Pippomaster92

Zisanie "Ancora con questa storia dei soldi! Ma che senso ha... boh ma poi il tipo che viene da Waterdeep praticamente sarebbe un governatore, no? Non sarebbe facile per lui impedirvi di ripagare entro l'anno, e annullare ogni risultato della rivolta? Mi pare poco sensato"

"Presenza? Chi.. no, non lo conosce di certo" risponde Eunice dopo qualche tentennamento.

Deljai non si smuove "No, ho un compito assegnatomi dalla Dimora Benedetta. E ho trovato degli amici, qui tra voi. Non posso certo abbandonarvi ora che avete più bisogno di una guida e un aiuto" cerca di sembrare impavida, ma è chiaramente sconvolta da ciò che le è appena successo. Tant'è che le domande che le fate non ottengono risposte molto concrete "No, stavo finendo di sistemare alcune cose" indica una serie di tavolette di pietra bagnate e spezzate che si trovano vicino ad un tavolo, assieme agli strumenti per scriverci sopra. Una rapida occhiata vi mostrano conti e orari di lavoro, i vostri, tenuti semplicemente in ordine da una mano precisa. "Poi di colpo mi sono sentita avvolgere da qualcosa di freddo e mi è mancato il fiato. Quasi... quasi come cadere in una vasca piena d'acqua, ma senza la caduta. Non so che altro dirvi, stavo già perdendo conoscenza quando siete arrivati"

La donna vi guarda ancora con apprensione, ma poi fa un passo indietro e apre di più la porta. Guarda con attenzione le vie lì attorno, come se tenesse il ritorno degli sciacalli "Non posso permettermi il lusso di... di ignorare una proposta del genere" mormora. Quando vi avvicinate vi accorgete che è molto deperita e trema leggermente. Però a parte la paura e II malessere non sembra delirante o stordita, ma solo cauta. L'interno dell'edificio vi parla di un periodo di moderata ricchezza, o almeno di una vita vissuta con qualche concessione al lusso. Piccole colonne decorative circondano l'atrio e un vecchio affresco floreale si scrosta dal soffitto. La porta è chiusa da due chiavistelli e fauna specie di zeppa improvvisata. La donna non si presenta, ma invece si avvia in silenzio su una bassa e larga scalinata che dall'atrio curva e sale al piano superiore.

Yup rientro pure io il 4 dalle ferie

A prima vista nella stanza non c'è nulla fuori posto, ma poi Moggo nota che vicino ad una delle prese d'aria in cima al soffitto la pietra è bagnata. La creatura è entrata da lì. La piccola pietra rimasta per terra è scheggiata e rovinata, non può più ospitare lo spirito dell'elementale. Ma ciò che resta è chiaro: la fattura è tipicamente dwir, di Kel Boldar. Deljai intanto ha sentito le parole di Andr e trasale "È una cosa molto grave da dire! Qui non accadono queste cose..."

Eunice, imitata da tutti gli altri, si volta verso Jean.

Zisanie Con Theo

La sedia usata da Moggo si fracassa senza sortire effetti, lasciandolo temporaneamente disarmato. Poi però il mostro d'acqua si inarca e fugge, e sia Moggo che lo spirito di fuoco ne approfittano. Snorri, Chazia e la fiamma lo aggrediscono ancora, finché un colpo fortunato non centra un punto specifico del mostro liquido: con uno SPLASH l'acqua perde consistenza e inonda il pavimento. Il pericolo è cessato. Deljai nel frattempo si è ripresa abbastanza da rialzarsi e avvicinarsi a voi "G-grazie! Vi devo la vita... Ma cos'era quello?" Note

È possibile che gli animali fossero stati convocati, o che non fossero totalmente reali. Sparire così in fretta non è possibile per bestie così grandi, eppure non c'è più traccia. Da dentro intanto la voce della donna si fa più salda "Ma chi siete? E come avete scacciato i mostri? Io... " la porta si socchiude e compare una giovane donna, pallida e dalle profonde occhiaie. Vi guarda incredula "Siete davvero stranieri! Chi vi ha parlato dei riti per mio padre? E perché volete aiutarci?"

