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Eru Iluvatar

Circolo degli Antichi
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  1. Dopo avere vuotata il boccale, Vorsoz si guardò attorno spaesato, come se non capisse dove fosse e perchè fosse lì. Fece saettare più volte la sua lingua biforcuta per saggiare l'aria e cercò di mettere a fuoco i suoi interlocutori. Domande? Mmmmsssssssi, domande, pericolossssso fare domane a Sssskulport, mh? Oh ssssi ssssi, puoi finire sssssssulle navi dell'Anello di Ferro in un baleno, oh no, no, no, non io, non l'onesssssssto Vorsssssoz. Ioxana ssssssa parecchie cosssssse, ssssi, e quesssssto Ssssseji, sssssi, Vorsssssoz non ssssa niente, no... Lo Yuan-ti rimase pensoso mentre con sguardo sconsolato rimirava il boccale vuoto. Poi di punto in bianco riprese a parlare, la voce molto più ferma e lo sguardo lucido. La donna... una magia antica è incissssa nella ssssua carne, sssssi, una maledizione forssssse. Una chiave, sssssi, una delle prime chiavi, quando i piani erano ancora caosssss e non c'erano confini veri e propri... Una sssssingola chiave che apre tante porte, verso luoghi dove dimenticati e non ssssssorvegliati. Sssssi, quessssto è il pericolo, varchi sssssconossssciuti e non sssssorvegliati e forsssssse... che posssssono esssssere aperti tutti assssssieme nello ssssstessssso momento. La donna... ironia del dessssssstino, voleva portare giusssssstizia, porterà la dissssstruzione sssssu tutti noi. Le ultime parole furono pronunciate con tono funereo, poi si alzò, svolgendo le sue spire dalla sedia. Non c'è niente per me qui. Andrò a ssssssud, sssssperando che sssssia abbasssstanza lontano per avere qualche anno di pace e sssssssole. @Lucian
  2. Decidetevi però: o Vorsoz parla o parla dopo
  3. Girion I nemici iniziano a cedere e il corridoio si riempie di ferro, magie e fulmini. Dopo lo spettacolo pirotecnico della dragonide, ne approfitto per prendere di mira l’ultimo hobgoblin rimasto. Senza il suo amichetto a fargli da spalla, sembra una preda più facile da pizzicare con una freccia. Vai giù bisbiglio prendendo la mira.
  4. Alle parole di Acefer, Durnan appoggiò il boccale e con passi rapidi e decisi si aggirò il bancone per dirigersi verso il ranger. Afferrò con decisione il polso dell'uomo, e senza tante cerimonie lo torse per osservare bene il tatuaggio. Acefer cercò d'istinto di reagire ma la prese dal vecchio avventuriero era salda come l'acciaio. Te li ha fatti Ioxana eh? disse l'oste in tono brusco Devi avere passato dei brutti momenti, ragazzo. L'Alto Sacerdote del tempio di Tyr può cancellarli, immagino anche il vecchio Astanera. Conosco anche un nano che abita poco fuori Waterdeep nel caso non riuscissi a smuovere nessuno a compassione. Detto questo, lasciò la presa per tornare alle sue faccende come se niente fosse. Vorsoz intanto non aveva smesso un attimo di guardarsi attorno, indeciso sul da farsi. Guardò il tavolo, alla vana ricerca del suo boccale: Durnan non si era premurato di pensare a lui. Rompendo gli indugi, afferrò quello di Lucian ancora intonso e prese una piccola sorsata di