Vai al contenuto

Eru Iluvatar

Circolo degli Antichi
  • Conteggio contenuto

    4.940
  • Registrato

  • Ultima attività

  • Giorni vinti

    3

Tutti i contenuti di Eru Iluvatar

  1. Devon non perse tempo e invocando il suo patrono divino richiamò a sè una schiera di creature che sembravano fatte di pura luce. La stanza sotterranea si illuminò come se fosse in pieno giorno e le ombre vennero spazzate via. Come un velo scuro soffiato via del vento, quelle che sembravano tenebre solide si rivelarono come esseri deformi e patetici. Lemuri degli inferi, la fanteria degli eserciti dei diavoli, avevano iniziato a materializzarsi in gran numero attorno a Selima, ma furono spazzati via dal potere degli angeli vendicatori. I tre guerrieri non persero tempo e scattarono quasi all'unisono all'attacco. Due frecce di Acefer colpirono il bersaglio, nonostante la debolezza del ranger provato dall'attraversamento dei molti portali. Cadfael e Geralt colpirono il corpo della bambina, provocando orrende ferite. La visione di quel piccolo corpo martoriato era straziante, ma gli occhi brillanti di luce maligna e la voce cavernosa non lasciavano dubbi sulla reale natura dell'essere. La vera Selima era già morta da tempo purtroppo. E' mia! La chiave è mia ringhio il diavolo e ignorando i due guerrieri si lanciò verso Alianorah. Dopo avere fatto appena due passi dovette però fermarsi, la lama di Sentinella si era mossa con lui, sbarrandogli la strada e infliggendo l'ennesima dolorosa ferita. L'essere ringhiò mentre il cerchio di rune ai suoi piedi sembrava perdere consistenza. Alianorah intanto si rifugiò dietro uno dei barili nell'angolo opposto della stanza. Cadfael Acefer Iniziativa Devon Stat
  2. Il mago rosso e Nimno ascoltarono le parole dei due maghi, poi si scambiarono un'occhiata. Kale fece un lieve accenno di assenso con la testa. L'halfling si riempì nuovamente il bicchiere e prese a sorseggiare il vino lentamente, assaporando ogni goccia. Quando riprese la parola, il solito tono gioviale e scherzoso era svanito e ogni parola era accuratamente soppesata. Non è nel mio stile "scagliare contro", caro Aleksi, preferisco un pugnale tra le scapole o un bicchiere di vino avvelenato. Questo non lo è, se ve lo state chiedendo disse bevendo l'ennesimo sorso Ci sono alcune cose che sapete e molte altre che non sapete. Penso che ci sarete molto utili, vostro malgrado, quindi vi darò qualche risposta. Reth è una simpatica cittadina, si fanno ottimi affari e le ragazze del Mandragora valgono ogni moneta spesa. Ma tutto questo non è sufficiente a richiamare l'attenzione di tante personalità... particolari. Vi basti sapere che da qualche anno è in atto una caccia segreta ad alcune donne particolari. Molti desiderano catturarle e altri cercano di difenderle o nasconderle. Una di queste donne era qui a Reth, una gladiatrice. Non voglio tediarvi sul come è stato possibile individuare la zona nella quale è presente la donna... vi basti sapere che i Maghi Rossi hanno speso parecchi soldi. Purtroppo la notizia si è sparsa veloce tra le varie fazioni in lotta per la sorte di questa donna... troppo velocemente. C'è una spia nel Thay, molto scaltra e molto spregiudicata... Il viso di Kale si contorse in una smorfia di rabbia Tutti sono accorsi a Reth in gran fretta: Zenth, Arpisti, l'Anello di Ferro, e altri gruppi minori. Ma mancava l'informazione più importante. Quale donna? Le divinazioni usate dai Maghi Rossi non sono riuscite a fare luce su quest'ultimo anello della catena di informazioni. Le donne gladiatrici non sono molte, ma mettersi a rapire persone a casaccio in questa città non è una buona idea. Probabilmente avete visto le teste infilzate nei pali fuori dalle mura della città. Ogni abitante di Reth è un dannato soldato, persino Adele la cameriera. Dovreste vederla con un arco in mano, infilza una mela a cinquanta passi. Rapire tutte le donne assieme è impensabile e rapire quella sbagliata significava doverci riprovare con tutta la città in subbuglio e all'erta. Come fare? Ed ecco che entrate in scena voi... Nimno fece una pausa per riempire il bicchiere. Fece per portarselo alle labbra, poi ci ripensò e riprese il suo racconto. Assieme alla notizia della donna a Reth, ne sono girate altre, non provenienti dal Thay... quella di un nano, un fabbro locale, che deve incontrare un gruppetto di quattro spie. Oh, i vostri nomi e le vostre descrizioni circolavano tra le varie fazioni già da parecchi giorni