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Longino

Circolo degli Antichi
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  1. E questo chi l'ha deciso? Mi sembra un po' assurdo pretendere che il manuale detti il modo di comportarsi del paladino in ogni situazione, quindi ti consiglerei di adottare una linea un po' + elastica nei confronti di questa classe... e il fatto che tu non sia disposto ad interpretarla perchè per te è troppo difficile non ti autorizza a renderla impossibile anche agli altri giocatori attaccandoti ad un "ma qui sta scritto che...". Mi scuso se il tono è un po' duro, ma essendo un giocatore Paladinico ( e purtroppo non solo un giocatore ) mi sono trovato spesso a fronteggiare persone che hanno gli stessi convincimenti!
  2. Come potrei benissimo ignorare le leggi ingiuste ( cui tu stesso ammetti l'esistenza) pur di aiutare gli altri. Tutte queste tue affermazioni sono in contraddizione le une con le altre! Forse dovresti fare chiarezza! Ma chi decide per l'ordine? Non può essere un paladino, perchè altrimenti violerebbe una legge per imporne una diversa ai propri sottoposti! No, perchè 1- L'ordine ( di paladini) è un organo istituzionalizzato ad un fine, e il fine è il bene. 2- Il codice è la linea guida che detta il comportamento ai paladini, che perseguono il fine del bene e su cui può essere basato l'ordine. 3- La legge è ciò su cui si può basare un istituzione esterna ad un ordine, e che può o meno servire il bene. Ergo l'ordine di importanza : Bene ( termine assoluto) Codice ( forma per l'attuazione del termine assoluto) Ordine ( organizzazione per facilitare l'applicazione del codice) Legge ( forma di organizzazione non finalizzata necessariamente al bene) Se così non fosse i paladini sacrificherebbero il Bene di fronte ad ogni capriccio legislativo, il cui scopo non è creare il bene ma regolamentare una società secondo un etica che può essere diversa da quella del paladino.
  3. Un agguato di mago-ladro-mistificatore, ladro puro e ladro-chierico-pugnale di qualcosa ( una cdp per druidi ma facilmente modificabile)
  4. Cos'è un autorità legittima? Solo quella istituzionalizzata? Che definizione povera! Allora un paladino non potrà mai intraprendere una crociata, o invadere uno stato nemico palesemente malvagio, solo perchè violerebbe una legge? Bam! Il paladino è paralizzato! Ecco a te il paradosso del paladino : Un paladino un giorno si sveglia e decide di uscire dalla sua torre d'avorio. Arrivato in strada vede un mendicante che sta morendo di fame, se il paladino non gli darà il tozzo di pane che ha con se il mendicante morirà sicuramente; il paladino però si trova in un luogo ( città, nazione, stato, tribù, quello che preferisci) in cui fare l'elemosina è reato. Si prospettano quindi due possibilità : - Il paladino da il tozzo di pane al mendicante, ha violato la LEGGE per perseguire il BENE quindi perde i propri poteri. - Il paladino no da il tozzo di pane al mendicante, non ha agito secondo il BENE per perseguire la LEGGE quindi perde i propri poteri. Ma continuiamo con il ragionamento : il bene in d&d è un valore assoluto, la legge un termine relativo. Va da se che un paladino debba in primo luogo perseguire il bene, cercando di rispettare la legge se possibile. E se il mio scopo fosse aiutare gli altri? Ecco a te rovinata la definizione d'utilitaristico che hai appena dato!
  5. Secondo me il lupo più pericoloso è quello mascherato da agnello! Un bel ladro/assassino ( o cmq qualcuno che se la cavicchi con la magia e che possa nascondere il proprio allineamento) che, apparendo come il classico debole bisognoso d'aiuto, colpisca proprio nel momento più inaspettato! Gli altri sono mostri che non possono uscire dal proprio dungeon senza attirare un ORDA di paladini incazzati!
  6. Ma nel momento in cui il mago che gli sta di fronte si lancia volare lui cosa farà? Starà a terra a fare da puntaspilli, oppure attiverà quei dannati stivali del volo per far sopravvivere la sua causa e se stesso? In un mondo permeato di magia è più che lecito volerla distruggere, ma è semplicemente folle volerla distruggere abbandonandola. E' come se io volessi distruggere il capitalismo ritirandomi in una comune! PS : Poi non capisco una cosa : ma perchè dovrebbe odiare la magia clericale?
  7. Quest'interpretazione degli allineamenti è imho legata troppo alla passata edizione di D&D. Il Neutrale puro, ora come ora, non è nulla di più dell'uomo della strada. Il neutrale puro è qualcuno che fa il proprio interesse cercando di evitare, per quanto possibile, rogne eccetera. Può anche essere però una persona "attiva", ovvero qualcuno che mira al vero equilibrio. Il Caotico Neutrale è un individualista, è una versione della persona di cui sopra con uno spiccato senso narcisistico... ma volendo si presta anche ad un'interpretazione un po' nichilistica.
  8. Questa credo sia una nostra conclusione, io non ricordo d'aver visto scritto nei manuali "i legali sono persone onorevoli". L'atteggiamento legale è quello che risponde al nostro comune concetto di onore, ma questo non significa che non ne esistano altri ( come ad esempio in una società pastorale, che in D&D sarebbe composta da "barbari", in cui è onorevole rubare ai propri nemici).
  9. Non capisco xkè le due cose dovrebbero escludersi : potrebbe anche essere un benefattore che fa pesare agli altri il proprio aiuto, l'atteggiamento di superiorità potrebbe essere solo una forma di difesa, così come lo spirito da crocerossina.
  10. A me l'idea piace parecchio! Ho avuto un idea simile qualche tempo fa, ma il mio master mi ha guardato come se fossi pazzo ... Spero che tu abbia occasione di provarla! PS : a me è stato detto che la qual cosa non la si poteva fare perchè quando si creano i non morti le anime comunque soffrono per il processo, o qualcosa del genere. Essendo ignorante dei FR ( dove sarebbe stata ambientata la questione) ho lasciato correre, a questo punto mi sorge il dubbio che mi sia stata accampata una scusa!
  11. In verità io credo che il VdP vincoli meno del Paladinato, infatti mentre il primo ha come requisito solo l'essere LB ( ovvero rispettare il proprio allineamento), essere un paladino ti da come requisito l'essere LB e in più l'avere il codice di condotta proprio della classe, nonchè il rispetto degli eventuali dogmi della divinità!
  12. Sbaglio oppure puoi interpretare un PG "povero" anche senza pretendere i vantaggi del talento? E' questo forse il punto! Io posso dire almeno d'averci provato ( anche se in una forma molto annacquata), però è anche vero che ad oggi ho visto solo una ragazza interpretare un PG con questo voto, e per altro molto bene. Non so perchè, ma da queste parti i "PP" preferiscono tenersi gli oggetti magici!
  13. Longino

