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Pippomaster92

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  1. C'è anche il classico (e un po' abusato) inizio che recita: "Vi trovate tutti in prigione" XD Di per sè un po' scontato, vero, ma si presta a varie versioni. Il concetto alla base è di avere un pericolo immediato, un nemico comune, un obiettivo molto importante per tutti e da raggiungere in fretta. Essere tutti condannati a morte (se in una prigione) o essere divorati (se catturati da mostri) o diventare schiavi non è piacevole; inevitabilmente i personaggi collaboreranno per salvarsi la pelle. Se sono ingiustamente incarcerati, per esempio, anche un paladino e un famoso tagliagole possono stringere un'alleanza. Temporanea, forse, ma salda. In due occasioni, con gruppi diversi, ho anche cominciato una campagna uccidendoli. Certo, una campagna verteva tutta su Baator, era necessario che fossero morti per raggiungerla e alla fine erano costretti a collaborare per scappare/sopravvivere. L'altra era più articolata. Un gruppo ha apprezzato la cosa, l'altro non molto. Ovviamente, anche i gusti dei giocatori sono molto incisivi sulla scelta: ad alcuni l'incontro in taverna sa di vecchio, altri lo adorano e non considerano una campagna ben avviata se non inizia in un locale fumoso con birra e cinghiale arrosto. Se però stai progettando un PbF consiglio di cominciare con dell'azione: i tempi lunghi dei PbF infatti finiscono per rallentare di molto le azioni sociali di gruppo...comincia con un combattimento, lascia ai giocatori l'opportunità di menare le mani, e poi falli conoscere bene. Nel sottosuolo, poi, la faccenda è moderatamente semplice: una carovana potrebbe essere attaccata da banditi o mostri, nulla di troppo complesso. Ma la carovana contempla la possibilità sia di personaggi che si conoscono già sia di personaggi estranei tra loro.
  2. In realtà sui manuali pazio è chiaramente detto che tutti gli aesimar e i tiefling possono originarsi da qualsiasi razza mortale. Ci sono sia regole che artwork di tiefling e aesimar piccoli. In genere però c'è il concetto assidato e illogico che gli umani siano fertili e possano riprodursi con quasi ogni umanoide.
  3. Come da titolo, discussione un po' oziosa. L'ho messa qui perchè parzialmente legata anche alle meccaniche dei mostri. Con cinque bestiarii (e il compendio Tome of Horror) ci sono un sacco di mostri per Pathfinder. Ma davvero davvero tanti. Ance così, si finisce per usarne una manciata, o anche due manciate abbondanti. Aggiungendo che i PNG umanoidi sono una parte considerevole degli avversari, restano fuori un sacco di creature strane e interessanti. Ora, a livello di meccanica e/o fluff, quali sono i mostri che preferite? Mostri che avete usato/usate e non appartengono alle solite categorie (draghi, balor, lich...)? E il vostro tipo di mostro preferito? Quello che non usate mai? Comincio io: Personalmente ho sempre amato i giganti. Sono meno iconici di draghi e demoni, e purtroppo tendono ad essere meccanicamente troppo simili tra loro. Oltre ai giganti del fuoco e del ghiaccio ci sono altre tipologie che sarebbero interessanti da sviluppare meglio. Per esempio, mi piace il concept dei Giganti Runici. Ho anche una passione per i diavoli, specialmente quelli meno conosciuti come gli abishai (non presenti in Pathfinder). Ovviamente i non-morti hanno il loro fascino, tanto da avermi spinto a pensare una campagna solo per pg non-morti. Mai andata in porto, ma chissà... Invece non ho mai usato i Protean, e nemmeno gli Agathion...chissà, non mi ispirano molto. E voi? Ci sono mostri interessanti che pensate vadano messi in buona luce?
  4. Combattere sulla difensiva ovviamente sostituisce l'azione di attacco...è un'azione standard: del resto, non ti impedisce di attaccare. Alla fine dei tre talenti, avrai solo un -1 al txc e con una mano libera avrai +4 dodge alla Ca. Non è male. Senza contare tutto ciò che ti viene dato dai tre talenti.
  5. Molto dipende dalla natura dello psionico. Hai detto che se lo desidera può costringerli a mutilarsi e uccidersi, e che li ha privati del libero arbitrio. Bene, ma lo fa? Oppure, visto che è uno schiavista "suo malgrado" cerca di comportarsi in modo moderato? Il punto è: il problema è per te prettamente morale ed ipotetico, oppure riguarda eventi che stanno già accadendo? Se temi che possa sfociare in atti violenti verso i suoi schiavi, dovresti trattarlo alla stregua di un potenziale assassino, allontanandolo. Resta il problema di come liberare gli schiavi stessi. Una possibilità ci sarebbe, ma leggendo questo e altri tuoi vecchi post potrebbe essere una scelta molto estrema per il tuo personaggio. Anche io gioco nella campagna "narrativa" con il mio gruppo un personaggio non violento, e al tuo posto avrei anche io difficoltà serie a portare a termine questo piano. Ma una possibilità ovvia è uccidere lo psionico. Morto lui, gli schiavi dovrebbero essere liberi dal suo influsso. Ucciderlo a prescindere è certamente sbagliato, ma si tratta di scegliere l'opzione più equilibrata: uccidere uno per salvare N schiavi. Consideralo come un portatore sano di una malattia infettiva e incurabile, nonchè letale. Un individuo del genere va isolato, ma se l'isolamento non gli impedisce di diffondere la malattia, va eliminato. Il problema morale è ovvio; il problema pratico di questa soluzione è che devi convincere il resto del gruppo (Il personaggio può essere anche un Signore del villaggio, ma come giocatore sei alla pari degli altri) e devi agire in pratica contro i tuoi stessi interessi, perchè la scomparsa dello psion andrà a detrimento della tua missione.
