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Pippomaster92

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  1. Tre villici contro un abate. Sarebbe una bella materia per una burla teatrale, con tanto di rotolate nel fango e calci nel sedere. Invece è un assalto brutale nella sua semplicità e rapidità. I tre riescono a porre fine alla vita dell'uomo, se di uomo si può parlare. Quando Lester affonda la lama nel petto dell'abate, questi spalanca la bocca e gli occhi, e lascia cadere il randello. Lancia un grido assordante, una bestemmia al Padreterno, e poi crolla a terra in un ammasso di terriccio secco e grasso. Il frate rimasto si lancia su di voi con furore, storpiando Randall con un pugno che gli rompe sicuramente molte ossa... ma che lo lascia miracolosamente in vita! [Randall 3 danni]
  2. Scendete dal montacarichi ed esso continua a scendere per un po'... poi si blocca e risale fermandosi al vostro piano. In attesa, forse. Cauti e guardinghi percorrete il corridoio fino allo slargo illuminato. Qui non ci sono tracce di lavori recenti, né di scontri armati. Polvere rossiccia (e la più prosaica polvere grigiastra) copre ogni cosa. Il pavimento, la strumentazione. I condotti dell'areazione. Arrivati in fondo trovate un enorme pozzo che scende largo e con un camminamento a spirale, più un secondo montacarichi incassato nella parete. Lo scavo ha i chiari segni di scavi secondari, in cerca di metallo. Ma non sono gallerie lunghe, terminano tutte dopo pochi metri. Poi qualcosa coglie la vostra attenzione, o meglio i sensi superiori dei due xeno. C'è qualcosa in una piccola cabina-stazione di controllo incassata nel muro, accessibile da una porta aperta. Oltre il piccolo vetro antischegge vedete i resti di un servitore. Un addetto alle comunicazioni, sembrerebbe. Gli hanno staccato le braccia e le gambe meccaniche, lasciando il busto e la testa organici, e incassato in una presa nel petto ha una cartuccia dati. Dietro alla sua sedia si trova una porta chiusa, che conduce forse ad altri ambienti di servizio e lavoro. Nota
  3. Kosh Noto i piccoli goblinoidi e le loro boccette. intento di sabotaggio. desiderio di distruzione. truffa e trabocchetto, tirato tirando tra noi trucidi troll. Avanzo a passo sostenuto, per intercettarli. invece che perdere tempo ad inseguirli, cerco di identificare il loro obbiettivo e mi dirigo lì, per batterli sul tempo con un ragionamento ponderato. astuto. premeditato. DM
  4. Harry colpisce il frate in piena testa con la fionda... ma il sasso invece che ferirlo impatta con un suono molle e viene assorbito dalla carne dell'uomo, diventando tutt'uno con la sua pelle già sporca di fango e terra. D'altra parte il coltello di Lester ha effetto, e incide il braccio dell'abate facendo sgocciolare non poco sangue! Anche se il colpo non lo ha ferito, il frate se la prende con Harry e gli piomba addosso: con un altro pugno gli trapassa il petto, strappandogli il cuore con un gesto teatrale. Ma l'abate, forse perché impegnato con più avversari, non riesce ancora a manovrare bene l'arma "Dannati filistei! Le vostre carcasse ci aiuteranno a costruire un futuro migliore!" Note
  5. Ho commentato! Ok, stringato, ma perché attendo che Iz identifichi il loot
  6. Z'ress "Riesci a non far esplodere tutto, Iz?" chiedo innervosita e irritata. Il mio tesoro non può essere danneggiato.
  7. Con queste informazioni non potete che cominciare dalle basi. Il bibliotecario vi conduce lungo una di queste gallerie, che subito si espande e suddivide in altre, e crea una situazione... complessa. Questo primo periodo serve solo a definire a spanne quali cataloghi dovrete consultare per capire, in seguito, quali opere cercare per capire qualcosa della malattia di Moggo. Sicuramente ci mettereste meno a chiedere aiuto a chi già conosce bene la situazione della biblioteca, oppure è almeno competente in ciò che affligge lo stesso Moggo. Così non sarà facile, e soprattutto non sarà breve!
