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Eru Iluvatar

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Eru Iluvatar

  1. Solimano fissò gli avventurieri con aria confusa, sbattendo rapidamente gli occhi per cercare di districarsi da tutte quelle domande. Portale? Waterdeep? Io non capisco di cosa stiate parlando. L'anziano sarto appariva genuinamente confuso. Si rivolse quindi a Lucian. Non so a cosa potete riferivi, ma per quanto strana, rimane una bambina. Se non è al negozio qualcuno l'avrà sicuramente vista, in qualche modo posso aiutarvi a trovarla. Solimano rimase immobile sotto il sole, ancora intento a cercare di dare un senso a tutto quello che gli era stato chiesto.
  2. Quella bambina abita lì dentro oramai e... O è morta anche lei?
  3. Gerom strisciò verso Aleksi, cercando di allontanarsi per quanto possibile da Urghor. Le dimensioni della stanza e la presenza di tutti e quattro gli avventurieri non gli permetteva però un grande spazio di manovra. Informazioni? disse speranzoso, leccandosi le labbra secche Sì, sì certo... so molte cose, sono un novizio ma tengo le orecchie bene aperte... Kort è un agente degli Zentharim, già, c'è gran fermento a Zenthil Keep, qualcosa di grosso è successo nelle alte sfere... un riorganizzazione pare! E ci sono....fazioni, ecco sì, si fanno la guerra tra di loro! Meglio per noi, no? Cioè non arpisti, non voi... non che io sia ancora arpista del tutto ma... Oh! So che Kort era qua da anni, trafficava in armi... e c'è una donna... non so chi sia... non ancora, lo posso scoprire! Una donna, sì, pare sia la chiave per risolvere i problemi degli Zenth, per questo la cercano. Noi... cioè gli arpisti la stanno cercando per metterla al sicuro, ma non sanno chi sia... Kort lo sa... cercavamo Kort! Cercate il nano, lui sa tutto! Però Saelian... Gerom si interruppe un attimo per guardare con aria confusa il camuffamento di Aleksi. Ha voluto fare di testa sua, con dei mercenari... Comunque la Sirena dei Mari è una taverna del porto, pare famosa per la qualità della birra. Lì alloggia un pezzo grosso degli arpisti, quello a capo degli arpisti mandati qua... gli arpisti veri dico, non io... Ecco, non so come si chiami, non ci ho proprio parlato di persona... diciamo che l'ho visto una paio di volte... è un halfling, piuttosto ricco da come si agghinda.
  4. Mentre i compagno di avventura si scambiavano le informazioni, Aleksi si rese conto che l'effetto della sua magia stava per terminare. Senza perdere altro tempo, appoggiò a terra la lumaca, che dopo pochi attimi fu avvolta da un leggero alone dorato. L'animale prese a espandersi e a cambiare forma, fino a che un uomo dal volto bianco come un lenzuolo si ritrovò a carponi in mezzo ai quattro. Gerom fissò tutti con aria terrorizzata, rasentando l'isterismo quando i suoi occhi si posarono su Urghor. Le sue ossa sembrarono farsi di gelatina mentre l'uomo si accasciava tremante, piagnucolando in maniera incoerente. Non uccidetemi... non voglio morire... biascicò con un tono di voce appena udibile, coperto dal frastuono del temporale che non accennava a diminuire di intensità.
  5. L'uomo si alzò con uno scricchiolare di ossa e articolazioni. La persona dal volto nascosto non si fa vedere da mesi, la bambina però è rimasta con Seji, lo aiutava sempre al negozio di stoffe. Strana quella bambina... venite vi accompagno alla mia bottega disse iniziando a incamminarsi.
  6. Un lampo di riconoscenza ravvivò gli occhi di Solimano. Tutto quello che possa fare, lo farò, non avete che da chiedere disse rivolto a Devon. Geralt
  7. Tobias Rimangiando il mio stesso proponimento di pochi istanti prima, avanzai deciso accanto ai due guerrieri. Rika era ancora svenuta e sostenuta a forza dalle mi spalle. Siamo quattro viaggiatori in fuga dal nemico, feriti e in cerca di rifugio! Questo è Tiberius Jaks, cavaliere di Sommerlund e vostro compagno d'arme! Questo è Volpe Nera, Kai Lord in viaggio verso la capitale con un importante messaggio per l'imperatore! Io sono Tobias Whitecrow, adepto della Confraternita di Cristallo! E questa è Rika, una povera figlia del Sommerlund, la cui famiglia è stata sterminata dai Giak. La abbiamo salvata dal nemico, spero non debba perire sotto i dardi di quelli che dovrebbero essere i nostri fratelli!