  6. Ok, tornando IT Tempo permettendo, non sarebbe un'idea malvagia "testare" questo manuale con un PbF. Mi offrirei come giocatore, nonostante la poca esperienza di D&DNext. Si potrebbe tirare su un'avventura abbastanza corta, giusto per vedere come rende Che ne dite?
  7. Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Regalata questa perla, ti direi che probabilmente escluse succubi e incubi, le creature più belle potrebbero essere: -Erinni (controparte baatezu delle succubi) -Angeli in genere -Arconte tromba -Lillend -Drow -Vampiri -Ninfe -Rusalka Ci sono poi alcuni mostri che possono essere belli, ma non rientrano nella categoria "belli a prescindere" -Valkirie (belle ma non in modo sovrannaturale) -Donne cigno (idem)
  8. Una spada a due mani ha un dado danno più alto perchè è un'arma più lunga e pesante di una spada lunga. E non di un paio di pollici più lunga, eh. Il danno una volta e mezza la forza secondo me non è nemmeno nulla di troppo sgravo; bilancia il fatto che un combattente a due mani ha una CA più bassa. Conta che un guerriero con arma a due mani avrà armatura leggera per muoversi più velocemente verso il nemico, forza alta, costituzione e destrezza nella media con un picco in costituzione, saggezza un minimo per i TS...finirà per non avere intelligenza alta, o anche decente. Ergo niente combat expertise, ergo niente manovre più interessanti di un bull rush...il danno è il suo solo apporto. E poi, togli questo bonus anche ai mostri?
  9. Sembra interessante, grazie!
  10. Bella domanda. Leggendo la descrizione del talento, in pratica crei degli spuntoni di ghiaccio. Il talento dice che la portata degli unarmed strike è aumentata. Dato che non si tratta di un'arma con la capacità portata, dovresti poter colpire anche creature più vicine. Come un mostro dotato di portata 3m, che colpisce un bersaglio entro 3m, non a 3m.
  11. Si, immagino ci siano innumerevoli persone che hanno avuto lo stesso stimolo...ovviamente ci saranno numerosi adattamenti. Si potrebbe fare benissimo anche con D&D, ma ci vorrebbe un pesante refluff, in parte per via degli alti livelli di potere raggiungibili dai caster umani, che bene o male potrebbero giungere alla pari di quelli di molti esseri fatati più potenti.
  12. Io parlavo di un'ambientazione diversa! Qualcosa molto simile a quella tratteggiata nel pdf che da il titolo alla discussione. Qualcosa dove ci siano fate e uomini, e nient'altro, low magic, molto mistero.
  13. Ad avere tempo varrebbe anche la pena creare un'ambientazione adatta. Peccato non avere tempo XD
  14. No, è una capacità di classe. Il modo migliore è senza dubbio partire come Stirpe Arcana O avere l'archetipo tattoed che ti concede un famiglio "tatuaggio" che può essee impresso sulla tua pelle oppure gironzolare come un normale famiglio. In cambio, perderesti le capacità del primo livello della stirpe, ma se non ricordo male guadagni anche dei bonus ad alcune CD. http://www.d20pfsrd.com/classes/core-classes/sorcerer/archetypes/paizo---sorcerer-archetypes/tattooed-sorcerer Ancora, c'è la tecnica dei talenti: Skill focus (una qualsiasi conoscenza) e poi Eldritch Heritage (Stirpe arcana). Ma richiede due talenti di cui uno non proprio eccellente. Vicevesa, ti aprirebbe la strada ad altri talenti dopo, ma è prematuro parlarne ora. EDIT: Mi ricordavo male il tattooed Sorcere, non è affatto quello che cerchi, ti toglie troppe cose. A questo punto, molto meglio il sistema dei due talenti, o rinunciare al famiglio.