prima che arrivaste. Le quattro spie sanno! Conoscono la donna! La fucina del nano sarà la loro base! E così tanti avvoltoi vi hanno volteggiato attorno fin dal momento in cui avete messo piede in città. Certo non immaginavo che gli arpisti si fossero portati dietro dei dilettanti di quel calibro... Quel Saelian ad esempio. Un nobilotto ricco e viziato che ha voluto giocare a fare l'eroe. Davvero non l'avete ucciso voi? Poco importa in realtà. I fatti sono questi. Una gladiatrice è stata rapita questa mattina. Il nano è sparito. Il nano era vostro alleato, quindi voi sapete dove trovarlo o sapete dov'è stata portata la donna. In questo momento Arpisti, Zenth e tutta la compagnia stanno facendo i loro piani per catturarvi e interrogarvi. Oh sì, anche i maghi rossi. Ho spiegato al buon Kale che voi non siete responsabili di tutti questo casino, ma al momento la notizia non è ancora stata riferiti agli altri maghi. La morale di tutta questa favoletta è questa: qualcuno vi ha fregati, vi ha mandati qui per concentrare su di voi l'attenzione mentre la donna veniva rapita sotto il naso di tutti. Ora tutti vi vogliono, vogliono sapere dov'è la donna, dov'è Kort e dov'è il tizio che vi ha spediti a Reth. E mentre tutti gli occhi saranno puntati su di voi, il rapitore se ne potrà andare indisturbato. Siete come una lanterna accesa in mezzo a un gruppo di falene. Nessuno crederà alla vostra innocenza, non siete certo degli angioletti dopotutto. Nessuno... eccetto me. Come avrete capito, ho parecchi agganci e posso fare in modo che la notizia della vostra innocenza arrivi alle orecchie giuste. Dovreste giusto fare un lavoretto sporco per me e dopo potremmo persino diventare amici. Non dovete rispondermi subito, avete tempo fino alla fine di questa specie di diluvio. Dopo, le vostre vite varranno meno di questa bottiglia vuota concluse versando le ultime gocce di vino nel bicchiere di Kale Pensate bene da che parte stare, vedrete che in fondo non è una scelta difficile... dovete solo scegliere il male minore. Nimno vuotò il bicchiere in un sorso e si mise a mangiare di buon appetito un'abbondante porzione di spezzatino di manzo con patate e spezie. Lasciò agli avventurieri il tempo di digerire tutto il suo discorso. Fuori, il temporale non accennava a smettere.
  3. Romolo Non prima di una sentita preghiera all'Altissimo dico, e prendo posto su uno dei banchi sprofondando in preghiera e meditazione.
  4. Tobias Ma certo che abbiamo ragione, vi pare che un Kai Lord possa parlare a vanvera in tempi di guerra? Guardatelo! Ha fatto un lungo viaggio per arrivare fino a qui, guardate le sue ferite! Ha superato numerosi ostacoli e nemici! E ora chiede informazioni, solo informazioni! E voi vorreste del denaro da un eroe del Sommerlund che mette la propria vita al servizio di tutti noi?
  5. Tobias Rimango sbalordito davanti all'ottusità dei due energumeni e non riesco a tenere a freno al lingua. La città è sotto assedio e voi chiedete soldi a un kai lord in missione? Dobbiamo raggiungere il palazzo in fretta, abbiamo attraversato le linee nemiche a rischio della nostra vita per questo. Lasciate che chiediamo informazioni agli avventori, non resteremo un secondo più del necessario.
  6. Lui? disse Nimno con falsa noncuranza, mentre la sua voce scendeva di volume fino a diventare appena udibile agli avventori del suo tavolo Beh potete chiamarlo Kale, è uno dei più fidati collaboratori di Szass Tam. Detto questo, l’halfling si appoggiò soddisfatto allo schienale della sua sedia e prese a sorseggiare un calice di vino rosato, lanciando occhiate curiose agli avventurieri per valutare l’effetto del nome che aveva appena pronunciato. Il Thay era una famosa e famigerata nazione guidata da otto arcimaghi, detti zulkir, ognuno dei quali era un arcanista specialista di una specifica scuola di magia. Gli zulkir erano al vertice della gerarchia dei Maghi Rossi e comandavano la nazione in maniera dispotica e tirannica. Il loro potere e la loro ambizione erano ben note, così come le loro mire espansionistiche verso la parte orientale del Faerun. Szass Tam era lo zulkir della necromazia e circa due secoli prima aveva trasceso la vita mortale per trasformarsi in un lich. Secondo molte voci, Szass Tam sarebbe il vero leader del Thay mentre altri parlano di una costante lotta politica tra gli zulkir, fatta di tradimenti e complotti. Una cosa era però certa: nessuna persona sana di mente si sarebbe opposta volontariamente a Szass Tam. Dopo avere lasciato ai suoi commensali il tempo di digerire l’informazione, Nimno posò il bicchiere sul tavolo e riprese a parlare in tono sommesso. Il sorriso era scomparso e il suo sguardo era serio. Ora parliamo d’affari. Dov’è l’anello di Saelian? Per tutto il tempo il mago rosso rimase immobile come una statua, solo i suoi occhi si muovevano da una parte all’altra del tavolo studiando gli avventurieri. Urghor
