-
Conteggio contenuto
417 -
Registrato
-
Ultima attività
-
Giorni vinti
2
Tipo di contenuto
Profili
Forum
Blog
Download
Gallery
Calendario
Articoli
Regolamento e FAQ
Tutti i contenuti di Longino
-
La profanazione delle tombe non è oggettivamente un atto malvagio, mi pare! La distinzione fra bene/male non è così facile, imho. Esistono condizioni ed esistono scelte, e secondo me molte di queste non sono affatto rappresentabili in mero termine binario alla maniera di D&D. Può funzionare per partite "easy", ma imho il gioco di ruolo perde molto del suo scopo se ci limitiamo a pensare alla nostra propria etica come quella "assoluta". Questo per dire cosa? Ciò che è sbagliato nel nostro mondo, non è necessariamente sbagliato in un altro. Perchè è malvagio? Esistono situazioni per cui il fine giustifica i mezzi. Ovvio, attenersi a ciò che è semplicemente scritto in termini regolistici è la soluzione più immediata e meno contestabile. Ad ognuno il suo! Nulla più di un incantesimo che crea esseri che disprezzano la vita, che portano la morte e la disperazione e che uccidono con il tocco. La maggior parte dei non morti non sono altro che oggetti nelle mani del necromante che li ha creati. Se le armi, gli oggetti in generale, non hanno una volontà, quindi non hanno un etica allora la stessa cosa vale per i non morti, per quanto "aberrante" possa sembrare. L'oggetto non è dotato di bontà o di malvagità, questa è una prerogativa dell'azione. Dei cadaveri ambulanti privi di volontà non sono nulla più di oggetti, strumenti nelle mani del loro creatore... affatto dissimili da un robot, a livello puramente concettuale
-
E rianimarlo perchè un armata di non morti è l'unico modo per sconfiggere il cattivone di turno? Forse è stato troppo avventato. L'errore altrui non costituisce precedente, comunque... e poi lui non era mago Appunto, ergo rianimare i morti non è necessariamente malvagio solo perchè in un gioco come D&D c'è scritto "male" in testa ad un paragrafo. Etica e regole di D&D sono cose abbastanza diverse. Quindi tu ammetti il necromante buono?
-
Questa cosa non è necessariamente da malvagio!
-
dnd 3e Due risate con D&D [Pt. 2]
Longino ha risposto alla discussione di PanuZ in Dungeons & Dragons
Come gestite le mutilazioni in termini di regole? -
Umm, forse la più epica è stata : io : ok ragazzi, ho finito il PG! ( ladro-guerriero-spadaccino) master : bene, ti sei messo in cammino per andare alla cittàmoltolontana, quando lungo il tuo percorso senti rumori di lotta! Ti avvicini e vedi un gruppo di umanoidi, di cui non sapresti definire la razza, combattere contro una specie di gnomo armato di falce. Ti ricordi di aver sentito delle storie riguardo uno spirito che infesta la foresta, e che ogni attacca chi vi si avventuri al suo interno. io : bene, do una mano al gruppo di umanoidi. master : ok, ti avvicini allo gnomo e vedi che molto gnomo non è, è una bestia strana... deforme, non sapresti dire a che razza appartiente. Ti attacca. ( roll roll) preso! ( roll roll roll roll roll roll roll) 86 danni! io : bene, sono a -10! Grazie e arrivederci. Il master, prima di essere defenestrato, ammazzava una media di 2 pg a seduta!
-
Non concordo. In primo luogo, se ci atteniamo all'interpretazione "restrittiva" degli allineamenti, i malvagi sono i più facili, e per un motivo molto semplice : non hanno limiti etici; un malvagio può comportarsi "bene" come "male", alla bisogna e senza bisogno di giustificazione. Da questo punto di vista, quindi, un PG malvagio ha uno spettro di azioni possibili molto più amplio di un PG neutrale o, al peggio, di un PG buono. Sono più facili anche nell'interpretazione in "senso lato" dato che, per quanto le restrizioni siano più blande, hanno comunque alcune possibilità "non etiche" in più. Sul secondo punto, se stiamo a badare all'interpretazione in "senso lato" degli allineamenti ( insomma, se li consideriamo più come un indole) quello che dici sui legali non può che essere un interpretazione superficiale, e infatti è valida solo per l'interpretazione "restrittiva" dell'allineamento ( i legali rispettano la Legge. Senza chiedersi però cosa sia, la Legge).
-
Ok, allora concordo in pieno con voi! Interpretare bene un malvagio è tutt'altro che facile, purtroppo sono partito io prevenuto... ma immagino che anche voi abbiate avuto a che fare con PG malvagi che definire macchiette era dir poco! Comunque, non concordo sul punto del paradosso etico... io trovo che il PG più portato ai paradossi etici sia il Legale Buono. Certo, anche lui non va giocato in modalità fumetto!
-
Perchè sarebbe più difficile? Io sono dell'opinione opposta, ma mi interessa sapere la tua idea prima di dirti la mia!