  8. La patetica offensiva dei villici crea più stupore che altro nei due sacerdoti, ma non tanto da impedirgli di rispondere. L'abate ingaggia William usando la sua arma per cercare invano di fracassargli la fronte. La mischia tra i due è un po' goffa, ma in modo tutt'altro che ridicolo: ciascuno impugna un'arma potenzialmente letale e una mossa sbagliata porterà ad una rapida fine lo sfortunato combattente. Il monaco però è più lesto e con un pugno colpisce Chester al volto. Le sue nocche, la sua pelle, sono dure come la roccia e spaccano la testa del villico come una zucca matura, spandendo cervello e sangue in tutte le direzioni. [Chester]
  9. Narcyssa E per fortuna penso alla sua ultima frase. Non è esattamente nei miei progetti restare qui a lavorare alla vecchia maniera! Almeno sembra che abbia scarso interesse per tutta sta faccenda. "Ce ne faremo una ragione. Non ci metteremo contro Dourstone, ci tengo alla pelle" La storia sembra sistemata. Andarcene domattina significa scampare alla bufera e arrivare in città riposati. Per una volta le cose vanno bene.
  10. Narcyssa Chino il capo "Speravamo di fare affari con i minatori. E giù in città c'è troppa concorrenza. L'idea era di venire qui o in miniera e aspettare che passasse il cattivo tempo" rispondo. Ma cambio rapidamente argomento "Bastano le bende, sopravvivrò. Grazie, Calogero"
  11. Lesti come ladri di galline entrate e aprite la seconda porta, affacciandovi in una stanza non troppo grande, anche qui sgombrata dai mobili per fare spazio ad un intricato disegno tracciato con terriccio sul pavimento di pietra. Ci sono due monaci qui, entrambi con mani e viso sporchi di terriccio... e non poco. Hanno praticamente una patina di fanghiglia rossiccia, con grossi grumi, che copre tutta la loro pelle e macchia qui e là anche i loro sai di stoffa grezza. Uno non lo riconoscete, anche per la sporcizia, ma il secondo è l'abate che un tempo governava il monastero. La barba lunga e carica di prestigio è ora lorda di fango, e tra la mota che gli copre il viso spiccano due occhi sgranati, da invasato. Tiene in mano un randello di pietra grigia, pieno di sporcizia ma dall'aria formidabile. E al vostro ingresso lo solleva con aria minacciosa "Infidi pagani! Siete giunti a profanare la casa del Maestro? Prostratevi e lasciate che vi fracassi le ossa, a penitenza delle vostre malefatte" Ma il vostro ingresso improvviso vi permette di agire prima che possano scagliarsi contro di voi! Iniziativa
  12. Narcyssa Mi avvicino di più, godendomi il caldo. Dopo la tormenta mi sento un pezzo di ghiaccio, e se anche dovessero ammazzarci ora sarà sempre meglio che congelare là fuori. Ma mi spendo per evitare questa triste sorte... dopo tutto quello che abbiamo affrontato sarebbe davvero il colmo! "Non so nemmeno se era la miniera... Barbagrigia dice di sì, e lui è un nano. Ci capirà, no? Comunque erano delle persone con la pelle nera. Forse erano pelose, o forse avevano delle piume. E il becco. Insomma, sembravano dei mostri orribili" mostro la ferita al fianco. Ha smesso di sanguinare ma fa ancora male e non devo dissimulare la smorfia di dolore! "Se sapevo che c'era quel tipo di gente qui, non so se sarei venuta" e anche questa non è proprio una bugia. Diamine, a sapere che la miniera era così affollata di persone e culti e mostri avrei riconsiderato attentamente la spedizione. "Non ci hanno seguito, credo. Non oltre l'imboccatura della miniera, che è dove ci eravamo riparati dal vento"
  13. Ivellios non poteva saperlo. Erano parecchio indietro gli inseguitori di Gregor e Jalrai, e loro due lo sapevano perché erano appunto inseguiti.
  14. Organizzate così la breve spedizione all'esterno, mentre Gregor si riposa brevemente. Ivellios e Jalrai
  15. Amy Linn Con Will
  16. Narcyssa "Avevamo un accordo, no? Non credevamo che sarebbe stato così brutta. Nella tormenta ci siamo persi e ci siamo avvicinati alla miniera... o credo. Sembrava una miniera. Ci hanno attaccato, cosa non ho capito. Siamo fuggiti nella neve e abbiamo ritrovato il posto" mi avvicino al focolare.