  15. Ognuno ha i suoi gusti. Ma una campagna con questo manuale andrebbe giocata in un'ambientazione un po' cupa e con bassi livelli di potere. Il bello delle fate è che sono misteriose, furtive, altalenando tra follia e grazia...nel Faerun sarebbero sprecate, le vedrei un attimo meglio in Dragonlance, forse. Ma il punto è che il lich, tornando al mio esempio, c'è in molte ambientazioni fantasy già pronte. Come c'è anche il cornugon, il balor, il drago rosso anziano, il mind flayer...posso metterci un duca della corte fatata, ma salvo modifiche importanti all'ambientazione stessa, non è un giocatore di rilievo. Ci sono i selie di Arvandor, ma sono limitati ad un piano dell'oltretomba per gli elfi...bralani e azata sono il massimo che possono offrire. E sono comunque simili ad angeli, mentre gli stessi grandi signori di Arvandor sono divinità con tutti i crismi. Risulta forzata, come cosa. Sta bene una ninfa in uno stagno, sta bene una bella avventura a tema fatato, ma il "fatato" di moltissime ambientazioni è stucchevole e poco accurato. Guardate Pathfinder: ci sono tantissimi mostri fatati, ma pochi vengono usati in modo ricorrente...quanti hanno mai usato un "monicello" o messo sia un atomie che uno sprite? Quanti hanno messo una donna cigno? Pochi, salvo magari incontri occasionali o casuali. Ma questa è l'umile opinione di chi non ama particolarmente le ambientazioni come Golarion e Toril, troppo cariche di troppe cose.
  16. Si, lo so bene. MA come ha anche risposto Athanatos, il problema sta nel fatto che una potente unselie ha poca utilità se c'è un lich di uguale potere che fa bene o male cose simili...
  17. Non è impossibile, ma risulta ridicolo. In un'ambientazione con dei, demoni dragoni lich e quant'altro, un signore della corte fatata non è particolarmente incisivo. Trovo sempre preferibile focalizzarsi su una razza o una fazione in un'ambientazione appositamente creata. A mio avviso questo manuale deve prevedere un mondo dove la minaccia e il potere maggiore sia proprio in mano alle creature fatate. Altrimenti si svilisce l'elemento favolistico.
  18. L'idea di base era un mondo simile a quello del libro "Il Signor Norrel & Jonathan Strange"...mi piace quando le fate e i folletti sono trattati come nobili decadenti e pericolosi. Viceversa, in ambientazioni classiche trovo sempre difficili inserirli. Oltre a ninfe e satiri spesso gli altri tipi di folletti risultano poco coerenti con l'ambientazione, o comunque stonano. Il manuale è molto carino, fatto molto bene come impaginazione e curato nel dettaglio: è un lavoro ben fatto. Purtroppo non conosco abbastanza bene la 5ta edizione e non saprei dire se si tratta di regole ben costruite e bilanciate. Spero che prima o poi una brava persona abbia voglia di fare un PbF in stile fatato, mi esalterei come un frugoletto davanti ai regali di Natale.
  19. Come master non lo permetterei, e dato che non ci sono regole chiare in merito, probabilmente meglio consultare il proprio narratore prima. Comunque, due famigli vipera non credo possano dare lo stesso bonus a raggirare due volte. Sarebbe un bonus senza tipo, vero, ma alla fine viene dalla stessa identica fonte...
  20. In effetti, se il talento bonus da umano è "robustezza" varrebbe quasi la pena rinunciare al talento bonus e al punto skll per livello in più per avere un +2 alla Costituzione. Stesso effetto di robustezza alla lunga, e in più è un bonus alla Tempra.
  21. Sembra interessante. Personalmente adoro il Piccolo Popolo...uno dei miei progetti mai realizzati prevedeva un'ambientazione dark-fatata.
  22. In genere i round extra (ira, esibizione...) sono poco utili: o hai il punteggio di caratteristica basso (15, non è il caso) oppure hai multiclassato un po'. Con forza 18 penso tu voglia andare in mischia...ma hai un bab non pieno, quindi potresti pensare a weapon focus se intendi proseguire su questa strada. Vista la Costituzione non eccelsa, anche Robustezza può avere il suo perchè. 3hp ora, e poi è un talento che non perde mai la sua utilità con i livelli. Per i tratti non ti saprei dire, ora come ora. Dipende da che magie intendi avere, dal tipo di scaldo che intendi costruire.
  23. Un buon ammaliatore, ma ha anche un discreto veleno e un gruppo di capacità e magie interessanti. Lo stregone serpentino è un buon factotum se ben costruito. A mio avviso uno stregone salvo eccezioni dovrebbe evitare di specializzarsi in una sola scuola. Le bloodline che ti danno vantaggi in certi ambiti ti potenziano in quel campo, ma non ti limitano. Non sto consigliando di creare uno stregone multitasking, sarebbe un fallimento. Ma un one-trick-pony è peggio. Leggiti comunque anche le altre bloodline, perchè il tuo concetto ha una buona sinergia con alcune di esse. Ah, comunque mi pare che non si possa avere più di un famiglio. Non ho letto nulla sul caso specifico, ma numerose domande su altri famigli dati da altre capacità di classe hanno ricevuto risposte univoche: si può avere uno e un solo famiglio.
  24. Per lo stile della pantera, puoi rispondere con un singolo attacco disarmato. Non con un'azione di attacco, ergo puoi solo attaccare con un singolo colpo disarmato.
  25. A meno che non sia immune al freddo e, nei rarissimi casi in cui qualche capacità dell'avversario lo privi dell'immunità, possa applicare comunque la resistenza. La possibilità dell'errore è comunque la più probabile.
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