-
Per me è uguale, basta che non sia stereotipato. Insomma il buonoaltobiondoperfettinocheaiutatutti mi da fastidio tanto quanto il cattivochemangiaibambiniperdiletto. Allineamenti si, ma con cervello! Questo non è un fumetto!
-
quattro semplici parole : cinque incontri in una notte ( per personaggi di 2° livello, che si sono già scannati con qualche orchetto durante il giorno).
-
Le opzioni sono due : 1- smetti di giocare con loro 2- metti i PG in una situazione in cui l'unico modo per sopravvivere è la collaborazione reciproca. Esempio : ricercati dal mondo intero per un motivo X! Siccome il punto 2 fallirà prontamente, tienti pronto al punto 1!
-
Dipende dal punto di vista, c'è chi il limite continua a percepirlo, quindi ha bisogno di giustificazioni; certo, spesso queste non vengono accettate...
-
[topic pseudofilosofico] Questo perchè vi percepite come un unico sistema, che ha bisogno di ogni suo elemento per sopravvivere. Insomma, voi effettivamente vi percepite come un gruppo... quando la sopravvivenza dello stesso è minacciata, fate da parte le vostre divergenze per superare l'emergenza. Non tutte le persone riescono a percepirsi come parte di un gruppo, c'è chi inevitabilmente non può far altro che percepire se stesso come individuo... e il modo più semplice per autopercepirsi è mettersi in contrapposizione ad una costruzione esistente e "vicina", da cui gli "ammazzagruppi". [/topic pseudofilosofico] Non ha alcun senso in un contesto che abbia vincoli sociali ( effettivi, come la realtà; fittizi, come il GdR)... eliminato questo piccolo impedimento, tutto è giustificabile!
-
Sembra la descrizione del mio vecchio gruppo! Io ho risolto la faccenda molto velocemente: me ne sono andato sbattendo la porta! Tutto dipende dall'età media del tuo gruppo : se hanno 15 anni sono recuperabili, se ne hanno 30 è meglio che prendi la via del tramonto!
-
1000 idee e consigli per creare e interpretare un PG (2)
Longino ha risposto alla discussione di seint83 in D&D 3e personaggi e mostri
Ladro di 3° Mago di 5° per poi diventare mistificatore arcano! Io lo sto giocando ora, e mi diverto un fracco ( anche xkè sono gnomo ) -
Tu vivi in un isola felice!
-
Nadrim! Come concordo con te! Purtroppo il mio master non la pensava così, e ha preferito perderne uno, piuttosto che perderli tutti!
-
Perchè? Per fare la frittata devi rompere delle uova... o così, o gli unici legali buoni di questo mondo sono stati Gesù e Ghandi! Cmq nessuno ti obbliga ad eseguire i suoi ordini... ancora meglio, nessuno ti obbliga ad eseguire i suoi ordini fino in fondo!
-
Molto interessante questa tua distinzione fra potere "interno" ed "esterno! Il problema è che, per quanto più "soft", neppure il potere "interno" è esente dalle lamentele! Parlo per esperienza, ho visto più volte il master cercare di usare il potere interno su un giocatore; per tutta risposta il giocatore "internato" s'è convinto che il master ce l'avesse con lui, perchè non lasciava che il suo PG si esprimesse. Di contro, poi, gli altri PG non erano contenti in ogni caso, perchè i tentativi del master di usare il potere "interno" richiedevano una certa dose di tempo per dispiegarsi!
-
Ma è una scelta basata sulla comodità, non su qualche "missione superiore" del master! In effetti mi rendo conto che parliamo su due piani diversi Mettiamola così : Il controllo delle schede è attribuito ad una persona super partes, con una buona conoscenza delle regole; questa è spesso, ma non necessariamente, il master. Riguardo il powerplay, il discorso è un po' più complesso.... diciamo che l'intervento del master, in quei casi, è subordinato ad un infinità di condizioni; condizioni le quali rendono consigliabile/pericoloso l'intervento!
-
Mi par d'aver capito che sei mago o stregone. Una sola parola : Frantumare. Ciao ciao full plate! ( Farlo ai nani scorbutici è ancora + divertente! Cambiano subito atteggiamento!) EDIT : Doh! Ho cannato di brutto!
-
Ok, ma sarebbe stata colpa tua se tu non avessi controllato la scheda? Imho, no. La colpa è del giocatore, che non ha controllato bene il proprio PG. Tu, imho, gli hai fatto sulo un favore "da amico" ( 4 occhi, comunque, sono meglio di 2). Ma questa è solo una questione di abitudine. Mi spiego... anzi, ti chiedo : se nel tuo gruppo fosse nominato un "controlla schede", il master avrebbe ancora responsabilità riguardo eventuali bari? No. Ergo, se tu attribuisci questa responsabilità al master è perchè tu vuoi attribuirglela. Niente di sbagliato in ciò, ma neppure niente di giusto. Scelte! ( Sia chiaro, non sto criticando il tuo modo di fare... ci mancherebbe. Il tuo è, credo, il modo più comune di procedere... quello che voglio dire è che non è "automatico", non c'è una sorta di "diritto naturale" che da al master una qualche responsabilità... se vogliamo per il semplice fatto che il diritto naturale non esiste )
-
Ragazzi, ma che consigli sono? Cioè, se arriva una persona a caso e vi chiede ripetutamente favori ( IE vi sfrutta) o vi minaccia, voi l'ammazzate? Non provate a parlarci prima? Questo è un GdR, non un wargame... dobbiamo interpretare personaggi, non uccidere in serie tutto ciò che non c'aggrada! Cerca di obbligarti a fare qualcosa? Rifiutati di farla. Ti minaccia? Minaccialo. Cerca di metterlo in situazioni in cui sia lui a dover far favori a te, e un ottimo modo è cercare degli alleati nel gruppo! Insomma, se così non fosse le nostre scuole sarebbero piene di bulletti sgozzati!
