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Eru Iluvatar

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Eru Iluvatar

  1. Letti, un tavolo con un paio di sedie, un piccolo armadio per i vestiti. Qualche attaccapanni ai muri. Sul tavolo un candelabro una grande brocca di acqua e alcuni bicchieri.
  2. Tobias Mi faccio avanti scavando tra i miei ricordi e le mappe consultate nella biblioteca della Confraternita. Fammi fare mente locale...
  3. Gerom rimase tremante e in silenzio mentre gli avventurieri discutevano tra di loro a bassa voce. Quando udì che la sua vita sarebbe stata risparmiata, si prodigò in una sequenza patetica di ringraziamenti piagnucolati, e si lasciò legare senza opporre la minima resistenza. L'uomo alzò lo sguardo verso la finestra e un piccolo sorriso affiorò sul suo volto al pensiero che tra poco il temporale sarebbe passato e l'indomani avrebbe rivisto il sole. Appena libero, avrebbe preso un cavallo e sarebbe partito per il lungo viaggio di ritorno verso Baldur's Gate, verso casa. I suoi pensieri si interruppero di colpo e Gerom non seppe mai il perchè. Il cadavere scivolò sul pavimento senza fare rumore, mentre nella stanza calò il silenzio, interrotto dalle risate della sala sottostante e dalla pioggia battente.
  4. Romolo Ringrazio anche io il montanaro, lasciandoli una piccola mancia per l'aiuto. Se le venisse in mente altro, siamo in paese ancora per qualche ora. Faccio mente locale sui negozi visti in queste ore di permanenza ad Airolo e mi preparo a prendere tutto il necessario per un'escursione in alta montagna.
  5. Quando Devon entrò nel tempio oscuro, Alianorah si aggrappò con forza al braccio di Acefer, annuendo alla richiesta del ranger. Non voglio più restare da sola... mormorò ancora una volta, con voce appena udibile. Il sacerdote di Shar fissò Geralt con una smorfia di disgusto. Il mastino ebbe la netta impressione che il chierico rivolgesse il disgusto a sè stesso più che ai nuovi arrivati. Non lo so ammise alla fine è un uomo che porta un grande cappuccio e una maschera di metallo lucido sul volto. Una maschera senza nessuna apertura per vedere o respirare. In un primo momento mi sono opposto con forza, poi ho percepito un potere che mi ha costretto ad arretrare e chinare il capo. Tutti abbiamo avuto timore di lui, sebbene non abbia fatto nulla, un timore irrazionale eppure tangibile, quasi solido come queste pietre. Che Shar ci perdoni... Ho deciso per fare ammenda del mio peccato, verrò con voi a confrontarmi con quell'essere che si annida nella nostra sacra cripta, e la scaccerò nel nome della mia dea. Lo sguardo del chierico si era fatto risoluto, le spalle larghe e la schiena dritta. Con passo risoluto superò Geralt e Devon e si diresse verso le scale. L'altro prelato era sbiancato in volto. Si guardò per un attimo attorno, poi uscì dal tempio e prese a correre a più non posso per allontanarsi.
  6. Tobias Un magma scomposto di persone in preda al panico si frappone fra noi e il nostro obiettivo finale, per un attimo mi sembra di essere tornato sulla canoa sfondata, intento a remare controcorrente per cercare di avanzare. Imito l'esempio di Volpe Nera e mi accodo a lui e Tiberius, sfruttandoli come arieti per tagliare la folla.
  7. Theogrin Borbotto una serie di parole arcane, il tempo si piega al mio volere e i miei compagni di colpo vedono l'universo rallentato.
  8. Il chierico si scansò, lanciando un'occhiata carica di odio a Geralt. Rimase però in silenzio, dato che quello che sembrava a capo del tempio aveva dato il suo permesso. L'interno della struttura era immersa nel buio più totale, l'unica luce era quella che proveniva dal portone aperto e dalla lanterna del chierico. Il mastino dovette attendere qualche attimo prima che i suoi occhi si abituassero all'ambiente, poi intravide un'ampia sala con alcuni inginocchiatoi e un ampio altare dal lato opposto. Sopra di esso torreggiava il cerchio nero con bordo viola, il simbolo di Shar. C'erano solo due porte nel lato destro e nessun altro chierico in vista. Il silenzio regnava sovrano. Nel tempio della Dea Oscura è vietato introdurre luci dall'esterno, mondane e magiche. Questa lanterna è una delle poche fiamme che vedrete brillare quaggiù. Prendetela. Dietro all'altare troverete una scala che scende. Lì troverete la bambina.
