"È iniziato per colpa mia... è stata la mia voce ad attirarlo. Non voleva altro che sentirmi cantare all'inizio, e mi lasciava dell'argento sulla finestra. Non ne avevo bisogno, lo potete vedere ma... era bello avere un ammiratore. All'inizio pensavo fosse un ragazzo del villaggio" si sorregge ad una colonnetta in cima alle scale, il volto esangue fissa un punto oltre le vostre spalle "ma no,non era così. Poi ha cominciato a parlare di portarmi via, tenermi con sé. Mi sono allarmata e ne ho parlato con mio padre. A quel punto lui si è fatto più violento: ha ucciso degli animali e me li ha lasciati al posto dell'argento. Poi ha cercato di farmi rapire da dei selvaggi... e dalle bestie che ululano. Alla fine non potevo più uscire di casa, e la gente ha cominciato a soffrire per tutto quello che accadeva... è un mostro, e ha commesso molti atti empi e malvagi"
Sospira, si raddrizza e riprende a muoversi, guidandovi in una stanza da letto dove giace un cadavere coperto da un telo bianco "Mio padre lo chiamava demone, ma io so come si chiama, perché me lo ha detto all'inizio... Lanterna, o così sostiene lui"