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Eru Iluvatar

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Eru Iluvatar

  1. Romolo Osservo lo "scambio di battute" tra Julius e l'impiegato, sorridendo paternamente a quest'ultimo. Prima di andarcene, gli stringo la mano con calore per mostrargli che non serbiamo rancore. Non dimenticare di recitare ogni sera un Ave Maria prima di coricarti. Ti aiuterà a riscaldare il cuore e a purificare lo spirito Una volta usciti osservo lo schizzo della mappa della casa. Chissà perchè il nostro investigatore era così interessato alla planimetria della casa di mr Smith. Forse riteneva che nascondesse qualcosa in una stanza nascosta?
  2. Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep Devon preferì non immischiarsi con le sanguigne guardie di Alianorah e decise di procedere verso il'altare, pronto a infilzare qualsiasi diavolo gli si fosse parato davanti. La sua arma rimase però inutilizzata, gli angeli della morta che continuavano a vorticare attorno a lui non lasciavano scampo alla fanteria infernale. Lucian planò dolcemente verso l'Alto Sacerdote, che continuava a fissare lo stregone con severità. Eppure il devoto di Tyr, nonostante la furia della battaglia, rimaneva immobile, con l'arma rivolta verso il basso. Mentre il mezzelfo stava per toccare terra lasciò partire due scariche di energia quasi con noncuranza, abbattendo due lemuri che stavano tentando di strisciare alle spalle di Geralt. Il guerriero, dopo avere ingollato in un sorso la pozione guaritrice, neanche se ne accorse, contentrato com'era a fissare l'Alto Sacerdote. Come Hawke, si attendeva risposte immediate e soprattutto una strada e una direzione per iniziare l'inseguimento della sua protetta scomparsa. Il sommo seguace di Tyr stava per aprire bocca quando un tremendo boato fece tremare la cattedrale fin dalle sue fondamenta. Sopra l'altare qualcosa si era mosso. Un impercettibile tremolìo dell'aria all'inizio, che nessuno aveva notato, se non il piccolo servitore di Lucian e l'occhio allenato di Hawke. Di colpo l'aria si incendiò, un vortice di fuoco proruppe dal nulla e un'esplosione sbalzò da terra tutti quelli che erano nei pressi. Devon, che era quasi arrivato in fondo alla navata, fu colpito in pieno ma riuscì in qualche modo a limitare i danni grazie gettandosi dietro a una colonna con un riflesso e una velocità da felino. Il vortice di fuoco, sospeso in aria sopra l'altare, raggiunse in un istante un diametro superiore ai due metri e un'enorme mano artigliata iniziò ad uscire, spalancata e pronta a ghermire le sue vittime. Infine eccomi nel Piano Materiale, pronto per banchettare con carne e anime fresche! Lucian, tu sarai il primo... Una voce crudele e sibilante accompagnò la comparsa del portale. Nessuno, nemmeno per un attimo, si illuse di potere rivedere la luce del sole un'altra volta. Paura e disperazione fecero presa nel cuore di tutti i presenti, i lemuri e i diavoli spinati si buttarono al suolo tremando, coprendosi gli occhi per non vedere. I difensori del tempio vacillarono ma rimasero saldi ai loro posti, anche se le loro armi sembravano come innocui giocattoli al cospetto di quell'essere. Poi, una seconda voce fece risuonare le colonne della cattedrale. Un uomo con una folta capigliatura nera comparve dal nulla, proprio dinnanzi alla mano mostruosa che stava facendo il suo ingresso attraverso il portale infuocato. Indossava una semplice tunica nera e nella mano destra stringeva un grande bastone nero che sembrava essere di metallo lucido. Quando parlò, la sua voce era profonda e sicura. Non nella mia città, Mammon. L'uomo battè a terra una volta il bastone e un forte vento attraversò la navata centrale. Le fiamme del portale vacillarono e un ululato carico di ira e odio si levò dalle prodondità degli inferi mentre la mano artigliata veniva respinta indietro. Tu... maledetto! gridò l'arcidiavolo. In quel grido c'era tutta la frustrazione di una creatura malvagia alla quale era stata negata la sua preda all'ultimo istante. Senza scomporsi l'uomo battè ancora terra il bastone. Il vento aumentò di intensità e le fiamme si estinsero. La mano e i restanti diavoli furono risucchiati indietro in un attimo e un piccolo scoppio accompagnò la chiusura definitiva del portale. Seguì un silenzio profondo, nessuno osava proferire parola per il timore che altri diavoli potessero sbucare fuori da qualche altro varco nascosto. Era terminato tutto così repentinamente che sembrava fosse stato un sogno. Eppure il pavimento era coperto di cadaveri di diavoli e di uomini valorosi. Khelben disse infine l'Alto Sacerdote rompendo gli indugi la benedizione di Tyr sia sempre con te. L'uomo si voltò, mostrando una fitta barba nera e un viso severo e tirato. Si appoggiò al suo bastone, un leggero pallore tradiva che lo sforzo era stato immane. Non è finita amico mio disse Khelben con la sua voce profonda l'arrivo di quella ragazza ha messo in moto una serie di eventi che persino io non riesco a vedere. Ci aspettano tempi bui.