  17. Dimal si avvicina anche a Gregor "Vediamo... sanguina molto, ma non è troppo grave" e nuova energia mistica illumina le ferite del giovane, lenendole in parte. Intanto Memnon ascolta le vostre spiegazioni "Si, la compagna di Majida. Temo che faccia parte, in un certo senso, di tutto ciò. Appunto è una di quelle persone che sono sparite e sono tornate poi restando qui, invece che ripartire. Cosa le sia successo non saprei dirlo, non ho osato avvicinarmi troppo per non attirare l'attenzione. Se pensate che assieme potremo capirci qualcosa, e l'avete catturata, allora sì: portatela pure qui" Dm
  18. Kosh Mentre seguo la discussione con i miei sodali tengo sotto controllo anche il resto del fortino. nessun calo di attenzione. senza occhi e orecchie da ingannare, sono un ottimo osservatore. DM
  19. Zisanie "Posso provare... posso vedere se c'è qualcosa che sta facendo tutto ciò" suggerisco. In realtà non è che queste cose siano proprio il mio pane quotidiano. Di solito c'è gente come Mata Riri che indaga ed investiga, e io arrivo per risolvere il problema. Comunque mi concentro e provo a sentire se Mielikki mi concede qualche indizio, qualche suggerimento DM
  20. Vi preparate ed entrate nella miniera abbandonata. Il corridoio è breve e largo, e termina quasi subito con un montacarichi pensato per trasportare oggetti pesanti e minatori, macchinari di grandi dimensioni: ora il piano elevatore è in fondo al pozzo, che si allarga dinanzi a voi come una grande bocca oscura, un pozzo colmo di chissà quali orrori. Prima che possiate richiamare il montacarichi a voi, il macchinario si attiva da solo e comincia a risalire il pozzo verso la vostra postazione. L'eldar si rende conto che non sono coinvolti spettri o poteri psichici: ci sono diverse telecamere di sorveglianza che si muovono, nascoste nel buio della volta di roccia. Qualcuno vi sta osservando, e la miniera non è abbandonata come sembrava inizialmente. Però non vi resta che salire sul montacarichi e scendere nelle profondità del pianeta, perché non c'è altra via. Vi preparate al peggio, armi in mano, ma arrivati alla prima fermata non c'è nessuno ad attendervi. Non c'è un agguato preparato per voi. Non ci sono segni di vita... o di morte, se è per questo. La piattaforma si ferma dinanzi ad un tunnel largo, sgombro, e sul fondo intravedete le luci di qualche scavo di grandi dimensioni, e altri corridoi che diramano dal primo. La piattaforma riprende lentamente a scendere. Fate ancora in tempo a balzare su questo piano, ma avete pochi istanti per decidere. DM
  21. Lester si porta in avanti, ficcando la testa nella porta socchiusa con un'irruenza inaspettata per qualcuno di "furtivo". Per fortuna nessuno si trova nella stanza prospiciente, che risulta essere una sorta di studiolo con un tavolo da amanuense spinto malamente contro una parete per fare spazio. Al suo posto si trovano invece dei mattoni, ammonticchiati con un certo ordine a fianco ad alcuni secchi di legno e ad un paio di sacchi di quelli usati per la farina. E alcuni attrezzi da muratore. Il pavimento è sporchissimo di sabbietta e fango secco, così come alcune zone dei muri. Sul muro di fronte alla porta campeggia un crocifisso appeso a testa ingiù, e attorno sono state dipinte con fango rossiccio strane facce sogghignanti. Sotto al crocifisso un antico reggilibri di legno tiene quella che sembra una bibbia, chiusa e con un sacco di manate e impronte sporche sulla copertina. Da questa stanza si può arrivare ad un'altra, ed è da lì che vengono le voci.
  22. Narcyssa "Salve!" saluto con un sorriso, nonostante il freddo "Vi ricordate? Eravamo d'accordo che sarei tornata... certo non ci aspettavamo questo freddo. Calogero sa tutto. Possiamo entrare, tira un vento qui!"
  23. Kosh Rimetto il bastone in posizione, e mi sposto assieme ai miei compagni. il mio kalashtar è sempre un po' rigido e formale e non esprime le mie emozioni rutilanti esattamente come vorrei io. dispiacere. mancata esultazione. vittoria amara. perché chiaramente i troll non sono stati sconfitti con valore e definitivamente. ma parzialmente. per breve tempo. stratagemma nemico per apprendere. conoscere. sviscerare i nostri segreti e poteri. "Come ribadito in precedenza: è necessario un attacco diretto. veloce. immediato. Tanto il tempo trascorso tentennando, tanto il tormento tollerato dai troll, tanto tartassato sarà il torrione"
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