Pippomaster92

Io dedico molto tempo ed energie alla creazione e differenziazione delle culture. Qualche settimana fa ho tirato fuori questo: Perché non solo è necessario rendere le culture differenti tra loro... ma è bene anche renderle un po' simili, a volte. Personalmente non mi piacciono le ambientazioni con poche culture monolitiche, dove magari una razza ha una sola cultura (la cultura nanica, elfica, e poi le numerose culture umane); ma non apprezzo nemmeno quelle che sembrano un mostro di Frankenstein con popoli geograficamente vicini che non si influenzano affatto. Per esempio mi ha sempre fatto sorridere che la Bretonnia e l'Impero di Warhammer Fantasy siano vicini di casa eppure li separino due secoli buoni di tecnologia e cultura. Quindi è bene che le popolazioni limitrofe abbiano elementi che si trasbordano dall'una all'altra. E che ci siano antenati comuni a più popoli. Un buon elemento per caratterizzare una cultura è dedicarsi un po' alla vita quotidiana. Gnome Stew parla di cibo, ma non solo. Mi soffermerei anche su quegli elementi che possono essere di interesse immediato per i giocatori e i personaggi. Per esempio il culto degli dei, l'uso o meno della magia. Ma anche l'arte (per i bardi e tutti i personaggi che sanno apprezzarla), i modi di dire, le regole di buona educazione....

Di sotto Di sopra

Jean trova le chiavi e porta con sé le due prigioniere "per sicurezza". I tre raggiungono l'altra zona adibita a prigione, trovando una scena decisamente inaspettata. Nel corridoio Eunice è premuta contro un angolo, e se anche non grida più sta comunque chiamando aiuto a gran voce. Dinanzi a lei una cella è aperta e una guardia giace a terra dissanguandosi lentamente; un'altra sta lottando con la lancia contro una specie di mostruoso mostro di ombre. Da dentro la cella giunge anche la voce di Vivienne, ma non si capisce cosa stia dicendo. Intravedete Yksandr semi-nascosto, e sentite altro caos: delle altre guardie stanno giungendo dalla direzione opposta alla vostra.

Più vi allontanate dal luogo, minore si fa la pressione sul vostro animo. Risalite le scale di pietra e percorrete a ritroso il tunnel fino alla sua imboccatura. I due dwir che sono rimasti qui a sistemare l'ingresso del passaggio vi scorgono... e capiscono subito che qualcosa non va. Non è difficile, perché siete chiaramente stravolti e tesi. "C'è qualche problema?" chiede uno dei due, preoccupato. DM

Amy Linn Al Porc Epic

Di solito i miei nomi apostrofati coprono il primo caso, alla maniera vulcaniana.

Sì sì. Volevo un attimo capire come vi dividete in via definitiva

Z'ress Osservo come posso il luogo dove siamo capitato. Questo cielo, se così si chiama, è orribile. Il clima è orribile. Il senso estetico di questa gente è ancora peggio! Però sono potenziali alleati, e questo Patel sta collaborando, per ora. "Questo luogo è davvero... ameno. Sono certa che verremo accolti in uno spazio chiuso ancora più bello, non è vero?"

Valena Aurica

Valena Aurica

Essa è rimasto in silenzio per tutto il tempo, quasi sparendo nel nulla nonostante la mole notevole. Ora però "ricompare" tra i due gruppi, le mani giunte in grembo. "Certo del vostro buonsenso e della vostra acutezza, avevo previsto un piccolo festeggiamento. Ho dei fichi canditi, e acqua di rose fresca"

Con precisione il dardo di Netley colpisce il drago, uccidendolo sul colpo! La gente vicina esclama urla di gioia e meraviglia... Ma la battaglia è solo cominciata. Altri strani uomini col becco sono già arrivati tra le case, e una strana luce violacea circonda la riva del lago, come se fosse acceso un fuoco viola sulla nuova spiaggia. "Stregoneria! Mostri! Aiuto, soccorso" gridano gli abitanti. DM

"Abbiamo scoperto che quei simboli sono pericolosi per le persone... non per gli animali più semplici, però. Ma è possibile procedere senza farsi male,basta distogliere lo sguardo" dice l'umano. Indica i battenti "si aprono con grande facilità"

Ophelia "Finalmente!" esclamò vedendo il gigante. Sarà una sfida riuscire a colpirlo in un punto debole... Avanzo dopo Pierre, pronta a fiancheggiare l'avversario meno protetto e finirlo in fretta. DM

Non giungono altre risposte alle vostre parole. Andr grazie alla luce migliore può osservare meglio la zona dove vi trovate. Nella direzione da dove veniva il vento ci sono dei segni sottili sulla pietra, e soprattutto sul pavimento coperto dalle ossa. Normalmente sarebbero stati quasi invisibili, ma il nano ora può vederli un po' meglio. Andr

Z'ress "E vorrei che venissi anche tu, Jarlaxle. Ho sentito dire che hai avuto spesso a che fare con la gente di superficie" ed è inutile aggiungere che così, se le cose si facessero difficili o imprevedibili, i suoi sarebbero costretti a trovare il modo di farci tornare tutti qui.

