Thorek
Sistemata la faccenda Fufi, il gruppo si ritrovo' nella magione d’Lyrandar per godere di un po di sano e meritato riposo e beneficiare del lavoro appena compiuto.
Sebbene l odio di Thorek verso gli elfi fosse cosa ben nota, tuttavia, da artigiano qual era, il nano non poteva fare a meno di ammirare lord Otho ed i successi economici e commerciali che era riuscito a raggiungere. Li dove la bagascia portinania della gilda mostrava tutta la supponenza , arroganza e stupidita' tipici degli orecchie a punta, Lord Otho sapeva come comportarsi e come trattare le persone che lo approcciavano senza pregiudizi.
"Lord Otho, vorrei poter utilizzare la fucina del palazzo per poter lavorare ad un progetto che mi frulla in testa da un po ed al quale penso finalmente di poter dedicare un po di tempo"
ottenuto il permesso, raggiunta la fucina Thorek tiro' fuori dallo zaino un rotolo di pergamena e, indossato uno spesso grembiule di cuoio, iniuzio' a lavorare.
Come sempre, quando lavorava, le ore passarono senza che il nano se ne rendesse conto, il sudore scendeva copioso lungo la sua fronte, ombre di olio e fuligine davano al suo volto un aspetto buffo e disordinato.
Quando finalmente sollevo' lo sguardo dal bancone asciugandosi le mani guardando soddisfatto la sua creazione, si accorse che Lord Otho era sulla soglia che lo osservava.
"Oh..milord... mi scuso se ho approfittato della vostra ospitalita' piu' a lungo del dovuto ma sapete com'e'...la forma dentro il metallo e gli ingranaggi ammucchiati sul tavolo mi chiamava da tempo e non ho saputo resistere al bisogno di liberarla."