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Eru Iluvatar

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Eru Iluvatar

  1. Te sei ancora sotto con Vorsoz
  2. Di andate leggeri eh?
  3. Jasel era un ragazzo cresciuto nei vicoli del porto di Waterdeep. Piccolo e magro, aveva imparato fin da subito che gli amici giusti erano quelli grandi e grossi. Pochi scrupoli e amicizie selezionate con cura gli permisero di condurre una vita piuttosto agiata correndo rischi tutto sommato ragionevoli. Spia, messaggero, baro a volte ladro... Tanti piccoli lavoretti ben fatti lo portarono a incrociare la strada dell'Anello di Ferro. A 16 anni si ritrovò arruolato tra le file degli schiavisti e si trasferì a Skullport. I primi tempi furono duri, ma i soldi erano molti, per tutti. Dopo 5 anni, Jasel era rispettato in quanto messaggero ufficiale della gilda e, quando sentí di alcuni compagni in difficoltà si offrì volontario per far parte della squadra punitiva. Nessuno si metteva contro l'Anello di Ferro e viveva per raccontarlo. Si mise in testa al gruppo, agendo come scout in avanscoperta. Era sicuro di sé, erano in tanti e le prede erano in fuga. Sembrava uno dei tanti raid ai quali aveva partecipato per la raccolta di nuovi schiavi. Il giovane rimaneva sempre nelle retrovie ma quel giorno era sicuro che avrebbe catturato il suo primo uomo. Lo avrebbe messo all'asta e con i soldi guadagnati sarebbe andato al bordello di Rose tutte le sere per un mese. La sua mente era già un quella stanza con le tende rosse e il profumo di lavanda quando qualcosa si mosse ai bordi del suo campo visivo. Cercò di mettere a fuoco quella sensazione: una roccia anonima e immobile si trovava a una ventina di metri da lui, tutto attorno regnava il silenzio. L'aria vibrò e Jasel decise che aveva bevuto troppo la sera prima: per un attimo aveva avuto l'impressione che la roccia avesse una piccola balestra puntata su di lui. Mentre si accasciava al suolo, il suo ultimo pensiero fu per le labbra rosso fuoco di Rose. Jasel il messaggero rimase immobile, le piume di un dardo sporgevano appena dal suo occhio sinistro.
  4. Hai fatto benissimo anche perché avevo completamente dimenticato di dovere fare rapporto.
  5. Tobias Continuo a osservare con diffidenza le acqua impetuose e fermo al ragazza. Aspetta, la tua gamba è ancora ferita. Facciamo una corda con cinture e mantelli, meglio essere pessimisti e sicuri che frettolosi e annegati.
  6. Jiraya Osservo Levalis impassibile prima di parlare. Possibile che un soldato non abbia visto la differenza tra un nemico stordito e uno morto? Non ho ucciso dico semplicemente, non in cerca di perdono ma semplicemente per amore della verità.
  7. Ce ne sono di "franabili" di varie dimensioni, sì
  8. @Geralt @tutti gli altri
  9. Jiraya Osservo lo sfogo dello stregone a braccia conserte.
  10. Jiraya Prendola corda e lego solo uno dei goblin, lasciando libero quello sotto ammaliamento. Gli annuisco con fare rassicurante, poi appena si volta verso lo stregone lo spediscono nel mondo dei sogni.
  11. Ampia volta, altezza da dove siete sui 20 metri.
  12. Scrivo qua per tutti per non appesantire il TdG. La zona dove siete non ha valli o rientranze, è fatta a grandi terrazze di roccia collegate fra di loro da delle specie di scale naturali, ovvero altre piccole terrazze disposte a mo di gradoni irregolari. In pratica siete in campo aperto, con il vantaggio di essere in un punto più alto rispetto a chi arriva da Skullport. Potete trovare qua e là qualche roccia voluminosa abbastanza da nascondere una persona, sono però molto sparse e dovreste dividervi tutti in pratica. Metto un immagine che dovrebbe fare capire meglio (gli alberi non ci sono). Voi siete il cerchio rosso, la stella è dove c’è il portale da cui siete arrivati. La freccia indica dove sono andati Geralt e Vorso, fuori mappa. L’illuminazione è una fosforescenza data da vari muschi e licheni, ma anche dalle proprietà di alcune rocce. Quindi è un misto di colori e intensità, che può variare anche velocemente a seconda delle zone. In generale è un tipo di luce paragonabile al tramonto quasi completo. @Marcows Il tuo povero imp non riesce a controllare quelli che arrivano e a svolazzare per le strade di Skullport in cerca di Hawke, non ha mica la vista di un aquila Decidi una priorità. Tieni conto che in caso di urgenza, anche in volo un minuto buono per tornare da voi devi metterlo in contro.
