Avadal si chinò per studiare le condizioni dei duergar. Erano tutti e tre svenuti, con dei grossi ematomi a livello delle tempie. Uno aveva anche la mascella palesemente spezzata. Anche Kort si chinò accanto al mago, lanciando occhiate ai suoi cugini del sottosuolo.
Questo avrà ben poco da dire commentò indicando il duergar con la mascella fracassata
Mi ha insultata rispose la mezzorca con stizza Ha detto altri di attaccare perchè ero solo una donna. Ah! Gli ho fatto saltare tutti i denti concluse soddisfatta, ammirando le nocche del suo pugno.
Nel frattempo, Geralt e Cadfael si occuparono delle donne svenute. Erano due sconosciute e in condizioni precarie, probabilmente per prolungata denutrizione. La pelle dei loro corpi era ricoperta di piaghe per lo sfregamento delle catene con cui erano legate e per il costante contatto con la pelle coriacea dei diavoli. Una era un'elfa, di media statura, abbigliata come una ciacciatrice. La seconda era umana, con lunghi capelli corvini. Indossava un lungo abito che, nonostante fosse ormai ridotto a brandelli, lasciava ancora intuire una fattura nobile e costosa.
Acefer
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