Z'ress "Ma certo, ma certo. Del resto le ho promesso di lasciarla andare dopo aver ottenuto la sua collaborazione... non fatele del male, se non è necessario. Può esserci utile" rispondo nella nostra lingua madre.

Valena Aurica

La luce brilla e per un poco il corridoio è illuminato a giorno.. ma poi la luce si fa più tenue e fumosa, giallastra in modo malaticcio. Non diminuisce, ma non fa certo un effetto piacevole. Non rivela nessuna creatura, ma in effetti la voce giunge ancora una volta dietro di voi "Ah! Desiderate vedermi? Ahimè, da qui non è possibile... Ma avvicinatevi... proseguite! E mi troverete"

Mi sono imbarcato in una challenge, cosa inusuale per me. Si chiama Dungeon23 e questo è il link al post originale. Teoricamente lo scopo di questo esercizio sarebbe quello di scrivere una stanza al giorno, un livello alla settimana, e così creare un megadungeon di 365 stanze. Ogni settimana ha un tema suggerito dall’autore del post, ma in realtà è tutto molto libero. Tanto più che ho già visto molti usare la sfida per scrivere cose diverse. Per esempio una casa al giorno, per una strada la settimana, per definire una città. Inizialmente non pensavo di aderire a Dungeon23, perché i dungeon mi piacciono… in teoria. Idealmente. L’idea di un megadungeon mi piace parecchio, ma poi metterla in pratica è un’altra cosa. Ho giocato e gioco ancora molto via forum, e i dungeon sono proibitivi, lunghi. Forse questo mi ha plasmato come narratore e giocatore, perché anche dal vivo di solito inserisco un dungeon ogni otto o nove sessioni. Anche così sono spesso opzionali e quasi sempre mi affido al Five Room Dungeon, quindi sono tutt’altro che MEGA-dungeon. Però poi ho avuto un’idea, un’idea interessante: scrivere qualcosa di simile, e al contempo qualcosa di utile per me. Perché in fondo un megadungeon non lo avrei probabilmente mai usato (ma su Eos, la mia ambientazione base, forse esiste una nazione-dungeon… una cosa alla quale devo ancora pensare un poco prima di buttarla giù su carta, se mai lo farò). Però ci sono altri tipi di strutture che possono tornarmi comode. Così ho deciso di compilare una raccolta di isole. Su Eos c’è un grande arcipelago che è già stato luogo di alcune sessioni e di due avventure brevi. L’ho però appena tratteggiato, quindi questa è l’occasione per fare di meglio. Qui potete leggere le prime dieci settimane. Di seguito, le isole dalla undicesima alla ventesima! Dungeon23 - undicesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - dodicesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - tredicesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - quattordicesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - quindicesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - sedicesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - diciassettesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - diciottesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - diciannovesima settimana | Il Blog Bellicoso Dungeon23 - ventesima settimana | Il Blog Bellicoso

Darhum, Shihab e Uwais

"E cosa vorresti che facessi, Snorri?" chiede la voce, di nuovo alle vostre spalle.

Naturalmente alle vostre spalle non c'è nulla. Solo le ossa spostate e frantumate dal vostro avanzare. Ma ora siete certi di non essere soli, perché alle vostre spalle c'è sicuramente qualcuno. O qualcosa. L'aria calda, mefitica, vi carezza la nuca. "Ma io sono qui, Chazia" risponde sornione, basso come le fusa di un gatto.

Yksandr Non-Yksandr

La domanda di Wurrzag, posta così, fa corrugare la fronte dell'umano "Come osi!" risponde. Poi si riprende, perché di certo non è il momento di alzare la cresta "Si, i nostri signori aelfyr" Al vostro leader non viene in mente nulla su porte o passaggi magici, ma comunque siete abbastanza vicini al punto indicato da Tayyip e Tanya, quindi uno di voi afferra l'umano magrolino e lo trascina al vostro seguito. Il luogo è sottoterra, superata una comune porta e discesa una breve scala, ci si trova dinanzi ad una seconda porta. Di pietra, a doppio battente, con strane incisioni di metallo. Non ha anelli, serrature o cardini visibili... per quello che potete vedere. Perché in realtà fissare lo sguardo sulla sua superficie è davvero difficile: farlo vi fa venire la nausea e giramenti di testa, e vi pare di avvertire una sorta di pressione tra gli occhi, come se qualcuno vi avesse rotto il naso qualche giorno fa. Non è un vero dolore, ma una brutta sensazione. Il Colosso (che forse avrebbe anche difficoltà materiali a scendere la piccola scala a chiocciola) appena si è affacciato all'interno della prima porta sembra aver subito un tracollo peggiore del vostro. L'umano in un qualche modo pare meno turbato di voi, ma non è una cosa di razza: Tanya si regge al muro distogliendo lo sguardo come voi.