  3. Eh beh se no ci buttavate a pesce . Ci ha salvato la vita ingrati
  4. Povero Alto Sacerdote
  5. Riesco a capire se è un umano o qualche altra razza?
  6. Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep Il rumore delle schermaglie ancora vive tra difensori e diavoli e il rimbombo della magia dell'Alto Sacerdote che ancora aleggiava tra le colonne, furono soverchiate dalla stessa voce del chierico, che inalzando il suo martello e puntandolo verso Lucian dichiarò in tono solenne. Tu... tu con l'inganno l'hai lanciata dentro uno dei portali ora infranti! Nonostante la palese ira nella voce, il Sacerdote rimase immobile come un statua, non sembrava intenzionato ad agire contro lo stregone. Almeno per ora.
  7. A Geralt è andata di lusso (anche se la ferita infernale è in agguato)
  8. Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep La battaglia sembrava volgere a favore dei difensori ma in realtà la vittoria era ancora lontana. Il portale ancora aperto continuava a vomitare diavoli nella navata di destra e alcuni accoliti caddero, schiacciati dallo sciame di lemuri che sembrava non avere fine. Geralt e Hawke lanciarono un ultimo disperato assalto al diavolo cornuto, ben consci di essere al limite delle loro capacità fisiche. Si erano battuti con valore ma il gigante infernale e gli altri diavoli che infestavano la zona si erano rivelati nemici formidabili. La paladina, indebolita dalle numerose ferite, non riuscì a colpire il bersaglio e Geralt non riuscì a fare molto meglio. Il bruciore delle ferite infernali e il sangue che usciva a rivoli da vari punti del suo corpo stavano avendo il sopravvento anche sulla sua furia selvaggia. La grande lama di Sentinella era visibilmente più lenta, prevedibile. Il diavolo schivò e parò tutti gli attacchi. Quando tutto sembrava perduto, il guerriero riuscì a piantare il pomello della sua arma contro il ginocchio del mostro, facendolo barcollare ma non cadere. Lucian, dalla sua posizione di vantaggio aereo, continuò a plasmare dardi di acido, che piovevano sui nemici come un diluvio purificatore. Due dardi colsero il bersaglio, ma ancora il diavolo mantenne la sua posizione. Il grande essere grugnì e si preparò ad affondare il suo tridente nella carni di Geralt. Il trionfo finale gli fu però strappato di mano dall'intervento di Devon e dalla manifestazione di Kelemvor sotto forma di magia curativa. Le ferite di Hawke e Geralt si rimarginarono rapidamente e questo salvò la vita al guerriero. Ancora una volta i colpi del diavolo trovarono un varco nelle difese del guerriero, ancora una volta furono inflitte ferite terribili e diaboliche. Geralt barcollò ma mantenne la posizione, la lama della sua arma sempre puntata in alto verso il nemico. Il diavolo ululò per la frustrazione e fu il suo ultimo atto. Il grande sacerdote aveva continuato ad avanzare e con una potente invocazione a Tyr picchiò il suo martello al suolo. Una violenta scarica di fulmini dorati accecò tutto per qualche attimo. In quel breve lasso di tempo il diavolo cornuto e i suoi servitori più vicini furono abbattuti dalle scariche sacre. Il secondo portale si contorse e si piegò in tutte le direzioni, come in cerca di una via di fuga. Poi andò in mille pezzi, fu ridotto a scaglie di materia nera che evaporavano prima di toccare il suolo.