"Mio fratello si aggira ancora per la città, ne sono sicura. Credo nei quartieri più poveri cercando di non dare nell'occhio. Però è vitale che non sappia che io ho a che fare con tutto ciò" si scherma la dama "Perché mi odia"

Zisanie Con Theo

Di nuovo Chazia si sfila grazie all'aiuto del suo compagno di fuoco, e poi assume l'aspetto di un draco acquatico, una bestia coperta di scaglie e dalle lunghe mascelle. Gli altri attacchi combinati sembrano indebolire un po' la creatura d'acqua, la quale però non desiste e si rivolge verso Moggo e gli molla un colpo dritto in faccia. L'acqua è tutt'altro che morbida e permeabile: è come un muro di pietra che colpisce il dwir sul grugno. NOTE

Ofelia "Ah! Ci penso io, a trovarlo... perché deve ancora nascere il mago che può nascondermi il suo tesoro" estraggo dalla tasca una piccola punta di metallo, l'ago di una bussola, e lo poso sulla lama dello stocco: punta in una direzione, poi nell'altra, e poi comincia a stabilizzarsi... DM - All

Dall'interno della casa, dopo qualche istante di silenzio, una voce di donna risponde alle vostre parole "E chi siete, di grazia? Come posso sapere che non siete sciacalli anche voi?" La sua voce trema al limite dell'isteria, e della disperazione. Jalrai

No problema. Io oggi sono out ma domani sera posto!

Netley uccide uno dei mostri e Mary ferisce tutti gli altri evocando dei piccoli folletti. Ma gli altri uomini-becco non sembrano curarsi di ferite o dolore e si precipitano contro di voi. George ne uccide uno a tradimento appena questi varca il passaggio. Subito due si rivolgono contro di lui, uno contro Mary e uno si lancia su Netley... gli tre altri restano imbottigliati. Solo Mary viene ferita dall'affiliato becco (4 danni).

La runa deve avere un qualche significato antico e mistico, perché l'elementale ne sembra intimorito e si allontana in tutta fretta da Andr... beccandosi una poderosa legnata da Snorri! In qualche modo la creatura d'acqua sembra però riprendere il proprio focus, e si rilancia contro il barbarico nano e Chazia. Mentre il dwir riesce ad evitare l'ondata con agilità inaspettata, la donna viene inghiottita dai flutti. Dopo di che l'essere liquido resta sul posto, con l'illusione che ancora lo pugnala e Chazia dentro di sé. NOTE

La massa d'acqua è stata privata della sua "preda" e rivela la propria natura immediatamente. Si condensa in una figura umanoide mutevole, a tratti sottile e segaligna e a momenti massiccia come un muro. Non ha un volto, ma un capo appena abbozzato che sembra sondare il resto della stanza fino a trovare un nuovo bersaglio: Chazia. Le piomba addosso come se fosse un torrente in piena cercando di inglobarla dentro di sé. La nana evita con molta facilità l'assalto, ma il suo compagno di fuoco non è altrettanto fortunato e sfrigola dentro quello che è a tutti gli effetti il suo nemico naturale. Snorri tesse un'illusione piuttosto efficace, che compare a fianco dello spirito di fuoco dentro all'elementale d'acqua. E Chazia segue con un getto di fuoco mentre il suo compagno di nuovo si smaterializza e compare al suo fianco asciutto. La sedia di Moggo non è poi tanto efficace: colpisce il mostro con un tonfo bagnato e schizza un po' di goccioline fresche sul volto del dwir. NOTE