  8. I quattro salirono rapidamente le scale e si ritrovarono in un lungo corridoio con sei porte. Ognuna aveva inciso un simbolo diverso e in pochi attimi fu individuata la porta con il cuore. La stanza era semplice ma pulita, quattro letti erano allineati contro un muro mentre dal lato opposto c'era un piccolo tavolo e una cassettiera. Sul tavolo era appoggiata una grande brocca di acqua con quattro bicchieri. Dall'altro lato della stanza rispetto alla porta, una grande finestra dava su uno dei vicoli laterali della locanda. Da sotto, il rumore della stanza comune era ancora udibile mentre la pioggia batteva ancora forte sul tetto. Occasionalmente qualche colpo secco faceva capire che assieme alle gocce d'acqua c'era anche qualche chicco di grandine di generose dimensioni. Urghor Tutti
  9. Urghor Non avevo garantito un bel niente, cario mio! disse la cameriera, sbattendo con malagrazia la chiave in mano ad Avadal Se non vi aggrada il servizio siete liberi di scegliere altre locande, anzi già che ci siete altre città! Senza attendere repliche, Adele si girò sui tacchi e si tuffò tra la folla vociante. Avadal
  10. Il quartetto si diresse rapidamente verso la locanda dell'Orco Nero, attraversando le strade di Reth che iniziavano a diventare familiari. Arrivarono alla locanda quando le prime grosse gocce di pioggia presero a battere sulle tegole delle case della città. Una volta rifugiati all'interno, si ritrovarono in una sala comune gremita di gente intenta a mangiare e bere. L'aria era calda, carica di umidità e di odori della cucina. Guardandosi attorno, gli avventurieri si accorsero che tutti i tavoli erano occupati e anche il bancone era parecchio affollato. Adele, la corpulenta cameriera, li notò e si avvicinò a loro guardando con aria poco amichevole Urghor. Si rivolse quindi ad Avadal. Stamattina avete chiesto quattro stanze, ma non le abbiamo. Ne abbiamo una con quattro letti. Se vi sta bene, queste sono le chiavi disse prendendo da una tasca del grembiule una grossa chiave di ottone con attaccato un ciondolo di legno a forma di cuore. Per la cena dovete aspettare almeno un'ora, adesso non abbiamo posto e non facciamo servizio in camera. Aleksi
  11. @Lucian Solimano guardò con occhi tristi Cadfael ma non fece segno di volersi alzare dalla panca. Sembrava che le forze lo avessero abbandonato e non fosse in grado di reggersi in piedi. Non vi aspettavo ma temevo l'arrivo di qualcuno... il mio Seji aveva preso a frequentare brutte compagnie, aveva tanto insistito per gestire il negozio da solo sospirò e alzò lo sguardo verso il cielo privo di nuvole Sei mesi fa riprese era quasi ora di cena... la giornata era stata molto calda e gli affari fiacchi. Seji studiava all'Accademia dei Sei Arcani, lui sognava di diventare un mago di corte, voleva abitare nel quartiere dei palazzi... era dotato, faceva progressi ma... molti dei suoi colleghi erano più dotati di lui, non riusciva a tenere il passo. Ho cercato di dissuaderlo, la magia gli portava solo frustrazione, volevo che portasse avanti il nostro commercio di stoffe... una vita semplice ma decorosa. Eppure lui sognava, creava piccole illusioni, giochi di luce e ci si perdeva dentro. Quella sera... Seji era particolarmente depresso, aveva fallito una prova, una specie di esame... Bussò alla nostra porta uno sconosciuto. Aveva il cappuccio calato sul volto, parlava a bassa voce ma io credo che fosse un elfo. Aveva con sè una strana bambina dallo sguardo fisso, sembrava una bambola animata. Seji li seguì, parlarono a lungo, anche nei giorni seguenti. Poi l'uomo tornò e mi consegnò una forte somma di denaro, per comprare il mio negozio mi disse. Io non volevo vendere ma lui mi assicurò che avrebbe affidato a Seji tutta