  9. @Marcows Se il diavolo muore prima del tuo turno?
  10. Tobias Va bene, in questo campo sei sicuramente più esperto di me. Cercherò di distrarlo e di usare la mia magia in caso di bisogno. Aniamo.
  11. Tobias Annuisco e mi preparo a entrare assieme a Volpe Nera. Gocce di sudore imperlano la mia fronte, non sono abituato a situazion di questo tipo. E se gli piantassimo una freccia nella schiena? bisbiglio piano.
  12. Tobias Dopo avere pensato alle varie possibilità, m decido a parlare. Dovremmo cercare almeno di sabotare le loro richerche su quel morbo... Se riuscissimo a individuare la stanza potremmo dare tutto alle fiamme e usarlo anche come diversivo mentre cerchiamo di fuggire.
  13. Haste si attiva appena lo lancia Lucian, sto round hai potuto usare solo il +2 in AC (che è servito a poco :D) Secondo wind l'hoscritto nello spoiler, 16 PF + 10 curati da Hawke
  14. Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep Una volta infranto il primo portale, Devon si lanciò a caccia dei diavoli sparsi per la navata per ridurre il loro numero. Scattò verso un gruppetto di nemici, infilzando senza pietà uno dei lemuri lungo la sua strada. Gli angeli della morte che lo circondavano continuavano a ferire i nemici che toccavano; questa volta non causarono vittime ma aprirono mortali ferite. Hawke cambiò ancora direzione, lasciando spiazzati i lemuri che l'avevano circondata. Prima che potessero capire cosa fosse successo, la donna era già lontana. Con un balzo felino Hawke si lanciò sotto la panca dove fino a poche ore prima erano seduti alcuni accoliti intenti a pregare, mentre adesso era ricoperta di sangue e interiora di diavolo. Una rapida preghiera a Selune ristorò parte delle ferite di Geralt. Il guerriero intanto si trovava pressato su tutti i fronti. Circondato da nemici e sovrastato dal diavolo cornuto, Geralt si trovava in seria difficoltà. La sua furia non gli permetteva di arrendersi e con un grido che poco aveva di umano si lanciò senza timore contro il suo nemico. La sua pesante armatura riuscì a proteggerlo da tutti i colpi dei demoni minori, anche se un attacco particolarmente fortunato riuscì a ferire di striscio la coscia sinistra. Il guerriero registrò quel graffio con un angolo della mente mentre con il resto del corpo prese d'assalto il diavolo cornuto. Il primo attacco ancora una volta andò a vuoto. Il secondo colpì in pieno e l'esaltazione della battaglia era tale che Geralt riuscì a piazzarne un terzo. Il mostro arretrò ancora di mezzo passo, il volto contorto da evidenti fitte di dolore. Proprio in quell'istante, la magia di Lucian lo avvolse, aumentando di molto i suoi riflessi e la sua reattività. Ma il trionfo per Geralt durò pochi attimi. Pazzo di rabbia, il diavolo lo assaltò con forza rinnovato colpendolo duramente. Un primo colpo di tridente ferì Geralt al costato e un secondo trovò la strada verso le carni del suo addome, facendo quasi piegare in due il guerriero per il dolore. Approfittando del momento favorevole, il diavolo fece saettare la coda che inflisse una nuova profonda ferita al volto già martoriato dell'uomo. Al termine dell'assalto Geralt era ancora in piedi, eppure la lama della sua grande arma ora non era più fieramente rivolta in alto verso il nemico, ma era inclinata verso il basso e il respiro del guerriero si era fatto affannoso e discontinuo. Nel resto del tempio intanto i difensori sembravano iniziare a farsi valere. La caduta di uno dei portali aveva dato nuova linfa al loro spirito combattivo. Molti diavoli caddero e l'Alto Sacerdote si lanciò verso il portale ancora attivo, facendosi strada con il suo martello fiammeggiante.