birra. Puah! disse sputando e strabuzzando gli occhi Come potete ingoiare una sssssssssimile pozione... La mano destra del rettile iniziò a frugare nelle tasche della sua larga tunica, provocando un'altra cascata di tintinnii. Alla fine Vorsoz recuperò una piccola fiala di metallo con un tappo di sughero. Dopo averla aperta, versò il contenuto nella boccale che iniziò subito a intorbidirsi. In pochi attimi il liquido ambrato era diventato di un colore viola malsano. Ah! esclamò lo Yuan-ti dopo avere preso una lungo sorso di quella strana bevanda Ora ssssssi che si ragiona. oh sssssi ssssi. Le pupille del mercante erano tornate a dilatarsi, la voce leggermente impastata e cantilenante. Sssssssseji, ssssssi, Sssssseji è il nome disse fissando Geralt con sguardo annacquato E' ssssssuccessssso circa dieci giorni fa ,sssssssi, forse qualcossssa di più; è difficile tenere traccia del tempo a Skullport, mh? Niente ssssssole, oh no no no, sssssssolo funghi e mussssssschi. E' venuto da me, sssssi, un tipo interesssssante, molto ssssssssimile ai sssssserpenti, ssssenza peli, modi di fare gentili, sssi... era accompagnato da una ssssstrana bambina, inquietante, ssssssi, due occhi grandi ssssssi, muta forse, mh? E un altro tizio, con una masssssschera lucida di metallo, niente fori per occhi e nasssso, oh no no no. Era ricco ssssi, non ha mai parlata ma ha pagato tutto ssssssubito, ssssi, oro buono, sssssenza contrattare ssssssi. Molti ingredienti, sssssi, molto rari e cossssssstosssi, non capivo a che ssssservivano cosssssì tanti, oh no no no. Poi il tizio masssscherato e la bambina ssssono andati via, lasciando a Ssssseji il compito di trasssssportare i saaaacchi, mh? Molti sssacchi, sssi, molto guadagno, mh? Ottimo cliente, paga e non fa sssstorie, non come certa gente... Comunque una volta sssssoli questo Sssseji ssssscoppia a ridere, gli occhi ssssspiritati... mi dice che ssssarebbe diventato famossso, che avrebbe sssssssssurclassssssato Ioxana, oh ssssi. Era come ubriaco, oh ssssì, allora l'ho fatto parlare, potevo avere informazioni preziosssse da vendere, mh? Oh ssssi, Ioxana ha pagato bene le informazioni, ssssi, ssssi. Una giornata profiqua, sh sh sh sh. Una breve risatina sibilante fece frusciare le scaglie dello Yuan-ti. Sssseji parlava di conquissssstare un tempio con un armata di diavoli al ssssuo comando, che il sssssssuo maessssstro aveva accordi con un Lord dei nove cerchi, nientemeno sh sh sh sh! Ci crederesssste? Ho risssssso molto quel giorno, ma dopo oggi... credevo fossssse pazzo, nessssuno fa accordi con uno dei Nove. Eppure... ssssi, ssssi, parlava a rotta di collo, la voce sssstridula, diceva che avrebbero conquisssstato Waterdeep e i primi due cerchi... follia, capite? Follia! E tutto quesssssto grazie a una donna, ssssi, ci crederesssse? Una donna che poteva aprire cancelli antichi, portali dimenticati. Passssaggi ssssegreti di cui ssssssi era persssa la memoria. Il rettile afferrò il boccale e finì di vuotarlo in un fiato. A sssssud, oh ssssi sssssi ssssssi, nel Calimsssssshan... non voglio avere niente a che fare con quessssssste sssssssstorie.