  7. Cadfael Alianorah fece istintivamente un passo indietro, mettendosi dietro Cadfael. Lo sguardo era pieno di terrore, ma rimaneva puntato verso la bambina. L'umana è viva, ma non saprai altro da me, servo di Torm. Sappi che il tuo dio rifugge davanti alla potenza dei Nove Cerchi, e presto pasteggeremo con le vostre carni e le vostre anime. Le chiavi sono quasi tutte in mano nostra... e vedo che me ne avete portata una che ci era sfuggita. Eccellente, quello sciocco stoffarolo non è stato del tutto inutile alla fine... La luce che emanava il portale era l'unica fonte di luce nella stanza sotterranea e sembrò lentamente affievolirsi mentre le ombre attorno alla bambina parevano farsi sempre più ampie e quasi materiali. Fate attenzione mormorò Lucian quel pentacolo serve a liberare i poteri dell'abisso che sono prigionieri in quel piccolo corpo. Per qualche motivo vuole combattere mantenendo quella forma, ma non sottovalutatelo... Devon
  8. Acefer L'ennesimo balzo nello spazio in poche ore ebbe effetti piuttosto evidenti sugli avventurieri, che non riuscirono a controllare una sensazione di nausea che quasi li costrinse a rimettere la frutta mangiata poco prima. L'unico indenne pareva Geralt, il volto serio e stoico non dava segni di disagio fisico. La stanza dove comparvero era loro familiare ma questa volta risultò abitata. Una bambina, di forse otto anni, vestita con un semplice abito rosso, era sulla soglia della porta che dava sulla scalinata di pietra. Aveva già un piede sul primo gradino quando Geralt emerse dal portale. La bambina si voltò, mostrando un viso cinereo e inespressivo. I lunghi capelli neri presero immediatamente a galleggiare, come se fossero preda di un forte vento, mentre i piccoli occhi scuri si accesero di una sinistra luce verde. Ai piedi della strana creatura si accese un pentacolo dorato e luminoso. La vostra ricerca è vana disse con una voce baritonale tutte le chiavi saranno presto nostre. L'arma di Geralt si illumino come una torcia e sembrò quasi vibrare, impaziente di affondare nelle carni del nemico.
  9. Avadal Scesero le scale con circospezione e si ritrovarono nella sala ancora affollata un lato era completamente sgombro, fatto salvo una tavolata dove era seduto Nimno. Buona parte dei clienti se n'era andata ma almeno una trentina di persone erano rimaste a terminare la loro cena. La tavolata dell'halfling era piuttosto variopinta me nessuno sembrava intimorito o preoccupato. Molto occhiate curiose si levarono invece verso gli avventurieri che stavano scendendo le scale, come se fossero comparsi nella locanda per la prima volta. Assieme a Nimno, era seduto un uomo sulla cinquantina, con folti capelli grigi e una corta barba ben curata. Indossava delle lunghe vesti rosse e aveva dei vistosi tatuaggi sulla fronte che lo identificavano immediatamente come un Mago Rosso del Tahy. In piedi dietro alla sua sedia c'erano altri due Maghi Rossi. Più giovani di quello che sembrava il leader, erano gemelli identici: alti e magri, con il cranio rasato e completamente ricoperto di tatuaggi geometrici. I loro sguardi si fissarono subito sui nuovi arrivati. Il tavolo era riccamente apparecchiato e contava quattro sedie vuote. Poco distante, un altro tavolo era occupato da quattro guardie del corpo dall'aspetto massiccio e poco rassicurante. Portavano corazze di maglia e ai fianchi avevano pesanti spade e asce di grandi dimensioni. Eccovi qua disse l'halfing con tono gioviale Immagino che già sappiate di essere in un mare di guai vero? Beh credetemi, è molto peggio di quanto pensiate. Ma non abbiate timori, Nimno è qui per aiutarvi concluse con un ampio sorriso. Prego, sedetevi e mangiate, a stomaco pieno si ragiona meglio!
  10. Romolo Grazie per il suo tempo padre. Del signor Torricelli sa qualcosa? E' stato visto in compagni di Pinelli e probabilmente sono partiti assieme
  11. Jiraya Non avendo di meglio da fare, aiuto i soldati nella ricostruzione della torre.
  12. In bocca al lupo per l'intervento allora