  9. Romolo Capiamo benissimo dissi per dare ulteriore forza alle parole di Francis Noi siamo amici di Pinelli e in quanto suoi amici vogliamo proprio riportarlo indietro, per questo vogliamo raggiungerlo. Per fermarlo.
  10. Il chierico si voltò verso Devon annuendo con gravità. E' giusto, la nostra vita è sempre in prima linea per difendere i principi dei nostri Signori. La... bambina disse con un certo disprezzo nella voce non appartiene a Shar. Ci è stato imposto di lasciare a sua disposizione la cripta. Le ultime parole uscirono strozzate dalla bocca dell'uomo, in un misto di rabbia, frustrazione e impotenza. L'adepto che aveva aperto la porta spalancò gli occhi terrorizzato, iniziando a guardarsi attorno. Mio signore, non possiamo... se lui venisse a sapere... Silenzio! Il tempio di Shar non è il rifugio di nessuno. Non tollererò oltre questa empietà.
  11. Jiraya Vedendo che l'ondata di non morti viene incenerita dalla magia di Zechiel mi rilasso e attendo novità dal paladino.
  12. Il chierico si accucciò d'istinto per evitare la grande mano del Mastino, ma i suoi movimenti erano goffi e lenti. Per sua fortuna Cadfael intervenne e gli risparmiò un serie di brutti lividi. Non so di cosa parlate iniziò poi a dire qui non c'è nessuna bamb... Basta così! una voce autorevole risuonò dalla navata oscura del tempio, zittendo il prelato alla porta. Una flebile luce si accese dal nulla e come un fuoco fatuo prese ad avanzare verso il paladino. Cadfael intravide la figura di un uomo che portava in mano un lanterna schermata, al cui interno brillava una piccolissima scintilla di luce, un'esile lingua di fiamme attaccata a uno stoppino sottile e corto. Arrivato nel cono di luce che arrivava dall'esterno, l'uomo di mostrò agli avventurieri con tutta la sua autorità. Era sulla cinquantina, i capelli grigi come la cenere e gli occhi di un azzurro chiaro, la pelle pallida perfettamente rasata e una mascella quadrata e ben marcata. Indossava anche lui una tunica completamente nera, il simbolo della dea oscura ricamato al centro del petto. Lo sguardo era serio e imperioso, tipico di chi era abituato a comandare. La bambina è qui, se volete vederla io non ve lo impedirò. Ma le vostre vite saranno in pericolo, e nessun seguace di Shar muoverà un dito per aiutarvi. Nel frattempo, Solimano ne approfittò per trascinare via un recalcitrante Omar.
  13. Solimano preso per mano Omar, intento ad allontanarsi da quel tempio. Il bambino non sembrava intenzionato ad andarsene però e osservava Geralt con occhi carichi di attesa. Alianorah scosse il capo. No... dopo quello che ho passato non voglio separarmi da voi, ho paura che possa succedere di nuovo qualcosa di brutto... vorrei che stessimo tutti assieme per quanto possibile. Nel frattempo le porte del tempio di aprirono e un chierico vestito completamente di nero si affacciò per guardare chi aveva bussato. L'uomo era di statura media, con una folta barba nera e capelli corti del medesimo colore. Gli occhi scuri erano poco ospitali e alla vista del simbolo di Torm si strinsero in due sottili fessure astiosa. Temo che tu abbia sbagliato tempio, cavaliere. Anzi, temo che tu abbia sbagliato città. La voce era fredda e scortese. Cadfael
  14. Tobias Ringrazio il tenente prima che se vada e mi trattengo dal dire quello che penso del capitano. Siamo a un passo dalla fine della nostra missione, non voglio rischiare tutto per l'ignoranza di un soldato.