  5. Alle parole di Cadfael, le due persone intente a sorseggiare birra rimasero ammutoliti. Anche Durnan smise di lavorare, fissando il paladino con occhi indagatori. I due avventori, intanto, si mossero a disagio sulle sedie e, dopo avere lasciato qualche moneta sul tavolo, salutarono frettolosamente e uscirono dal locale. Durnan sbuffò e si rimise ad asciugare boccali ma era chiaro che la sua attenzione era concentrata sulle prossime parole degli avventurieri. La donna intanto appoggiò la testa alla spalla di Cadfael, i singhiozzi diminuiti di intensità ma non spenti. Vorsoz rimase in silenzio ancora per qualche attimo, poi con un sospiro rassegnato appoggiò a terra il pesante zaino con grande cautela. Un tintinnio di vetreria si diffondeva nella sala a ogni mossa sinuosa del grande rettile, che in seguito si slacciò la anche la cintura piena di sacchetti che portava in vita appoggiandola assieme al grande sacco che portava nella mano sinistra. Il rumore di vetri e cristalli aumentò di intensità per un momento, poi fu di nuovo silenzio. Lo Yuan-ti presa una sedie e strisciò fino al tavolo degli avventurieri, accomodandosi in qualche modo e avvolgendo la coda alle gambe della sedia stessa. Il tuo valore è grande, prode paladino, ma il nemico è molto pericolosssssssso, oh sssssi, molto molto pericolossssssso. C’è una guerra che sssssi ssssta preparando ad essssssplodere… una guerra dei Lord… nessssssuno è al ssssssicuro, oh no no no, nesssssuno. La vossssstra amica è una chiave, lei è… Vorsoz deglutì, le parole sembravano essere diventate grosse pietre che non riuscivano a rotolare fuori dalla sua gola. Di colpo a tutti sembrò la che luce del sole fosse meno brillante di prima, come se una grande ombra lontana velasse il disco di fuoco del cielo.
  6. Sssssstoria? Non c'è nessssssssuna sssssstoria sssssstregone. Avevamo un patto, la nosssssssstra collaborazione finisssssssce qui sibilò Vorsoz senza distogliere il volto dal sole. Dal tono di voce sembrava che lo Yuat-ti avesse recuperato del tutto la sua lucidità.
  7. Tobias Conduco Rika verso un nascondiglio mentre lancio occhiate di rimprovero a Tiberius. I dintorni della capitale saranno oramai pieni di nemici, dobbiamo fare di tutto per stare uniti. Se perdiamo altri componenti del gruppo potremma fallire, potremmo non essere in grado di affrontare la prossima avversità. Rimani vivo soldato, e con noi.
  8. Le milestone erano tipiche della quarta edizione, ogni 2 si recuperava il punto azione (o come si chiamava). Nella quinta non si danno px a mostro/trappola/indovinello, ma si fanno passare il pg ogni "tot", ovvero dopo una serie di eventi importanti (concetto che io adoro perchè toglie il senso al desiderio di sventrare tutto quello che si incontra e aiuta a focalizzarsi di più sulla storia). Ho diviso la mia storia in tante milestone, ogni tot raggiunte si passa di livello. Ogni quante? Mistero
  9. Tobias Rimango pensieroso mentre osservo la luce del sole che gioca con le fronde degli alberi e con le nuvole. Siamo stanchi e feriti, le nostre scorte di bacche guaritrici sono esaurite... e poi c'è lei dico indicando la ragazza io dico di prendere la via più sicura, non possiamo permetterci altri scontri, uno di noi è già rimasto sul campo.
  10. Romolo Controllate se ci sono altre uscite nascoste dico mentre mi avvicino al foglio pregando sottovoce di non dovere essere testimone di un nuovo maleficio.
  11. Jiraia Annuisco soddisfatto all'azione di Levalis.
  12. Complimenti, avete completato la prima milestone dell'avventura. Ricapitolando la "to do list". - Trovare Alianorah (la paladina) - Decidere se svolgere l'incarico di Ioxana (che per ora sa solo Geralt) - Decidere cosa fare di Vorsoz - Decidere cosa fare della ex-schiava Alianorah - Decidere se Lucian porta sfiga o se tutti i diavoli che vi sono apparsi sotto il naso in due giorni sono un caso - Cercare di raccapezzarsi con queste creature mascherate, il lord nascosto e l'invasione dei diavoli.