  13. Ah vabe, l'importante è che non ci siano problemi gravi
  14. Qualcuno sa che fine ha fatto @Marcows? Il suo ultimo post risale a 2 settimane fa.
  15. Acefer Mentre Acefer studiava attentamente il pavimento della cripta, Alianorah era rimasta come imbambolata a fissare il portale. La cantina... iniziò a dire cioè il sotterraneo... sembra quello del negozio di stoffe. La donna aveva lo sguardo incollato al portale di luce e sembrava che in un qualche modo i suoi occhi riuscissero a vedere cosa ci fosse dall'altra parte. Il chierico di Shar si voltò verso Geralt con aria interrogativa. Hai idea di cosa stia parlando?
  16. L'halfling ascoltò con un sorriso il discorso che sembrava interminabile di Aleksi. Il mezzelfo continuò a parlare senza sosta fino a quando i suoi compagni sistemarono il cadavere dentro l'armadio e solo allora si fermò per riprendere fiato. Benissimo, de'LaRouge! Bravo! applaudì deliziato Nimno Potrei quasi assumerti quando tutta questa confusione si sarà placata, uno con la tua parlantina potrebbe essermi molto utile... la fiamma della lanterna appesa nel corridoio tremò per un istante, creando una serie di ombre danzanti sul viso dell'halfling, che per un attimo apparve ad Aleksi minaccioso e pericoloso. Gli occhi scuri erano diventati due buchi neri senza fondo, le labbra erano contorte in un ghigno di derisione. L'accenno quasi casuale al suo vero nome mise sull'allerta il mezzelfo. Quando la fiamma tornò stabile, il viso di Nimno era sorridente e gioviale come al solito. Vogliamo scendere di sotto? Come hai detto, ho riservato un tavolo per noi, abbiamo alcuni affari urgenti da discutere. tutti Daedhelon Aleksi
  17. Romolo Sarà meglio partire alle prime luci dell'alba, non mi pare sicuro viaggiare di notte per queste stradine di montagna, anche se con una macchina nostra... ne approfitterò per fare un salto alla chiesa del paese, una preghiera prima della cena mi aiuterà a schiarirmi la mente. Chi vuole accompagnarmi e ben accetto ovviamente.
  18. Jiraya Non si era parlato di combattere con la povera donna, sono sempre complicati i maghi. Allora no concludo.
  19. Jiraya Annuisco serio alle ultime parole del goblin, sembra la soluzione più rapida e sicura. Distruggiamo dico serio.
  20. Tobias Mi guardo attorno alla ricerca di qualcosa, un segno, un monumento che possa farmi tornare in mente qualche dettaglio utile. Alla fine annuisco rassegnato e annuisco a Volpe Nera. Andiamo, stando fermi non risolveremo comunque niente.
  21. La discussione fu bruscamente interrotta quando qualcuno bussò alla porta. Hey ragazzi sono io! la allegra voce di Nimno squillò attraverso il legno avevo detto al Mandragora! Meno male che vi ho ritrovati...
  22. Si inoltrarono nell'oscurità del tempio guidati solo dalla debole luce della lanterna. L'altare era un semplice parallelepipedo di pietra scura, lavorato in modo semplice e senza decorazioni particolari. Sul piano erano appoggiate alcune vesti nere e un candelabro senza candele. Subito dietro, una scalinata ripida scendeva verso il basso. Tutti ebbero la sensazione di ripetere gli stessi gesti ormai da giorni. Le scale che scendevano nella taverna di Durnan, le scale che scendevano nel negozio di Seji, le scale che scendevano nel negozio di Solimano; e ora scendevano sotto il tempio di Shar. La loro ricerca li stava costantemente tirando verso il basso, come se i nove cerchi infernali tentassero in qualche modo di attirarli a loro. La scala era abbastanza larga da permettere a due persone di scendere affiancate, il chierico in nero e il mastino aprivano la strada. La porta di legno che sbarrava loro la strada portava inciso il simbolo di Shar. La lama di Sentinella si illuminò per un breve attimo, poi tornò al suo normale colore. Il prelato di Shar osservò perplesso l'arma, poi aprì con decisione la porta. La cripta era un stanza circolare piuttosto ampia, il pavimento era dipinto per rappresentare un gigantesco simbolo della dea oscura. Erano presenti una decina di banchi per la preghiera e un nuovo altare, questa volta riccamente intarsiato e incastonato di varie gemme color sangue. In un punto della sala era presente un nuovo portale magico, una fanditura aperta a mezz'aria di pura energia magica che illuminava debolmente l'ambiente. E' fuggita mormorò il chierico.
  23. Fuori dalla finestra c'è un vicolo buio, le luminarie sono state spente dalla tempesta. In giro non c'è un anima. Vi ricordo che dovete ancora cenare
×
×
  • Crea nuovo...