  15. Hai ragione, avevo dimenticato. Tenendo conto che arriva anche un "sergente" ho lascito a lui di subire l'AdO che colpisce per 10 pf. Fai conto nella mappa che è 1 quadretto indietro.
  16. Si, devi azzerarli però.
  17. Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep La battaglia proseguiva senza sosta, gli sforzi dei difensori sembravano raddoppiati dopo l’incitamento dell’Alto Sacerdote. Geralt invece era rimasto insensibile al richiamo, la sua mente focalizzata su un solo pensiero. Stanco di indugiare, si fece strada a forza tra i lemuri, scansandoli con il peso del proprio corpo che a causa della furia che lo pervadeva sembrava fatto di piombo. Con due poderose spallate la strada fu libera e vani furono i tentativi dei nemici di attaccarlo alle spalle. Finalmente davanti al grande diavolo cornuto lasciò libero sfogo alle sue ansie e paure per Alianorah colpendo con brutalità. Il primo attacco fu deviato ma un secondo fendente della grande lama e un colpo al costato con il pomello del manico strapparono un grido al mostro, che salì di un ottava quando la frusta sfolgorante di Hawke lo colpì a un ala, quasi strappandola. Mentre la donna si allontanava agile, i lemuri avanzarono verso Geralt circondandolo e attaccandolo da tutti i lati. Il guerriero parò con maestria i colpi degli esseri deformi, subendo solo alcune piccole contusioni. Ma la furia del diavolo era tutt’altra cosa. Il tridente colpì due volte e la coda lasciò una strisciata rosso fuoco sulla coscia destra di Geralt, che sentì un dolore sordo iniziare ad avvampare nei suoi muscoli. Intanto Hawke cercò di sgattaiolare verso l’altare, ma due lemuri la intercettarono attaccandola goffamente. Ancora una volta gli attacchi andarono a vuoto. La donna ansimava per la fatica e le ferite, sapeva che quegli attacchi erano deboli e scoordinati ma sapeva anche che prima o poi qualcuno poteva trovare la strada giusta attraverso le sue difese. Altri lemuri la stavano osservando con golosità e malizia: annusando il momento di difficoltà della paladina si preparavano ad assaltarla in massa per banchettare con le sue carni. Dall’altro lato del tempio si arrivò a una svolta. Attorno a Devon comparve una schiera di figure traslucide che vorticavano attorno al chierico senza rumore. La loro espressione era severa e composta, il loro tocco era morte per i nemici di Kelemvor. Parecchi lemuri caddero all’istante, come fulminati sul posto, mentre un diavolo spinato e il diavolo gigante rimasero in piedi. Quest’ultimo però aveva i momenti contati. Un nuovo possente colpo del martello dell’alto sacerdote e una nuova salva di dardi magici di Lucian spensero la luce diabolica negli occhi del mostro. L’essere crollò all’indietro nel portale e, come se fosse stato di vetro invece che di fumo, lo ridusse in mille pezzi. Un urlo di rabbia e di sgomento si levò tra le schiere infernali mentre uno di giubilo salì dalle bocche dei difensori. La battaglia però non era stata ancora vinta. @Hawke tutti
  18. Tobias Mentre proseguo a disagio in mezzo al gruppo mi rendo conto che la melodia dell'organo non mi è sconosciuta. Questa musica... fa riemergere dei ricordi della mia infanzia, della cattedrale di Toran. Temo che un mio confratello sia qui... dobbiamo essere molto cauti. Il nome di Vonatar rimane sigillato nella mia bocca come per timore di evocare uno spirito maligno.
  19. ah ok! Per avere un'idea del valore del denaro dell'epoca, con 50$ che si compra?
  20. Ci ho provato ma non ho grano per pagare il pagano che brucerà all'inferno. Se volete posso minacciarlo con il revolver citando Sodoma e Gomorra
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