Presa la decisione, uscite dalla casa da té. Seguire gli ululati non è certo difficile, e tra l'altro intravedete in aria delle sagome che volano lente, alte, in grandi cerchi. Lo spazio angusto tra le case spacca il cielo in lunghe strisce giallastre e potete solo intravedere queste figure, ma ne indovinate facilmente la natura. Il vostro viaggio fino a qui è stato costellato da avvistamenti di avvoltoi... Infine arrivate in una piccola piazza dall'aria maleodorante. La terra attorno all'edificio principale è rimestata da innumerevoli passaggi e sporca di escrementi e cadaveri di piccoli animali. Gli artefici di questo scempio sono quattro sciacalli ben più grandi della norma, grossi quasi come lupi. Le pellicce color della sabbia e gli occhi scuri riflettono la luce del giorno, ma in qualche modo non sembrano creature diurne. Potreste aspettarvi bestie così al crepuscolo o di notte... sono il tipo di animale che si infila in un accampamento con il favore delle tenebre per uccidere una pecora o un bambino e portarselo via nel deserto. Il vostro arrivo li coglie di sorpresa. Sono grossi e feroci, ma apparentemente anche pavidi: con guaiti e altri ululati si ritirano senza voltarvi le spalle fino a sparire in qualche vicolo tra le ombre. L'edificio che stavano letteralmente assediando è una costruzione in pietra con una singola torretta centrale, un porticato con colonne e un tempo un affresco sulla facciata. Porte e finestre sono sbarrate, e persino la torretta ha gli scuri serrati.

Nonostante confusione e panico agite con grande efficienza. Andr evoca una rete e la scaglia dentro la massa d'acqua, mentre Moggo afferra la cima e tira con tutta la sua forza. La resistenza dell'acqua è incredibile, ma riesce ad avvicinare la povera Deljai alla superficie. A quel punto è lo spirito di Chazia a portarla in salvo, anche se è chiaro che non apprezza la vicinanza con l'acqua. Deljai tossisce, ora alle vostre spalle, vomitando acqua. A mala pena cosciente, è però viva grazie al vostro intervento. Nel frattempo Snorri è rimasto con le mani in mano, ma solo fisicamente. La sua memoria corre rapida a ciò che ha letto e sentito, e alla magia che già conosce. Snorri

"Chi si mette di mezzo con il Na'ib finisce male. Questo è risaputo" mormora il locandiere, a sorpresa. Poi torna nella sua apatia. Tutti tranne Ivellios

È stato un periodo di fatiche fisiche, e anche emotive. Dopo aver chiarito le cose i tre dwir tornano a casa... evitando accuratamente di incrociare Chazia. Dal canto suo la giovane nana passa ancora qualche ora serale con Deljai, che le spiega i prossimi passi. E fantastica un po' sulla vita futura di Chazia. Ma il giorno dopo dovete tutti lavorare e dunque vi ritirate nelle vostre stanze per un po' di giusto riposo. ... Vi svegliate ad un'ora imprecisata del periodo notturno, allertati da un rumore sordo ma forte, come una porta che sbatte da qualche parte nella casa. Il tumore si ripete due volte, e a quel punto siete tutti in allerta: viene dalla stanza di Deljai! Accorrete e trovate la porta aperta, la stanza illuminata malamente da una candela posata su un tavolo. Una sedia rovesciata e la stessa Deljai sospesa ad un metro dal suolo, un braccio teso verso la porta cerca di afferrare lo stipite. La dwir si inarca e dalla bocca esala una serie di... bolle d'aria?! Impiegate un istante a capire che è avvolta da una piccola massa d'acqua che si solleva dal pavimento, e sta affogando!

"Si, è un violento e un arrogante. E disprezza i baroni perché non ci hanno aiutato a riprenderci le nostre terre... inoltre desidera Violette da quando è abbastanza grande da rendersene conto"

"Ci sarebbe sempre mio fratello" commenta Eunice con un sorriso tutt'altro che allegro. Yksandr