrei non essere in grado di controllare l'artefatto. Chi può dire cosa potrebbe succedere? Per esempio... mi sembra di aver sentito che sei sempre ben fornito di armi e altri divertenti giocattoli magici. Cosa succederebbe se la reliquia reagisse a quelli?" sto cercando di intimidirlo, ma in realtà punto più sul dar tempo ai miei compagni di prepararsi allo scontro. Non cederò adesso, non dopo tutta questa fatica!

Il primo l'ho audioascoltato l'estate scorsa e mi è piaciuto davvero molto. Intanto perché non è per niente scontato, prende parecchie strade impervie invece delle classiche scorciatoie. Picchia duro quando serve e non fa sconti a nessuno. Poi perché l'ambientazione, per quanto estremamente risicata, è del genere che mi piace di più: pochissima magia, ma comunque presente e potente, tante dinamiche sociali interessanti, focus sulla cultura e su come forma una comunità (e viceversa).

No ma pure io. Non ho tantissimi slot (do per scontato che col level up non abbia ricaricato i persi, ma abbia quelli del lv nuovo, in caso Master correggimi) ma nemmeno pochi. Sono tanti, ma non è detto che lottino fino alla morte, anzi. Stavo valutando se valga la pena però provare a fotterli in qualche modo.

Ele'wa'tu'm sfregia Ow'be'go, che ringhia inferocito ma non desiste dal cercare di schiantare Finn'iann. Ra'iv'vo invece non riesce a superare lo scudo del suo avversario. E in realtà questo è uno scontro davvero squilibrato per i vostri avversari, perché il più possente non riesce a star dietro all'agile Finn'iann, e il più astuto non sembra avere molta fortuna nell'affrontare il bizzarro e destabilizzante Ra'i'vo... DM

Lerna "Non serve a nulla continuare, Yorgos. Arrenditi e..." ma poi lui fa uso del Fuoco. Provo a innalzare una barriera ma non faccio in tempo, posso solo salvare me stessa e assistere alla fine delle due guardie. Abbiamo qualche istante di respiro "Statemi vicini, proverò a darvi un po' di protezione" Alzo il bastone e sulla pelle di Zeno, Pelias e Astor compaiono delle piccole squame di serpente... per poi sparire. DM - All

Shihab

Uwaine di Gor're La situazione sembra essersi risolta anche senza il mio intervento. Meglio così, ma spero sia servito a far capire ai tirapiedi di Morfyd che non è conveniente mettersi a fare i bulletti. Do una pacca sulla spalla del Sax'on e procedo verso l'ingresso della scuola "Andiamo, non possiamo arrivare in ritardo il primo giorno, no?" Quando siamo un po' distanti dal terzetto aggiungo a voce più bassa "Uwaine. Mi spiace per mia sorella, è perfida. Dovrai stare in guardia per qualche tempo"

Ophelia "No, non ne so molto di nani. Salvo che molti di questi sono en travesti, se mi concedi il franco" rispondo alla domanda di Pierre. E sembra anche che i due gruppi non vadano d'accordo. Se per questioni recenti e risibili o per motivazioni più serie non riesco a capirlo. Né mi importa poi molto... "Prendiamoci un tavolo, intanto, e vediamo questa locanda cos'ha da offrire in materia di vino"

Z'ress "Sei molto prevedibile, Jarlaxle. Ma dopo tutto sei un uomo, non si può pretendere troppo" sogghigno quando vedo come si è organizzato "La tua proposta non è per niente allettante, è dovresti vergognarti anche solo di averla fatta. Se hai la forza di prenderti ciò che vuoi, fallo. Se temi di perdere qualcosa agendo direttamente, allora dovresti ripensare a come lavori. Ora io ho l'artefatto e posso farci ciò che voglio... compreso precluderti qualsiasi ricompensa tu possa ottenere da quella stanza" sollevo appena l'oggetto "ma non voglio essere troppo egoista, né dimentico che la tua gente è comunque in vantaggio numerico sulla mia. Se volete qualcosa da quella stanza potete anche prenderlo, ma c'è un costo da pagare" DM

"Non potete capire, ma siete stranieri. Le vostre vite passate si sono svolte lontano da qui, no?" scuote la testa rassegnato alla vostra barbarica ignoranza "voi non siete di questa terra. Io si. Ero un grande guerriero, un tempo. La mia anima fu intrappolata in spoglie mortali ignare e sporche di terra, povere in ogni forma. E così tutta la regione, coperta da una patina di polvere. Fu quel mago, l'uomo con la spada, a precipitare ogni cosa nel suo feroce egoismo. La violenza..." lo sguardo si fa vacuo, la voce più alta e modulata. Non la sua voce, non di questo corpo "...la sua arma era come discesa dal cielo, la impugnava come mai nessuno aveva fatto prima. Non c'era pietà nel suo sguardo e non si riuscì a farlo ragionare. Ma ricordo bene che era antico, vecchio. Anche lui indossava un corpo diverso dal suo, ma la sua anima aveva superato molte morti e molte lunghe vite. Egli fu l'immonda fine del nostro signore. Ma solo temporaneamente, solo per qualche secolo. Ora possiamo tornare..."

Si a me queste cose non piacciono, anche giocando su roll20 preferisco una mappa 2D e dei token per la posizione/numero di nemici. Però capisco la scelta delle miniature: una volta che il VTT sarà diffuso potrai probabilmente aggiungere miniature da diverse fonti, tipo HerForge o simili. Animare ogni possibile variante o ogni mostro è una menata e non vale la candela, poter avere qualsiasi oggetto 3D impostato come pedina immobile è molto più comodo.