    Che belle le guerre!

    Secondo me la tua semplificazione della dinamica di una battaglia è molto buona, e si presta molto bene nel caso i PG vogliano mettersi al comando delle singole unità senza però sfociare in azioni eroiche singole. Ad esempio, nel momento in cui un PG decide di rompere la formazione e, con una decina di uomini della sua unità, accorrerere al soccorso del PNG X in difficoltà, o tentando una sortita fuori dai ranghi contro il comandante nemico, si può tornare a risolvere il combattimento con le regole normali. Non ho letto le regole, ma penso che sarebbe determinante inserire nella gestione del "PNG unità" dei criteri quali la formazione tenuta, il livello di coordinazione e la possibilità quindi che l'unità si "sfaldi" portanto determinate manovre, ricordandoci che i PF del PNG unità dovrebbero rappresentare la resistenza della formazione, intesa proprio come posizione dei singoli per garantire l'omogeneità della formazione e quindi la resistenza dell'unità stessa. ( spero che quest'ultima frase non sia troppo criptica)
  14. Tipo chiudere i battenti?
  15. 3-4! Massima varietà di personaggi, massima diversificazione dei ruoli... o al contrario è più facile far funzionare dei multiclasse che abbiamo qualcosa in comune fra loro ( es gruppo "furtivo" mago-ladro, chierico-ladro e ladro puro e ranger).
  16. Longino

    E' utile caricare?