  13. Jiraya Se non possiamo legarli, possiamo sempre spedirli nel mondo dei sogni. Mi scrocchio le dita stringengo le mani a pugno e guardo Adomone in attesa di un cenno di assenso.
  14. Sssssssssssssh! Vorsoz sibilò con odio verso Geralt ma non replicò per non generare ulteriori discussioni. Colse dunque l’occasione e strisciò velocemente verso una parete di roccia, seguito da vicino dal mastino che camminava a grandi falcate. In breve la scarsa luminescenza e il naturale saliscendi delle terrazza rocciose li fece sparire dal campo di visuale degli altri. @Geralt @Tutti meno Geralt @Lucian
  15. Ah no no no, sssssciocco umano, la mia casssssa è qui, ssssssotto le rocce, un magazzino ssssssegreto sssssssi, dovete asssssspettare ssssse volete rivedere quella femmina umana coi capelli gialli. @Acefer
  16. Acqua... E ricordate che Acefer l'ha vista solo di sfuggita e non sa chi sia
  17. Speravo che qualcuno se ne ricordasse
  18. @Devon Il gruppo prese ad avanzare di buona lena. Nessun altro ostacolo si frappose sulla loro strada, e in pochi minuti si lasciarono alle spalle le ultime abitazioni di Skullport e iniziarono ad arrampicarsi sulle terrazze di roccia che li avevano accolti poche ore prima. Un momento! Sibilò Vorsoz con tono allarmato Fermi, ssssssi, fermi, ssssssssolo un momento! Devo recuperare alcune cossssssse dal mio magazzino, cosssssse preziossse, ssssi, molto, molto preziosssssse e utuli, anche per voi, oh ssssssi sssssi. @Acefer @Lucian
  19. Romolo Passano lunghi minuti snervanti, ma alla fine la serratura cede. Senza una parola allungo la mano sulla maniglia e apro la porta per fare entrare un po' di luce.
  20. Il gruppo si riunì per riprendere il viaggio verso la periferia di Skullport. L’uomo vestito di nero stava dimostrando un’insospettata velocità nelle gambe nonostante le minacce e tutti gli altri abitanti della città sotterranea si premunirono di lasciare ampi spazi tra loro e gli avventurieri. Con la strada sgombra davanti a loro, Geralt e Acefer si avviarono, seguiti da Cadfael con la ragazza e da Vorsoz, ancora scosso da brividi di freddo. Lucian e Devon lanciarono un ultima occhiata ai cadaveri rimasti a terra e videro che l’uomo dal mantello verde aveva subito una silenziosa trasformazione. Al posto dell’anonima faccia di poco prima c’era una maschera completamente liscia e priva di apertura per occhi, naso e bocca. Lucian aveva già visto una maschera simile nel ventre della Tortuga. Prima che lo stregone potesse reagire, lungo la maschera si formò una crepa e con un sonoro schiocco si ruppe in due pezzi che, non appena toccarono il suolo, si ridussero in sabbia bianca. Il viso dell’uomo, libero dalla maschera, aveva una fisionomia indefinibile: tutti i muscoli erano contratti in una smorfia di pure terrore, gli occhi sbarrati era completamente rivoltati all’indietro e apparivano completamente bianchi. La bocca era stata crudelmente cucita con uno spesso spago da cucina.
  21. L'uomo in nero fissò con profondo odio Lucian ma si avvide ben presto che il suo nemico aveva parecchi alleati e tutti ben armati. Con un ultimo ringhio si voltò per fuggire. Cadfael intanto prese in braccio la donna e seguendo l'incitamento di Acefer prese a camminare a grandi falcate verso il promontorio roccioso. @tutti
  22. Noooo, mi avevi illuso!
  23. @Landar Rielabora pure
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