  15. Solimano incespicò sotto le vigorose manate di Geralt. L'anziano sarto tastò la sua spalla, come per assicurarsi che fosse ancora al suo posto, poi con un mezzo sorriso annuì e si mise in cammino verso la sua bottega. Il bambino scattò in piedi e si accodò al gruppo, desideroso di rendersi ancora utile a quei generosi stranieri. Solimano camminò con passo sicuro tra il dedalo di vicoli i Calimport e in breve tempo sbucarono di nuovo nella piazza dove la festa stava proseguendo. L'anziano si diresse subito verso una bancarella che vendeva oggetti di argilla e porcellana e si mise a parlare con il proprietario in uno strano dialetto. L'unica parola che gli altri riuscirono a capire fu "Selima". La bambina è stata vista per l'ultima volta ieri sera, è uscita da sola dal negozio e si è diretta da quella parte disse Solimano indicando una delle strade che uscivano dalla piazza. Il sarto continuò a guidare gli avventurieri, fermandosi di tanto in tanto a chiedere informazioni. Dopo circa mezz'ora di cammino, arrivarono nei pressi di un tempio dedicato a Shar, la signora dell'oscurità. Solimano si fermò, palesemente a disagio. A quanto pare Selima è stata vista entrare nel tempio ieri sera... Era chiaro che avrebbe preferito non mettere piede in quel luogo. Il tempio si staccava da tutti gli edifici circostanti per il colore nero delle pietre che ne costituivano i muri. La costruzione era semplice e austera. Una facciata quadrata con due colonne poste ai lati del portone di ingresso era sormontata dal simbolo della dea: un disco nero con il bordo viola. Tutti gli accessi erano sbarrati, sembrava quasi un luogo disabitato. Lucian
  16. No no, Rebecca era qui per una missione, con me e Saelian... dovevamo solo fare i messaggeri, niente di troppo pericoloso... ma lei e Saelian volevano fare bella figura, volevano dimostrare di essere già degni di avere la spilla degli arpisti e... ma sapete che fine hanno fatto? Una sola occhiata alle facce degli avventurieri bastò a Gerom per avere la sua risposta. Deglutì rumorosamente e proseguì. Girano le vostre descrizioni nel gruppo di Reth, ma non so da chi arrivi questa informazione... a me ne parlò Saelian. Comunque sì, gli arpisti sanno chi siete e che dovevate venire qui a rapire qualcuno, una donna gladiatore, una di quelle che si esibisce nelle arene. Non so chi sia però.
  17. Romolo Lancio un sorriso di incoraggiamento a Kessler. Proprio lui! In realtà stiamo cercando il signor Pinelli e ci avevano detto che era partito con il signor Mazardo... lei sa per caso dove si sono diretti?
  18. Jiraya Mi dispongo come richiesto ma inizio subito a tempestare di dardi le creature, appena vedo che qualcosa esce dal terreno. Rimango poi pronto a difesa di Zechiel.
  19. Gerom strabuzzò gli occhi quando Urghor lo afferrò per il colletto della tunica per ributtarlo indietro. Deglutì rumorosamente, non osando neanche voltarsi verso il mezzorco e cercò di rispondere alla valanga di domande che gli erano state rovesciate addosso. Ah quella ragazza! Si l'ho vista un paio di volte è una quas... cioè è... si insomma la conosco di vista, faceva parte del nostro gruppo di Baldur's Gate. Adesso mi sfugge il nome... Rebecca? Forse... Ah degli Zenth non so molto, nessuno sa molto di loro... ma da quanto ho capito Kort era qui a Reth da parecchi anni quindi... immagino che faccia capo ai leader storici? Manshoon forse? Sono misteriosi gli Zenth... ah l'halfling! disse poi rivolgendosi di scatto ad Aleksi Non volevo mentire, giuro! Una dimenticanza, sì, l'ho visto solo un paio di volte di sfuggita e non avevo capito subito che fosse una specie di capo... Gerom fissò quindi intensamente l'immagine creata da Aleksi. Ecco s...sì forse... credo... L'espressione dell'uomo era alquanto dubbiosa. E noi arpisti a Reth, dici? Intendi arpisti o qu... ah ehm... un dozzina, sì, sono quelli che intravisto una sera alla Sirena dei Mari. Aleksi
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