-
Quello che volevo dirti è che il master, in realtà, non ha a disposizione tutti i mezzi o meglio, molti dei mezzi di cui può disporre sono praticamente inutilizzabili. In linea di principio il master ha l'ultima parola, ma in pratica il master non è investito di un autorità superiore, è una specie di "primo fra pari"... Se un giocatore non accetta una decisione del master, il rischio è che ci producano tensioni, e il master può decidere di "piegarsi" per evitare che queste tensioni rovinino il clima di gioco! Probabilmente io ti parlo da un punto di vista particolare, perchè sono rimasto "scottato" da una situazione in cui i giocatori, spesso e volentieri, non accettavano le disposizioni del master. Ma quella era una situazione particolare, in cui la maggior parte dei giocatori rispettava le decisioni del master se e solo se queste andavano a proprio vantaggio. Mi basta dire che in quel gruppo il PKappaggio era all'ordine del giorno, e infatti son fuggito a gambe levate proprio perchè, per quanto il master preferisse la mia filosofia, non poteva imporla agli altri giocatori, perchè questi non l'avrebbero accettata! Ognuno fa le sue scelte ma, imho, il 90% della responsabilità è dei giocatori... anche perchè una "posizione dura" del master può sgretolare il gruppo di gioco, e questo non avrebbe molto senso, no? ( per me lo avrebbe, ma non tutti la pensano come me!) Non so se ti ho risposto, temo di essermi dilungato troppo sulla mia esperienza personale... provo a fare un riassunto del mio pensiero. IMHO il Master non è nulla più che un narratore, il suo compito non è quello di controllare i giocatori, ma di gestire il mondo che "vive" attorno ai PG. I PG sono a loro volta gestiti principalmente dai giocatori, e sono loro e loro soltanto che hanno la responsabilità di controllare se stessi. Il master non è li per controllare schede, tiri di dado e modificatori... lui è li per prendere atto delle azioni dei PG, e fare in modo che vengano collegate all'universo che li circonda. Sotto questo punto di vista lui non "comanda" ne "controlla" i PG, perchè non è questo il suo compito... per quanto, potenzialmente, ha gli strumenti per farlo. Ovvio, chi bara va punito... ma non sta al master controllare che non si bari; in linea di principio sta ad ogni singolo individuo controllare se stesso.. in mancanza di questo, sta a tutti gli elementi del gruppo controllarsi l'uno con l'altro. Ma questo è uno scenario scenario triste, non trovi?
-
Senza offesa Nadrim, ma trovo che il tuo ragionamento faccia acqua. A titolo comparativo, questa frase : Può, per estensione, essere portata alla vita reale, e suonare così : Se i ladri rubano, è colpa della polizia. Questo è un non senso. Se i ladri rubano è colpa della loro cultura, quindi della loro educazione ( o mancanza della stessa). Certo, una persona può essere portata al furto da situazioni particolari, ok. Ma proviamo a fare l'estensione, al contrario : Se un PG "bara", è colpa unicamente del giocatore, della sua mancanza di "cultura di gioco", o dalla semplice presenza di un complesso d'inferiorità grande quanto lo stadio olimpico. Certo, in un mondo ideale non esisterebbero ladri, come non esisterebbero bari... ma in quello stesso mondo non esisterebbe neppure la polizia, come non esisterebbero master ( o, almeno, non esisterebbe il suo "ruolo di arbitro"). Il master non può fare tutto ciò che vuole, ne a livello pratico, ne, sopratutto, a livello teorico. A livello pratico perchè, semplicemente, non può conoscere ogni regola. A livello teorico perchè il master non è una creature super-partes, distaccata dalla realtà in cui "lavora". Il "sistema gruppo" è semplice componente del "sistema amici", ergo il suo agire è vincolato da tutte le relazioni che sono esterne al sistema gruppo. Spesso e volentieri un master permette una "banfata spaziale", solo per evitare tensioni-ripercussioni esterne a quello che, in fin dei conti, è un semplice gioco. Tutto questo per dire cosa? Se i giocatori avessero cervello, si renderebbero conto che sono essi stessi i primi arbitri del proprio agire, ergo dovrebbero fare il possibile per limitare al minimo la necessità d'intervento del master... che è li per NARRARE UNA STORIA, non per fare il carabiniere. Longino, presidente del Partito per la Responsabilizzazione dei Giocatori ( PRG)