    Così si che si rende la carica un azione inutile!
  17. Ruolo è Rappresentazione, PP è Costruzione! Stanno agli antipodi! Cmq chiuderei qui questa parentesi, anche perchè non mi va di farti costruire le ennesime lunghe mura!
  18. Non ti offendere Godric, sai che spesso e volentieri ci siamo trovati in accordo nelle discussioni di questo forum, e proprio per questo spero che terrai in considerazione quanto ti dico : Questa è la negazione del Gioco di Ruolo, è distruggere tutto ciò che il Gioco di Ruolo è o dovrebbe essere! Tu dovresti pensare a cosa vuoi che il tuo personaggio rappresenti, e poi usare le regole a disposizione per dargli una forma "regolata" in modo da inserirla nel sistema di gioco, non partire dalle regole e poi costruire il personaggio!
  19. Ripeto la premessa di cui sopra : io non sono d'accordo con Gotric! Ho solo cercato di spiegarti meglio il suo ragionamento, che fila alla perfezione. E aggiungo : quello che dice la WOTC non ha alcun valore se coloro i quali usano i regolameti WOTC non gle ne danno! A me non interessa nulla che la WOTC dica che il Master è dio! Se secondo me il master non deve agire arbitrariamente, e tutto il mio gruppo concorda con me, non vedo perchè dovrei seguire quello che dice la WOTC! Questa non vuole essere una polemica con te, ma solo un appunto riguardo la presunta positività della "legge WOTC", che è pari a quella di ogni altra legge : nulla! Anche secondo me il Master è un dittatore assoluto e crudele che dispone della vita dei PG a piacimento, ma non vedo perchè Gotric non possa cercare di spiegare le ragioni per cui lui la pensi diversamente ( al di la del fatto che, da buon paladino, non si sa spiegare molto bene senza uno spadone in mano ). Sono uscite come la tua che rendono ogni discussione inutile, perchè dalla discussione si passa alla dialettica! Aggiungo poi una serie di faccine idiote per smorzare i toni : PS : Aerys II riassume elegantemente il mio pensiero.
  20. Non era mia intenzione metterti in bocca parole non tue, anche perchè quelle sono parole mie! Ammetterai comunque che in questo modo sottrai almeno parte della gestione della campagna al master, per darla ai giocatori!
  21. Provo ad intervenire per pacificare i toni, non sarebbe carino finire nella solita zuffa forummistica ( in cui io stesso cado più di qualche volta). Comunque, sebbene non condivida il pensiero di Godric, cercherò di dargli una spiegazione più sistematica: Gotric imho muove da un appunto che riguarda le legittimità dell'agire del master. A suo parere, imho, ci sono questioni per cui il master non può semplicemente agire arbitrariamente al di sopra della volontà dei propri giocatori, perchè sono i giocatori che, "assegnando" la conduzione della campagna al master, rendono possibile l'esercizio del controllo sulla stessa. Ne consegue quindi che, per alcune questioni, il master deve prima di tutto consultare i propri giocatori e, per quanto possibile, adattare la propria campagna a quelle che sono le loro richieste. Questo non vuol dire precipitare il gruppo nel caos assegnando ai giocatori l'assoluta possibilità di decidere al posto del master, quanto ricordare al master che lui è li in fin dei conti per far giocare i propri giocatori che, se propongono una particolare regola per il proprio personaggio, hanno tutto il diritto ad usarla perchè il regolamento è al di sopra del master. Per come la vedo io è un tentativo di sottrarre all'arbitrio del master la gestione dell'aspetto regolistico della campagna, per relegargli solo quello narrativo ( che è e dev'essere suo esclusivo appannaggio). In linea di principio non c'è nulla di sbagliato in ciò, anche se io preferisco che il master abbia il controllo assoluto sulla campagna, sottraendo ai giocatori il controllo sulle regole, dato che questo potrebbe portarli a ragionare da giocatori e non da PG ( anche per coerenza essendo io, dalla poca esperienza da master che ho avuto, un master autoritario).
  22. Sopratutto se ci ricordiamo che la correttezza non è un valore assoluto : per essere corretti rispetto ad alcuni, commettiamo scorrettezza rispetto ad altri! Se il termine di vita del paladino fosse così restrittivo i paladini perderebbero il loro status nell'istante in cui l'acquisiscono! Altro paradosso sul momento : Il paladino è a conoscenza del segreto della vita della propria divinità, che è il bene assoluto : "egli è colui che è". Se qualcuno al di fuori dei membri dell'ordine venisse a conoscenza di questo segreto, il dio morirebbe e tutto l'ordine sarebbe cancellato, eliminando così i paladini e il bene. Il cattivo di turno va dal paladino e gli chiede "Dio è colui che è?". A questa domanda non si può rispondere che in due modi : in modo veritiero o in modo falso ( dato che la falsità è tutto ciò che non è verità). A questo punto entra in gioco il paradosso : Il paladino dice la verità, rispettando il proprio codice e non perdendo il paladinato. Il cattivo, notando che il paladino è ancora tale capirebbe che il paladino ha detto la verità e verrebbe a conoscenza del segreto potendo così distruggere il bene. Il paladino mente, violando il proprio codice e perdendo il paladinato. Il cattivo, notando che il paladino non è più tale, capirebbe che il paladino ha mentito e verrebbe a conoscenza del segreto potendo così distruggere il bene.
  23. Guarda che se uno rompeva troppo le balle con le sue pretese nella "mitica democrazia Ateniese" veniva esiliato senza troppi complimenti, e ogni tanto gli si faceva pure prendere la cicuta, come è successo quella volta al Saggio!
  24. Il GDR ha il gran pregio di non essere una democrazia imbelle!
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