Girion
La porta cede di schianto sotto il peso della dragonide e per un attimo sorrido al pensiero di “prima le signore”. Rimango pronto e teso a scattare, Mishann è entrata nella stanza da un periodo di tempo che mi sembra infinito. Fletto le dita accarezzando le piume della freccia ma tutto è immobile, nessuno si muove, l’umano e il nano come statue di sale. Esasperato dalla loro lentezza, mi schiaccio contro il muro e mi precipito nella stanza per dare manforte alla guerriera.
Altri due umani, lenti anche loro, immobili, e un goblin, forse il ferito scappato poche ore prima. Senza perdere altro tempo inforco due dardi e li lancio contro uno dei briganti, il tempo per parlare verrà dopo.