  13. Nessuno rimane di sua spontanea volontà a Skullport, ragazzo, semplicemente perchè non c'è modo di tornare indietro se non sporcandosi la coscienza. Persino quel sacco di scaglie, sono anni che cerca il modo di risalire e pare che stavolta abbia trovato il biglietto per il traghetto giusto. Pregherò Tyr affinchè guidi i passi della vostra compagna Durnan finì di riporre i boccali bianchi, poi ne estrasse altri di vetro, consunti da anni di uso intenso. Che voi siate tornati è comunque un evento, birra e stufato per tutti. Ma fra un'ora vi voglio fuori, sarà il tempo dei clienti paganti. La nota malinconica era sparita dalla voce del vecchio avventuriero che aveva ripreso con il suo solito tono burbero e spiccio. Apparecchiò lui stesso un tavolo rettangolare e si accostò a Cadfael per controllare le condizioni della ragazza. Una schiava disse indicando i segni rossi attorno ai polsi e al collo della donna L'Anello di Ferro, vero? Vi siete fatti dei brutti nemici, state attenti se vi capiterà di frequentare i porti del sud del Faerun. In quel momento la donna aprì gli occhi e si guardò attorno spaventata. La presenza del paladino la tranquillizzò e in breve capì la situazione. Noi... siamo vivi... siamo fuori... quell'essere... siamo vivi! Gli dei siano ringraziati riuscì a mormorare prima di nascondere il viso tra i palmi e iniziare a singhiozzare sommessamente. Durnan le fece una breve carezza sulla testa poi tornò dietro al bancone, ricominciando ad asciugare boccali. Nel frattempo Vorsoz si era trascinato verso il locandiere, lo sguardo sembrava più a fuoco e il dondolare del corpo era cessato. Ci rivediamo ossssste... disse in tono mellifluo Durnan gli scoccò una singola breve occhiata prima di tornare al suo lavoro. Non so come hai fatto a convincerli Vorsoz, ma non sei il benvenuto. Se ti pesco a vendere uno dei tuoi intrugli a Waterdeep di levo la pelle a mani nude. Sssssssh! Lo Yaun-ti sibilò con disappunto e strisciò alla finestra, lasciando che la luce del sole lo investisse completamente. @ tutti
  14. Alle orecchie degli avventurieri arrivava il rumore delle ossa frantumate dai denti di Bael ma nessun grido. Gli uomini, completamente in balia del potere del grande diavolo, rimanevano a terra inermi, in attesa di essere dilaniati. Lo spettacolo era spaventoso ma stranamente ipnotico, sembrava la scena ritratta in uno dei grandi arazzi dell'ala est del Tempio di Tyr, che raccontava di una guerra tra demoni e fedeli del Grande Paladino. Silenzioso come un ombra, il famiglio di Lucian planò dalla volta buia e andò a raggomitolarsi sulla spalla del padrone, tremando come una foglia. Cadfael si era caricato in spalla la donna ancora svenuta e aveva presso in mano un pietra dal colore rossastro: una sezione della parete rocciosa rispose alla chiave e la sagoma debolmente illuminata di una porta fece la sua comparsa. Geralt intanto aveva preso per un braccio l'imbambolato Vorsoz, che, perso in un mondo si sogni e allucinazioni, continuava a sibilare complimenti e apprezzamenti al mastino. Quando l'ultimo degli uomini dell'Anello di Ferro fu divorato, Bael alzò il cranio cornuto, annusando l'aria in cerca di una nuova preda. Subito il suo sguardo si posò sul gruppetto di persone raccolte attorno a un piccolo portale magico. Lanciò un ringhio famelico, certo di stordire nuovamente le sue prede e riprendere il banchetto, ma nessuno vacillò. Interdetto, l'essere strizzò gli occhi fiammeggianti per scrutarli meglio e una scintilla luminosa colse la sua attenzione. Un simbolo sacro, il potere di una divinità celeste di frapponeva tra lui e il suo pasto. Bael ringhiò di nuovo, questa volta di rabbia e iniziò a correre a grandi passi verso quella piccola luce, bramoso di estinguerla. Ma un attimo dopo, la terrazza di roccia era buia e vuota. - - - - - - - 1 Mirtul, 1316 DR - Locanda "Portale assonnato", Waterdeep - Pomeriggio inoltrato Una leggera sensazione di nausea prese lo stomaco di tutti gli avventurieri che si ritrovarono nel corridoio scavato nella pietra che avevano lasciato quella mattina. La porta in cima alle scale era chiusa ma una lanterna era appesa a un gancio e illuminava la zona. Tutti ricordavano distintamente che la lanterna non era presente al loro arrivo; qualcuno aveva avuto il pensiero di accendere una luce per accogliere chi tornava dalle oscurità di Skullport. Con il cuore pesante e la mente piena di pensieri oscuri, il gruppo salì la scalinata di legno con Cadfael in testa. Acefer rimase in coda, ancora stordito dalla realizzazione di quanto era appena successo. Era di nuovo in superficie. L'aria non odorava di muschi e funghi putridi e l'unica luce era quella dorata della lanterna. Niente fosforescenze malsane, nessun eco, nessuna volta rocciosa e oscura. Emozionato, nonostante tutti gli avvenimenti recenti, mise un piede sul gradino che lo avrebbe riportato a vedere il sole. Quando il paladino aprì la porta, un potente odore di stufato e birra investì le loro narici. Odori familiari, veri, non corrotti dalla malvagità strisciante del luogo che avevano lasciato alle loro spalle. La locanda era ancora deserta, escluso un tavolo dove due carpentieri erano intenti a chiacchierare del lavoro svolto durante la giornata. Dalle finestre la luce del sole filtrava calda e rassicurante. Il ssssssssssssssssssssssole! strillò Vorsoz di colpo, cogliendo tutti di sopresa Durnan era dietro al bancone, intento ad asciugare un fila di cinque boccali di porcellana bianca. Osservò i nuovi arrivati e inarcò un sopracciglio senza smettere di lavorare. E quello? Vi siete messi a contrabbandare pelle di serpente? E quelle facce? Avete visto l'uomo nero? Sbuffò disgustato passando in rassegna a tutti i volti. Rimase perplesso alla vista di Acefer e della donna svenuta, poi lo sguardo severo divenne triste mentre la mani del vecchio guerriero appoggiavano con cura il boccale appena asciugato. Sembra che io abbia vinto l'ennesima moneta d'oro disse con un bisbiglio mentre riponeva uno dei boccali sotto al bancone.
  15. Lucian deve pagare qualche botte di birra a Cadfael
  16. Lucian rimase per un istante interdetto. La voce di Cadfael aveva una nota di comando, un'inflessione metallica e dura, eppure stranamente calda e luminosa. Nella mente del mezzelfo si accese un aspra lotta: paura infernale, comando divino, orgoglio bruciante. La presa del diavolo era potente ma la mano guantata di metallo di Torm non era certo da meno, ombra e luce avevano scelto l'anima dello stregone come arena per confrontarsi. Al centro della mischia, l'orgoglio di Lucian avvampava di rabbia, incapace di sopprimere da solo il terrore e insofferente al comando del paladino; senza controllo, semplice burattino su un palco improvvisato, Lucian rimase sospeso sulla volta della caverna. Cadfael vide che qualcosa era però cambiata nell'espressione dello strano stregone. Prima lentamente, poi, sempre più rapido, il mezzelfo planò con grazia davanti al guerriero sacro, lo sguardo di nuovo lucido e vigile. @Lucian @tutti
  17. Il diavolo continuava a banchettare con i corpi degli schiavisti, il loro numero si assottigliava rapidamente. A breve il pasto sarebbe terminato, ma la voracità dimostrata dall'essere la diceva lunga sulla fame ancestrale che lo animava. Geralt intanto raggiunse Vorsoz, che si era già posizionati a pochi passi dal portale magico; il mastino pensò che in qualche modo dovesse conoscerne l'ubicazione. Lo Yaut-ti accolse il guerriero con un sorriso ebete, le pupille di solito sottili come stiletti ora apparivano dilatate e annebbiate. Sssssalute grande guerriero sibilò con voce impastata dobbiamo ssssssssalire dal ssssssssole, sssssssi, dal sssssssole.....