l'attività, che il mio ragazzo avrebbe abbandonato l'Accademia e sarebbe rimasto sempre al negozio. Io ero titubante... mi lasciai convincere. Da quel giorno Seji cambiò. Tornava a casa sempre più raramente, il suo umore era instabile. A volte era euforico, altre volte terrorizzato, altre volte rimaneva a fissare il soffitto per ore, immobile. E poi... i suoi vestiti... avevano l'odore del sangue. Io... sapevo che qualcosa non andava, ho provato a parlare con lui ma mi ha sempre respinto, anche con la violenza... Sì, mio figlio una sera mi ha preso a bastonate. In fondo al cuore sapevo che sarebbe finita male per lui... e ora alla mia porta si presentano degli stranieri, un guerriero di Torm e uno di Kelemvor. Giustizia e Morte assieme, cosa ma i possono volere da me? Una sola cosa... parlare del mio figlio defunto. E' così vero? L'uomo sospirò ancora, un riga di lacrime bagnava la pelle rugosa e bruciata dal sole. Io... non ho mai speso le monete che mi hanno dato per il negozio... posso darvele in cambio del cadavere di Seji... vi prego, vorrei seppellirlo accanto alla madre...
  12. Tobias Rimango indietro e cerco di trattenere la risposta piccata che mi sale alla lingua alle urla scomposte dei soldati. In fondo anche per loro è stata una giornata difficile...
  13. Romolo Devo dire che l'ospitalità di questo paese lascia molto a desiderare, sembra che tutti abbiano qualcosa da nascondere commento un po' seccato quando l'ennesima serie di domande non trova risposte. Bene, proviamo dunque a chiedere informazioni su questo Mazardo, ma prima potrebbe essere utile passare per la chiesa del paese. Una preghiera fa bene all'anima di tutti e forse con il prete del paese potremmo avere più fortuna. Alla peggio comunicheremo in latino commento con un mezzo sorriso.
  14. Jiraya Non capendo niente di spiriti e affini, rimango in disparte a osservare cosa succede.
  15. ok vado avanti io allora
  16. Se ha dubbi esistenziali può parlarne con Girion, un soluzione per i nani in difficoltà la si trova sempre
  17. Tobias Forse era la fine del loro pellegrinaggio? Anche se una città sotto assedio non si poteva certo definire una meta adatta al riposo del corpo e dello spirito... ma d'altra parte erano in guerra e di tempo per riposare ce ne sarebbe stato ben poco. Immerso nei miei cupi pensieri prendo in spalla la ragazza per lasciare liberi di agire i due guerrieri e mi accodo a loro cercando di tenere il passo come meglio posso.
  18. Romolo Alzo il bicchiere per una specie di brindisi finale. Grazie madame, lei è un'ospite meravigliosa. Spero di potere godere ancora della sua compagnia durante il nostro soggiorno ad Airolo.
  19. Romolo Faccio compagnia alla signora con una grappa. Già, il buon Pinelli è sempre stato un fine studioso di storia e archeologia. Non le ha mai fatto cenno della sua prossima meta? Un posto nei dintorni visto che ha preso una guida locale... Ah per caso sa dove abitasse il signor Torricelli?
  20. L'uomo sollevò lo sguardo su Cadfael senza smettere di innaffiare le sue piante. Il paladino ebbe l'impressione che Solimano lo riconoscesse in qualche modo, o forse si stava aspettando una sua visita. L'anziano mercante di stoffe sospirò e appoggiò con cura il piccolo annaffiatoio di ceramica accanto al vaso di fiori. Con passi lenti e misurati si accostò a una panca di legno e vi si accomodò. Di colpo sembrò molto più vecchio e stanco. Salute a te, cavaliere di Torm. Se sei qui, immagino che Seji sia morto... disse, la voce fioca era rotta dalla tristezza.
  21. Tobias Non siamo certi fortunati con i navigli. Una nota di amaro sarcasmo vena la mia voce. Salgo rapidamente a bordo per vedere se c'è qualcosa di utile.
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