Acefer
Nell'aria quasi immobile e carica di profumi di muschi e funghi, il tempo passava lento. Un piccolo insetto, intento a rosicchiare una tenera foglia fosforescente, era stato spaventato dall'arrivo rumoroso dei duergar e si era rintanato in una microscopica crepa nel terreno. Quando riemerse, vide tante statue immobili, alcune in mezzo alla caverna, altre addossate a una parete. La confusione era cessata, nessuno si muoveva e l'insetto riprese il suo pasto.
La donna incappucciatasi guardava attorno, voltando il capo lentamente per scrutare tutto lo spazio attorno a sè. Poi, lentamente, abbassò il cappuccio, rivelando una cascata di capelli bianchi e un viso dalla pelle scura come l'ebano. I tipici tratti dei drow risplendevano sul suo viso di una bellezza senza tempo.
Lo so che siete qui vicino disse a voce alta, il suono delle sue parole rimbombò per tutta la caverna Consegnate le donne senza opporre resistenza, i vostri servi mascherati non possono nulla contro il volere della divina Lolth!