  18. Sei ancora bloccato, puoi chiedere aiuto ai tuoi compari dato che li vedi "liberi". Il tuo famiglio sta ancora svolazzando ma parlare con lui richiede concentrazione, quindi per ora nisba.
  19. Banishment ha 18 metri di raggio ma il bestio è ben più lontano
  20. Tobias Sospiro pesantemente alle parole di Rika. So che ha ragione ma la stanchezza si fa sentire, tutte le fibre del mio corpo protestano quando mi rimetto in piedi. Andiamo dico semplicemente. @gm
  21. Geralt e Cadfael decisero che quella battaglia non era da combattere se volevano rivedere la luce del sole; il diavolo non era ancora pronto ad agire, forse i suoi sensi dovevano abituarsi alla nuova dimensione, e i due guerrieri ne approfittarono. Senza indugio, arretrarono guardinghi per poi iniziare a correre verso i compagni e la porta magica che li avrebbe riportati al Portale Assonnato. Alla tenue luce fosforescente della caverna, ogni sasso, ogni crepa e ogni piccolo gradino di roccia sembrava un ostacolo insormontabile, e la distanza da ricoprire pareva infinita. I secondi scorrevano lenti mentre il cuore martellava nelle orecchie di Geralt che cercava di tenere sempre a vista Cadfael. Non gli piaceva, non gli era mai piaciuto, ma il simbolo di Torm che portava sembrava l'unica vera luce in quel mondo di tenebre ed esseri infernali. La porta era a vicina, i loro compagni ancora paralizzati dal terrore stavano cercando di recuperare il dominio di loro stessi quando l'essere gridò. Un suono cupo, carico di odio ancestrale contro tutte le creature viventi, fece tremare le pareti e il terreno sotto i loro piedi. Con la coda dell'occhio Acefer vide il gruppetto di schiavisti in fuga crollare a terra, ogni uomo intento a tapparsi disperatamente le orecchie e a contorcersi per spasmi di dolore lancinanti. Anche la sua mente registrò per un attimo una sensazione sgradevole, come uno spillone di fuoco conficcato nelle viscere. Poi l'arrivo di Cadfael spazzò via tutto. Come un vento fresco che soffia via la nebbia del mattino, i fumi della paura si alzarono dalle menti degli avventurieri che finalmente poterono tornare a pensare con lucidità. Devon lanciò un occhiata a Vorsoz e lo vide intento a dondolare lentamente con lo sguardo fisso e uno strano sorriso dipinto sul muso. Tutti tranne uno. Lucian, ancora sospeso in aria dai suoi stivali magici, era fuori dalla portata del potere sacro di Cadfael e rimaneva sospeso in una zona d'ombra, incapace di agire. L'enorme mostro, dopo il grido furibondo, mise a fuoco la zona e come prima cosa vide il gruppo di schiavisti. Con un ululato affamato si precipitò su di loro e li raggiunse in pochi passi. Gli uomini, ancora a terra non riuscirono nemmeno a urlare mentre uno di loro veniva afferrato e dilaniato dalle zanne fameliche dell'essere. @tutti @Mytrandir
  22. No va bene così dai. Lo tengo per i nuovi venuti
  23. Non mi hai usato il potere per rollare ancora il colpo mancato, meglio per me
  24. Girion La faccenda sta prendendo una piega poco simpatica, quegli energumeni sono più tosti del previsto e nella bolgia è difficile piazzare una buona freccia. Cerco di concentrarmi al massimo sul nemico della lucertolona e lancio altre due frecce.
  25. Sì però devono starti a raggio o l'effetto ricomincia se la sua durata non è esaurita.
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